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Autore: Potteriana_V    02/11/2020    2 recensioni
Sono passati quattro anni dalla fine della Seconda Guerra Magica, Hermione torna in Inghilterra dopo avere iniziato la sua vita in Francia. Tante cose sono cambiate ed è proprio il suo ritorno che le aprirà gli occhi su tanti aspetti della sua vita: nuove attrazioni, vecchie storie e tanto altro sono pronti a coinvolgere i nostri protagonisti. Gli anni di terrore sembrano ormai storia passata... ma se così non fosse?
Genere: Azione, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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A fine giornata si ritrovarono nuovamente nella sala riunioni.

-Possibile che dobbiate sempre aspettare Draco? Il principe si fa attendere, certe cose non cambiano mai.- domandò sorridendo Pansy quando si trovarono nuovamente tutti ad attenderlo.

-Tu lo conosci meglio di noi.- rispose Harry che in quel momento era vicino alla finestra.

In quel momento il soggetto della discussione entrò nella stanza con dietro Hannah Abbott.

-Buonasera.- disse timida la ragazza sorridendo a tutti.

-Hannah che piacere averti tra noi.- disse il Grifondoro che si avvicino alla bionda per farla accomodare sulla sedia.

-La odio.- sussurrò Pansy all’orecchio di Hermione.

-A chi lo dici.- le diede man forte la riccia che non aveva staccato gli occhi di dosso da Draco, il quale non l’aveva degnata neanche di uno sguardo: era incazzato.

-Sai che mi piace sempre aiutare la squadra.- disse sorridendo per ringraziarlo della galanteria -Poi ho incontrato Draco vicino a Diagon Alley e l’ho aiutato con le ricerche.- terminò guardando il biondo.

-Bene bene, iniziamo.- disse Harry prendendo posto accanto ad Hermione -Pansy ed Alexis iniziate voi.- disse incoraggiandole con le mani.

Pansy guardò la collega per avere la conferma di potere iniziare a descrivere il loro lavoro e la tedesca con un cenno del capo ed un sorriso la invitò ad iniziare.

-Allora – disse Pansy alzandosi e stirandosi le pieghe della gonna a tubino grigia che indossava con le mani -Abbiamo guardato e studiato la lista che ci avete portato, da quanto ho capito sono nomi che vi ha dato Marcus vero?- domandò a Draco ed Harry, i quali annuirono -Bene, abbiamo letto i verbali degli interrogatori e guardato anche qualche ricordo di questi.- disse lei prendendo un fascicolo davanti a lei e facendovi scorrere gli occhi in cerca di qualcosa -Le conoscenze dei genitori di Marcus sono nomi essenzialmente di uomini dell’Elitè magica Purosangue, qualche tuttofare o altri mestieri per la manutenzione dei vari possedimenti di famiglia, quasi tutti inglesi di mezz’età, quindi difficile collegarli ad un 25enne francese che ha messo piede in Inghilterra solo una volta e questa gli è stata fatale.- continuò professionale la mora facendo scorrere lo sguardo sui suoi interlocutori -Un cognome però mi è saltato all’occhio ed è questo.- con un colpo di bacchetta formò la parola “Stuart” -Peter Stuart è in quella lista di circa 100 nomi e fa parte degli uomini che non avete interrogato, perché giustamente vi siete concentrati sui contatti più vicini o sospettabili.-

-E come mai ha attirato proprio la tua attenzione?- domandò Draco, parlando per tutti gli altri in quella camera che si stavano ponendo tutti la stessa domanda.

-Perché io ed Hermione conosciamo quest’uomo, anche se solo di vista.- disse ponendo lo sguardo in quello dell’amica -Gabrielle, la nostra collega, porta il cognome della madre “Martin”. La madre l’ha avuta a soli 16 anni ed appartiene ad una potente famiglia di maghi francesi.-

-Strano non l’abbiamo esiliata.- constatò freddo Draco.

