Crossover
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Autore: PGV 2    03/11/2020    3 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Ormai ci siamo, questa fic è davvero molto vicina alla sua conclusione, mancano solamente due Capitoli, questo ed il prossimo che dovrà essere pubblicato, e poi l’intero prequel sarà ufficialmente terminato!!
Inutile dire che mancano anche pochissimi eventi all’interno della storia, solamente uno per l’esattezza, ossia quello che sarà raccontato in questo Capitolo, dato che il prossimo fungerà soprattutto da epilogo per l’intera fic prequel ;).
Qual è questo evento? Mettiamola così, forse potreste ricordarvelo cos’è accaduto poco prima che i Grim giungessero nella Comunità, e se non ve lo ricordate… questo Capitolo vi rinfrescherà la memoria u.u XD ;).
Prima del chap però, come sempre, passo all’Angolo dei Commenti:

Nick Nibbio: Ciao Nick :). Mi fa davvero molto piacere che anche lo scorso Capitolo ti sia piaciuto tanto *_* ormai siamo agli sgoccioli della storia prequel, al gran finale che arriverà proprio con il prossimo, e spero di riuscire a rendere il tutto bene alla fine :). Sfortunatamente sì, e potremmo addirittura dire che l’intero prequel è costernato di tragedie immani, in contrasto alla fic principale dove, tranne che durante la battaglia finale, c’è stato un clima piuttosto sereno alla fine T_T. All’inizio Elfman voleva andarsene dal Concilio unicamente perché non voleva partecipare al massacro che ci sarebbe stato tra sei anni a partire da quel momento, ma poi ha deciso di abbandonarli anche perché vedeva la sorella troppo “coinvolta” negli affari del Concilio, visto che come braccio sinistro di Doflamingo aveva mietuto parecchie vittime, e voleva salvare anche lei oltre che sé stesso T_T. Fortunatamente è riuscito a convincere la sorella, che inizialmente si è opposta ma poi ha deciso di accettare :) certo, ha incaricato Elfman di organizzare tutto, anche il discorso, ma almeno aveva accettato ed era già qualcosa XD ;). Diciamo che l’agente che ha sentito tutto non è proprio passato di lì per caso, doveva combattere e stava andando in spogliatoio, ma lì ha sentito tutto perché Elfman ha parlato in un luogo non proprio privato, e così ha riferito tutto a Doflamingo purtroppo T_T. In pratica Doflamingo ha detto a Mirajane che suo fratello sarebbe morto in ogni caso, stava a lei decidere se fare in modo che lui fosse l’unica vittima oppure coinvolgere anche le altre persone care a lei, Cana compresa, e se ci si pensa è ironico il fatto che proprio Cana aiuterà Yugi e Seiya a sconfiggere Doflamingo, potremmo quasi dire che giustamente ha vendicato Mirajane per quello che aveva dovuto fare contro suo fratello u.u ;). Essendo lei un’esperta combattente, sapeva già dove colpire per stroncare all’istante Elfman, e difatti le è bastato un unico pugno al centro del petto per ucciderlo, anche se ha sofferto non poco per quello che ha dovuto fare T_T. Cana naturalmente all’epoca non sapeva nulla né del Concilio né che Mirajane aveva ucciso intenzionalmente il fratello, seppur obbligata, ma è andata comunque a consolarla immaginando come potesse stare dopo quello che aveva fatto, ed hai anche ragione a dire che un amico ti può aiutare, magari non ti tira su di morale totalmente, ma ti aiuta a non cadere in depressione più di quanto non cadrebbe già, quello sì T_T. Mirajane ha scelto di rimanere al Crown Brothel come barista anche per poter tenere d’occhio Cana, essendo la sua migliore amica voleva poterle stare accanto durante il lavoro, e così ha provato a convincere Marluxia a farla rimanere come barista, e fortunatamente il Nessuno ha accettato :). Mentre Erza ha l’amaro in bocca nonostante sia la nuova campionessa della gabbia perché ritiene di non meritarsi quel titolo: anche se è imbattuta non ha sconfitto la precedente campionessa per avere quel titolo, ed è ciò che la fa rodere all’interno, e sfortunatamente un po’ la si può capire T_T anche se può consolarsi avendo sconfitto in finale proprio quello che aveva sentito Elfman e Mirajane parlare nello spogliatoio, anche se lei non può saperlo per ovvi motivi u.u XD ;). La parte finale con Nami è servita soprattutto ad introdurre quanto succederà all’inizio di questo chap: dato che non è una vicenda troppo lunga e che richiede più di due paragrafi, l’ho voluta inserire alla fine dello scorso ed all’inizio di questo, in modo da dividerlo bene ed evitare che occupi troppo spazio ;). E sì, dover fare da segretaria di Goku non è affatto un buon lavoro, non per niente quello venuto prima di lei ha praticamente mollato baracca e burattini, e direi anche giustamente visto come si comporta Goku XD ed ammetto che sarebbe esilarante vedere una Nami che, consapevole di chi è Xehanort, lo fa sgobbare il triplo del normale e quest’ultimo distrutto sulle pratiche del Presidente XD magari sarebbe la volta buona che manda a quel paese tutto e si ritira rinunciando al suo piano, la ragazza salverebbe il mondo senza neanche saperlo XD ;). Come ultima cosa, ammetto che lo scenario di Xehanort che fa la ramanzina ad Alice non sarebbe male, se fosse troppo indisciplinata l’albino sarebbe effettivamente il primo a rimproverarla, ma al momento è solo una testa calda che esegue lo stesso gli ordini, ed a Xehanort questo va bene comunque, gli basta che faccia il suo lavoro quando sarà il momento T_T. Povero Raichi, almeno Jack Frost nella fic principale