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Autore: en86    19/08/2009    3 recensioni
In questo sito ci sono molti appassionati di manga eppure ho trovato poche fanfiction che tentano di unire il mondo di Harry e i manga. Ho provato a rimediare prendendo a prestito alcuni particolari da uno dei manga più amati di questi tempi: Naruto. Solo spunti non personaggi.. e una spruzzata di mitologia fantasy presa da varie fonti....ambientata a partire dal quinto anno con un Harry cupo e più mago oscuro che eroico grifone Dal cap 3:“Le arti oscure sono solo armi, è come le si usa ciò che importa”. Il giovane Harry e il suo viaggio iniziatico alla scoperta dei segreti più oscuri della magia. Spero di avervi intrigato e siate clementi è la mia prima storia... e sia che vi piaccia, sia che non vi piaccia...vi prego sprecate un istante della vostra vita per un piccolo commentino!
Genere: Dark, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter e l'Essenza della Magia'
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23 la spada di salazar                                                                                            

CAP 23 – La Spada di Salazar

§§      Serpentese

“”       Pensieri

-         Dialoghi

^^       Telepatia

Nei giorni seguenti i ragazzi furono tutti entusiasti per l’idea di Hermione, l’unico a far udire per principio una voce discordante sull’inutilità della cosa fu Draco, che però venne generalmente ignorato.
Aure passava il tempo alla guferia e se ne allontanava quando un qualche studente entrava nella torre.
Lei e Harry si vedevano solo sporadicamente ma erano sempre in contatto telepatico, comunque questa situazione non poteva durare a lungo e Harry aspettava solo un’occasione per far conoscere a tutti la sua fenice e farlo rivalutare come mago ‘bianco’, altrimenti l’intervista da sola avrebbe avuto ben poco effetto.
Un paio di sere dopo il movimentato S Valentino, Harry si avvicinò a Ron e Neville con un sorrisino malizioso e appoggiò una mano sulla spalla di ognuno
-    Divertiti a Hogesmeade? – disse in tono ironico e entrambi arrossirono e balbettarono
-    C-che vuoi dire Harry? – disse Ron
-    N-noi abbiamo solo fatto un giro... – aggiunse Neville
-    Certo, certo....allora? Dài parlatemene
-    Ehm... – cominciò Ron che era quello più abituato a discutere dei propri sentimenti con Harry – tu che la conosci meglio Daphne...che ne pensi? Lei non fa che ridere quando è con me...
-    Sono contento Ron...è quello di cui ha bisogno ora come ora...solo..stà attento ok?! È difficile per lei fidarsi di chicchessia, se ha abbassato la corazza con te, vuol dire che ti trova davvero interessante...ma...vacci piano
-    Ok....
-    E a te Nev come va?
-    Mah...non è facile dire se le cose vanno bene o no con Luna...sai com’è lei....ma quando stiamo insieme mi sento...più leggero...e poi mi da l’impressione di leggermi nel pensiero...
-    Già...
Disse lui pensieroso, poi elargendo un’altra pacca sulla schiena a entrambi se ne andò.

Gli allenamenti procedevano bene per tutti, Harry compreso che procedeva nella conoscenza dei veleni e cominciava a manipolare alcuni elementi.
Una sera in sala comune era riuscito a manipolare le fiamme del camino, facendo loro assumere strane forme, solo che non era ancora in grado di evocare gli elementi, solo manipolarli, per cui ogni tanto entrava nella mente di Tom cercando incantesimi elementali, ma in fondo non è che gli importasse più di tanto, lui ci teneva solo a convertire il potere grezzo delle porte in energia magica per rafforzare i suoi incantesimi.
Intanto si avvicinava la seconda partita della stagione di quidditch e Ginny avrebbe sostituito Harry assieme ad altri due imbecilli come battitori, la squadra non era granchè...i gemelli avevano smesso di guardare male Harry ma più che altro erano disinteressati a Hogwarts, come Harry aveva per la testa solo i suoi allenamenti, loro avevano per la testa solo il negozio di scherzi.
Ron e Ginny non davano il massimo agli allenamenti perchè sembravano sempre stanchi....
Così il giorno della partita i tifosi rosso-oro dovettero patire quaranta minuti di pura sofferenza, però persero di poco grazie all’abilità di Ginny che riuscì a prendere il boccino.