-Vero, l’ho pensato anche io. Fatto sta che i nonni materni non avrebbero accettato l’unione con un mago francese appartenente ad una famiglia di ceto basso, nonostante la linea di sangue pura e, visto che l’aborto nel mondo magico è illegale, hanno deciso di tenere la bambina a condizione che il padre non avesse niente a che fare nella sua crescita. Gabrielle a deciso di incontrarlo quando era ormai maggiorenne, ma non ha mai avuto un buon rapporto col padre, che negli anni ha creato una fortuna e si è introdotto bene nella vita mondana magica. Noi lo abbiamo incontrato al Galà di Natale del Consolato inglese lo scorso anno.- disse Pansy tutto d’un fiato, sentendosi colpevole di avere dovuto spiattellare la vita privata della sua collega lì.

-E’ un possibile collegamento con la Francia, dopotutto l’anno scorso al Galà c’era anche Antoine.- disse Hermione guardando un punto indefinito della scrivania con fare pensieroso.

-Abbiamo controllato tutto ciò che era possibile dagli archivi di informazioni del Ministero.- disse Alexis alzandosi e prendendo parola – e nell’ultimo anno è stato diverse volta in Portogallo per Gala, aste di beneficienza ed altri eventi ai quali ci risulta ci fosse anche Antoine. Non è molto, però sono troppe coincidenze.- ammise guardando prima Harry poi Draco.

-E’ una pista plausibile, domani andrete a parlare con la figlia, però voglio che la interroghi solo Alexis, Pansy non deve farsi vedere. Poi cercherete anche il padre e vedete cosa possiamo ricavarne.- le due annuirono e si sedettero.

-Draco e Hannah?- domandò Harry.

-Vai tu.- disse il biondo alla ragazza sorridendo.

-Allora quando ho incontrato Draco stava andando da Neville per far studiare quei residui di foglie che avete trovato. Neville ci ha chiesto un giorno di tempo perché ci ha assicurato che qualunque tipo di pianta sia non fosse caratteristica delle nostre zone altrimente le avrebbe subito riconosciute.- e, dopo che Harry annuì, proseguì -per quanto riguarda il pugnale abbiamo deciso di andare da Magie Sinister per consultare alcuni libri lì, ma le poche prove che abbiamo dall’autopsia non ci hanno portato da nessuna parte.- ammise sconsolata.

-Scusa se ti interrompo Hannah.- disse Hermione prima che la ragazza potesse dire altro -ma penso che abbiamo maggiori informazioni sul pugnale.- e in quell’attimo ebbe l’attenzione di tutti, compreso di Draco che la guardò per la prima volta da quando era entrato.

-Dicci.- la incoraggiò Harry.

-Allora, abbiamo contattato il Portogallo e ci hanno detto che sì, anche loro sapevano che Antoine dovesse effettuare uno scambio per volere dei due Ministeri, però quando ci hanno mandato il fascicolo dello scambio si sono resi conto che erano presenti informazioni solo dal loro lato, quindi riguardanti Antoine e il loro oggetto, ma tutto ciò che riguardava l’altra parte della comunicazione, quindi il nostro uomo misterioso, è stato cancellato con magia oscura.- descrisse mentre faceva fluttuare la copia del file davanti a loro.

-Sembra un’evoluzione oscura dell’incendio, ho letto qualcosa in uno dei miei libri nel Manor anni fa.- disse sovrappensiero Draco mentre passava le dita sulle bruciature della pergamena.

-Comunque ci hanno mandato anche un’immagine del loro oggetto.- continuò Hermione e presentò loro la foto che i portoghesi le avevano mandato. Un’immagine di un pugnale medievale gli si presentò davanti, sembrava un’arma potente e molto costosa, perché grandi pietre erano incastonate nel manico. -E’ un pugnale che prende il nome di “Morte brillante”, forgiato dai folletti intorno al 1370, capace di lasciare ferite con residui brillanti sul corpo, residui che velocizzano il dissanguamento e quindi la morte. Ci hanno detto che in tutto il mondo solo tre volumi parlano di questo tipo di pugnale, uno si trova attualmente in Cina, uno in India e l’altro qui in Inghilterra.-

-Magnifico, sapete dove?- domandò Alexis euforica.

-Malfoy Manor nel Wiltshire.- disse Hermione fissando gli occhi in quelli di Draco.

-Bene, domani andremo a cercare lì. Per te non è un problema vero Draco?- domandò Harry.

-Nessun problema.- disse tranquillo.