non ha ucciso Alice, così il dottore non ha dovuto rinunciare anche ad un’altra delle “cavie” che gli davano un motivo per continuare a vivere nonostante l’orrenda situazione in cui si trova T_T. Ti ringrazio tantissimo per tutto quanto :) ancora due chap questo compreso ed il prequel sarà finito, non ci credo ancora T_T ma è presto per dire che la storia è conclusa, di conseguenza spero che questo penultimo chap qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Sono molto contento che hai trovato anche lo scorso Capitolo interessante, nonostante complessivamente trattasse argomenti che ben conoscevate :). In verità potremmo dire che anche questo ed il prossimo trattano argomenti della storia che già conoscete tutti quanti, ma mi sembrava comunque giusto mostrarvi come si son svolti i vari eventi precisamente ;). Inoltre, mostrare nel dettaglio che cosa era accaduto tra Mirajane ed Elfman serviva anche per approfondire un po’ quest’ultimo, dato che è un personaggio presente unicamente nella fic prequel e di conseguenza era l’unica occasione che avevo per mostrarvelo per bene, spero di esserci riuscito alla fine :). Come ultima cosa… sì, purtroppo mancano solamente due Capitoli questo compreso e poi l’intera fic prequel sarà conclusa T_T ed anche una volta terminata essa mancherà veramente pochissimo alla conclusione di The Community, che sancirà anche la fine della mia carriera da scrittore T_T. Sì, anche se sono passati anni da quando l’ho cominciata sono ancora dell’idea di interrompermi una volta conclusa questa fic, e questo perché il suo finale è simbolico e rappresenta benissimo l’epilogo perfetto della mia carriera da scrittore di fic :). Naturalmente scoprirete tutto meglio quando sarà il momento, e nel frattempo spero l’epilogo di questa fic prequel alla fine ti piaccia come i Capitoli che sono venuti prima di esso ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Sono davvero molto contento che non solo ti sia piaciuto tanto lo scorso chap, ma che addirittura lo ritieni uno dei più tristi della fic… e sotto un certo punto di vista non sei neppure andato troppo lontano dalla verità visto cos’è successo T_T. Felice anche di vedere che riesci sempre a trovare il tempo per leggere e commentare i miei Capitoli *_* per il prossimo, quello della fic principale, dovrai aspettare intorno a fine Dicembre dato che prima pubblicherò delle One Shot, ma spero che alla fine l’attesa verrà ripagata ;). Elfman era preoccupato sia per la strage che avrebbero rischiato di fare in Superficie e sia per l’integrità della sorella, per questo ha provato con successo a convincerla ad abbandonare il Concilio :) ma mai avrebbe potuto pensare che qualcuno l’avrebbe ascoltato ed avrebbe riferito tutto quanto a Doflamingo purtroppo T_T. E naturalmente Doflamingo non ha avuto alcuna pietà nella sua decisione, le ha fatto capire che Elfman in qualunque caso era un uomo morto che camminava e che toccava a lei scegliere se fare in modo che fosse l’unica vittima oppure aggiungerne altre… e Mirajane, anche se le si è spezzato il cuore a prendere questa decisione, ha dovuto scegliere il male minore T_T. Non credevo che la scena della lotta tra Mirajane ed Elfman nella gabbia avrebbe potuto mettere in ansia, ma tutto sommato mi fa piacere che ciò sia accaduto, perché significa che vi siete immedesimati bene nei personaggi e di conseguenza ho scritto bene quel pezzo :), per quanto triste possa essere quanto accaduto T_T. Il ritiro dalle lotte di Mirajane era normale considerando che aveva appena stroncato il parente durante una lotta, credo che chiunque distrutto emotivamente come lei avrebbe preso quella decisione T_T. E sì, credo che Erza vs Mirajane sia un duello che tutti volevano vedere, e dire che Erza l’avrebbe sfidata proprio terminata la lotta contro Elfman, quando si dice la sfortuna T_T anche per questo il titolo di campionessa Erza sente di non meritarlo, per quanto fosse comunque la candidata maggiore ad ereditarlo anche prima T_T. Sì, sappiamo già che Nami diventerà alla fine segretaria del Presidente, ma ho voluto comunque mostrarvela per farvi capire come ci è riuscita, e la scena che la coinvolge si concluderà ufficialmente proprio all’inizio di questo chap, di conseguenza leggete qui sotto e lo vedrete subito ;) (Tanto sappiamo già che sono passata u.u! N.d. Nami) (Vero, ma un po’ di curiosità sul come sei passata c’è sempre… N.d. Sanji) (Oddio, la scena è stata tristissima! T_T N.d. Lucy) (Povera Mirajane! T_T N.d. Natsu) (Cos’è stata obbligata a fare! T_T N.d. Erza) (Grazie ragazzi, apprezzo davvero molto le vostre parole! T_T N.d. Mirajane) (Piango pure io che sono la vittima, povero me! T_T N.d. Elfman) (Neppure io ho pianto u.u! N.d. Signore delle Ombre) (Tu e Psyko siete due idioti, è ben diverso! -_-‘ N.d. Bardak) (Ehi!! è_é N.d. Signore delle Ombre) (Se Psyko è riuscito a mettere d’accordo me ed Alicia allora ha il mio rispetto… il mio odio, ma anche il mio rispetto u.u! N.d. Vegeta) (Beh, un po’ sta ancora dando sui nervi effettivamente… N.d. Goten) (E questo è vero! N.d. Claire) (Ma non è vero!! O_O N.d. Vegeta) (Beh dai Vegeta, un po’ sì… N.d. Bulma) (E non ti ci mettere anche tu Bulma, per favore -_-‘! N.d. Vegeta) (L’importante è non fare spoiler enormi, quelli piccoli possono anche andare bene per quanto mi riguarda! ;) N.d. PGV 2) (Buono a sapersi… N.d. Cell) (A te invece è vietato fare qualunque spoiler, ti conosco