First person letter
237 d.C. (dopo la Conquista
di Aegon)
Caro fratello,
Riferisci pure al Lord
Comandante il contenuto dell’altra lettera, questa qui è solo per i tuoi occhi.
Finalmente una nuova
primavera risplende sui Sette Regni dopo 6 lunghi anni di inverno.
Vorrei potessi vedere i tuoi
nipoti. Crescono ogni giorno uno più bello dell’altro. Ducan ormai ha sedici
anni ed è praticamente un uomo. Jhaerys e Shaera invece stanno entrando adesso
nella fanciullezza e sono inseparabili. Il piccolo Daeron ha 9 anni ma si
comporta già come un vero guerriero e segue sempre Dunk supplicandolo di
insegnargli a usare la spada come ha fatto con me. Rhaelle invece è timida e anche
se a cinque anni non parla se non per bisbigli dietro le gonne di sua madre.
Ora che la neve si è sciolta quasi
mi sembra di tornare alla nostra infanzia a Sala dell’Estate, circondato da
tutti questi pargoli. Penso ai bei momenti fra me e te non alle angherie di
Aerion o alla freddezza di nostro padre.
Sono un uomo così fortunato
Aemon. Ho preso una decisione. Sono passati ormai cent’anni da quando è morto
l’ultimo drago, ma ancora la nostra dinastia si aggrappa alla pratica
dell’incesto in nome della purezza di sangue. Fin da bambino ricordo il
ribrezzo al pensiero che avrei dovuto avere come moglie una delle nostre
sorelle. E se penso a quanto sono felice adesso con Betha, ai nostri figli… Io
e te abbiamo visto a cosa può portare mantenere puro il sangue di drago. Tra il
popolino si scherza dicendo: “Ogni volta che nasce un Targaryen gli dei
lanciano una moneta. Da un lato la grandezza, sull’altro la pazzia”. Non voglio
portare alla nascita di altri Rhaegel e Vaella e per carità di altri Aerion.
Voglio che i miei figli provino l’amore che io provo per Betha. Ho deciso di
organizzare dei matrimoni per tutti loro con i figli e le figlie delle grandi
casate.
Inoltre conosci i progetti
che ho in mente per il mio regno. I nobili non reagiranno bene. Ma se nelle
loro famiglie avranno un Targaryen forse saranno più inclini ad accettarli. Io
e te abbiamo vissuto tra la gente comune. Tu un novizio come gli altri alla
Cittadella io lo scudiero di un cavaliere errante. Non voglio che il mio popolo
debba soffrire le ingiustizie a cui ho assistito, a volte sulla mia stessa
pelle. Vorrei che anche i miei figli potessero vivere quell’esperienza, che non
diano mai per scontato la grazia che ci è stata data di nascere nella famiglia
reale.
Per ora mi accontenterò di
far lasciare a Duncan e Daeron Approdo del Re. Duncan ha assaggiato il sangue della sua prima
battaglia, sa combattere e ha i capelli neri di sua madre quindi potrà
confondersi tra la gente. Quando mi ha chiesto di partire per esplorare il
regno che un giorno dovrà governare, non ho saputo dire di no. Daeron invece
andrà ad Alto Giardino. Potrà essere uno scudiero insieme a tanti altri e
formare delle amicizie per la vita. Ho intenzione di prometterlo alla figlia di
lord Redwyne: Olenna. La flotta di Arbor servirà sempre fino a che Acreacciaio
vive e complotta dall’altro lato del Mare Stretto. Prego gli dei che i BlackFyre
non tentino di alzarsi contro il Trono di Spade un’altra volta.
Fratello come vorrei che
fossi qui a consigliarmi. A ogni nuovo passo che faccio come re mi chiedo se la
mia moneta stia cadendo dal lato della grandezza o della rovina.