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Autore: la_pazza_di_fantasy    18/10/2020    0 recensioni
Rakan e William sono sposati da anni, ma nessuno dei due conosce l'identità dell'altro ed entrambi vivono nel proprio regno.
Rakan ha avuto due gemellin da William e i bambini sono stati divisi. Raphael vive con William mentre Ezreal con Rakan.
Taric ha tutte le intenzioni di tenere Rakan e William separati, ma qualcosa andrà storto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Raphael stava sorridendo nel vedere i suoi due amici finalmente baciarsi ma si irrigidì subito non appena avverti dei passi correre nella loro direzione.
-ragazzi dobbiamo muoverci, non so come ma ci hanno trovati- disse rivolgendo ad entrambi uno sguardo dispiaciuto.
Ezreal si alzò immediatamente nonostante fosse completamente rosso in viso visto che si era dimenticato della presenza del principe di Nabada li con loro.
Lion invece se la prese con più calma facendosi poi aiutare da quello che sperava poter ormai considerare il suo ragazzo. Sperava perché Ezreal non gli aveva ancora detto niente nonostante avesse risposto al bacio e il rossore sulle sue guance faceva ben sperare al principe di Gutem.
-ho il brutto presentimento che non riusciremo mai a scappare definitivamente- disse Ezreal mettendo un braccio intorno alla vita di Lion per sorreggerlo. Si era accorto purtroppo di essere il più stanco e di sicuro sarebbe stato inutile. Invece Raphael aveva decisamente più forza di lui. E poi, che forse era davvero il vero motivo ma non lo voleva ammettere, voleva assolutamente stare vicino a quel ragazzo che gli aveva rubato cuore e mente.
-invece ce la faremo visto che ti devo sposare- disse Lion buttandola sul ridere. Aveva assolutamente bisogno di una risposta che Ezreal stava cercando di evitare.
-e come vorresti avere una discendenza se siamo entrambi uomini?- chiese Ezreal non rispondendogli. In realtà lui era proprio come il padre, quindi non avrebbe avuto molto problemi nel poter portare in grembo una vita umana. E per di più non aveva la costituzione debole come quella del padre.
Ma tutto ciò Lion non lo sapeva ed Ezreal voleva essere davvero sicuro delle buone intenzioni del ragazzo prima di buttarsi a capofitto in quella che sembrava una vera e propria pazzia.
-per me non ci sono problemi se vuoi una donna con la quale avere una famiglia, prometto di non fare il geloso- rispose prontamente Lion. Aveva già messo in conto la cosa e voleva essere il più sincero possibile con il suo Ez.
-quindi dovrei procreare io e non tu?- chiese Ezreal non sicuro di aver sentito bene.
-fino a prova contraria sei tu l’erede al trono e credo che la tua gente voglia un erede che discenda da te e non da me- Raphael sorrise alle parole che aveva detto Lion nonostante i due non potevano vederlo perché si erano già incamminati e il moro aveva deciso di andare avanti per far parlare i due in santa pace. Con quella risposta il castano aveva appena mostrato che non gli interessava per niente il potere.
E la stessa cosa capì Ezreal che si aprì in un piccolo e soprattutto timido sorriso. Poteva fidarsi di Lion.
-non ce ne sarà bisogno- disse semplicemente il biondo.
-perché non vuoi un erede o non vuoi stare con me?- chiese preoccupato Lion. Teoricamente un erede doveva per forza averlo se non voleva porre fine al suo regno.
-nessuna delle due. Diciamo che noi reali di Lagash abbiamo anche un altro potere- spiegò a bassissima voce Ezreal, nonostante ciò Raphael riuscì a sentirlo e sgranò gli occhi sorpreso proprio come Lion.
-mi stai dicendo che tu puoi…- Lion non completò la frase vedendo annuire il biondo al suo fianco e non resistesse un secondo di più sporgendosi a baciare le labbra morbide dell’altro.
-fammi vedere la strada o cadiamo entrambi- sussurrò il biondo scostando leggermente l’altro che aveva un sorriso che andava da una parte all’altra del viso.
-ehi piccioncini sono felice per voi ma davvero state attenti- disse Raphael girandosi verso i due sorridendo.
Ma il suo sorriso scomparve non appena notò che dietro di loro stavano giungendo a grande velocità le guardie di Taric con quest’ultimo al seguito. -merda. Correte- disse allora spronando gli altri due, ma non sembrava per niente una buona idea visto che ogni passo che Lion faceva era un dolore acuto che si propagava per tutto il corpo.
Lion sgranò gli occhi non appena sentì la presa di Ezreal allentarsi e si chiese cosa cazzo stesse facendo il suo ragazzo girandosi verso di lui per avere una spiegazione. Non l’avesse mai fatto. Ezreal era parecchio più indietro di lui e Raphael ed era stratto nella morsa ferrea di Taric che gli aveva puntato anche una spada alla gola.
-fermi dove siete o lui muore- disse Taric con un tono di voce che fece capire agli altri due principi che al re non era per niente piaciuto lo scherzo con i lupi.
-lascialo immediatamente andare!- disse Raphael che aveva già poggiato la mano sull’elsa della sua spada pronto ad agire.
-io non lo farei se fossi in te principe Raphael. Le tue tecniche di combattimento sono le peggiori che si siano mai viste. Per non parlare del tuo scarso controllo sul tuo potere. Sguainare quella spada porterà solo ad una morte prematura il tuo caro fratellino da parte mia, anche se per come fai schifo potresti colpirlo direttamente tu- Taric non si era minimamente accorto di quello che aveva detto. O meglio non ci aveva pensato a fondo e in quel momento Raphael ed Ezreal si stavano fissando negli occhi scioccati da quella rivelazione. Erano loro due. Erano sempre stati loro due. Ezreal ci aveva sperato per poco tempo per poi dirsi che non era per niente possibile, ma quella era stata la cosa più bella che gli era accaduta in quella giornata. Oltre ovviamente alla stramba proposta di Lion.
-ops mi sono fatto scappare una cosa che non dovevo assolutamente dire- si accorse Taric troppo tardi. Ormai il danno era fatto. -comunque resta il fatto che se uno dei due si muove lui muore- rimarcò il concetto Taric mentre Raphael iniziava a ringhiare. Aveva appena scoperto di avere un fratello e di certo non voleva perderlo in quel modo barbaro. Stava per scattare sperando di riuscire ad fare qualcosa di concreto quando sentì qualcosa passargli vicinissimo alla faccia per poi andarsi a conficcare sulla spalla destra di Taric che gridò di dolore.
-giù le mani da mio figlio- disse Rakan mentre abbassava la balestra che aveva appena usato. Al suo fianco erano presenti William e i soldati di Nabada.
Appena in tempo.

 
   
 
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