Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Hikari_1997    23/10/2020    2 recensioni
La relazione tra Sesshomaru e Rin nel corso degli anni, i loro pensieri e l'evolversi dei loro sentimenti.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Rin avanzava con un cesto pieno di erbe medicinali, quella mattina aveva aiutato Jinenji a raccoglierne un po’ dal campo nord.
Era passato un anno esatto dalla fine di Naraku, e lei era stata lasciata al villaggio Musashi sotto le cure della sacerdotessa Kaede.
Si ricordava ancora il girono che si era separata dal Signor Sesshomaru, aveva pianto fino a tarda notte, non voleva lasciarlo.
Le settimane seguenti era anche sgattaiolata di nascosto dalla sua tenda, inoltrandosi nel bosco per cercare di raggiungerlo … ma prontamente riportata al villaggio da Inuyasha o Kohaku.
Col tempo aveva imparato ad obbedire, iniziando a studiare con altri bambini e compiere piccole mansioni con Kaede.
L’aveva assistita nel parto gemellare di Sango, aveva imparato a scrivere grazie agli insegnamenti di Miroku, e Jinenji le stava dando delle basi nella medicina.
Ma a lei mancava, enormemente.
Le mensili visite non erano abbastanza per lei.
Ad ogni incontro le portava dei kimono, uno più bello dell’altro, con stoffe pregiate e decisamente costose.
Amava trascorrere quei pomeriggi con lui, riempiendolo di domande su dove fosse stato.
Le prime visite erano praticamente un monologo, ma piano, piano, anche Sesshomaru aveva iniziato a farle domande, a chiederle di mostrargli cosa aveva imparato, ed esprimere quelli che –secondo uno sbalordito Shippo- erano dei complimenti.
Ridacchiò tra sé e sé, quando –di passaggio dal pozzo mangiaossa- notò Inuyasha.
Era inginocchiato vicino al pozzo, le mani appoggiate al ligneo bordo e gli occhi fissi sul fondo.
Le orecchie canine abbassate, piangeva.
Non era un mistero per gli abitanti di Musashi, Inuyasha passava per il pozzo ogni giorno, dalla sconfitta di Naraku anche due volte –una alla mattina e una alla sera-
Rin si avvicinò, Inuyasha captò la sua presenza, affrettandosi ad asciugale le lacrime –Rin cosa ci fai qui? –
-Ero al campo nord con Jinenji, sto ritornando al villaggio- rispose lei appoggiando il cesto per terra e sedendosi di fianco a lui.
-Allora dovresti rientrare in fretta, si sta facendo buio, l’inverno è alle porte, rischi di prenderti un raffreddore-
Rin continuava a fissarlo negli occhi, a volte Inuyasha temeva che quella bambina riuscisse a leggergli l’anima.
-Ti hanno mai detto che è facilissimo capire cosa pensi? O meglio a chi? –
Inuyasha mosse le orecchie –Come? Chi? –
Rin sorrise –A Kagome-chan-
Inuyasha grugnì.
-Ahah, sei uguale a Sesshomaru-sama! –
Inuyasha la guardò storto –Rin, lo so che lo stai dicendo in buona fede ma, per favore, non paragonarmi più a quel pezzo di ghiaccio.
Neanche lui ne sarebbe contento-
-Il signor Sesshomaru non è affatto un pezzo di ghiaccio, è disponibilissimo, premuroso e gentile- affermò convinta.
La scelta di quelle parole fece tremare Inuyasha dalle orecchie fino ai piedi, suo fratello? Disponibile? Premuroso?
-Non ti stanchi a fissare il fondo del pozzo tutto il tempo? – domandò la bambina, sporgendosi.
-Ehi, stai seduta- disse Inuyasha allontanando Rin dal bordo –Se cadi è la volta buona che Sesshomaru mi spedisce all’altro mondo, in modo definitivo però-
Rin ascoltò il mezzo demone, iniziando a selezionare le erbe poste nella cesta.
-Ti capisco- disse all’improvviso.
-Come? –
-Ti capisco Inuyasha, anche io so cosa significa quello che stai provando … la mancanza di non avere chi ci è caro vicino- spiegò.
-Oh … Sesshomaru mi ha accennato che sei orfana- commentò Inuyasha.
-Non solo per quello- pigolò lei – Aspetto l’arrivo di un nuovo mese con ansia, aspetto di vederlo apparire da un momento all’altro.
Per cui, da oggi in poi verrò a farti compagnia al pozzo! –
-Eh? Non è necessario-
-Ma voglio farlo! Perché la gioia che si prova quando il senso di mancanza svanirà, sarà enorme! –
***************
Due anni dopo.
Rin era seduta di fianco a Kagome, la aiutava ad intrecciare i giunchi per creare nuove ceste.
-E così Sesshomaru ti ha portato un nuovo kimono? –
-Si! – esclamò lei –Si è fermato pochissimo oggi, da quanto detto da Jaken c’è un demone che sta creando scompiglio qui vicino-
-Beh, ora ha ufficialmente ereditato la posizione di suo padre- commentò Sango –Dev’essere molto occupato-
-Si- disse Rin –Però … -
Inuyasha guardò la ragazzina osservare il cielo notturno, gli venne in mente lo strano dialogo scambiato due anni prima, perché infondo, capiva.
   
 
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