-Per quanto riguarda il nostro Ministero.- incalzò Dean alzandosi -abbiamo messo sottosopra tutti i fascicoli di tutti i tipi di scambi di materiale tra noi ed il portogallo, ma niente è venuto fuori.-

-Bene, bravissimi.- disse complimentandosi con tutti -Io sono stato tutti il giorno con Kingsley, abbiamo deciso di non rivelare niente alla stampa per ora, ed anche il fatto che Hermione e Pansy ci stiano aiutando è per ora un segreto, non lo sanno neanche i vostri colleghi in Francia, solo Francois Delacour ne è a conoscenza. Per quanto riguarda le indagini abbiamo ogni risorsa a nostra disposizione, basta chiedere e agire nel modo meno visibile possibile.- spiegò -Per oggi abbiamo fatto passi avanti, ora andate a casa, potete riposare.- terminò raccogliendo con la magia tutti i fascicoli che i colleghi avevano raccolto.

-Non vieni a casa?- domandò Hermione a Pansy che non la stava seguendo per tornare a casa.

-Ci vediamo lì, ho detto a Potter che avrei preso io la torta in quella pasticceria che mi piace tanto. A dopo.- disse scoccandole un bacio sulla guancia per congedarla.

-Ok a dopo.- la salutò la riccia sorridendo e vedendo che Draco si stava dirigendo nel suo ufficio con la Abbott.

-Draco posso parlare un attimo con te in privato?- domandò Pansy all’amico dopo che Hermione fosse andata via.

-Certo. Hannah mi aspetti nel mio ufficio?- domandò entrando nella sala riunioni. Pansy si chiuse la porta alle spalle.

-Dimmi tutto.- disse il biondo poggiandosi al tavolo.

-Domani è il compleanno di Hermione, fa solo una scemenza a mezzanotte con me e Potter, perché visto che siamo qui in “incognito”- disse facendo le virgolette con le dita -una festa metterebbe solo voci in giro e farebbe domandare alla gente perché siamo ancora in Inghilterra. Volevo dirtelo solo per essere sicura che lo sapessi, poi decidi tu come comportarti.- disse sorridendogli.

-Grazie.- disse il biondo elaborando l’informazione mentre si studiava le scarpe -Si può sapere cos’ha la Granger oggi?- domandò – mi farà impazzire, ieri sembrava andasse tutto bene, fin troppo bene.- disse ricordando la situazione in cui si erano lasciati -oggi invece mi ignorava come se fossimo tornati ad Hogwarts.-

-Cosa c’è tra te e la Abbott?- domandò Pansy diretta.

-Cosa c’entra Hannah ora?- chiede lui stralunato, poi una scintilla di consapevolezza attraversò i suoi occhi color ghiaccio -Pensa che me la faccia con lei vero? Dannata Mezzosangue.- disse con una risata a metà tra il divertito e l’isterico -lo sanno anche i muri che lei stravede per Dean, le do semplicemente dei consigli.-

-Oh.- disse Pansy con un sospiro di sollievo, allora anche Harry doveva essere come Draco per lei -Beh cerca di chiarirle sta situazione, sei un po’ nervoso e lei è l’unico modo per scioglierti i nervi come si deve.- scherzò lei ricevendo da lui uno sguardo fulminante.

-Ho provato stamattina, ho provato a fare la persona civile ed il ragazzo interessato.- disse con foga indicandosi con entrambe le mani -Io, Draco Malfoy, hai presente?!-

-E lei?- domandò la ragazza cercando di rimanere seria, sapeva che se avesse anche solo accennato ad una risata lui l’avrebbe mandata a quel paese.

-Lei ha fatto la solita orgogliosa Grifondoro, ha negato! Iniziavo a pensare si fosse pentita di come siamo stati ieri… di quello che stavamo per fare… -prese una pausa -invece no! Miss SoTuttoIo fa la ragazzina gelosa senza neanche provare a chiarire.-

-Capirà da sola di essere stata una scema e verrà direttamente lei da te, fidati.- disse seria -Io ora devo andare, ci vediamo domani?- domandò abbracciandolo.

-Sì, a domani.- disse lui stringendola per poi uscire.

