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Autore: Kimly    24/09/2020    1 recensioni
Le coppie di Harry Potter alle prese con la scelta dei nomi per i loro figli.
Perché, a volte, è davvero difficile accontentare i gusti di entrambi i genitori.
Dall'ultimo capitolo: «Comunque, novità?» chiese Ron, prendendo in braccio la figlia che aveva allungato le manine verso di lui.
«Sì» buttò lì lei, non riuscendo però a trattenere un sorriso «Sembra che presto non sarai il solo figlio maschio di cui dovrò prendermi cura».
«Un maschio?»
«Eh, già» rispose lei, toccando la pancia che già aveva preso forma.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ron/Hermione {Hugo}
 
 
«Quindi qualsiasi cosa ti dica la mamma, Rosie, sappi che al primo anno era davvero una bambina insopportabile!»
La piccola Rose spalancò gli occhietti azzurri e fece una pernacchia al padre, come a prenderlo in giro. Ron sospirò divertito: certe volte era così simile ad Hermione…
All’improvviso l’uomo udì un rumore provenire dal caminetto del salotto e comprese che sua moglie era appena tornata a casa.
«Mamma!» trillò Rose, eccitata.
«In cucina!» urlò lui ed Hermione, capelli sciolti e guance arrossate, fece il suo ingresso nella stanza. Dopo aver dato un’occhiata al marito e alla figlia non trattenne una risata.
«È questo il tuo modo di dare da mangiare alla piccola?»
«Perché? Che c’è?»
Hermione indicò il piano della cucina, completamente messo sottosopra, e poi fece un cenno al maglione del marito, imbrattato di pappa per bambini. Rose, seduta sul seggiolone di fronte al padre, batteva le mani, felice di rivedere la madre.
«È solo che Rosie non riesce a stare ferma. Appena la imbocco, ne sputa metà addosso a me!»
«È abbastanza grande per mangiare da sola, Ronald».
«Io voglio papà» chiarì Rose, categorica. Ultimamente la bambina aveva preso l’abitudine di voler essere coccolata più del solito. Addirittura, aveva preteso che il padre la facesse sedere ancora sul seggiolone, nonostante avesse quasi due anni. La donna sapeva bene a cosa fossero dovuti quei cambiamenti.
Hermione materializzò uno strofinaccio con un colpo di bacchetta e si avvicinò alla bambina. Le pulì la faccia tutta sporca – ne aveva un po’ persino fra i capelli rossi! – e poi passò a fare la stessa cosa al marito.
«Sei una strega, Hermione, potevi usare semplicemente la magia» ironizzò lui, ma lo sguardo era carico d’affetto. Gli piaceva che la moglie fosse così amorevole nei suoi confronti.
«Che strano, stavo per dirti la stessa cosa» replicò lei, dandogli poi un bacio sul naso, e Ron sorrise ancora. Quello era uno dei tanti motivi per cui l’aveva sposata: stuzzicarsi per poi baciarsi era la cosa che preferiva al mondo.
«Comunque, novità?» chiese Ron, prendendo in braccio la figlia che aveva allungato le manine verso di lui. 
«Sì» buttò lì lei, non riuscendo però a trattenere un sorriso «Sembra che presto non sarai il solo figlio maschio di cui dovrò prendermi cura».
«Un maschio?»
«Eh, già» rispose lei, toccando la pancia che già aveva preso forma. 
«Hai sentito, piccolina? Presto avrai un fratellino!»
«Sì!!» urlò di felicità la bambina, premendo poi le labbra sulla guancia del padre «Ma il lettino e il seggiolone sono miei».
Hermione le accarezzò la testolina rossa e le baciò le lentiggini.
«Rose, ti compreremo un lettino più bello».
«E poi ci aiuterai con il fratellino. Avremo bisogno di te» aggiunse Ron e Rose sorrise, annuendo.
«E va beeeeene».
Ron la mise a terra e le diede un buffetto sulla testa.
«Ora vai a giocare con Grattastinchi, Rosie. Puoi anche tirargli la coda, se ti va».
Hermione fece per replicare, ma Rose fu più veloce.
«No, papà. Grattastinchi poi si fa male» e corse fuori nel giardino, alla ricerca del gatto.
Ron scosse la testa, guardando la moglie.
«Com’è che anche mia figlia preferisce quel gattaccio a me?»
«Perché ti assomiglia, ma almeno sa quando stare zitto».
«È un gatto! Sta sempre zitto».
«Appunto» rise lei e Ron si avvicinò per stringerla in un abbraccio.
«Scegliamo un nome, simpaticona».
Hermione lo guardò negli occhi e gli fece un sorriso furbetto.
«Ti ricordi quando abbiamo scelto il nome per Rose? E tu avevi proposto Lavanda?»
Ron fece una mezza risatina e annuì.
«Era colpa di Harry, lo sai, e oramai sono passati anni».
«E ricordi anche che nome avessi proposto io nel caso fosse stato maschio?»
Ron provò a rammentare, ma faticava a farlo. Era passato troppo tempo.
«Mi piacerebbe Viktor come nome» propose allora Hermione e Ron realizzò il gioco della moglie.
«Non ci pensare neanche. Non chiamerò mio figlio con il nome del tuo ex ragazzo».
«Cormac?»
«Hermione…»
«Oppure ci sarebbe anche…» ma Ron si era già sporto a baciarla e Hermione lo lasciò fare, sorridendo poi nel bacio.
«Sii seria».
«Okay, ma non penso ti piacerà comunque».
«Perché?»
«Perché appena l’ho saputo, sono voluta correre a casa per farti questo scherzo, però più pensavo al nome “Viktor”, più mi veniva in mente una cosa».
Ron la guardò con sospetto, temendo il peggio.
«Cosa?»
«C’è uno scrittore babbano molto famoso che si chiama Victor, con la c».
«Ma la pronuncia è uguale» puntualizzò lui, le orecchie rosse per il fastidio «Non voglio chiamare il bambino così».
«No, non dicevo questo. Il cognome di questo scrittore è Hugo».
«Hugo» ripeté Ron, riflettendoci su.
«Che ne pensi? Hugo Weasley».
«Mi piace» ammise Ron con franchezza «E mi piace anche il fatto che Rose abbia la mia iniziale e Hugo la tua».
Hermione ci mise due secondi in più per capire il discorso del marito e poi sorrise. 
«Non ci avevo fatto caso».
«Perché in fondo sono io quello intelligente tra i due».
«Sei proprio uno stupido, Ronald Weasley» disse lei, provando a staccarsi dall’abbraccio, ma Ron la tenne ben stretta e le sussurrò all’orecchio.
«Uno stupido felice, signora Weasley».
 
