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Autore: Anastasia_Malfoy    19/10/2020    0 recensioni
[Seguito di 'Ad un Passo dalla Fantasia. Ad un Passo dalla Realtà']
Asia, dopo due anni di Accademia, è finalmente diventata Auror. Durante questi anni il suo rapporto con Draco è diventato sempre più forte. Ma non è stata l'unica a muoversi. Cosgrave e i suoi sottoposti sono sempre più determinati ad avere la ragazza, e una conquista del genere significherebbe una cosa soltanto: il caos.
Su Draco, poi, grava il peso di una visione: la visione della sua morte.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'And you thought it wasn't real...'
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Epilogo

C’era una volta, in un regno lontano lontano, una principessa nascosta in un vecchio castello fatiscente. Ed in questo castello, la principessa passava le sue giornate, studiando e leggendo, in compagnia dei suoi amici fedeli…

-Ehm… Si, erano… un… un cane! Un cane di nome Ro.. Roger. E un… gatto? Si, un gatto di nome… oh, questa gli piacerebbe… Lois.-

         La principessa aveva anche una dama ed un…

-Asia, qual è il corrispettivo maschile di dama?-

-Papà, concentrati!-

-Si, ok, va bene!-

         La principessa aveva anche una dama ed un cavaliere…

-Giusto! Cavaliere!-

         La principessa aveva anche una dama ed un cavaliere di compagnia, Lady Star e Lord Donald. Insieme passavano le giornate nell’attesa che qualcosa cambiasse le loro vite.

         Fu così che un bel giorno di primavera, un bel mago possente…

-Nei tuoi sogni, Malfoy.-

-Mi ferisci, amore.-

-Se, se. Continua, va.-

         Fu così che un bel giorno di primavera, un BELLISSIMO mago possente e POTENTISSIMO bussò alle porte del castello. Era stato mandato dal brutto e cattivo capo del villaggio…

-Guarda che glielo dico ad Harry.-

-Mamma, perché papà dice che Zio Harry è brutto?-

-Tom, tesoro, papà adora lo Zio, è solo che tuo nonno non lo ha abbracciato abbastanza quando era bambino.-

-Oh. È per questo che mi tiene sempre in braccio adesso?-

-Si, ma adesso ascoltalo, dai.-

-Come stavo dicendo prima di essere brutalmente interrotto…-

         Era stato mandato dal brutto e cattivo capo del villaggio per aiutare la principessa. Ella, infatti, era stata nascosta in quel castello perché il capo del villaggio precedente l’aveva ritenuta troppo pericolosa. Ma la principessa non era pericolosa. Il mago, infatti, notò in lei una forza d’animo che non aveva mai visto in nessun’altra donna.

         L’aiutò a fuggire dal castello e le insegnò a vivere nel villaggio. Liberandola, aveva creduto di amarla sin dal primo momento, ma più lei imparava a essere indipendente, più lui si rendeva conto di volere passare il resto della vita con lei.

         Ma un giorno arrivò un principe tenebroso. Essendo anche lui di stirpe reale come lei, pensava che lui e la principessa fossero fatti per stare insieme. Ma la principessa, che non aveva che occhi per il mago che l’aveva liberata, lo rifiutò, mandandolo su tutte le furie.

         Il principe decise, allora, di scatenare fulmini e saette sul villaggio per vendicarsi del mago che aveva osato sfidarlo. E il mago, per proteggere il villaggio, decise di sfidare il principe in duello. 

         La principessa, terrorizzata che il principe potesse ferire il suo amato, ferì il principe a sua volta, mostrandosi più forte di lui. Ma anche il mago aveva delle armi segrete. Compì un rituale sul principe, che perse tutta la sua cattiveria. Il principe, diventato buono, vide quanto la principessa e il mago si amavano e diede loro la sua benedizione.

         La principessa e il mago allora si sposarono, si baciarono e vissero per sempre, felici e contenti.

Draco si girò verso il figlio, notando che si era già appisolato da un po’. Asia lo guardava sorridendo, evidentemente divertita. Lui mise un dito davanti alla bocca, facendole segno di fare silenzio, prima di fare un cenno verso la porta.

Asia e Draco si avviarono verso la cucina, sedendosi agli sgabelli dell’isola. 

-Sono esausta.- disse Asia, passandosi una mano sul volto.

Era stata una giornata estenuante. Prima le lezioni ad Hogwarts, poi c’era stato il Club Duellanti per i ragazzi del quarto anno e poi aveva dovuto fare le ronde in quanto Direttrice della Casa di Serpeverde. 

-Non dirlo a me.- rispose Draco. -Quel mostriciattolo si rifiuta di mangiare le verdure. L’ho dovuto corrompere con un manico da scopa giocattolo. La chiameremo Baby Polly.-

-Draco…-

-Hey, non guardare me. È tuo figlio che mi fa impazzire.-

-Adoro che è mio figlio quando fa il difficile e tuo figlio quando si comporta in modo adorabile.-

-Ovvio. È tutto suo padre in quei momenti lì.- rise Draco, stringendosi la moglie addosso.

Erano stati degli anni stupendi. Asia e Draco avevano passato la luna di miele in Sud America, a divertirsi tra persone meravigliose e luoghi incantevoli, ed erano ritornati più innamorati di prima e felici del loro matrimonio.