 

 

Hermione era appena uscita dalla doccia. Pansy l’aveva convinta a non mettere il pigiama ma a farla vestire un po’ più in tiro per quella sera. Aveva deciso di mettere un pantalone nero a vita alta con fondo ampio, sorrise guardandosi allo specchio perché Daphne le aveva sempre detto che quei pantaloni babbani sembravano quasi stregati visto quanto le valorizzassero il sedere. Aveva messo una camicetta bianca leggermente scollata dentro il pantalone, però aveva tenuto ai piedi le pantofole, anche perché non sarebbero usciti. Il trucco consisteva in un filo di mascara ed un rossetto rosso.

Harry aveva preparato la cena e Pansy stava finendo di apparecchiare quando arrivò in cucina.

-Non dovevate, davvero.- disse lei timida ma felice di avere degli amici così affettuosi ed attenti.

-Taci scema.- disse semplicemente la Serpe prendendo posto.

La cena proseguì divinamente, dopo aver parlato un poco del caso e dopo qualche calice del vino che aveva comprato Harry per l’occasione tutti e tre potevano definirsi quasi brilli. Peccato che con la torta oltre alle candeline il Grifondoro avesse comprato anche un ottimo prosecco e, per finire, una serie di liquori “digestivi” come amava definirli lui; adesso erano tutti e tre DIGNITOSAMENTE brilli.

-Arrivo subito.- disse Hermione mentre accendevano la tv per prendere in giro qualche stupido programma. Doveva fare pipì, le scappava sempre ogni volta che alzava troppo il gomito.

Pensava di essere messa peggio, non le girava la testa e non aveva alcun tipo di nausea. Finito in bagno scese pronta a vantarsi su quanto sapesse reggere più di loro ma, appena scostò la porta rimase immobile. Harry e Pansy si stavano baciando sul divano, quasi divorando ad essere sinceri e, se conosceva Pansy come la conosceva, sapeva che presto avrebbe fatto il passo. Fece un passo indietro e accostò la porta dietro di sé, per poi salire in camera.

Si tuffò sul letto, ancora brilla e leggermente invidiosa dell’amica, sentiva la tensione accumulata lungo tutto il corpo ed anche lei avrebbe voluto sfogarla proprio come stava per fare Pansy. Voleva prendersi a schiaffi per non aver parlato con Draco, per avergli negato una conversazione civile basata solo su delle sue supposizioni, ed ora si trovava stesa sul letto sola la notte del suo compleanno. Chiuse gli occhi con l’intenzione di calmarsi, ma la sua mente sadica le proiettò le immagini della notte precedente, le labbra del biondo sulle sue e la sue mani che vagavano tra i suoi capelli ed il suo corpo… e si maledisse.

 

Ammise a se stessa di essere ubriaca quando si trovò a camminare con passi leggeri verso il portone di casa di Harry, quasi fosse una ladra. Dopo aver passato un quarto d’ora in stato di trance sul letto per qualche strana forza si era alzata, aveva messo ai piedi un paio di adidas bianche leggermente rovinate ed indossato un chiodo in pelle, pronta per andare a dirne quattro a quella testa platinata. Conosceva l’indirizzo del biondo perché il giorno stesso il Signore Delacour aveva voluto i nominativi e gli indirizzi di tutti gli elementi della squadra inglese e la sua mente malata non aveva fatto a meno di memorizzare proprio l’indirizzo di Draco Malfoy.

Camminava sulle punte cercando di far scricchiolare il meno possibile le travi che la separavano dal portone, non voleva che Harry e Pansy si ridestassero così da farle perdere quell’attimo di coraggio che l’alcol le aveva donato. Quando arrivò al portone sentì un gemito acuto di Pansy accompagnato da grugniti di Harry che prospettavano una grande performance e tra sé sorrise maliziosa; il giorno dopo avrebbe interrogato la mora. Si chiuse la porta alle spalle e dopo aver trovato un vicolo anonimo e desolato, si smaterializzò.

Draco Malfoy stava in una zona molto ricca al confine tra la Londra magica e babbana, anche per questo Hermione non aveva faticato a ricordare l’indirizzo, dopotutto la “Via di Merlino” aveva ospitato gran parte dei maghi facoltosi di Inghilterra. Camminò lungo marciapiede e studiò tutti i numeri civici fin quando trovò quello corrispondente al foglio di quelle mattina. Si trovò davanti un elegante condominio, titubò un attimo, guardando la piccola e raffinata scalinata in marmo grigio che portava ad una porta in vetro girevole.

