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Autore: lagertha95    05/09/2020    1 recensioni
"Questa storia partecipa alla Fast Challenge: Abbracci indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp"
Avete presente quelle persone che sono tanto simili quanto diverse? E che magari si ostinano imperterrite a negare evidenze palesi? Ecco, Maya ed Aureliano sono esattamente così, nati e cresciuti praticamente insieme, anime affini capaci di capirsi con una sola occhiata, complementari come lo yin e lo yang. Abituati, potrei dire, ad aversi l’un l’altra e per questo incapaci, a volte, di comprendere l’effettiva importanza che ricoprono nella vita dell’altro.
In quest'album fotografico da sfogliare seduti sulla sabbia è raccolta la loro vita, spezzoni che proveranno a raccontare di loro in modo disordinato e caotico come loro (e come me).
Dal testo:
"Non si sbilanciavano quasi mai, sempre tesi a ricercare l’equilibrio tra loro come fossero equilibristi su una fettuccia sospesa. Ma ogni tanto accadeva – dopo una sbornia, dopo una rottura, dopo un litigio – che uno dei due si facesse sfuggire una parola, una frase, un gesto in più. Quella volta fu Maya a farlo, tra uno sbuffo di fumo e un sorso di birra sul mare."
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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XLII. Scudo
 
Prompt 42: Mentire durante un abbraccio
Prompt 43: Sussurrare qualcosa durante un abbraccio
Prompt 63: L’abbraccio consolatorio di un amico
 
A dodici anni, anche se il corpo dice il contrario, si è sempre bambini e mai come in quel fine febbraio fu chiaro a Maya che si trovò ad avere il ciclo in perfetta sincronia con la finale regionale.
Colata rossa guidata lungo le cosce magre dalle gocce d’acqua clorata che si andò a depositare i suoi piedi, tremore vergognoso di bambina non pronta ad essere donna.
Abbraccio inaspettato di un amico che la coprì col suo accappatoio sussurrando all’orecchio «Non ti preoccupare, nessuno ha visto nulla.»
[87]
 
XLIV. Nella luce
 
Prompt 44: Non riuscire a staccarsi da un abbraccio
 
Sulla soglia in pietra grigia di quella casa appollaiata su una scogliera due figure rimanevano lì, abbracciate strette, le sagome delineate dalla luce calda dell’interno della casa.
Abbracciate varcarono la soglia, abbracciate si sedettero sul divano e solo allora lei alzò il capo, avvicinò il viso a quello di lui e gli sussurrò di non lasciarla andare mai più, che il tempo perso era già stato tanto.
[67]
 
XLV. Odi et amo
 
Prompt 45: Abbracciare una persona odiata
 
L’uno per l’altra erano la persona più amata e più odiata allo stesso tempo. Lo avevano fatto per così tanto tempo da essere diventata abitudine. Si amavano al punto di non riuscire ad ammetterlo – né a sé né all’altro – e si odiavano con la stessa intensità proprio in virtù di quella mancata ammissione.
Mi hai lasciata andare.
Non mi avresti permesso di trattenerti.
Ti odio.
Anche io. Ma ti amo anche.
Anche io.
[75]
   
 
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