Tom Phoenix Malfoy era nato un uggioso pomeriggio di metà novembre. Il bimbo era sano, al sicuro, e iper-adorato da tutti. Asia non avrebbe mai dimenticato quando la Guaritrice del San Mungo aveva avvolto Tom in una copertina e l’aveva porto al padre. Lo sguardo di pura adorazione ed affetto nei suoi occhi era inconfondibile. Il bambino aveva adesso quasi quattro anni ed era una piccola peste. Aveva gli inconfondibili occhi del padre, di un grigio intenso quasi il color dell’argento, ma i lineamenti del viso erano quelli di Asia, così come lo erano i movimenti morbidi nei suoi capelli castano ramati. Tom era un bellissimo bambino, che per fortuna, però, in quel momento poteva preoccuparsi solo di giocare. E meditare.

Il piccolo Tom, infatti, aveva quasi fatto venire un infarto ai genitori quando un giorno, durante una visita al parco vicino alla villetta che avevano acquistato prima della sua nascita in una cittadina poco lontana da Hogsmeade, aveva creato un piccolo fuocherello con la mano. Il bambino, che era stato sottoposto ad intensi controlli dai migliori Guaritori, non era esattamente un Dominatore come la madre, ma aveva il controllo solamente del fuoco. Era la loro piccola Fenice, ecco, e a Draco gli erano spuntati un paio di capelli bianchi, forse, ma era bello sapere che il figlio avesse ereditato almeno parte dei doni della madre. Asia non ne era felicissima – era sua madre, avrebbe voluto proteggerlo da qualsiasi cosa, incluso sé stesso – ma almeno sapeva di potergli dare una mano. Da allora ogni mattina, prima di andare a scuola, mezz’ora di meditazione era obbligatoria.

-Quella era la versione N°200 della favola? Stai migliorando.- disse Asia, distogliendo Draco dai suoi pensieri.

-Sai com’è Tom. Gli piace la nostra storia.- rispose Draco, baciandole il capo.

Asia gli strinse la mano, prima di dirigersi verso il bollitore d’acqua per farsi una tazza di camomilla. -Hai più deciso cosa rispondere al San Mungo?-

-Ancora no. C’è tempo, in fondo. Queste cose vanno per le lunghe e penso che i primi anni potrei farli anche da casa. Mettere in piedi un progetto di ricerca su possibili cure per le creature magiche è… è il sogno proibito di ogni pozionista. E sembra anche piuttosto impossibile. Ma vorrei farlo.- disse Draco, passandosi una mano tra i capelli. -Ma non mi rimangerò la parola. Ti avevo detto che volevo fare il padre e voglio farlo ancora. Tom è la mia priorità. Tu e Tom lo siete.-

Draco strinse il ciondolo di ambra che portava al collo, regalo del suo Angelo Custode, prima di bloccarsi a guardare davanti a sé, con lo sguardo nel vuoto. Poi si voltò verso Asia, mentre un ghigno si formava lento sul suo volto.

-Asia, dolce mogliettina adorata, devi dirmi qualcosa?- 

-Oh, vaffanculo, Malfoy. Non è giusto avere un marito veggente. Non è più nemmeno divertente farti regali.-

-Ma dai! Io mi diverto da matti, invece! Non sei curiosa?- le chiese.

-No!- rispose l’altra, incrociando le braccia sul petto. -Be’, sì. Ma solo un pochino.-

-Sembrava una femmina!- disse Draco, con un sorriso smagliante.

Una femmina! Non nasceva una femmina nei Malfoy da almeno 200 anni!

-Be’, era ora. Troppo testosterone nella nostra famiglia.- disse Asia, scherzando.

Draco trasalì, pensando che quella era la stessa cosa che aveva detto Eltanin poco prima di salvarla. Non era cambiato molto tra i due. Asia non era ancora riuscito a perdonarlo. E non era ancora pronta a fargli vedere Tom. Ma Draco non disperava. Sarebbe giunto il momento anche per loro.

-E so pure già come chiamarla. Cioè mi è sempre piaciuto il nome Natasha. Per continuare con la tradizione delle donne Berri con i nomi russi.- continuò Asia.

-È perfetto. Natasha Daisy Malfoy. Che ne pensi?-

-Lo adoro.- rispose Asia, andando ad abbracciare il marito. -Sei pronto a diventare papà una seconda volta? E non devi rimandare San Mungo. Possiamo organizzarci meglio, trovare un asilo nido…-

-Mai. Te l’ho detto. Per i primi tempi posso anche lavorare da casa e poi tra qualche mese Tom comincerà con la scuola e parte del lavoro si alleggerirà. Con la nuova arrivata dovremo trovare nuovi equilibri, ma andrà tutto bene. Ne sono sicuro.-

-Ci pensi mai al fatto che non volevi trovarmi perché non volevi una relazione stabile… e invece ora fai il papà a tempo pieno?- celiò Asia.

-L’ironia della situazione mi è piuttosto chiara. Si.- ribatté Draco, secco. -Però non cambierei nulla di quello che mi è successo nella vita. Tu?-

-Assolutissimamente. Nulla.-

         Si sposarono. Si baciarono. Ebbero due figli. E vissero insieme per sempre felici e contenti.


 
   
 
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