Dopo aver buttato fuori l’aria con un sospiro, salì a passo di marcia gli scalini ed entrò. Si trovo davanti una sorta reception, con qualche divanetto in pelle scura e un bancone in elegante legno scuro che ospitava la portineria. Il suo subconscio le ricordò di quanto fosse ubriaca quando, dirigendosi verso la portineria, inciampò sui suoi stessi piedi per poi riprendersi senza rovinare sul pavimento lucido.

-Buonasera. Vorrei incontrare Draco Malfoy, può dirmi il piano?- domandò cercando di sembrare il più sobria possibile. Il portinaio era un uomo di mezz’età, calvo e con un baffo brizzolato a coprire le labbra, sembrava buffo ma trasudava professionalità da tutti i pori.

-Mi dispiace ma il Signor Malfoy non è in casa al momento, ma se vuole può attenderlo qui.- disse indicando i divani e le poltrone.

-Non è vero, dove dovrebbe essere alle…- e si girò intorno alla ricerca di un orologio che trovò proprio dietro di sé -all’una di notte?! Le ha detto di non farmi salire vero?- domandò posando i palmi sul bancone.

-No signorina, non è veramente in casa e dove si trova non fa parte dei miei obblighi lavorativi.- disse mantenendo la cortesia.

-Non le credo, lo troverò da sola l’appartamento, anche perché conoscendo la vanità del soggetto sono sicura abbia il loft.- e andò in direzione dell’ascensore. Si stupì di non essere fermata dall’uomo, ma nella sua bolla alcolica non poteva concepire che lui si fosse reso conto delle sue condizioni e della sua testa dura, perciò era meglio che andasse a verificare per poi tornare al piano di sotto come una bimba senza caramelle.

Pigiò il tasto sul 7, l’ultimo piano e si trovò in un pianerottolo molto elegante e con un’unica porta. Sorrise trionfante quando lesse il nome sopra il campanello “Malfoy”.

Suonò, mettendosi dritta davanti alla porta e sistemandosi leggermente la scollatura della camicetta. Con questa mossa notò il suo reggiseno a balconcino bianco che faceva parte di un completo molto sensuale che le aveva regalato Daphne qualche Natale fa e sorrise maliziosa e felice di non aver messo uno dei suoi completi spaiati in cotone scolorito. Dopo un attimo si morse il labbro pentita, non poteva pensare solo al sesso, prima doveva chiarire la situazione Hannah Abbott.

Alla quinta volta che il campanello suonò senza avere alcuna risposta, decise che probabilmente il portinaio fosse serio e decise di scendere. Dopo aver preso posto su un divano lanciò uno sguardo all’uomo che la stava guardando con un’espressione che diceva “io te l’avevo detto cara”, sbuffò e prese una rivista dal tavolino in vetro di fronte a lei… avrebbe aspettato.

 

Erano le due passate quando Draco Malfoy entrò nella piccola hall del condominio dove abitava. Theodore lo aveva contattato intorno alle 11 per prendere qualcosa da bere e lui non era riuscito a rinunciare a qualche ora con l’amico.

-Buonanotte Carlo.- salutò cortesemente come sempre, con una leggera fretta di tornare a casa per riposarsi.

-Signor Malfoy mi scusi, ma c’è qualcosa per lei.- disse quando il biondo era a pochi passi dall’ascensore.

-Qualche missiva?- domandò voltandosi il biondo.

-Non proprio.- rispose il signore indicando col capo in direzione dei divani.

Se non avesse avuto un occhio più attendi ai dettagli non avrebbe mai notato una ciocca riccia e castana poggiata sul bracciolo di un divano che gli dava le spalle. Guardò interrogativo Carlo mentre si avvicinava al divano.

Hermione Granger stava dormendo, rannicchiata in posizione fetale, con un rivista di attualità stretta nella mano destra. Accennò un sorriso nel vedere quella scena.

-Voleva vederla.- disse Carlo attirando l’attenzione del biondo -Le ho detto che non eravate in casa ma sembra essere una tipa molto testarda, è voluta salire per verificare che non mi avesse ordinato di non farla entrare.- spiegò cercando di nascondere l’ilarità di quella buffa ragazza.

-Sì è molto testarda, spero non ti abbia disturbato troppo.- sorrise il biondo chinandosi per prenderla in braccio e dirigendosi nuovamente verso l’ascensore.

