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Autore: sallythecountess    16/09/2020    1 recensioni
Ian è uno sceneggiatore, aspirante scrittore fallito, che ama i libri e la vita comoda, ma per un caso del destino incontra lei: un'attivista, politicamente scorretta, sovversiva, rockettara e francamente bellissima. Si scontrano, si provocano e ovviamente finiscono col desiderarsi. C'è solo un problema, però: lei è la ragazza di cui è innamorato suo nipote. Riusciranno Ian e V a trovare una loro dimensione in tutto questo casino?
“Vedete il destino è sempre molto chiaro con noi, ma a volte siamo noi ad accanirci. Lui ce lo fa capire chiaramente che due persone troppo diverse non possono essere felici, ma noi continuiamo a sbattercene in nome di quella cosa terribilmente stupida che chiamiamo amore. Eppure c'è un motivo per tutto, solo che non vogliamo accettarlo. C’è un motivo se il giorno e la notte non s'incontrano mai, e neanche la luna e il sole. Due parallele, semplicemente, non dovrebbero mai incontrarsi o sono veramente casini. Quindi non prendetevela con il destino, se siete voi ad ignorare tutti i segni e a lanciarvi a capofitto in storie che non possono far altro che dilaniarvi. "
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo: i sentimenti di V
“Come sta il tuo alluce?Si sente meglio ora che è in compagnia?”
 Mi sussurrò ridendo, mentre ci coccolavamo a letto a San Francisco, ed io la tenevo tra le mie braccia.
“Sì, gli sei mancata un sacco…” sussurrai piano, baciandole le spalle e lei ridacchiando rispose “…e a me sei mancato tu. Brutto testone, prepotente…”
Beh signori, diciamo che di mille cose posso essere accusato, ma non di essere prepotente, così glielo dissi e lei rispose sarcastica “ah non è essere prepotenti urlare che non te ne frega un cazzo di me?”
“E’ solo un’enorme bugia Ari e dovresti saperlo anche tu, dai…” le sussurrai piano, abbracciandola e lei sorridendo ribattè che lo sapeva bene.
“…però quando ti senti ferito tu devi incarnare lo stereotipo del macho e quindi diventi aggressivo e menefreghista. Su questo dobbiamo lavorare…” concluse seria ed io annuii anche se non ero esattamente d’accordo
 “E’ stata una cosa strana, ok, ma puoi partire dal presupposto che i tuoi sentimenti siano ricambiati? Che io mi senta esattamente come te anche se non ti scrivo le favolette?”
Era innamorata, quindi? Non lo so, voi che ne dite? Insomma qualche segnale lo aveva lanciato, ma non ne ero certo. E poi, girandosi e mettendo la fronte contro la mia aggiunse “…pensi di essere l’unico che aveva il cuore in gola durante il concerto ad Hyde Park? Pensi che sia stato un caso che ti abbia chiesto di andare a fare un giro quella famosa notte? Hai visto come stavo quando Jen ci provava con te, no?”
La baciai soltanto, perché avevo completamente e totalmente la pelle d’oca ovunque, ma lei sussurrò appena “…e anche se non parliamo mai di sentimenti, sei il primo uomo che mi ha davvero reso felice e mi viene ancora da piangere quando penso al tuo discorso sull’accettare le persone per quello che sono. Perciò Ian Watt adesso giurami che non metterai mai più in dubbio la mia scelta…”
“Non lo farò…” le sussurrai appena, cercando di essere dolce, ma lei ridendo rispose “…invece lo farai, perché abbiamo capito che sei insicuro, ma voglio dirti due cose per i tuoi momenti di crisi. Quando penserai che a me non importi di te, di esserti esposto troppo con una donna che non prova per te quello che provi tu, ricorda che quella notte sul Tower Bridge, io mi sentivo totalmente stravolta e euforica, come se fossi drogata, ma poi ad un certo punto ho iniziato ad essere triste, perché mi sono resa conto che saresti rimasto solo per pochi giorni e non ti avrei più rivisto. Per questo ero così arrabbiata il giorno dopo, ma anche sollevata perché avevo l’occasione per capire meglio cosa diavolo fosse questa strana forza tra noi. E mentre eravamo sul prato, con quella pallosissima musica classica, avevo i brividi e pensavo solo che desideravo un bacio …”
“Amore…” le bisbigliai appena, accarezzandole il viso e lei mordendosi il labbro inferiore ammise “…e anche quando mi chiami amore così, una parte di me si scioglie completamente…” aggiunse imbarazzata ed io baciandola le sussurrai pianissimo “…sei il mio amore” facendola ridere.
