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Autore: la_pazza_di_fantasy    19/10/2020    0 recensioni
Rakan e William sono sposati da anni, ma nessuno dei due conosce l'identità dell'altro ed entrambi vivono nel proprio regno.
Rakan ha avuto due gemellin da William e i bambini sono stati divisi. Raphael vive con William mentre Ezreal con Rakan.
Taric ha tutte le intenzioni di tenere Rakan e William separati, ma qualcosa andrà storto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Ezreal non riusciva a credere ai suoi occhi. Davanti a lui era appena apparso, si apparso dal nulla, suo padre con il resto delle persone insieme a lui. E non solo, Ezreal aveva notato come suo padre sembrava completamente diverso da come se lo ricordava. Sembrava più riposto e soprattutto più tranquillo.
Quando aveva sentito la prese di Taric allentarsi non aveva comunque perso tempo, era sgusciato fuori ed era corso verso Lion, solo perché era più vicino rispetto al padre che sembrava più intenzionato a voler uccidere Taric.
-stai bene chiese un preoccupatissimo Lion mentre osservava il ragazzo tra le sue braccia per trovare segni rossi, ma per fortuna non ne vide.
Ezreal annuì per poi posare il suo sguardo su Raphael che lo stava guardando a sua volta. Nessuno dei due sapeva veramente cosa dire in quel momento.
-tu come hai fatto? Eri morto!- gridò fuori di se dalla rabbia Taric mentre si toglieva il dardo dorato dalla spalla peggiorando solo la situazione visto che il sangue cominciò a
-sono svenuto non morto. Impara a conoscere le differenze stronzo- disse Rakan mentre trasformava la balestra in un gladio. Anche lui si trovava molto meglio con quell’arma che con la spada. Proprio come Ezreal.
-no, sono certo che hai usato tutte le energie che avevi in corpo. Dovevi essere al limite- Taric ignorò bellamente la sua ferita ed impugnò la spada spinto da una rabbia ceca. Dopo tutto il tempo che aveva aspettato per vedere Rakan morto adesso si trovava anche con quel bell’imbusto vivo e non solo. Al suo fianco c’era il marito e Taric in quel momento entrambi sapevano la verità. Aveva notato che nessuno dei due indossava l’anello che gli aveva dato. Sull’anulare sinistro di Rakan infatti c’era un altro anello che di sicuro non aveva riflessi viola.
-i poteri delle rune antiche guariscono anche. Eppure credevo lo sapessi- si intromise Will con un sorrisetto strafottente sulle labbra mentre vedeva la faccia di Taric sbiancare completamente e non solo perché stava perdendo troppo sangue. L’uomo se ne era completamente dimenticato.
-vostra altezza- Ezreal spostò di scatto lo sguardo verso la voce che aveva appena parlato rivolgendogli la parola. Tanto era concentrato a seguire lo scambio di parole tra i tre re che non si era accorto che qualcuno si era avvicinato a loro.
-Varus- disse Ezreal che non si era minimamente accorto della presenza della sua guardia del corpo.
-state bene?- chiese prontamente Varus mentre Ezreal annuiva felice di vederlo li.
-tu lo sapevi?- chiese poi il biondo fissando i suoi occhi dorati in quelli dell’altro -ero l’unico che non sapeva niente della sua situazione vero?- il principe si stava riferendo alla debole costituzione del padre.
-si eravate l’unico a non sapere niente per scelta di vostro padre- confermò Varus mentre Ezreal annuiva ancora.
-adesso sembra diverso- disse poi più a se stesso che all’altro.
-si, non l’avevo mia visto così. Ora però ho l’ordine di portarvi il più lontano possibile-
-no, io rimango qui a dare una mano- disse il ragazzo convinto delle sue parole.
-ma…-
-no, rimango qui- Varus non insistette più conscio che il suo principe non lo avrebbe minimamente ascoltato.
-va bene ma io rimango qui a controllarvi- Ezreal annuì per poi spostarsi dietro un albero con gli altri tre ragazzi per non farsi vedere da Taric, anche se l’uomo sembrava non considerarli più molto.
-ho un’idea- disse subito il biondo fissando prima l’uno e poi l’altro.
-spara, anche se io sono inutile- disse Lion.
-no, non sei inutile. Raphael e se i nostri poteri fossero scambiati? Nel senso…-
-ho capito cosa intendi, ma come facciamo? Non ci siamo mai allenati e non possiamo dirlo con certezza- lo interruppe il gemello. Anche lui ci aveva pensato in quei pochi minuti che aveva avuto modo di ragionare.
Ezreal gli rispose togliendosi il bracciale che gli aveva dato il padre e porgendolo al fratello.
-devi solamente pensare all’arma che vuoi e imprimere la tua volontà nel bracciale- gli spiegò il biondo mentre Raphael prendeva il bracciale quasi con timore.
-lo devo indossare?- chiese dopo un po’.
-si-
-non mi apparirà l’arma sul braccio?-
-no, ti apparirà in mano fidati- gli sorrise Ezreal. -ora come funziona il tuo potere?-
-concentrati su quello che vuoi fare e…- Raphael non finì la frase che, dopo essersi messo al polso il bracciale, sfilò la collana con la runa che gli aveva dato il padre, e la mise al collo del biondo. -dovrebbe aiutarti rafforzando il potere- piegò poi mentre Ezreal annuì.
-facciamo una prova- disse il biondo sospirando per poi poggiare le mani sulla caviglia di Lion che lo guardò confuso. Il biondo si concentrò cercando di immaginare la caviglia del suo ragazzo completamente guarita. Aveva chiuso gli occhi quindi fu l’unico dei tre a non accorgersi che le sue mani si erano andate a colorare di un leggero azzurro.
E Lion si sgranò gli occhi quando si accorse che non sentiva più dolore alla caviglia. Significava quindi che poteva diventare utile anche lui.
-come va?- chiese Ezreal speranzoso.
-benissimo amore- rispose Lion baciando il biondo mentre quest’ultimo sgranava gli occhi lanciando una veloce occhiata verso Varus che era li vicino anche se si era tenuto abbastanza lontano. L’uomo lo stava guardando con un sopracciglio alzato e Ezreal decise di distogliere lo sguardo diventando completamente rosso.
-ehi che hai?- chiese Lion che era confuso da quello strano comportamento del suo ragazzo. Ezreal non rispose ma fece segno con gli occhi nella direzione di Varus. Lion seguì lo sguardo del ragazzo e sbiancò. -scusa- gli sussurrò poi.
-okay sappiamo che avevamo ragione- disse Raphael sorridendo al fratello -ma siamo sicuri che non ci faremo solo del male utilizzandoli senza avere le basi?-
-io sono come nuovo quindi credo che se non esagerate potete benissimo farcela. Poi ovviamente potete lasciare il resto ai vostri genitori- vedendo le facce sorprese dei due Lion continuò -dai si vede lontano un miglio che quei due vi assomigliano-
-dobbiamo combattere anche noi perché non c’è solo Taric da sconfiggere-
-delle guardie me ne occupo io- e così dicendo si portò due dita alla bocca fischiando. Facendo quindi in modo di richiamare a se i lupi. Li aveva avvertiti la prima volta dicendo loro che se avesse avuto bisogno del loro aiuto li avrebbe richiamati in quel modo.

 
   
 
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