Il giorno dopo la partita, a colazione, Harry ricevette una valanga di gufi con messaggi da parte dei lettori del Cavillo a proposito della sua intervista, così Harry e i suoi amici si diedero subito allo spoglio della posta sotto gli occhi interrogativi dell’intera scuola.
A un certo punto la rospa si avvicinò minacciosa
-    Come mai tutta questa posta Potter?
-    Perchè non si può? – scattò subito Ron
-    Attento Weasley, stia zitto se non vuole una punizione, allora Potter??
-    Questa gente mi scrive perchè ho rilasciato un’intervista – rispose lui calmissimo
-    Una cosa??? – urlò la Umbridge strozzandosi
-    Un’intervista...sa cos’è...?
In quel momento si materializzò una palla di fuoco sul tavolo dei grifoni e Aure apparve con una copia del Cavillo nel becco.
La lasciò cadere e si appollaiò sulla spalla di Harry, sotto lo sguardo compiaciuto di Herm, che prese subito ad accarezzarla dolcemente, e totalmente basito dell’intera scuola.
Studenti, professori e Umbridge fissarono Harry con tanta concentrazione e sbigottimento che se in quel momento fosse entrato Voldemort a cavallo di un drago facendo il giocoliere con delle torte alla crema l’avrebbero ignorato.
-    ^ All’uccellaccio piace mettersi in vista... ^ - esclamò telepaticamente Linas con disprezzo
Harry rise e lo accarezzò discretamente, al serpente non andava per nulla a genio la fenice che gli era stata presentata poco tempo prima.
-    Grazie cara – disse lui accarezzandola assieme a Herm e allungando la copia del giornale alla Umbridge paralizzata
-    Harry??? – chiese Ron interrogativo ma Herm gli mollò un calcio da sotto il tavolo e gli fece cenno di ‘dopo’
-    Quando...quando ha fatto questo...? – disse la professoressa recuperando la parola e riferendosi al giornale
-    Nell’ultimo finesettimana a Hogesmeade
-    Non...non ce ne saranno più di finesettimana a Hogesmeade per lei....
Disse con voce tremula e continuando a fissare la fenice come se fosse un drago e arretrando lentamente verso la porta della Sala Grande per poi fuggire via, di sicuro per contattare il ministro...
Harry fece un sorrisino beffardo al suo indirizzo e già che c’era lo diresse anche a Silente e agli altri professori non meno ammutoliti.

Poco tempo dopo, i sussurri correvano per tutta la scuola assolutamente incontrollati, la Umbridge aveva vietato di leggere il Cavillo ma gli studenti ignorarono il divieto e in breve fu chiaro che tutti l’avevano letta.
Ma questo era nulla in confronto alle chiacchiere sulla ‘fenice di Potter’ , le fenici erano rarissime e secondo una diffusa credenza, sceglievano solo maghi molto buoni come protetti.
In realtà era una pura credenza popolare come ‘il serpentese è caratteristica dei maghi oscuri’ ma una cosa era vera: le fenici sceglievano solo maghi potenti.
E che un mago quindicenne avesse una fenice era inaudito...tutti i grifoni e la maggior parte della scuola si schierarono di nuovo dalla sua parte e credettero a ogni parola dell’intervista come se fosse un testo sacro, i gemelli attaccarono in sala comune un ingrandimento della pagina del giornale, perfino Seamus si scusò con lui.
Purtroppo ci fu anche qualche strascico negativo...Draco e Daphne che già avevano rischiato a farsi vedere insieme qualche volta di troppo con i Weasley dovettero allontanarsi definitivamente da tutti loro fingendosi indignati perchè i loro genitori erano stati annoverati tra i mangiamorte nell’intervista.
La Umbridge aveva tentato di allontanare Harry e la fenice fidando (a ragione) sull’ignoranza di Harry riguardo alle leggi magiche e ai regolamenti dell’Ufficio Creature Magiche ma Silente giocando d’anticipo aveva spedito il Sig. Weasley a presentare regolare denuncia.
Nonostante Harry avesse provato un ennesimo travaso di bile dovuto al fatto che il vecchio non gli aveva nemmeno chiesto dove avesse reperito il magnifico uccello, fu costretto a provare gratitudine nei confronti del preside per la prima volta da mesi, e la sensazione non gli piacque per nulla...
Tutto ciò gli venne riferito dalla McGranitt, un giorno, alla fine di una lezione.
La professoressa, come anche altri insegnanti, tranne ovviamente Piton e la Umbridge che gli aveva assegnato un’altra settimana di punizione, aveva preso a trattarlo quasi con una specie di timore reverenziale.
Le ragazze presero ad assediarlo con rinnovato vigore con grande disperazione di Hermione e tutti volevano vedere la sua fenice che tra l’altro sembrava godere molto della cosa.
Una sera in sala comune, mentre una massa di grifoni l’accarezzava a turno lui le chiese
-    ^ Ma da quand’è che sei così vanitosa? ^
-    ^ Hedwige non lo era ma Aure si ^ - rispose lei con un trillo gioioso
-    ^ Stupido uccello borioso...ma è una fenice o un pavone? ^
Ancora una volta Harry non rispose e accarezzò la testa del serpente nascosto sotto la manica.
Perfino Hagrid rimase affascinato alla vista della creatura e quando gli chiese dove l’avesse trovata ricevette la stessa risposta data a tutti, amici compresi, ‘mi ha trovato lei’.
Hermione tacque ben contenta di condividere un segreto con lui.
Anche il mezzo-gigante aveva imboccato la strada dei segreti, era sempre coperto di tagli e lividi e non ne voleva rivelare il motivo, a Ron e Hermione che chiedevano incessantemente a Harry di leggergli il pensiero lui rispondeva sempre picche, perchè aveva capito che doveva essere una questione personale.

