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Autore: lagertha95    04/09/2020    1 recensioni
"Questa storia partecipa alla Fast Challenge: Abbracci indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp"
Avete presente quelle persone che sono tanto simili quanto diverse? E che magari si ostinano imperterrite a negare evidenze palesi? Ecco, Maya ed Aureliano sono esattamente così, nati e cresciuti praticamente insieme, anime affini capaci di capirsi con una sola occhiata, complementari come lo yin e lo yang. Abituati, potrei dire, ad aversi l’un l’altra e per questo incapaci, a volte, di comprendere l’effettiva importanza che ricoprono nella vita dell’altro.
In quest'album fotografico da sfogliare seduti sulla sabbia è raccolta la loro vita, spezzoni che proveranno a raccontare di loro in modo disordinato e caotico come loro (e come me).
Dal testo:
"Non si sbilanciavano quasi mai, sempre tesi a ricercare l’equilibrio tra loro come fossero equilibristi su una fettuccia sospesa. Ma ogni tanto accadeva – dopo una sbornia, dopo una rottura, dopo un litigio – che uno dei due si facesse sfuggire una parola, una frase, un gesto in più. Quella volta fu Maya a farlo, tra uno sbuffo di fumo e un sorso di birra sul mare."
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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XXXII. Tremore
 
Prompt 32: “Ho paura di sfiorarti”
 
Maya era diventata come un animale selvatico. Permetteva soltanto ad Aureliano di starle accanto, ma neanche lui poteva toccarla. Fu come ricominciare di nuovo da zero, piccoli passi, sfioramenti timorosi.
Alla fine però fu lei ad abbattere il muro che aveva costruito, a oltrepassare il mucchio di calcinacci e ad avvicinarsi ad un Aureliano tremante che, nello stringerla, le sussurrò all’orecchio «Ho paura di sfiorarti, non voglio farti del male…»
[72]
 
XXXIII. Annunci
 
Prompt 33: L’abbraccio più amaro
 
Maya ricordava perfettamente l’attimo in cui lo aveva perso definitivamente.
Era il 23 aprile, aveva annunciato ad Aureliano che si sarebbe sposata, che Marcus le aveva fatto la proposta. Aveva mostrato felice la mano con l’anulare fasciato da una sottile riviera d’oro rosa, ma non aveva ricevuto nessun sorriso né delle congratulazioni in risposta. Solo un abbraccio, con il tavolino in ferro battuto del bar nel mezzo. Un abbraccio che sapeva di perdita, un abbraccio così amaro e che conteneva così tante cose non dette da essere assordante.
[88]
 
XXXIV. Assenza
 
Prompt 34: Un abbraccio che non sa di nulla
 
Condoglianze.
Aureliano lo sentiva ripetere da ore in quella stanza vuota e fredda. Abbracci insipidi, indesiderati, di persone anonime, abbracci che rendevano ancora più palese l’assenza dell’unica persona che avrebbe voluto avere accanto in quel momento, l’unico abbraccio che avrebbe riempito quel vuoto che sentiva allargarsi sempre più e rischiare di inghiottirlo.
[52]
 
XXXV. Impaccio
 
Prompt 35: Non saper abbracciare
Prompt 38: “E tu questo lo chiami un abbraccio?”
 
L’aveva presa in giro per giorni – “E tu questo lo chiami un abbraccio?” le aveva detto ridendo – e lei si era imbronciata, mantenendo la stessa espressione corrucciata finché lui non l’aveva stretta e, continuando a ridere, le aveva guidato le braccia intorno al proprio collo.
«Non importa se non sai abbracciare, a me piace come lo fai.»
[57]
   
 
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