e so che faresti un casino -_-‘! N.d. PGV 2) (Uff che noia che sei -_-‘! N.d. Cell) (Però te la sei cercata un po’ u.u! N.d. Malefica) (Grazie del sostegno, Miria! N.d. Zoro) (Beh chi lo sa, magari potrei mostrare una scena dell’allenamento durante l’epilogo, dipenderà molto se ci sarà spazio e tempo ;)! N.d. PGV 2) (Speriamo di sì allora! N.d. Trunks) (Lo spero anche io, dato che sono curiosa di vederlo… N.d. Teresa) (Beh, comprendo il disgusto, ma non tutte le razze partoriscono alla stessa maniera! N.d. Re Cold) (Questo è vero, ma rimane comunque dannatamente disgustoso X_X! N.d. Heiji) (Tsk, che esagerati! N.d. Cooler) (Zeahahahahahahah io lo trovo divertente! N.d. Barbanera) (Anche io, lo ammetto… N.d. Madara) (Voi due non siete normali -_-‘! N.d. Videl) (Tsk, dal prossimo Angolo dei Commenti della fic principale sarà la vostra fine! N.d. Freezer) (Staremo a vedere Freezer, staremo a vedere… N.d. Goku) (Ma non è la mia fidanzata!! O_O N.d. Edward) (Ma figurati se mi fidanzo con quell’idiota patentato u.u! N.d. Winry) (Eppure ero convinto che ci fosse del tenero tra loro… N.d. Alphonse) (CHE COSA?! è_é N.d. Edward e Winry) (O_O Aiuto… N.d. Alphonse) (GIRL POWER!!!! *_* N.d. Quasi Tutte le Ragazze) (O_O Temo che la situazione stia per degenerare… N.d. Kiba) (Già! O_O N.d. Yamcha) (Temo abbiate ragione, di conseguenza chiudo qui il siparietto con i miei pg che non si sa mai O_O. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Avevo già spiegato cos’era successo tra Mirajane ed Elfman, ma l’ho voluto comunque mostrare giusto per mettervi al corrente di cos’era effettivamente accaduto, in modo da avere così il quadro completo della vicenda ;). Ti ringrazio tantissimo per la recensione e sì, ormai i pezzi sono quasi collocati del tutto, ne manca solamente uno che illustrerò proprio qua sotto, di conseguenza grazie per tutto e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il ventiquattresimo Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 24 – LA SCOPERTA DI KUSHINA!



Palazzo Presidenziale, Comunità, 01 Settembre 1942:
Il giorno del test scritto per il concorso che avrebbe decretato il nuovo segretario del Presidente era già passato da circa cinque giorni.
Alla fine, era stato tutto fatto come preannunciato. Il test scritto si era svolto nell’arco di tre giorni, e tutti i partecipanti al concorso avevano completato la prova ed avevano consegnato il foglio con il loro questionario.
Nonostante alcuni problemi che stava attraversando la Comunità a livello politico, il Presidente ed il suo Vice avevano deciso di concentrarsi nei giorni successivi nella correzione delle prove di tutti i candidati alla mansione.
Ci avevano messo circa tre giorni, dato che erano parecchi ed il tempo per correggere scarseggiava considerando che dovevano anche amministrare la Comunità, ma alla fine c’erano riusciti piuttosto bene.
In verità le prove erano andate piuttosto bene, i candidati per il ruolo non mancavano ed in tanti avevano ottenuto un punteggio abbastanza elevato, si poteva dire che tecnicamente dovessero prenderne un bel po’ in considerazione…
Ma in verità non era così, perché ce n’era soprattutto una che aveva colpito particolarmente sia Goku che Xehanort, sia perché aveva ottenuto il punteggio massimo, l’unica ad esserci riuscita, e sia per il suo curriculum…
Praticamente vuoto. Non c’era nulla.
Stava sostenendo gli studi finali, dato che aveva deciso di non gettarsi nel mondo del lavoro a quindici anni dopo le scuole medie, e di conseguenza non aveva nessuna esperienza lavorativa alle spalle, neppure un piccolo minuto…
Eppure, ciononostante, era riuscita a rispondere correttamente a tutte le domande, e si era pure candidata per un ruolo che prometteva molto stress e fin troppo impegno per chi non era abituato a quei ritmi lavorativi.
A questo, ci andava aggiunto il fatto che fosse la candidata più giovane ad essersi presentata e che, per questo, era quella che aveva la prospettiva di vita maggiore sia a livello di salute che a livello puramente lavorativo.
Proprio tutti questi fattori convinsero i due che era meglio convocare lei, iniziando i colloqui orali con colei che aveva ottenuto i punteggi maggiori in tutti i test che avevano corretto… ossia la giovane Nami!!
Le comunicarono anzitempo che aveva superato la prova scritta e che era arrivato il momento di discutere con i due uomini più potenti della Comunità, oltre al fatto che la riunione si sarebbe svolta a due giorni a partire da quel momento.
L’arancione ricevette la chiamata quasi subito, e fu inutile dire che rimase a dir poco scioccata dal fatto che con TUTTI quelli che si erano presentati era stata contattata proprio lei, e da quello che aveva capito sarebbe stata anche la prima!!
Inutile dire che l’agitazione prese subito il sopravvento su di lei, ma cercò comunque di rimanere abbastanza tranquilla e di organizzarsi per bene per l’incontro che avrebbe potuto cambiarle la vita per sempre.
Decise di comprarsi degli abiti eleganti, in modo che al momento del colloquio si fosse presentata ben vestita senza sfigurare, e dato che avrebbe potuto leggere qualcosa decise anche di portarsi dietro gli occhiali anziché le lenti a contatto.
Certo, quelli che aveva, seppur perfetti per vedere, erano piuttosto ingombranti e scivolavano spesso dal naso, motivo per cui qualche volta Nami se li tirava su con la mano destra, ma le avrebbero anche dato un’aria più professionale.
