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Autore: MalfoyAmalia    30/10/2020    1 recensioni
Hermione, dopo la guerra, perde parte della sua memoria, quella riguardante i suoi affetti, le amicizie e i nemici che durante i 7 anni scolastici si era creata. Ripartendo da zero, la sua vita rimarrà la stessa o avrà qualche cambiamento?
La storia la si può trovare anche su un'altra piattaforma, wattpad. Ci tengo a precisare che la scrittrice sono sempre io.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 5: Trovati
La scena che si presentò agli occhi di tutti aveva dell’incredibile ed era una di quelle che difficilmente si riusciva ad accettare, soprattutto in così breve tempo. Harry Potter e Ron Weasley furono i primi a notarli e non appena i due ignari giovani entrarono nella loro visuale la rabbia cominciò a montare a dismisura. Erano stesi a terra l’uno accanto all’altra, si abbracciavano e davano l’impressione che lui temesse una possibile fuga di lei dalle sue mani. Ma ciò, conoscendo Malfoy, era qualcosa di così tanto impossibile che iniziarono a trovare qualsiasi altra spiegazione pur di non credere all’evidenza che non ci fosse un secondo fine per la serpe bionda che nuda abbracciava la loro amica se non quello di un sentimento. Erano ancora coperti da un lenzuolo intrecciato tra i loro corpi al punto di coprire maggiormente lei piuttosto che lui.
Gli occhi con cui li guardarono era carico di disprezzo. Immaginarono che Draco avesse scelto Hermione come una preda da importunare e portarsi a letto, ma Hermione non era una che cedeva al primo che passava, ad uno sconosciuto. E di Malfoy erano stati ben lungi dal parlarle, scelta rafforzata dal fatto che quest’ultimo si mostrava scostante nei confronti di lei. Non la calcolava più, non la insultava. Fossero stati meno cechi sarebbero riusciti a notare le occhiate che si scambiavano nei corridoi o a lezione pur non essendo a conoscenza dei loro incontri. In sala grande, essendo lei generalmente di spalle a lui , era naturale che non avessero notato nulla di strano, troppo presi dal conversare, eppure anche in quei casi capitava che Draco facesse cadere l’occhio sulla ragazza mentre conversava con Blaise, Pansy, Daphne e Theodore.
Erano molto tentati di andarsene, ma la porta ingombrata da tutta la gente che entrava lo impediva e,infondo, per una volta volevano essere loro quelli che facevano la ramanzina e non il contrario. Era statu una completa incosciente a darsi a lui così, avrebbe sicuramente usato ciò per schernire lei ancora una volta. Fu poi il turno di Ginny che, appena entrata, quasi non tirò un urlo vedendoli, ma riuscì magistralmente a trattenersi. Riflettendoci notò che sembrava quasi che da quel loro abbraccio dipendesse la loro essenza e si sarebbe anche intenerita guardandoli se non fosse che i soggetti di quell’immagine non erano altro che la sua migliore amica e il ragazzo che lei stessa e i suoi amici odiavano. Non solo perché era un serpe vere, il loro odio andava oltre. Era un bambino viziato, un arrogante, un figlio di papà che aveva messo in pericolo tutti gli studenti, che aveva quasi fatto morire Ron con l’idromele avvelenato e aveva insultato tutta la sua famiglia. Non poteva proprio accettarlo. E il colpo basso di Hermione. Solo successivamente si rese conto che Hermione di Malfoy conosceva solo... cosa conosceva? Sicuramente non ciò che le aveva fatto passare o non l’avrebbe perdonato tanto in fretta. Eppure non c’erano state occasioni per stare insieme. Malfoy quell’anno si era dedicato ad evitarla. Ma anche in questo caso si rese conto di un altro dettaglio:Hermione non era sempre con loro. Spesso spariva per ore e tornava contenta. Non le aveva mai rivelato dove andava o con chi e si ritrovò a considerare il fatto che lei avesse conosciuto un altro Malfoy, che fosse una maschera o meno poco importava. A quel punto ne era certa che le connessioni e quel momento erano strettamente collegati.
