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Autore: JennyPotter99    15/09/2020    1 recensioni
CONTINUO STORIA "THOR RAGNAROK"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tony uscì fuori con cautela e vide che si era alzato un forte vento.
Alzò lo sguardo e in cielo, non lontano da lui, notò un enorme astronave circolare.
-Sono loro!- gridò Mia, stringendo in mano la spada di Haimdall. –E’ ora di mostrare il tuo potere, Stark!-
Tony si portò un dito all’orecchio dove aveva un auricolare: da esso iniziò a crearsi un’armatura che gli invase tutto il corpo, color oro e rosso.
Rimasero due fessure tra gli occhi che si illuminarono come i fari di una macchina.
Mia rimase quasi a bocca aperta.- Forte.- commentò.
A quel punto, vide venire verso di se uno degli scagnozzi di Thanos, Fauce d’Ebano, teletrasportato dalla nave, in piedi sopra quello che sembrava un cofano d’auto.
L’alieno aveva chiaramente poteri telepatici e poteva far fare a qualsiasi cosa quello che voleva.
Estrasse un palo della luce dalla terra con la mente e lo lanciò verso Mia, ma la donna lo tagliuzzò in due grazie alla spada. -Tutto qui’?!- esclamò.
Fauce la guardò con un sorrisetto malvagio e fece vibrare in aria 4 macchine, per poi mandargliele contro.
-Dovevi per forza dirlo?- commentò Strange.
Usò di nuovo il suo anello per creare un portale e spedire da un’altra porte del mondo le auto.
-Udite e gioite: state per perdere la vita per mano del potente Thanos.- gridò Fauce, accanto ad Astro.
Quest’ultimo avanzò verso di loro con la sua pesante arma.
-Banner, vuoi batterti?- domandò Tony al suo amico.
-N-Non saprei.- balbettò Bruce.
Tentò di far uscire Hulk, ma sembrava impossibile, come se l’altra parte di se stesso avesse un’enorme paura di qualcosa.
-Dov’è il fusto?-
-Non lo so, abbiamo un po’ di problemi..-
-Problemi? E’ quello il problema.- continuò l’uomo con l’armatura, indicandogli il bestione che era quasi vicino a loro. –Mi fai fare brutta figura con gli stregoni.-
Decise allora di intervenire, ma appena fece un passo verso Astro, Fauce mosse la mano e lo scaraventò via con un unico movimento.
-Se il tuo amico non intende intervenire, fatti da parte.- disse poi Strange al dottor Banner, mentre si preparò a combattere.
Stark riuscì a tornare a terra grazie ai raggi propulsori sotto la suola delle scarpe.- Porta via la Gemma!- ordinò al mago.
-La Gemma resta qui con me.- puntualizzò l’altro.
-Esatto, ciao!- esclamò l’altro, andando dritto contro Fauce.
Quest’ultimo usò qualsiasi oggetto che aveva vicino per fermarlo, ma lui riuscì ad evitarlo, fin che un parabrezza non gli colpì la testa e volò all’indietro, facendo capriole su capriole.
A quel punto, intervenne Astro, per dargli il colpo finale, ma qualcuno si presentò davanti ai due.
Aveva un costume attillato rosso e blu che gli invadeva tutto il corpo, a parte gli occhi dove vi erano due fessure bianche.
Era giunto volando grazie a delle ragnatele super appiccicose.
-Salve signor Stark, chi è questo?- chiese Peter Parker.
-E’ qui per rubare una cosa ad uno stregone.- rispose Stark.
-Ah, quindi è il cattivo!- esclamò l’altro.
Intanto, Mia, Strange e Wong si occupavano di Fauce, ma era impossibile dato i suoi poteri.
Mia impugnò la spada con la destra e con la mano sinistra tentò di congelare l’alieno: il raggio congelante non giunse nemmeno vicino a Fauce, poiché con la mente egli lo impedì.
Era troppo forte.
Approfittando del momento, l’alieno scaraventò Strange su di un muro e lo intrappolò con le macerie per farlo stare fermo.
-Dammi la  Gemma del tempo.- gli ordinò l’alieno.
Tentò di toccare il ciondolo che aveva al collo, ma non appena lo fece la sua mano prese a bruciare.