 
 
 
 
Note:
 
Eccomi di ritorno! È in arrivo il piccolo Hugo in casa Weasley.
Questo capitolo è collegato al capitolo dedicato a Rose, dove Ron propone “Lavanda” come nome ed Hermione, per prenderlo in giro, mette in mezzo il nome “Viktor”. Quando ho letto che il figlio di Ron e Hermione si chiamava Hugo, ho subito pensato allo scrittore Victor Hugo (non mi chiedete il perché), quindi ho deciso di metterlo in mezzo anche in questa storia. In fondo, Hermione è una divoratrice di libri, no?
E sì, questo capitolo è più corto, proprio perché non sempre ci si mette ere geologiche a mettersi d’accordo. A volte il nome arriva subito. Per quanto riguarda l'atteggiamento di Rose c'è poco da dire: è un po' gelosa dell'arrivo di un nuovo pargolo, ma allo stesso tempo non vede l'ora di vederlo. Lei non è Victoire xD!
Piccola parentesi che non c’entra niente (o forse sì?): se i personaggi dovessero risultare OOC, scusatemi tanto. Loro sono LA mia coppia potteriana per eccellenza, Ron è il mio personaggio preferito da sempre e mi risulta sempre un po’ difficile scrivere su loro due. Ho costantemente paura di rovinarli :/
Spero che comunque abbiate apprezzato la storia.
Alla prossima :3
   
 
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