Quando entrarono Neville, Dean e Seamus fissarono la scena pieni di disgusto nei confronti della scelta poco decorosa della loro compagna di casata di giocare con una serpe. E non con un serpeverde qualsiasi (anche in quel caso avrebbero avuto da ridire, ma l’effetto sarebbe stato differente) , ma il mangiamorte che l’aveva ferita e derisa per anni. “Come aveva potuto fare una cosa del genere?” si chiesero, senza considerare che quello che era accaduto era anche colpa loro, della loro omertà. No. La colpa era solo di Hermione Granger. Hermione, la ragazza per cui Cormac aveva una cotta da 4 anni. La sera precedente la preside aveva annunciato che ci sarebbe stato un ballo di fine anno a cui mancava ancora qualche settimana e appena lo aveva saputo il suo sguardo era corso alla ricerca della sua bella per poterla invitare solo che non era presente a cena. Non c’era in sala comune quando era rientrato e le sue compagne di stanza, Ginny Weasley e Calì Patil non sapevano dove ella fosse finita quindi aveva optato per aspettarla sveglio in sala in modo da invitarla appena avesse varcato la soglia, ma lei non era rientrata e lui iniziava a preoccuparsi. Quando non la vide in sala Grande a colazione quella mattina l’ansia era alle stelle e avrebbe approfittato dell’inseguimento di Harry e Ron per chiedere a loro qualche informazione, solo che non ce ne fu bisogno. Quando attraversò la porta che lui fu attratto dalla scena che non riusciva a reggere. Spostò infatti lo sguardo altrove e rabbioso si fece spazio per lasciare la stanza, non prima di aver tirato un pugno sulla parete, imprecando nella direzione dei due giovani ancora dormienti che, ancora ignari dunque della gente che li circondava in quel posto, nel loro posto, si beavano ancora un po’ del calore dell’altro. Tanto non avrebbero avuto lezioni quel giorno dunque non c’era alcun motivo di alzarsi presto.
Luna era forse l’unica che in quella scena non ci vedeva nulla di sbagliato poiché, nei loro litigi, aveva sempre fatto caso a come negli occhi di Draco si vedeva sempre il cuore morire ad ogni parola che lui stesso pronunciava. Un po’ provava pietà nei suoi confronti, ma non essendosi mai parlati non aveva mai avuto modo di capire cosa davvero gli succedesse quando avvenivano quelle liti tra serpi e grifi.
Pansy raggelò poiché, esattamente come Cormac amava la ragazza, lei amava il biondo in modo forse platonico, irraggiungibile. A differenza di Cormac lei aveva un vantaggio: era preparata a quella scena poiché Draco ne aveva parlato con i suoi amici dei suoi sentimenti, ma lei non gli aveva dato peso pensando fosse una cosa passeggera. Quanto si era sbagliata lo comprese guardandoli. Fu per questo che lasciò la stanza. Lei conosceva Draco e sapeva che non l’avrebbe mai fatto solo per soddisfare bisogni carnali. Lui lì aveva amato e lei, amandolo, decise di lasciargli vivere quell’amore fin quando sarebbe durato senza mettersi in mezzo in alcun modo e pronta ad essergli accanto come una buona amica. Ma non in quel momento. Lasciò la stanza in modo elegante , rivolgendo comunque un ultimo sguardo verso i due e vedendo non male e bene, non oscurità e luce, nessuna differenza di sangue. Non vide neanche un Malfoy ed una Granger, ma solo Draco ed Hermione. Due ragazzi che si erano odiati giungendo ad amarsi. O almeno lui. Lei sicuramente qualcosa la provava, per quel poco che sapeva non si sarebbe mai data altrimenti. Sperò solo non lo facesse soffrire o se la sarebbe vista con lei.
Fu, infine, il turno di Blaise. Lui sapeva che si erano avvicinati, lo aveva spinto lui stesso a farlo quando Draco voleva mollare tutto per evitare di ferirsi e di ferirla, ma non gli aveva mai detto fino a che punto si erano spinti. Adesso lo vedeva con i suoi occhi e sorrise al pensiero che finalmente il suo amico si fosse preso un pezzetto di paradiso.
Il tempo, che in quella stanza pareva immobile, riprese a girare nell’esatto momento in cui un raggio di sole colpì gli occhi della ragazza che, strizzandoli si girò poi verso la serpe e pronunciò le parole che stupirono i più per la naturalezza che ci mise nel pronunciare il nome del ragazzo che le era steso a fianco. «Buongiorno Draco».
Il gigante e la bambina
Li han trovati addormentati
Falco e passero abbracciati

Come figli del Signor.

Note dell'autrice: 
Mi dispiace che il capitolo sia, rispetto ai precedenti, un po' più corto, ma sarebbe dovuto uscire, come avevo già anticipato, insieme al precedente, quindi ho provato ad approfondirlo come potevo,  ma alla fine non lo potevo allungare chissà quanto, purtroppo.Spero comunque che la storia, che piano sta giungendo al termine, vi sta piacendo. Al prossimo capitolo, un bacio, Amalia ♥
 
  
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