Alla fine, il giorno tanto atteso arrivò e la ragazza si presentò al Palazzo Presidenziale con l’abbigliamento che avrebbe indossato qualora fosse effettivamente stata presa come segretaria del Presidente.
Aveva i capelli raccolti in una piccola coda di cavallo, una giacca a maniche corte grigia, una camicetta bianca, una minigonna sempre grigia e delle scarpe con tacco nere, oltre che i suoi classici occhiali grigi.
La ragazza arrivò ben presto davanti ai due che dovevano sostenere il colloquio, proprio Goku e Xehanort, e l’incontro avvenne all’interno della sala delle riunioni, dato che Son preferiva non stare nel suo ufficio quando poteva.
In quel momento, alle 14:03 del pomeriggio, Goku si trovava all’interno della sala, seduto a capotavola ma dall’altra parte rispetto a quello che si trovava poco davanti all’ingresso, mentre Xehanort era seduto alla sua sinistra.
Seduta a destra del Presidente invece c’era Nami, la quale teneva entrambe le mani unite sopra al tavolo ed osservava i due con cui stava sostenendo il colloquio abbastanza nervosa, ed in fondo era anche normale visto cosa c’era in gioco.
Ogni tanto le scivolavano gli occhiali, ma se li riportava su tempestivamente con la mano destra, per poi tornare alla stessa posizione di prima con le mani unite davanti al tavolo, in attesa che le rivolgessero la parola.
Il colloquio andava avanti da circa venti minuti, in cui i due le avevano fatto diverse domande, che corrispondevano alle classiche e variavano da quali erano i suoi obiettivi nella vita, il motivo per cui voleva quel posto di lavoro, fino alla più semplice esperienza scolastica.
La diretta interessata aveva risposto senza problemi e quasi senza balbettare, cercando di essere più diretta possibile in modo da non sembrare troppo insicura, ed i due l’avevano ascoltata attentamente e senza battere ciglio.
Quando sembrava che avessero terminato con le domande, Goku cominciò ad osservare un foglio che aveva davanti, probabilmente il test del concorso in cui aveva preso il massimo dei voti, e Xehanort si sporse in modo da poterlo vedere anche lui.
La giovane non aveva paura del fatto che lo stessero osservando, era pronta a rispondere ad ogni domanda che le avessero posto qualora fosse stato necessario, in fondo era ciò che aveva fatto fino a quel momento e sperava che fosse andato tutto bene.
Dopo almeno trenta secondi di silenzio, fu il figlio di Ansem il primo a parlare sostenendo “Molto bene, finora non vedo nulla che non vada nella sua presentazione, senza contare che ha superato il test scritto in maniera impeccabile…”
Le dava del “lei” perché tecnicamente parlando i due ancora non si conoscevano, e prima di parlarle in maniera formale voleva assicurarsi che fosse degna del posto di lavoro, visto tutto quello che avrebbe comportato.
Anche Son dovette confermare le parole del suo collega, il tutto con un sorriso sulle labbra “Confermo, sei stata davvero in gamba… ma ho ancora un paio di domande prima che il colloquio termini…”
Si sarebbe dovuta spaventare?
Beh, Nami non era spaventata, e per questo si limitò ad annuire in attesa del quesito che le avrebbe posto l’uomo, il tutto mentre anche l’albino lo osservò abbastanza sorpreso, dato che per quanto gli riguardava l’incontro poteva anche terminare lì.
Il Presidente allora, unendo entrambe le mani davanti alla vita, iniziò a dire “A livello di conoscenze non possiamo dire nulla, sei la migliore che si è presentata per il concorso… ma se si presentasse una situazione di stress dovuta alla mancanza di uno dei due, o anche tutti e due, come reagiresti? Se ti ritrovassi sovraccaricata di lavoro, cosa faresti?”
Era una domanda a trabocchetto. Sembrava già quasi volerle anticipare che ogni tanto sarebbe scappato dal suo lavoro, tanto per cambiare, ed al tempo stesso valutare poi grazie al tempo se quello che le avrebbe risposto lì sarebbe corrisposto a verità.
Nonostante fosse una domanda un po’ strana, il Gran Maestro era consapevole che poteva essere una buona domanda in base a ciò che avrebbe detto, e per questo si voltò a guardare la ragazza in attesa della sua risposta.
In effetti la sua poteva essere una domanda insidiosa, considerando che Goku era conosciuto per andarsene continuamente dal posto di lavoro. Svolgeva bene il compito quando c’era, ma quando si assentava nascevano i veri problemi…
Fortunatamente, Nami temeva che le sarebbe stata posta quella domanda, ed aveva già la risposta pronta “Qualunque risposta le dia potrebbe non corrispondere alla realtà. Solo chi si trova in quella situazione o ci si è trovato può effettivamente rispondere correttamente. Avere l’arroganza di sapere già come comportarsi in determinate situazioni è inutile, solo una volta che ci sei dentro puoi saperlo davvero!”
… Una bella risposta, non c’era che dire.
Aveva sorpreso entrambi, dato che aveva detto una cosa sacrosanta: solo chi testava in prima persona una determinata situazione sapeva come reagire. La ragazza acquistò diversi punti agli occhi dei due uomini grazie a quelle parole…
Ma Goku voleva ancora porre un’ultima domanda. In teoria sembrava già pronto a dare il verdetto definitivo, prima però voleva sentire quello che avrebbe detto al quesito che stava per porle, giusto per avere un'ulteriore conferma.
“… D’accordo, un’ultima domanda e poi abbiamo finito. Qual è il motivo per cui ha deciso di tentare questa esperienza? È ancora giovane, ha tutta una carriera lavorativa davanti a sé e più strade percorribili, perché vuole questo lavoro nello specifico?”
In verità si poteva dire che una domanda abbastanza simile le fosse già stata posta recentemente, però quella era stata formulata in maniera diversa e, evidentemente, andava anche analizzata diversamente e necessitava di un'altra risposta.
