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Autore: Calime    17/10/2020    1 recensioni
[Modern!AU + Age gap]
1) Quel party che Ade voleva snobbare - Se avesse avuto parecchi anni di meno – magari fosse stato un suo coetaneo –, Ade sarebbe arrossito per la vergogna di essere stato smascherato.
7) Il segno - C’era di mezzo una donna. Ade aveva una donna, per forza.
11) Waiting for Superman - «Senti, facciamo così: ti accompagno io a casa» le propose.
12) Distrazioni - Certo, poteva anche esserselo sognato – e solo gli dèi sapevano quanto e cosa, come, chi, sognasse ogni notte –, eppure ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
20) Più prezioso dell'oro - «Non vi pagheranno il riscatto» mormorò, poi, mettendo in chiaro quello che, probabilmente, sapeva bene anche lui.
23) Una giovane e impulsiva stagista - Ade alzò un angolo delle labbra, divertito. «Non risale alla scorsa settimana la tua ultima ramanzina?»
24) Insonnia - «È ancora presto»
25) Popolarità - Fu un gemito strozzato e Persefone alzò gli occhi su Ade, allarmata.
26) Creare la giusta atmosfera - «Così è troppo semplice» sbuffò.
Raccolta di storie scritte per l'iniziativa del Looktober 2020 di LandeDiFandom.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Persefone
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Looktober 2020'
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Iniziativa: Looktober 2020 di LandeDiFandom
Prompt: 17. Maglione di poliestere








15. Un casalingo per marito




Prima del matrimonio, Persefone non aveva prestato la dovuta attenzione e ammirazione al lato casalingo di Ade. Eppure, adesso che stavano smistando insieme i panni puliti e asciugati al sole, risultava così ovvio… La sua casa era pulita, le lenzuola del suo letto profumavano, cucinava e lavava i piatti, le sue camicie erano sempre impeccabili.
«Ricordi dov’è il ferro da stiro?» domandò lui.
Persefone annuì, sistemando l’ultimo paio di slip in cima alla pila dei propri indumenti. «Nel mobile sotto il lavandino» rispose. «Ma non mi serve».
Notando il suo sguardo confuso e incuriosito, si affrettò a spiegargli: «Le fibre sintetiche sono un’utilissima conquista della scienza e del mondo moderno!» proclamò e con un sorriso trionfante sfilò un maglione dal proprio gruppo. «Questo, ad esempio, sembra lana ma in realtà lo è solo per una piccola percentuale».
Ade lo osservò dubbioso mentre lei lo girava tra le mani. Sembrava lucido e, per quanto poco se ne intendesse di tessuti, la lana non lo era.
«E il resto?» domandò, incerto.
«Fibre artificiali» svelò lei e, quando trovò l’etichetta, lesse per non sbagliare: «Poliestere». Scrollò le spalle e posò il maglione in mezzo al resto dei vestiti. «E il vantaggio è proprio quello di non aver bisogno di essere stirato».
Ade scosse la testa, incredulo. «Fammi capire bene: compri e indossi volontariamente della plastica?»
Persefone sbatté le palpebre, colta alla sprovvista da quell’appunto, da quel cambio di prospettiva. Rifletté.
«Be’, se la metti così…»
«E tengono caldo?» continuò a insistere Ade, alla cieca ricerca di una spiegazione. Abituato a scegliere con una certa attenzione cosa acquistare, non riusciva a comprendere quel tipo di ragionamento.
Persefone si morse il labbro inferiore, indecisa. «Sono carini, no?»
Ade glissò su come avesse eluso la domanda. «Carini» le fece eco con aria di sufficienza.
«Te ne regalerò uno a Natale, così vedrai la differenza!» decise lei, battagliera.
Lui scosse la testa, ridendo sarcastico. «Non ci pensare nemmeno».
Persefone gonfiò le guance e lo seguì, mentre raccoglieva l’occorrente per stirare. «Scommetto che tu compri solo cashmere e lana merinos» sbuffò.
«Sono fibre naturali, tengono caldo e durano anni» elencò Ade. «Mi sorprendi tu, al contrario».
Lei si sentì punta nell’intimo e arrossì di vergogna. Si atteggiava tanto ad ambientalista prestando attenzione e seguendo con scrupolosità uno stile di vita green e, poi, scivolava così, come una sciocca, solo per pigrizia.
«Magari…» cominciò sorniona, osservandolo con attenzione aprire l’asse da stiro. «Potresti insegnarmi».
«A stirare?» Il tono di Ade era scettico. Attaccò la spina del ferro alla presa della corrente e attese.
«Mh-mh» Persefone asserì con la testa e, per provargli che intendeva seriamente ciò che aveva detto, trascinò una sedia davanti a lui e vi si accomodò come una brava scolaretta.
Ade rise nel modo discreto che tanto le piaceva: non il suono ma, piuttosto, il vedere il suo corpo scuotersi, la sua fronte stendersi e i suoi occhi illuminarsi.
Quando la spia del ferro da stiro si accese con un piccolo suono, Persefone annotò scrupolosamente ogni sua mossa.
E ogni guizzo dei muscoli delle sue braccia, scoperti dalla t-shirt che indossava.
Ah, quelle erano le gioie di avere un casalingo per marito!







   
 
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