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Autore: SherryKyuubiNoYoko    20/08/2009    10 recensioni
E se un incantesimo avesse spedito due diciasettenni (Sirius Black, James Potter) nel mondo di Harry quando anch'egli aveva 17 anni?
E se James e Sirius non potessero tornare indietro finchè non avessero adempiuto al loro compito?
Quale sarà questo compito? E qual è il ruolo di Harry? E di tutti gli altri?
Questa FF tratta dell'amore tra padre e figlio James/Harry e delle due canaglie diciassettenni Sirius/James contro Piton.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo 5

Su, nell'ufficio del preside, Harry, James e Sirius aspettavano che il preside dicesse qualcosa.
-E così...- cominciò congiungendo le mani davanti e fissandoli attraverso gli occhiali a mezzaluna -...voi due avete fatto entrare Harry nei vostri piani.-
James rise. -Certamente professor Silente, dopotutto Harry è mio figlio se non ha lui il diritto di diventare un malandrino, chi ce l'ha?-
Sirius fissò il preside con un ghigno di approvazione stampato sul volto.
Silente, sorrise. -Ho scordato quanto facevate disperare i professori. Siete anche peggio dei gemelli Weasley che hanno messo a dura prova la pazienza di Dolores Umbridge e di Argus.-
-Noi siamo i malandrini, e questo dice tutto. Sirius ed io dopotutto siamo i gemelli Evans no? Siamo i migliori. Nessuno può batterci, esasperare i professori della scuola è una nostra specialità.- James guardò Silente soddisfatto.
Il preside guardò il ragazzo.
-Bene, alla luce di quel che avete fatto al professor Piton direi che voi due...- ed indicò James e Sirius -...Siete in punizione. Metterete a posto gli archivi delle punizioni per nome in ordine alfabetico ed Harry si unirà a voi per far felice Severus. Vero Harry?-
Potter grugnì qualcosa in risposta.
-Benissimo, il signor Gazza vi sta aspettando. Potete andare- concluse il professore.
I tre uscirono dall'ufficio del preside e si diressero nello studio di Gazza.
-Ah, Potter, Evans entrate e mettete a posto tutti questi archivi. Se non riuscite a finire entro l'ora di pranzo mettete un segno dove siete arrivati e tornate sabato alle 10.30.- fece il custode, poi uscì.
Rimasti soli, Harry, James e Sirius guardarono la pila di scatoloni sul tavolo.
I tre gemettero disperati, poi si misero all'opera.
-Mocciosus, questa volta ce la paga.- disse Sirius.
-Ovviamente, Felpato. Scoprirà cosa vuol dire mettersi contro i malandrini soprattutto se sono due Potter e un Black.- replicò James.
-Non credete di aver fatto abbastanza danni?- chiese Harry, ma se ne pentì all'istante.
I due 'gemelli' lanciarono un'occhiataccia al ragazzo che deglutì.
-Harry, sei o non sei un malandrino?- chiese Sirius scandalizzato.
-Giusto se sei mio figlio devi avere un certo talento per i guai. I Potter ce l'hanno nel sangue!-
-Sì, ma io... Mi caccio nei guai già da solo...-
-E' per questo che ti vogliamo nella nostra squadra. Se un Potter, combina guai immagina cosa combinerebbero, due.- sogghignò James.
-Ah, Ramoso... Lascialo stare, non ha il coraggio di far parte del nostro club. Non è mica come te.- esclamò facendo l'occhiolino all'amico.
-Probabilmente hai ragione tu. Non ne è in grado.- lo provocò il padre.
Harry, si sentì punto nell'orgoglio ed esclamò -D'accordo, che devo fare?- si arrese.
Sirius sussurrò un qualcosa che sembrò -Fesso- poi lo guardò con una luce furba negli occhi. -Appena tutti andranno a dormire, Ramoso, tu ed io andremo nella stanza delle necessità, come stabilito, e lì, provvederemo alla tua trasformazione in animagus.-
Dopo questo continuarono il lavoro.
All'ora di pranzo, misero via tutto e si diressero in Sala Grande, dove Ron ed Hermione gli attendevano con ansia.
Il primo si stava ingozzando di patatine fritte mentre la seconda, appena gli vide, lasciò andare la forchetta e lanciò un'occhiataccia ai 'gemelli Evans'. -SIRIUS, JAMES- tuonò. -Si può sapere che cosa avete in quel cervello? Avete appena aggredito un'insegnante.-
-Ma dai, Hermione. E' pur sempre Mocciosus.- cercò di dire James.
-E allora? Ora è un NOSTRO insegnante, dobbiamo portargli rispetto...-
-Senti che cosa credi...? Ha osato mettersi contro i malandrini e nessuno può farlo, men che meno Mocciosus.- disse Sirius dando manforte all'amico.
-STATE METTENDO HARRY NEI CASINI!-
-Se non te ne sei accorta, stava facendo il furbo con noi e se te lo sei scordato ti rinfresco la memoria: Harry è MIO figlio.-
-E QUESTO TI DAREBBE IL DIRITTO DI...-
-...di cosa, per l'esatezza?- chiese, interessato, Ramoso.