Proprio per questo Nami, che inizialmente non sapeva cosa dire dato che bene o male aveva già risposto prima e rimase per almeno tre secondi in silenzio, si dette coraggio e decise di parlare a cuor sincero, senza mentire.
Non sapeva se sarebbe stata la soluzione migliore, ma era giusto essere onesti, per questo li osservò molto severamente entrambi, anche se il suo sguardo era più determinato che di rimprovero, e dette la sua risposta.
“Se devo essere sincera, inizialmente mi ero tirata fuori da questo concorso. Non volevo parteciparvi perché ritenevo che ci fossero fin troppe poche possibilità che venissi scelta proprio io… ma poi mi sono detta “Perché no?”. So che è un lavoro molto duro, che ha portato all’esasperazione il segretario venuto prima, ma credo che siano esperienze come queste che ti aiutano a crescere ed a capire chi sei…”
Dopo un altro paio di secondi in silenzio, l’arancione concluse il tutto sostenendo “Quindi… potrei dire che voglio fare questo lavoro per fortificarmi e maturare un’esperienza che nessun altro potrà mai vantare, un’esperienza che mi consentirà in futuro di avere molte più opportunità lavorative, qualora alla fine abbandonassi la carica!”
Sia il Presidente che il suo Vice ascoltarono attentamente le sue parole e, appena ebbe terminato di parlare, i due cominciarono ad osservarla severamente, senza battere ciglio ed in una maniera anche abbastanza inquietante.
Nami dovette ammettere di essere abbastanza spaventata dai loro sguardi, sembravano positivi fino a poco prima e si erano poi improvvisamente zittiti ed incupiti dopo l’ultima risposta, non voleva aver rovinato tutto dicendo cose sbagliate…
Tuttavia, venne presto smentito quando i due diretti interessati finirono per sorridere osservandola, e Xehanort aggiunse pure “Bene, direi che dopo questo io non ho più alcun dubbio…”
“Neppure io!” aggiunse anche Son, per poi annunciare finalmente alla ragazza “Congratulazioni, il posto di segretaria è tuo!! Comincerai già domani mattina, prima cominci e meglio è con tutto il carico di lavoro che c’è!”
… C-Cosa? Stava dicendo sul serio?!
Inutile dire che l’arancione inizialmente strabuzzò gli occhi a dir poco senza parole, per un momento aveva pensato che fosse tutto sfumato a causa dell’ultima risposta, le facce che avevano fatto facevano pensare quello…
Ed invece, le avevano detto che il posto era suo ed aveva vinto il concorso?!
Mentalmente non aveva ancora metabolizzato il tutto quando avevano terminato di parlare i due uomini, ci riuscì solamente cinque secondi dopo che il nero ebbe cominciato a parlare, e finì così per sorridere entusiasta.
I suoi occhi quasi erano lucidi, e la bocca era totalmente spalancata, non poteva credere di essere riuscita a battere la “concorrenza” spietata che c’era per quel posto e di aver così ottenuto un posto ambito da tantissimi.
Sapeva che non sarebbe stato semplice, doveva tenere i ritmi del Palazzo Presidenziale, e già sapeva che Goku se la sarebbe data a gambe in alcune occasioni, ma questo non la spaventava, ed anzi era pronta a quella nuova sfida.
Dalla mattina successiva… sarebbe stata finalmente la segretaria del Presidente!!

Sede delle Rocket Foundation, Fantacity, Comunità, 15 Aprile 1943:
Quasi un anno era passato da quando Nami era divenuta la nuova segretaria del Presidente.
Come aveva già supposto, il lavoro era tutt’altro che facile e le continue fughe di Goku complicavano non poco le cose. Fortuna voleva che almeno stesse via solo qualche giorno, un paio di settimane al massimo quando ci metteva di più.
Anche grazie a questo, l’arancione riusciva a giostrarsi bene nel suo lavoro, e grazie anche al suo buon metodo di organizzazione riusciva a svolgere tutti i compiti che le venivano assegnati entro i termini prestabiliti.
Sia Son che Xehanort erano rimasti piacevolmente colpiti dalla sua dedizione al lavoro. Mostrava una grande forza di volontà ed un forte desiderio di mettersi alla prova, e grazie a ciò capirono di aver fatto la scelta giusta scegliendo lei…
Ma Nami non era l’unica che aveva fatto carriera!!
Kushina Uzumaki, da quando era entrata nelle Rocket Foundation superando i test dopo aver ottenuto i soldi sufficienti per iscriversi ad essi, aveva scalato molto rapidamente i ranghi della società, ed alla fine, circa tre anni prima, era riuscita ad ottenere il massimo rango che avrebbe potuto ottenere dentro di essa…
Il ruolo di Vice Direttrice della società!!
Sembrava incredibile che qualcuno che provenisse dall’esterno dell’azienda fosse riuscita a raggiungere tale carica, ma la rossa c’era riuscita grazie alla sua determinazione ed alla sua bravura nel lavoro.
Nel reparto amministrativo si era mostrata molto abile, grazie anche al pugno duro che mostrava quando la situazione si complicava e, differentemente, alla gentilezza che mostrava invece nelle altre situazioni più tranquille.
Anche grazie a queste sue caratteristiche era riuscita a “conquistare” tutti i dipendenti della società, e lo stesso Giovanni che, nonostante non fosse mai stata un agente del Concilio, aveva deciso comunque di promuoverla.
Riteneva che avere al suo fianco in ambito lavorativo una donna come lei avrebbe giovato non poco alle casse delle Rocket Foundation, e fortunatamente era anche l’ex amante del Gran Maestro, questo l’avrebbe agevolato nei confronti degli altri membri del Concilio.
Da quando era stata promossa, la madre di Naruto era riuscita a contenere le perdite della società facendola rientrare quasi sempre nei costi, che quando si trattava di trattare con il Palazzo Presidenziale erano sempre alle stelle.