“E, anche se non mi piace parlarne, la sera in cui non sei venuto con me da Mark io ero a pezzi. Arrabbiata, delusa e gelosa come mai prima, dell’unico uomo al mondo che mi abbia piantato in asso senza troppe chiacchiere. Sei la cosa più unica, normale e allo stesso tempo bizzarra che mi sia mai capitata, ed io ti voglio in pianta stabile nella mia vita.”
Pensandoci bene credo che quella fosse la cosa più dolce che una come lei avesse mai detto in tutta la sua vita. Il cuore mi si fermò per qualche secondo e non seppi davvero cosa fare. Volevo dirle che l’amavo più di qualunque altra cosa ma non potevo. Insomma V è come un coniglio selvatico, ci vuole tempo per stanarlo, non puoi irrompere lì con le armi e sparargli. Quindi non le avrei detto che l’amavo, per ora, ma mi scappava da morire.
La baciai soltanto, stringendola con tutte le mie forze e solo dopo un po’ ci divincolammo da quell’abbraccio e le dissi piano “…Ari, possiamo solo partire dal presupposto che tu sia orgogliosa e io insicuro? E anche irrazionale, geloso, pazzo e probabilmente che mi perda nei miei pensieri molto più di quanto un uomo adulto non dovrebbe? E che, francamente, a volte io faccia cose incredibilmente stupide, e un tantino incoerenti, ma che non intacchino minimamente i miei sentimenti?”
“Beh ti accetto esattamente come sei, amore…” mi sussurrò piano, ma poi aggiunse “…e mi piace che tu sia così…” facendomi ridere soltanto.
Rientrammo da San Francisco quel pomeriggio, ed eravamo vergognosamente innamorati. Ci prendevamo in giro, ma era evidente che fossimo felici, perciò decidemmo di non trascorrere quella serata insieme, altrimenti gli altri lo avrebbero notato. Dunque rimasi tutta la sera con Jimmy e Pete a chiacchierare di cose inutili e inconsistenti, ma di tanto in tanto mi tornava alla mente il suo discorso sui suoi sentimenti e mi sentivo impazzire.
Una volta a letto mi misi ad aspettarla, ma lei non venne. Provai a cercarla, allora, e bussai ma non mi aprì. Pensai che stesse dormendo e scesi in cucina a bere qualcosa, dove appollaiata sullo sgabello, c’era lei che guardava il gelato.
“Per quanto possa essere glaciale, non credo che il tuo sguardo gli impedisca di sciogliersi. Però è bellissimo”.
 Sussurrai pianissimo e lei alzò gli occhi e li posò su di me. Mi guardò dritto negli occhi e ribatté “Ian, tuo nipote fa davvero lo stronzo e non so che fare. In un’altra situazione penso che lo avrei preso a pugni, ma sono in difficoltà…”
Che botta. Ok, ok dovevo respirare e non farmi venire una crisi di panico. Le chiesi i dettagli e lei mi spiegò che Jimmy stava cercando di convincere Nigel e Black a mandarla via dalla band.
“E io la mollerei anche questa band, eh. Non è che mi importi poi molto, ma se mi mandano via…che ne sarà di noi?”
Bisbigliò pianissimo quella domanda, fissandomi intensamente negli occhi, ed io la strinsi e le sussurrai che niente e nessuno avrebbe mai potuto rovinare la nostra relazione, ma le sue preoccupazioni erano più che legittime. Le giurai che avrei parlato con Jimmy, che avrei cercato di mettere pace tra loro e lei sorrise, ma prendendomi per mano sussurrò “…voglio dormire addosso a te, dai…” e io l’accontentai, anche se ero davvero preoccupato.
Nota:
Ciao a tutti, allora vi è piaciuta questa dichiarazione di V? Pensate che sia innamorata? E che succederà con Jimmy? Fatemi sapere, vi aspetto
   
 
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