-...DI METTERLO NEI GUAI?- strillò.
-Esattamente, Hermione. Forse c'è una cosa che ti sfugge... i Potter hanno un talento naturale per attirare i guai. Non siamo noi che andiamo a cercarli sono loro che ci trovano.- ribattè, James, calmo.
La Granger fece un respiro profondo e si mise a ringhiare contro quelli che non si facevano gli affaracci propri. -Ascoltatemi bene, voi due. Se Harry finisce nei guai per colpa vostra vi metterò in punizione da qui fino alla fine dell'anno. Ci siamo capiti?- chiese minacciosamente.
-Sei troppo stressata, Hermione. Di questo passo diventerai una zitella scorbutica.- osò Sirius.
Un tic, alquanto preoccupante, prese l'occhio destro della ragazza. -Spera solo di non far finire Harry in un qualche vostro losco piano perchè se no, mi occuperò personalmente della vostra punizione e vi farò passare l'anno a far compagnia a Mirtilla Malcontenta.-
I due sbiancarono a quella prospettiva. -Non oseresti mai...- boccheggiarono.
-Mettetemi alla prova- esclamò soddisfatta. -E ora mangiate e filate a lezione. Quanto a te Harry il discorso vale anche per te. Ed ora muovetevi.- ordinò.
Dopo aver finito di pranzare si diressero in aula di trasfigurazione dove la professoresa McGranitt gli attendeva. Appena varcata la soglia gli fece un piccolo cenno con la testa. James e Sirius si sedettero vicini in un banco in ultima fila, Harry e Ron si misero nei banchi accanto mentre Hermione finì accanto a Susan Bones davanti ai due malandrini.
-Buongiorno ragazzi.- cominciò la vicepreside. -Oggi ci metteremo a ripassare tutto ciò che abbiamo imparato in questi sei anni. Cominciamo con trasformare un calice in un vassoio.-
Dopo due ore di trasfigurazione finalmente la giornata finì e tutti si ritrovarono nella Sala Grande per cenare.
Proprio mentre i Griffondoro stavano mangiando Draco Malfoy passò di lì insieme a Blaise Zabini, Pansy Parkinson, Vincent Tiger e Millicent Bullstrode.
-Cos'è questa, una riunione di fessi?- chiese Draco.
-Che succede Malfoy? Geloso del nostro affiatamento?- chiese Sirius.
-O ti brucia il culo per non avere amici migliori di quelli che ti porti appresso?- finì James.
-Chi vi credete di essere?- chiese Pansy infervorata.
I due malandrini presero la mano della ragazza ed esclamarono. -Noi siamo i gemelli Evans.-
-Io sono Sirius mentre mio fratello nonchè miglior amico è James. E poi chi credono di essere loro, bellezza?- disse Black.
Zabini e Tiger estrassero la bacchetta puntandola verso i due.
-Pensate di essere divertenti?- chiese, Draco Malfoy, infuriato.
-Oh, non hai ancora visto nulla, piccolo viscido Serpeverde. Non abbiamo ancora dato il meglio di noi.- sogghignò James.
-Andiamocene Ramoso, il nostro tempo è finito.- esclamò Sirius. -Ehi, Harry ti aspettiamo in sala comune e sta attento al piccolo prefetto, Hermione. Lei ci può punire.- cantilenarono poi in coro.
I due se ne andarono via e Draco guardò Harry. -Ora ti fai proteggere da quei due, Potter? Non basta la mezzosangue accanto a te? Ah, giusto il grande Harry Potter ha bisogno di cinquanta uomini per essere protetto dal mago cattivo.- sussurrò maligno.
-Sai, Draco... Dovresti aprire la bocca per cose importanti non solo per darle aria, qualcosa potrebbe infilarsi dentro.- rispose, Harry, a tono. Malfoy se ne andò più infuriato che mai.
Dopo aver completato il loro pasto, il trio si diresse alla torre di Griffondoro.
-Ehi, ragazzi!- gli salutò Seamus. -Dean ed io vogliamo dare una festa per sabato prossimo non è che avete fondi da darci? Anche qualche zellino.-
Hermione entrò in modalità prefetto e fece una lunghissima ramanzina al ragazzo sulle regole di Hogwarts. Harry e Ron cercarono di defilarsi, l'ultimo con scarsissimo successo e subì una lunga conferenza sul fatto che come prefetto dovrebbe dimostrarsi all'altezza di quel ruolo.
Harry riuscì a fuggire.
Entrato nel dormitorio trovò suo padre e il suo padrino chini sulla mappa del malandrino proggettando chissà quali piani per poter esasperare fino allo stremo i professori.
-Cosa state combinando voi due?- chiese sospettoso con le mani sui fianchi ed un tono agghiacciante.
I due si voltarono verso di lui con sguardo colpevole.
-Ehm... Harry- cominciò Sirius.
-Non lo dirai ad Hermione, vero?- chiese James, preoccupato.