Dalle altre parti fortunatamente no, “stranamente” i costi erano sempre bassi e il profitto alto, ma con l’edificio da cui si governava la Comunità la questione era diversa, dato che bisognava trattare con Goku e non era facile.
Ma alla fine Kushina riusciva sempre a cavarsela ed a trattenere meno costi possibile, anche per questo era molto apprezzata all’interno della struttura e si era guadagnata una buona reputazione complessivamente parlando.
Quel giorno, attorno alle 18:00 di sera, Uzumaki si trovava all’interno dell’ufficio del Direttore e stava riferendo il rapporto dell’ultima fatturazione emessa e dei calcoli complessivi di spesa per l’ultima operazione.
La donna aveva ormai quarantaquattro anni ed indossava i suoi classici abiti che portava sempre, oltre che tenere in mano un foglio con tutti i dati che le servivano e che stava elencando rapidamente all’uomo che aveva davanti.
Quest’ultimo era arrivato ai quarantacinque anni e indossava il suo classico abito elegante che portava ogni volta che doveva lavorare oppure svolgere una riunione del Concilio, si poteva quasi dire che non se ne separasse mai.
Il suo ufficio all’interno delle Rocket Foundation non era molto diverso da quello del Presidente, forse perché il fondatore della società voleva fare un parallelismo con colui che comandava la Comunità ritenendosi un Capo come lui.
L’unica differenza che si poteva riscontrare erano che i pavimenti ed i muri erano azzurri e la stanza era tre volte più grande dell’ufficio del Presidente, per il resto era identica, compreso il muro a vetro dietro la scrivania che permetteva di vedere fuori dalla struttura.
Da lì, si potevano vedere tutti gli enormi palazzi di cui era composta la Capitale, ed in fondo era normale considerando che il quartier generale della società sorgeva nel quartiere industriale dove si poteva trovare anche l’Evangelion Hospital.
In quel momento, Kushina stava elencando molto rapidamente tutti i dati che erano riportati nel foglio che aveva davanti, ed alla fine concluse il tutto sostenendo “… Di conseguenza, riteniamo che da questa operazione ci saranno più profitti che perdite!”
Al termine della relazione Giovanni, che aveva entrambe le mani unite davanti al volto ed i gomiti poggiati sulla scrivania, affermò “Molto bene, l’operazione non poteva andare meglio di così. Hai svolto un ottimo lavoro, Kushina!”
Lei però, abbassando il foglio sopra cui stava leggendo i dati, rispose con un sorriso “Ho solo fatto quello per cui mi paga, null’altro!”
“Non sottostimarti!” rispose tuttavia l’uomo, cercando di fare un dolce sorriso sul volto “Il tuo lavoro in questa società è sempre andato oltre le aspettative. Ho fatto bene a promuoverti a Vice Direttrice, e se continui così chissà, un giorno potresti avere il mio posto…”
C-Che? Stava scherzando?!
Naturalmente la rossa c’era rimasta di stucco a quella sua uscita, al punto tale che spalancò lo sguardo ed aprì quasi del tutto la bocca. Non riusciva a credere che stesse dicendo proprio a lei quelle parole, le sembrava quasi assurdo…
Dall’altra parte però, c’era da dire che il membro del Concilio aveva parlato in quella maniera perché sapeva che tanto sarebbe morta il giorno in cui avrebbero distrutto il Generatore, di conseguenza quelle dichiarazioni non valevano nulla a conti fatti.
Ciononostante, erano bastate per far fantasticare la madre di Naruto, che mai avrebbe potuto pensare di poter puntare così in alto. Sarebbe stato un sogno che si realizzava divenire Direttrice di un importante azienda come quella con le sue sole forze…
Il figlio di Madame Boss però la fece tornare con i piedi per terra, quando le disse “Per oggi può anche bastare quello che hai fatto. Vai a casa e riposati, il tuo orario è finito!”
“Eh? Oh, sì sì!” rispose semplicemente Uzumaki.
Stava già viaggiando con la fantasia, al punto che per poco non aveva neppure badato a ciò che stava dicendo l’uomo, ma alla fine udì le sue parole e, continuando a sorridere, annuì confermando che con il lavoro per quel giorno aveva finito.
“Allora mi congedo. Arrivederci e ci vediamo domani, Direttore!” asserì allora Kushina, sollevando addirittura la mano sinistra in segno di saluto e voltandosi del tutto.
Dopodiché, la donna cominciò ad allontanarsi dall’uomo, diretta verso l’uscita dell’ufficio e senza proferire una parola, anche perché pure Giovanni non parlò, limitandosi ad osservarla mentre si allontanava dalla stanza.
In questo modo la madre di Naruto aprì la porta ed uscì dalla stanza senza però chiuderla dietro di sé, o per meglio dire appoggiandola semplicemente: senza rumore e senza un cenno di parola. Entrambi avevano finito per quel giorno e lei lo sapeva.
All’esterno dell’ufficio, c’era solamente davanti alla porta un muro bordeaux a circa dieci metri di distanza, oltre che un divano rosso scuro dove chi doveva attendere di essere ricevuto poteva aspettare comodamente.
A sinistra rispetto all’ingresso, da dove era uscita lei, c’era l’ascensore con le porte grigie, mentre dall’altra parte le scale che conducevano al piano inferiore, dove si trovava soprattutto l’ufficio della Vice Direttrice e qualche altro dipendente importante.
Lei fece per imboccare proprio quelle scale, ed arrivò anche al punto da mettere un piede sul primo gradino per allontanarsi… quando si ricordò di essersi totalmente dimenticata di un dettaglio da comunicare a Giovanni!!
