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Autore: hellisnotonfire    02/09/2020    1 recensioni
In una notte senza luna Rin fa un incontro inaspettato. Le conseguenze porteranno ad una nuova consapevolezza.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sesshomaru guardò sorgere l’alba seduto sulla cima dell’albero più alto della foresta. Rin era a qualche chilometro di distanza, al sicuro che dormiva accanto al fuoco, mentre Jaken, di ritorno dal villaggio più vicino, li avrebbe raggiunti in mattinata. Con un balzo scese dall’albero, avviandosi all’accampamento dove dormiva la bambina. Era il momento di rimettersi in viaggio. 

 

Mentre si stava avvicinando al fuoco, ormai brace, scandagliò con i suoi sensi sviluppati l’area circostante. Rin dormiva ancora, riusciva a sentire chiaramente il battito del suo cuore che scandiva un ritmo regolare, rilassandolo. All’improvviso si fermò, percependo il battito di un altro cuore, vicinissimo a quello di Rin. La scena che si trovò davanti lo lasciò senza fiato: vide Rin, raggomitolata nel suo giaciglio, che stringeva tra le sue braccia un cucciolo di lupo, come se fosse un tenero pupazzetto. Il cucciolo, al sicuro tra le braccia della bambina, fiutò la minaccia, e si divincolò dalla stretta per mettersi davanti a Rin, in un maldestro tentativo di protezione, che, se fosse stato un individuo migliore, avrebbe quasi ritenuto tenero. 

 

“Patetico”, pensò il demone “come se potessi davvero fare del male a Rin”. La bambina nel frattempo si era svegliata, e senza dare tempo a Sesshomaru di prendere parola, corse nella sua direzione, con il lupo alla calcagna:

“Guardi signor Sesshomaru cosa ho trovato! Un cucciolo, e tutto solo! Ho deciso di prendermi cura di lui, lo terrò con me fino a quando non troveremo la sua mamma, non può rimanere nella foresta senza nessuno, morirebbe subito e…”

 

“No”. La risposta di Sesshomaru risuonò stentorea nell’aria.

“No..?” ripetè Rin, come se non potesse credere alle proprie orecchie, sicura di aver capito male.

 

“No Rin, non porteremo il lupo con noi, il suo posto è qua, non con una bambina e un demone. La questione è chiusa”. E con questo si girò, senza più proferire parola.

Prima di andarsene aggiunse da sopra la spalla “preparati, tra cinque minuti partiamo”. Con un balzo andò poi a posizionarsi sul ramo di un albero. 

 

Rin rimase in silenzio, ammutolita. Si guardò intorno, spaesata, come se all’improvviso non sapesse neppure come c’era finita lei, a viaggiare insieme ad un demone. L’uggiolio del suo nuovo amico la riscosse, e nel tentativo estremo di tenerlo con sè, lo prese in braccio stringendolo forte. Sottili lacrime le rigavano il volto, mentre bisbigliava all’orecchio del lupo che sarebbe andato tutto bene, quando in realtà lei la prima a dover essere consolata. Come avrebbe fatto ad abbandonarlo? Come? 

Con una voragine al posto del cuore e i piedi pesanti come piombo incominciò a preparare le sue cose. Il cucciolo, ignaro di tutto, saltellava attorno alle sue gambe, mordicchiandole l’orlo del vestito. 

 

Rin finì in fretta di fare i bagagli, procrastinare le stava straziando il cuore. Gettò uno sguardo fugace al signor Sesshomaru, che la stava scrutando con impazienza. Poi, con un singhiozzo a malapena trattenuto accarezzò ancora una volta il cucciolo.

“Starai bene”, sussurrò la bambina. “Sai, anche io una volta ero sola, ma poi la mia vita è cambiata, e anche se non posso prendermi io cura di te, anche tu troverai qualcuno che ti vorrà bene, quasi quanto la tua mamma”. Un sorriso tremulo le attraverso il viso. 

 

“Prima di partire, però, ti darò un nome, affinché tu non ti possa mai più perdere, e chi ti cerca ti possa sempre ritrovare: Koumei, che significa luce luminosa, la stessa che vidi io prima di tornare alla vita”. E detto questo si incamminò verso il demone. 

Sesshomaru aveva osservato tutta la scena senza proferire parola. A dire la verità, più che altro le ultime parole della bambina lo avevano fatto del tutto ammutolire. Davvero Rin si ricordava…?

Fu così, mentre si allontanavano dalla foresta librandosi in aria, che seppe di aver preso una decisione. 

 

 

 

Angolo autrice

Sono tornata. Chiedo umilmente perdono per il ritardo, ma purtroppo il mese di agosto si è rivelato molto più difficile di quanto potessi immaginare. Non ho avuto molto tempo per scrivere, e a dirla tutta nemmeno la testa. Anche per questo motivo ho deciso di dividere la storia in tre parti, e non le originali due come mi ero prefissata: preferisco aggiornare più lentamente piuttosto che pubblicare un prodotto del quale non sono convinta. Spero comunque che questo nuovo capitolo vi possa piacere. A presto!!! 

 

  
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