-Signor Malfoy, un’ultima cosa.- riprese l’uomo -sembrava essere abbastanza brilla.-  e come risposta ottenne un semplice cenno affermativo del capo, quasi a dire “non ti preoccupare ci penso io ora” e le porte dell’ascensore si chiusero.

Malfoy studiò il volto rilassato di Hermione a qualche centimetro dal suo. Si era accoccolata al suo petto, quasi come se nel sonno ne potesse sentire il calore. Constatò quanto i suoi lineamenti fossero rilassati rispetto a quando era sveglia, completamente senza alcun tipo di barriera innalzata.

Un odore acre misto di vino, prosecco e qualche liquore gli arrivò alle narici a confermare le informazioni che Carlo gli aveva appena dato. Si divertì pensando ad una Granger ubriaca che bussava convinta alla sua porta per poi dovere scendere con espressione colpevole ad affrontare Carlo e la sua professionalità. Chissà cosa l’aveva portata lì, ricordava che Pansy gli aveva detto che avrebbero festeggiato loro due e lo Sfregiato, quindi non capiva come si trovasse lì.

Evitò di aprire la porta con la chiave, perché con la ragazza in braccio non solo rischiava di svegliarla ma era abbastanza impacciato, perciò con un cenno del capo il portone si aprì e lo richiuse con un colpo di tacco e quel rumore sembrò ridestare la riccia, che però continuò a dormire.

Arrivò in camera sua e, premendo sul suo essere uomo per non svegliarla con un lungo bacio, la adagiò sul suo letto, le tolse piano le scarpe e la coprì con le coperte. Pensò di averla svegliata, invece lei nel sonno si sistemò ancora più comoda.

La guardò; gli faceva strano avere Hermione Granger nel suo letto, anche perché era la prima donna che dormiva in camera sua e specialmente senza aver consumato alcun tipo di effusione fisica prima. Dovette ammettere a se stesso che quella sensazione era di uno strano positivo, che gli faceva venire voglia di sorridere.

Andò in bagno per darsi una lavata ed indossare dei pantaloni di pigiama grigi ed una maglietta bianca. Tornò in camera notando che la riccia si fosse scoperta completamente e scosse la testa… quella ragazza era impossibile anche da addormentata.

-Draco.- sbiascisò lei quando lui si era chinato per ricoprirla. Aveva gli occhi aperti ma era palese fosse in uno stato di dormiveglia.

-Granger.- disse semplicemente lui facendosi forse per non toccare i ricci tutti sparsi sul cuscino.

-Penso di essere ubriaca.- disse a bassa voce.

-Lo penso anche io.- ridacchiò lui abbassando a sua volta il tono, come se potessero svegliare qualcuno.

-Non te la fai con la Abbott, vero?- domandò Hermione afferrandogli la maglietta per evitargli di alzarsi ed avvicinarlo a se.

-No.- rispose lui trattenendosi dal ridere.

-Perché ridi? Te la scopi vero?- chiese lei con un tono piagnucolante.

-No Granger sono serio, sei tu che mi fai ridere. Dovresti ubriacarti più spesso.- disse cercando di convincerla.

-Non te la scopi?-

-No, siamo solo amici.- e dopo questa ulteriore conferma Hermione si avvicinò per baciarlo.

Era un bacio passionale e chi era Draco Malfoy per opporsi a quel piccolo pezzo di paradiso. Le labbra della Granger sapevano di alcol.

-Senti Malfoy.- sbiascicò lei interrompendo il bacio -Non sai quante cose vorrei farti ora.- disse facendo eccitare il biondo davanti a lei -ho sentito Harry e Pansy darci dentro e so che loro avranno goduto molto meno di quanto potremmo godere noi. Ma sono troppo ubriaca per farlo e anche così ubriaca di dirti queste cose.- concluse singhiozzando mentre il biondo sentiva la sua eccitazione crescere; maledetta Granger.

-Vorrei ricordare la nostra prima volta.- continuò lei alzandosi a sedere -vorrei ricordare te dentro di me.- sbiascicò terribilmente ubriaca, perché entrambi sapevano che da sobria non avrebbe mai esternato così tanto i suo pensieri -però permettimi di rimediare a quello che ho appena fatto.- disse maliziosa puntando gli occhi sull’eccitazione del biondo che era terribilmente in risalto nei pantaloni grigi.