*Ma certo! Mi sono dimenticata di avvertirlo che mi prenderò cinque giorni liberi da questo fine settimana per andare in vacanza con mio figlio! Lo avverto subito, almeno mi tolgo il pensiero!*
Il fine settimana ci sarebbe stato entro due giorni, di conseguenza prima lo avvertiva e meglio era, e dato che si trovava già lì e che doveva solamente tornare a casa sarebbe stato sciocco da parte sua non approfittarne immediatamente.
Proprio per questo, si girò e fece per tornare nell’ufficio del Direttore, addirittura arrivò in prossimità della porta d’ingresso che era ancora appoggiata anziché chiusa ed allungò la mano sinistra per aprirla.
Quando… sentì un telefono squillare all’interno della stanza. Naturalmente pensò che non fosse ancora il momento di entrare e che prima avrebbe lasciato che terminasse la chiamata, solo allora sarebbe entrata per parlargli.
Solamente che, anziché andare a sedersi al divanetto per attendere, preferì aspettare davanti alla porta. Di solito non perdeva molto tempo alle chiamate, di conseguenza avrebbe fatto in fretta e non sarebbe rimasta lì per molto.
Dall’altra parte poté udire il figlio di Madame Boss dire “Pronto?... Tu? Idiota, quante volte ti ho detto di non chiamarmi in ufficio? Se mi scoprissero sarei nei guai. Poco fa era qui Kushina, sai quanto avrei rischiato a ricevere questa chiamata davanti a lei?... E non sghignazzare come tuo solito, è una faccenda seria!”
Ma che… che cavolo stava dicendo?!
Naturalmente la madre di Naruto rimase abbastanza perplessa davanti a quell’uscita del Direttore, al punto che strabuzzò gli occhi a dir poco scioccata ed iniziò a sudare dalla fronte per l’agitazione del momento.
Che chiamata aveva ricevuto?! Non sapeva di cosa si trattasse, ma doveva essere estremamente seria se aveva addirittura timore di riceverla mentre lei era nella sua stessa stanza. Ebbe una strana sensazione in merito…
E forse fu proprio quella a spingerla a rimanere lì, senza muoversi, ad ascoltare ciò che stava dicendo al telefono. Fortunatamente era uno di quelli a filo, e di conseguenza non c’era il rischio che si alzasse in piedi o che chiudesse la porta mentre parlava.
In questo modo, dall’altra parte poté udire Giovanni continuare a dire “Comunque che diavolo vuoi?... Uhm… Sì, capisco… Allora il prossimo scambio lo faremo tra tre giorni, capito. Comunica ai nostri che tutto procede per il meglio…”
I nostri? Ed ora a chi diavolo si riferiva?
Kushina ci stava capendo sempre meno, ma ciononostante rimaneva comunque lì, ad ascoltare quello che si stavano dicendo per quantomeno capire di che cosa stessero parlando, visto che sembrava qualcosa addirittura di Top Secret…
La chiamata venne interrotta solo pochi secondi dopo, anche se il figlio di Madame Boss riuscì a dire prima di chiudere “D’accordo, allora ci vediamo tra tre giorni, Doflamingo!”
Doflamingo? QUEL Doflamingo?!
Che c’entrava adesso il boss della malavità?! Era un uomo spietato, che si era ben presto imposto come unico leader della criminalità della Comunità, anche grazie al fatto che gli Assassini avevano eliminato la concorrenza favorendolo senza saperlo.
Perché il Direttore aveva parlato proprio con lui? Che cosa stavano tramando i due?
Avevano parlato di uno scambio, quindi forse significava che i due erano soci in affari, ma non ci poteva credere e non voleva neppure crederci. Giovanni era un uomo d’onore e rispettabile, non si sarebbe mai abbassato a fare affari con uomini della sua risma.
Era una situazione dannatamente confusa, ma che urgeva spiegazioni entro breve. Sapeva però che lui non le avrebbe mai detto nulla, figurarsi se le avesse rivelato cosa c’era davvero dietro quelle parole che aveva pronunciato.
Avrebbe dovuto indagare da sola, e probabilmente le vacanze con il figlio avrebbero potuto essere annullate. Le dispiaceva, ma evidentemente in quella storia c’era puzza di marcio, e doveva andare fino in fondo.
Doveva capire il legame tra le Rocket Foundation e la gang di Doflamingo…

Sede delle Rocket Foundation, Fantacity, Comunità, 17 Aprile 1943:
Passarono un paio di giorni da quel momento.
Kushina era rimasta parecchio perplessa da ciò che aveva sentito, ed un terribile dubbio aveva iniziato ad invaderle la mente, un dubbio che se si fosse dimostrato vero avrebbe distrutto tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento.
Appena Giovanni ebbe riattaccato il telefono, la donna decise di andare a fondo di quella storia, per capire che cosa ci fosse dietro quella misteriosa chiamata, e decise di partire già dal giorno successivo, per non perdere tempo.
La prima cosa che fece fu di indagare sulle operazioni finanziarie della società, essendo la Vice Direttrice aveva tutto il diritto di controllare quei dati. L’unico problema fu che, almeno lì, non risultò nulla di davvero rilevante.
C’erano solamente le operazioni che anche lei conosceva bene, e proprio per questo nulla era cambiato e nessuna anomalia vi era presente, quindi almeno sotto il punto di vista dei conti tutto combaciava.
Archiviata quella pratica, comprese che probabilmente non tutto si trovava sotto agli occhi dei dipendenti, in fondo se fosse stato sospettato dei traffici con la malavita non sarebbe convenuto tenerli in bella vista, la reputazione dell’azienda ne avrebbe risentito.
Proprio per questo, Kushina scelse di ispezionare quella notte l’ufficio di Giovanni, convinta che lì avrebbe potuto trovare qualcosa di davvero importante.
Sapeva che non poteva controllare le registrazioni delle chiamate, cose così importanti sarebbero state cancellate subito, quindi doveva cercare altro.
