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Autore: foschi    03/10/2020    2 recensioni
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Questa fanfiction partecipa al Writober2020 organizzato da fanwriter.it
Cap.1 - "È stato frustrante, vero Kaiba? Tu che eri il migliore, adorato ed odiato da tutti, tu che ghignavi soddisfatto, godendo dell’odio che i rivali ti mostravano, ora sei precipitato in un abisso, incapace di uscirne, aggiogato a catene invisibili che come serpi velenose sembrano sibilare quello che ormai sai, ma che non riesci – non puoi – accettare: tu non sei niente, vivi solo perché lui ti tiene ancorato a sé, come in un atto di pietà."
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Atemu, Seto Kaiba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~ Behind our shades

 

 

 

Titolo: ~ Behind our shades

Rating: Arancione

Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale

Personaggi: Atem, Seto Kaiba

Note: Ed eccoci qui con il terzo capitolo. Come avrete notato, i racconti sono abbastanza eterogenei, variano di lunghezza in base all'ispirazione od al prompt, non stupitevi quindi di trovare drabble, flash o one-shot in questa raccolta! ;D

Continuo a ringraziare di cuore Sato e Amethyst Sapphire per il loro sostegno! *^*

Buona lettura! 

 

Prompt: Pagine

 

 

 

 

 

 

 

 

 


  Cap.3 ~ Pagine bianche

 

 

 


  Il vento scuoteva le pagine del giornale poggiato perfettamente sul tavolino del bar al centro di Tokyo. Seto Kaiba era solito frequentare quel locale delimitato da bianche fioriere piene di fiori curati solo perché lí servivano il miglior caffé della cittá, altrimenti nemmeno lontanamente vi avrebbe messo piede, visto che gli stucchevoli ghirigori delle sedie e dei tavolini bianchi lo disgustavano - evidentemente quella del bianco doveva essere una fissa dei proprietari, chi si sarebbe sognato di mettere quel colore accecante dappertutto?

Le labbra sottili si schiusero appena non appena avvertirono il contatto con la tazzina di ceramica; il sapore amaro del caffé gli scese giú per la gola lentamente, invadendola completamente. Le dita sfogliarono velocemente quelle pagine, quasi a voler sfogare il nervosismo di cui erano vittime; le sopracciglia castane si aggrottarono quando le iridi azzurre si fermarono su una pagina bianca: cosa voleva dire quella pagina bianca, in mezzo a quel bianco? Cosa ci faceva lí? Quale divinità si stava divertendo a prendersi gioco di lui, della sua coscienza? Perché lo aveva capito: quel bianco cosí puro, cosí candido si scontrava apertamente con la sua coscienza macchiata dal desiderio di lui, di possederlo - ed era stato difficile ammettere quanto bramasse il Faraone ormai lontano, distante millenni nel tempo. Era stato difficile piegare il suo orgoglio al fatto che in realtà era stato lui a piegarsi all'altro, a sottomettersi ad Atem. E, forse, era per questo se quel bianco gli bruciava: lui, così abituato all'oscurità dei suoi desideri, non riusciva a reggere quel candore, non adesso che Atem se ne era definitivamente andato, lasciandolo a fare i conti con la frustrazione che gli aveva lasciato in eredità.

«Che tu sia maledetto, Atem!» ringhió stringendo il giornale cosí forte da farlo tremare. Avrebbe voluto fargliela pagare per essersene andato senza concedergli la rivincita; senza dargli la possibilità di rischiarare quella coscienza, secondo lui, sporca. Avrebbe voluto che portasse via quella sua rabbia, cosí da poterlo finalmente liberare dal pensiero della sua assenza. Si alzò con uno scatto improvviso, come se fosse stato fulminato da quel pensiero assuedo: da quando lui, Seto Kaiba, soffriva per qualcuno?

 Chiuse il giornale su quell'ultima pagina bianca, su cui gli sembrò di vedere gli occhi ametista di Atem fissarlo silenziosamente - e quanto pesava quello sguardo! Bruciava sul suo corpo come un marchio, come parole su una pagina bianca. Lasciò il conto sul tavolo e velocemente si allontanò dal bar, sperando di allontanare anche quella fastidiosa frustrazione che da tempo lo perseguitava.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice

 

 

 

Buonasera!

Eccovi questo terzo capitolo, il cui protagonista è solo Seto, ma la presenza di Atem continua ad aleggiare, a non lasciare da solo Seto, nonostante il Faraone se ne sia andato.

Questo capitolo è legato al primo per quanto riguarda la descrizione della coscienza di Kaiba: non vorrebbe, ma è costretto ad ammettere che dipende da Atem anche se lui non c'è più; nel frattempo gli brucia il fatto di poter provare a ribaltare le posizioni.

Ho associato il prompt 'pagine' al concetto di bianco, quindi ad una pagina in bianco, proprio per sottolineare il contrasto con la sua coscienza agitata.

Bene, con questo penso di aver finito, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento!

Alla prossima,

foschi

   
 
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