Un giorno durante l’ennesima e inutile lezione d’Occlumanzia, lui e Piton sentirono delle urla dalla sala d’ingresso e incuriositi interruppero e si precipitarono di sopra.
Davanti al portone c’era una Cooman piangente e isterica che ululava contro qualcuno che Harry non vide al principio, poi però risuonò nell’aria la voce acuta e fastidiosa della rospa
-    Non aveva capito che questo stava per accadere, mia cara?
-    Lei non può cacciarmi, Hogwarts è la mia casa!!! – gridava la Cooman isterica
-    Non lo è più, ora si tolga di mezzo, sta dando spettacolo
Benché Harry non provasse simpatia per la Cooman, fu davvero disgustato dal sorriso di gioia maligna che incurvava le labbra dell’Inquisitore Supremo.
La McGranitt uscì dalla folla e si avvicinò alla Cooman per confortarla
-    Su, su Sibilla....non lascerai Hogwarts!
-    Ah no!? – chiese la rospa ironica
-    No – disse una voce profonda e gentile alle sue spalle
Gli studenti si separarono come il Mar Rosso davanti a Mosè, lasciando passare l’alta figura di Silente
-    Le ricordo preside che secondo il decreto didattico 23 io ho il diritto...
-    Di licenziare gli insegnanti – concluse lui in tono benevolo – non tuttavia il potere di bandirli dal castello
Silenzio....la rospa lo fissò con odio...poi chiese
-    E come farà quando il nuovo insegnante di divinazione avrà bisogno dei locali?
-    Lui preferisce il pian terreno
La Umbridge già livida di suo rimase a bocca aperta all’apparizione di un centauro giovane dalla chioma biondissima..
-    Le presento Fiorenzo e le ricordo che il ministero può assumere insegnanti solo se io non ne trovo...
La Umbridge ingoiò l’ira e lanciando uno sguardo di puro disgusto al centauro (cosa che quasi le costò la vita, perchè Harry infuriato stava per lanciarle una maledizione) se ne andò.

L’aula dove Fiorenzo faceva lezione era stata resa simile a una foresta da Silente, e tutti gli studenti si distesero un pò stupiti sul lussureggiante prato per osservare le stelle.
Nonostante il profondo rispetto che nutriva per i centauri e la convinzione che i loro poteri divinatori fossero reali, Harry trovò la lezione ancor più inutile di quelle della Cooman, benché più rilassante, al termine però il centauro lo trattenne chiedendo di parlargli e Harry acconsentì facendo cenno a un curioso Ron di uscire.
-    Hai un messaggio di Balerion?
-    Si, Muad’dib, volevamo parlarti di una faccenda che turba i centauri, finora non te ne abbiamo parlato perchè non volevamo tradire un segreto non nostro ma ora la situazione sta degenerando..
-    Dimmi... – esclamò subito Harry preoccupato
Abbassando la voce Fiorenzo gli raccontò di Hagrid e del gigante.
Harry rimase totalmente basito dall’ incoscienza del suo grosso amico
“Ora capisco molte cose...”
-    Cosa volete che faccia?
-    Il gigante turba la tranquillità della foresta, molti di noi vorrebbero ucciderlo
Harry ci riflettè...di sicuro Hagrid amava il gigante come tutte le sue mostruose creature e non poteva dargli questo dolore..inoltre anche il gigante era una Creatura Magica e che lui ci credesse o no, aveva una responsabilità verso le creature della foresta.
-    Anche il gigante è figlio della Natura...non lo uccidete, mi occuperò io di lui, farò in modo che divenga più tranquillo
Come avrebbe fatto ancora non lo sapeva ma Fiorenzo chinò il capo in rispetto e lo lasciò andare.

