Capitolo 3

Al centro commerciale non sempre si fa solo shopping!

-Non so cosa mettere!-Disse Deborah,rovistando tra i vestiti della sorella maggiore -Non trovo nulla!

-No?-Chiese Sonia

Deborah dissentò ,ma ricordandosi che Sonia era dall’altra parte dell’apparecchio,si sbrigò a dir di no.

-E’ un bel pasticcio!-Disse Sonia. Lei sapeva cosa indossare. Aveva già trovato un grazioso top nero ,la settimana scorsa la centro commerciale,ed era decisa d indossarlo quella sera,con dei pantaloni di jeans scuri.

-Già,volevo proprio trovare qualcosa di bello da mettere per questa sera. Fabio ha organizzato una bella festa,e vorrei essere perfetta per l’occasione,senza contare che verrà anche Ivan!-

Già ci sarebbe stato anche Ivan. Era da un po’ che Deborah aveva iniziato ad interessarsi a lui. E come darle torto? Era un bellissimo ragazzo,tanto dolce e simpatico. Deborah aveva tutte le ragioni per avere una cotta per lui. E lei,come sua migliore amica,aveva il preciso dovere di essere felice per lei. E allora perché non era così? Perché continuava a pensare ad Ivan,da quando Deborah aveva detto che le piaceva? Perché stava cercando in tutti i modi di separarli? Non se lo spiegava. Ma di una cosa era certa. Doveva confidarsi con qualcuno. Ma con chi? La risposta le venne in mento,vedendo comparire sullo schermo,lampeggiante,del suo cellulare,il nome di Erika.

-Scusa Deb,devo andare ci sentiamo dopo-riattaccò velocemente e prese il cellulare-Erika! Devi farmi un favore enorme- chiese rispondendo subito alla chiamata.

-Dimmi pure cara-

-Devi chiedere una cosa a Ivan –

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-Pronto?-Chiese Deb,mentre si passava lo smalto ai piedi.

-Ciao Deb!-Trillò una voce squillante ed allegra.

-Mary! Ciao,hai già trovato qualcosa da mettere stasera?-

-Si certo! Ho pronto un completino stupendo. Una maglia rosa lunga e abbastanza scollata con un pantalone bianco,quello del compleanno di Sonia. Ricordi?-

-Sisi certo –

“ Mary è sempre stata una nostra amica. E’ una persona fantastica. La adoro … anche Sonia le vuole bene.”

-E tu?-Mi chiese interessata.

-Veramente non ho trovato ancora nulla. Non è che mi accompagneresti al centro commerciale?-Chiese la mora speranzosa.

-Certo,tanto non ho niente di meglio da fare. Andrea ha piscina.-

-Perfetto. Allora vado subito a vestirmi-Annunciò Deb,prima di salutare l’amica e chiudere la comunicazione.

Corse in bagno e si fece una doccia veloce,poi torno in camera solamente con indosso dell’intimo viola.

Aprì le ante dell’armadio e prese una gonna a jeanz e una polo bianca a righe fucsia da abbinare ad un paio di converse dello stesso colore. Legò i capelli in una coda alta,prese il cellulare e la borsa e scese in cucina.

-Mamma?-Chiese Deb,cercando la madre per casa.

Una donna sulla quarantina con i capelli di un rosso sgargiante,sbucò dalla porta della veranda.

-Mamma io vado con Mary al centro commerciale-Annunciò Deb,prendendosi da bere dal frigo.

-Li hai finiti i compiti?-Chiese la madre,entrando in cucina con una pentola in mano.

-Certo mamma! Ma per chi mi hai preso??-Chiese un po’ indispettita,finendo il bicchiere d’acqua che si era appena versata.

Sua madre non era mai contenta dei risultati che aveva Deb a scuola. Per fortuna aveva tutti 7 e 8. Ma la cosa che sua madre esigeva era senz’altro una sufficienza in matematica. Cosa che Deb otteneva sempre  per un pelo.

-No niente- Deb guardò l’orologio. Erano già le cinque. Era in ritardo. Salutò la madre e scappò fuori. Per fortuna il centro commerciale non era troppo lontano da casa sua.

Si mise a correre e in un paio di minuti fu arrivata.

Lì trovò ad aspettarla,Mary,e in poco tempo ebbero già trovato un negozietto fatto apposta per loro. Entrarono e salutarono la commessa alla cassa.

-Buonasera -Dissero in coro.

-Ciao ragazze. Posso esservi utile?-Chiese gentilmente la commessa.

-Stavamo cercando qualcosa per la mia amica. Da mettere stasera ad una festa-

La commessa la squadrò per bene,poi sorrise e disse: -Credo di avere giusto quello che fa per te! Venite,ragazze-

La commessa si avvicinò ad uno stand e prese un mini abitino viola.

Deborah guardò il vestito scandalizzata. Era troppo succinto per lei!

-Ma è bellissimo!-Disse Mary,sorridente- Provalo avanti!!-

Deb dissentì.

-Non credo sia una buona idea. E’ cortissimooo!-

-Non fare la scema! E’ perfetto per te!-Disse spingendola verso i camerini.

-Ma … -Cercò di salvarsi lei,chiedendo aiuto alla commessa-Non è che avrebbe dei jeans carini???

Troppo tardi. Mary l’aveva già spinta dentro con il vestitino. Non le restava che provarlo.

Se lo mise e dopo pochi minuti uscì con in dosso quel favoloso vestitino.

-Spettacolare!-Si pronunciò l’amica vedendola vestita in quel modo così inconsueto per lei.

-Ma cosa dici?? Mio padre non mi farà uscire di casa conciata in questo modo!-Urlò,quasi tra le lacrime.

-Ma smettila,crema-Disse. Poi rivolta alla commessa aggiunse - Avete delle scarpe da abbinare?-

-Sisi certo-

-Ho una sete!-Si lamentò Mary,appena uscita dal negozio.

-Non dirlo a me … -mugugnò stanca Deborah,mentre si sedeva ad una tavolino del bar con la testa appoggiata su di esso.

-Vado a prendere due coche-Annunciò Mary alzandosi.

Deb fece il segno di ok con la mano e rimase poggiata sul tavolino.

Dopo qualche minuto alzò la testa,vedendo che l’amica non era ancora tornata,si girò verso l’uscita,dalla quale vide passare Ivan.

Mary nel frattempo,aspettando in fila il suo turno,vide dalla finestra del bar Erika,che correva dietro ad Ivan. Curiosa,lasciò la fila e uscì dal bar senza fare rumore.