-Ma dai Ramoso, penso che preferisca chiudere entrambi gli occhi e girarsi a guardare da un'altra parte pur di non metterci nei guai, no?-
Harry scoppiò a ridere. -Non contarci molto, Felpato. Assomiglierò molto a James ma come carattere sono uguale a mamma. Tranne, ovviamente, la passione per i guai. Quella è ereditaria da lui.- ed indicò James.
-Ehi, Ramoso. Senti mi dai il mantello? Vado a fare un giro e vado a controllare se ci sono altre uscite ancora non scoperte. Così possiamo aggiungerle alla mappa.-
James capì subito che il suo migliore amico voleva lasciarlo solo con il figlio e gli fu davvero grato. Senza farselo ripetere gli consegnò il mantello dell'invisibilità e la mappa del malandrino e gli sorrise.
-Felpato, non farti beccare dal professor Piton. Potrebbe metterti in punizione.- disse con fare, volontariamente, petulante.
L'amico gli fece l'occhiolino poi sparì sotto il mantello dell'invisibilità.
Rimasti soli, James si sdraiò sul letto. -Vieni accanto a me, Harry.- disse.
Il ragazzo ubbidì e si sdraiò accanto a lui.
-Mi dispiace- cominciò.
Harry lo guardò confuso. -Di cosa?-
-Di non esserci stato. Non ho mai potuto prendermi le mie responsabilità, verso di te. Non ho potuto sentirti pronunciare la tua prima parola o non ho mai potuto insegnarti ad andare sulla scopa...-
Harry lo interruppe. -Non è stata colpa tua. E' stato Voldemort. Se lui non ci fosse stato tu e la mamma sareste stati accanto a me.-
-Spero di poter ricordare tutto questo una volta tornato nel mio tempo. Così da poter cambiare il futuro. Di una cosa sono certo, non mi fiderò di Peter.-
Harry si sentì schiacciare dal peso della separazione. Sapeva che prima o poi sarebbe successo e lui sarebbe rimasto solo. Senza accorgersene cominciò a singhiozzare.
-Ehi, perchè piangi?- chiese James accarezzandogli la testa.
-Perchè tu non potrai stare qui per sempre ed io, ho paura di rimanere solo di nuovo.-
-Una cosa è certa, se non torno indietro tu non verrai al mondo.- cercò di sdrammatizzre.
Harry fece un sorriso. -Forse sarebbe meglio.- sussurrò piano.
-Cosa devo fare con te? Sono sicuro di non essermi pentito di averti messo al mondo così come sono sicuro che Lily non si è pentita a darti la vita. Da quel che mi ha raccontato Silente noi lo sapevamo a cosa andavamo in contro. Il preside mi ha detto che Lily ed io lo avevamo capito ed Harry, anche se tu non sei ancora mio figlio, sono sicuro che rifarei la stessa scelta un millione di volte visto come sei cresciuto. Se Lily fosse qui ti direbbe le stesse cose.- esclamò deciso.
Restarono in silenzio per dieci minuti buoni poi ad un tratto -Posso chiamarti papà?- chiese Harry imbarazzato. -Non l'ho mai potuto fare e...-
-Certo che puoi.- lo interruppe lui, commosso.
I due si abbracciarono. -Che dici... andiamo a cercare Sirius?-
-Sì.- sorrise il ragazzo con la cicatrice. Presero l'altro mantello e l'altra mappa del malandrino e diventarono invisibli. Attraversarono il buco del ritratto il più silenziosamente possibile poi James sussurrò -Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.-
Consultò per un po' la mappa. -Felpato si trova al settimo piano.-

Continua...

Eccomi con il nuovo capitolo. Spero che non siate delusi da questo nuovo chappy A me è piaciuto molto la mia parte preferita è la conversazione tra James e Harry. Adoro questi due insieme.
Non so quando posterò il prossimo capitolo perchè domani parto. Tornerò il 28 quindi non so. Forse riuscirò a postare se riesco a trovare il tempo.
Grazie a tutti voi che mi seguite anche senza recensire, grazie a coloro che hanno messo la FF tra i seguiti e i preferiti e un saluto speciale a coloro che hanno recensito lo scorso capitolo: GinnyPotter93 (ancora non sono riuscita a trovare un soprannome per Harry ma ci sto lavorando); Ms Montana (grazie per il complimento); brando (si in effetti ho voluto far rivivere a Piton questa esperienza per farli ripensare a quest'episodio del GUFO); Marty4ever (presto saprai in quale animale si trasformerà); IRE89 (grazie mille per i complimenti mi hanno fatto molto piacere. Grazie davvero *me arrossisce); Shingo_Chan (mi fa piacere che ti sia piaciuto lo scorso capitolo) Haibara88 (si anche a me è piaciuto il pezzo in cui Harry andava a dormire con il padre. Spero che uesto nuovo chappy non ti abbia deluso); alida (mi dispiace che il comportamento di James e Sirius ti abbia contrariato ma i due Malandrini volevano far capire a Piton ce con loro non si scherza. So che Severus è un professore e che quindi come tale deve essere rispettato ma per loro due Piton non è altro che il loro compagno di scuola. Non so se mi spiego...)
Comunque, grazie infinite a tutti e al prossimo capitolo.
Baci AmyGoku
   
 
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