Mentre la rospa continuava con le sue turpi azioni e Tom continuava a raccogliere fedeli, Harry e i suoi compagni continuavano ad allenarsi e giunse infine il giorno in cui Manda non ebbe più nulla da insegnare al suo discepolo, così al termine dell’ultima lezione sui veleni, lo fissò compiaciuto e disse
-    § Ti ho insegnato tutto quello che so. Ora sei pronto per la tua guerra...e per la grandezza.. §
-    § Grazie Manda, non dimenticherò mai ciò che hai fatto per me, che la Magia ti accompagni §
-    § Altrettanto Muad’dib degli Asùra....ma prima che tu te ne vada...credo di avere un ultimo dono per te... §
Harry lo guardò sorpreso e ancora di più quando Linas si srotolò da sotto la sua veste riassumendo la sua forma animale e si drizzò di fronte a lui spalancando le fauci come se volesse morderlo...
-    § Linas...cosa...? §
Con timore e stupore Harry osservò un serpente di metallo uscire dalla bocca di Linas...dopo che ne fu uscito per un bel pezzo, Harry capì che si trattava di un’elsa...un’ elsa scolpita con il pomolo in forma di serpe dalle fauci spalancate
-    § Afferrala § – disse Manda
Harry l’afferrò e la estrasse dal corpo del serpente, all’elsa era attaccata una lama lunga e stretta che brillava di un’intensa luce bianca.
-    § E’....bellissima.... §
-    § Ti ricordi il nostro primo incontro Muad’dib? Ti dissi che Salazar mi convinse di essere lui il prescelto, perchè possedeva la Kusanagi...questa è la Kusanagi.. §
Harry osservò affascinato la lama e tagliò l’aria con qualche fendente di prova, poi nella sua mente si fece strada l’idea che quella era la spada di Salazar Serpeverde...non sapeva se essere eccitato o preoccupato che gli venisse affidata...
-    § Cos’ha di speciale questa spada? §
-    § E’ una Forza Portante Harry §
Ad Harry quasi cadde di mano...
-    § Cosa???? V-vuoi dire che questa spada...contiene lo spirito di un Dio? §
-    § Esatto contiene uno dei nostri Nove Dèi...Yonbi, il serpente a quattro code, signore dei veleni...questo fa di te un Sannin, uno dei leggendari guardiani delle Forze Portanti...venne consegnata a Salazar da un basilisco egiziano in punto di morte, per questo credeva di essere Muad’dib...la affidò a me in custodia ma io non gliela restituì più quando la sua mente cominciò a vacillare dopo la tentata apertura delle Porte...ora l’ho affidata a Linas...e a te... §
Harry l’ammirò ancora con reverenza poi chiese
-    § Ma...tu non vuoi che liberi uno dei tuoi Dèi...? §
-    § Sei tu che devi scegliere il tuo cammino Muad’dib, se tu liberassi solo Yonbi e non gli altri otto, i serpenti dominerebbero la terra...la Natura esige equilibrio..ma io mi sono affezionato a te Harry, e mi sento in dovere d’informarti che non sarebbe una cosa positiva per gli umani se tu liberassi i Nove Spiriti, ammesso che tu ne sia capace...la Magia degli Antichi e complicata e tu conosci solo uno dei loro segreti... §
Harry guardò con rispetto e gratitudine il serpentone, chiedendosi cosa mai avrebbe potuto fare per sdebitarsi.
-    § Manda..io... §
-    § Niente parole vuote...il tuo destino ti condurrà lontano e il cammino sarà periglioso...avrai bisogno di tutto l’aiuto possibile...quella spada può trasformarsi in un serpente e variare di lunghezza oltre che parare e respingere qualsiasi tipo d’incantesimo, inoltre Salazar stregò l’elsa, se inserisci la bacchetta tra le fauci del serpente potrei lanciare incantesimi con la lama §
-    § Wow!!! § – esclamò lui entusiasta
-    § Ascolta però...i Nove Spiriti non possono comunicare con i loro guardiani...almeno non tutti, alcuni sono riusciti nel corso dei secoli a vincere i sigilli che li trattengono e cercano sempre di comunicare con il guardiano onde possederne la mente e liberarsi. Non ci sono mai riusciti ma non è detto che non possano riuscirci un giorno. Yonbi non comunicava con Salazar ma lui è ancora lì in agguato e tu hai poteri mentali superiori a quelli di Salazar, se comunicassi con lui, avresti accesso al suo potere magico, ciò ti renderebbe molto più potente...ma promettimi che non lo farai mai...per il tuo stesso bene §
Harry rimase stupito dal tono accorato e quasi di preghiera del suo maestro, ciò lo spaventò così promise solennemente che non avrebbe mai provato a comunicare con lo spirito di Yonbi.
Manda gli insegnò come ordinare alla spada di allungarsi, assumere la forma rettiliana e come lanciare incantesimi dalla lama.
Prima di tornare al castello, Harry espose la spada alla luce della luna e giurò al cielo di piantarla un giorno nel cuore di Tom...








Grazie a tutti, spero vi piaccia il capitolo...ciao!!
  
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