-Ho fatto un incantesimo.- disse Strange.
-Allora lo strapperò dal tuo cadavere!- gridò Fauce, evidentemente arrabbiato.
Utilizzò centinaia di cavi elettrici e legò il dottore per impedirgli di muovere qualsiasi arto.
Prima che fosse completamente bloccato, creò un ultimo portale.- Va ad Edimburgo!- gridò a Mia.
Allora la donna attraversò il buco nero e venne catapultata in tutt’altra città, dove era già buio.
Doveva cercare e trovare Visione, ma non aveva idea di come fosse fatto.
 
Erano le tre del mattino e la città sembrava tranquilla, tranne per il combattimento di alieni che si stava svolgendo alla stazione dei treni.
Gamma Corvi e Proxima Nox avevano trovato la Gemma della mente e non intendevano tornare dal loro padre senza.
Proxima era una donna dalle belle curve, la sua pelle aliena era sul grigio chiaro e come arma utilizzava quello che poteva sembrare un tridente elettromagnetico.
A contrastarli c’erano Visione e Wanda Maximoff che utilizzava i suoi poteri telepatici.
Mia si nascose prima di entrare, per studiare la situazione, ma quando vide che era presente anche l’assassino di Haimdall, decise di intervenire senza pensarci.
Proxima teneva Wanda a terra, con lo stivale sul viso, mentre Gamma, con la sua spada, cercava di togliere la Gemma dalla fronte di Visione.
Mia gli andò in contro e tentò di tagliargli la gola, ma lui la evitò, facendo qualche passo indietro.
Non era abituata a brandire la spada, era sempre stata un tipo da pugnali.
Quando Wanda la rivide, fu più che sorpresa, ma non riusciva a fare niente.
Le armi di Gamma e Mia vennero in contatto, l’una sopra l’altra, ma Gamma, slealmente, pestò il piede alla donna e le fece perdere l’equilibrio.
Prima che potesse davvero ucciderla, arrivarono degli spari dall’alto e guardando il soffitto, Mia notò un uomo dalla pelle scura volare per aria con un paio di ali meccaniche.
Egli scese in picchiata e diede un calcio a Proxima, che volò via.
Un’altra donna dai capelli biondi a caschetto disarmò Gamma e utilizzò la sua arma contro di lui.
Mia non aveva idea di chi fossero, ma sembravano voler aiutare e quindi li lasciò fare.
Infine, dall’ombra, arrivò un uomo vestito con una tuta blu scura, occhi azzurri cielo e una lunga barba castano chiaro.
Mia era ancora in piedi e Proxima era riuscita a riprendersi per colpire la donna disarmata.
Prima che potesse farlo, l’uomo barbuto si mise fra i due e bloccò l’aliena a mani nude.
A quel punto, tornò l’alato e gli diede un calcio sul viso.
I due seguaci di Thanos si ritrovarono senza sapere cosa fare.
-Non vogliamo uccidervi, ma lo faremo se necessario.- disse la donna bionda.
-Ve ne pentirete.- commentò Proxima, prima di essere trasportata all’interno della navicella insieme al compagno.
Wanda controllò che Visione stesse bene: era stato colpito più di una volta e il suo sistema sembrava in avaria, ma almeno non avevano preso la Gemma.
Poi andò in contro a Mia e l’abbracciò talmente stretta che alla Dea mancò il respiro.
-Sei viva, non ci posso credere,sei viva!- continuava a ripetere, singhiozzando.
-M-mi dispiace, ma io non ricordo nulla.- disse Mia, cercando di reprimerla delicatamente.
-Non ricordi nessuno di noi?- chiese la donna bionda.
Mia scosse la testa con sguardo di dispiacere, poi osservò l’uomo barbuto e notò che era esattamente l’uomo che vedeva nei suoi sogni.
-Beh, non proprio tutti.- commentò Mia,avvicinandosi a lui.
Steve non riuscì a muovere un muscolo, sembrava perfino che non respirasse.
La fissava negli occhi senza sapere cosa dire.
Intervenne Sam, l’uomo alato, che gli posò una mano sulla spalla come per rassicurarlo.- Direi che è meglio tornare a casa, per ora.-
   
 
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