Il biondo si sentì un po’ egoista, ma non riuscì ad opporsi al nuovo bacio di lei che lo faceva stendere mentre gli slacciava i lacci della tuta. Si sentì egoista ma anche l’uomo più fortunato della terra quando sentì la bocca di Hermione circondare la sua erezione e salire e scendere per percorrerlo tutto. Aprì gli occhi e vedere la scena così vera, così vicina a lui lo fece arrivare al culmine, ma la riccia dovette rendersene conto, perciò si staccò e sorrise maliziosa in sua direzione.

-Non così Malfoy.- disse sedendosi a cavalcioni su di lui.

-Cosa sei Granger.- disse lui annaspando, sentendo il suo pene ancora eretto in contatto col corpo di lei fin troppo coperto e decise di muoversi per prendere il comando.

-No Malfoy, non stanotte.- singhiozzò lei ubriaca ma ormai cosciente -ma voglio che mi vedi così sopra di te.- disse iniziando a strofinarsi alla sua erezione salendo -immaginati dentro di me.- continuò lei il movimento e accarezzandolo con la mano. Venne, avendo un orgasmo così intenso per essere dovuto ad una masturbazione e pensò a quanto potesse essere bella la sensazione di venire dentro di lei, di soddisfarla mentre si soddisfava anche lui… quella ragazza lo avrebbe fatto impazzire.

-Ti è piaciuto?- soffiò come una gattina mentre riprendeva a baciarlo e a rimettergli la tuta.

-Fin troppo Granger.- disse mentre le labbra di lei correvano lungo il suo collo -Ma fammi rendere il favore.- disse invertendo le posizione facendole fare un gridolino.

Iniziò a baciarla mentre con le mani sbottonava la camicetta. Arrivò al seno subito, alzandole il reggiseno, mordicchiando il capezzolo sinistro, mentre il destro veniva pizzicato. Gli si gonfiò il petto quando la sentì sospirare ed andargli incontro col bacino.

Si staccò da quei frutti proibiti per far volare via i pantaloni ed il perizoma bianco. Concentrò la sua bocca sulla sua intimità, penetrandola con la lingua e stimolandole il clitoride, mentre con le mani le teneva ferme le cosce che fremevano. Si sentì potente quando sentì la mano di lei tra i suoi capelli e, quando iniziò a sentire i muscoli contrarsi si staccò, facendola protesta con degli sbuffi tesi.

-Voglio che anche tu mi vedi sopra di te.- disse mettendosi come se dovesse penetrarla, ricominciando a stuzzicarle i capezzoli ormai turgidi -Voglio che mi immagini dentro di te.- disse infilando due dita nella sua intimità, facendola squittire dal piacere. -Voglio che immagini i miei movimenti mentre ti penetro disse masturbandola aumentando il ritmo e tornando con la bocca a torturare i capezzoli.

Venne con un urlo, annaspando anche lei.

-Ti è piaciuto?- domandò il biondo dopo averla dato un lungo bacio, sapendo già la risposta.

-Sai già la risposta.- disse lei col petto che saliva e scendeva veloce.

-Ora dormi Granger.- disse coprendola.

-Buonanotte Malfoy.- rispose lei con le gambe ancora tremanti.

-Buon compleanno Granger.-

 

 

 

 

Angolo autrice:

Ciao a tuttiiii! Capitolo col finale LEGGERMENTE piccante, questi due avevano bisogno di sfogarsi un po’! ahahahhahahahahahahaa

Spero vi sia piaciuto il capitolo e che, oltre al finale, vi stia intrigando come si stanno svolgendo le ricerche all’assassino. Dite che Gabrielle sarà parte di un piano? O è semplicemente imparentata con un criminale? Fatemi sapere cosa ne pensate.

Ringrazio come sempre tutti voi che leggete, seguite, preferite, ricordate e recensite la storia! Anche se ho notato che lo scorso capitolo è stato letto metà volte rispetto agli scorsi capitoli, spero non sia perché la storia sia brutta/noiosa.

Un abbraccio a tutti, risponderò stasera alle recensioni dello scorso capitolo! Un bacio <3

  
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