Non le importava di cosa si trattasse, purché fosse qualcosa che le consentisse di capire il legame tra la sua ditta e l’organizzazione criminale capeggiata da Donquijote, e conoscendo il figlio di Madame Boss qualcosa di così prezioso poteva essere solamente lì.
Provò a guardare nei cassetti della sua scrivania dopo aver controllato negli armadi e non aver trovato nulla, e parve che pure lì la rossa non avesse trovato nulla che potesse soddisfare la sua curiosità e chiarire quel mistero…
Fino a quando, nell’ultimo cassetto, trovò qualcosa, qualcosa che la lasciò a dir poco scioccata tanto era sorprendente. Non ci poteva credere, se quello che era riportato lì fosse stato vero, allora significava che…
Significava che aveva sbagliato completamente tutto nella vita!!

Proprio per questo, la mattina successiva, decise di affrontare il suo Direttore immediatamente.
Rimise tutto a posto prima di andarsene la sera prima, in modo tale che l’uomo non sospettasse nulla, e fortunatamente nessuno aveva fatto domande sulla sua presenza lì, dato che era la Vice Direttrice e poteva rimanere anche tutta la notte se fosse stato necessario.
Il nero in quel momento si trovava nel suo ufficio, seduto alla sua scrivania con davanti dei documenti che attestavano gli ultimi movimenti delle Rocket Foundation, anche se in questo caso si trattava di operazioni legali.
Intorno alle 12:35, ecco che Uzumaki entrò all’interno della stanza, con un’aria a dir poco imbufalita e reggendo tra le mani un documento, quello che aveva trovato la notte precedente e che rappresentava ciò che stava cercando.
Il membro del Concilio dei Sette non sembrava neanche essersi accorto che la donna era entrata, tanto era concentrato sui documenti che stava guardando e che reggeva con entrambe le mani, e proprio per questo la madre di Naruto arrivò al capezzale dell’uomo come se niente fosse. “Direttore, dobbiamo parlare…” fu quello che disse subito la donna.
La risposta di Giovanni, che non distoglieva lo sguardo dai fogli, non tardò ad arrivare “Al momento sono impegnato, ripassa tra mezz’ora per cortesia…”
Credeva sul serio che avrebbe aspettato? No, quella era una faccenda di vitale importanza, e doveva risponderle immediatamente!!
Proprio per questo, a dir poco imbufalita e mantenendo un’aria molto severa, l’ex amante di Xehanort batté violentemente la mano sinistra contro la scrivania, dato che il documento lo reggeva solo con la mano destra.
In questo modo fece sobbalzare l’imprenditore, che per poco non saltò dalla sedia, ma fece comunque volare all’aria i documenti che aveva in mano tanto si era spaventato, oltre che assumere un’aria quasi terrorizzata.
“Ma sei impazzita?!” si lamentò allora il sottoposto del figlio di Ansem “Per poco non mi facevi venire un infarto!!”
Ma ad Uzumaki non interessavano quelle sue lamentele, se era lì era per un motivo ben specifico, e dato che non le piacevano i giri di parole quando si trattava di cose così importanti decise di passare subito ai fatti.
Senza perdere tempo, ella poggiò il documento che reggeva con la mano destra sul tavolo, in modo che il suo superiore potesse vedere chiaramente di che cosa si trattasse… e quando l’uomo si accorse di cos’era ci rimase di stucco!!
Quello… era il documento che teneva nascosto nel cassetto della sua scrivania, quello dove erano riportati gli scambi d’affari che sosteneva con Doflamingo!!
Doveva tenere conto di tutti i movimenti che le Rocket Foundation praticavano con la gang della malavita, e per questo il nero aveva deciso di riportarlo su un foglio da tenere costantemente vicino a sé, nel suo ufficio.
Ma se ora quel foglio era in mano a Kushina… significava che doveva aver sbirciato nel suo ufficio a sua insaputa!!
Cercando di mantenere la calma, anche per non cadere nel panico come suo solito, domandò subito “E quello dove l’hai preso?!”
“Non ha importanza dove l’abbia recuperato, conta solo ciò che vi è riportato sopra…” fu l’unica cosa che disse la donna.
Risposta per nulla soddisfacente per l’uomo, che con un’aria molto severa unì entrambe le mani davanti al volto, dopo aver poggiato entrambi i gomiti sulla scrivania, ed iniziò ad osservare la madre di Kushina sempre severamente.
“Questi sono documenti privati, a cui può accedere unicamente il Direttore. Neanche la Vice Direttrice può darci un'occhiata… quindi questo significa che hai rubato il documento dal mio ufficio, non è vero?”
Aveva deciso di non fare tanti giri di parole e di farle capire che aveva compreso subito che doveva aver rubato quel foglio, e se ciò fosse emerso avrebbe significato grossi guai per la donna, anche se era la seconda in comando della società.
Uzumaki però, mantenendo la sua aria molto severa, non cascò nelle sue accuse, anche perché quelle a carico di Giovanni a quel punto erano molto più gravi, e proprio per questo, dopo qualche secondo, assunse un’aria… delusa.
Sembrava quasi che avesse avuto modo di metabolizzare il tutto dopo aver rivelato al suo datore di lavoro che sapeva… e per questo l’opinione di un uomo che rispettava molto era cambiata drasticamente in un modo che non avrebbe mai pensato.
“Come ha potuto, Direttore. La credevo un uomo onorevole, che non si sarebbe mai abbassato a tanto…”
“Suvvia Kushina, la pianti con questi moralismi!” sostenne tuttavia il figlio di Madame Boss, che nonostante tutto stava mantenendo la calma a differenza di come faceva le altre volte, forse perché non riteneva la situazione grave come sembrasse.
“Come crede che questa società sia andata avanti da quando la Comunità è stata creata? Un’azienda normale sarebbe fallita nel giro di poco tempo, anche con l’appalto del Palazzo Presidenziale alle sue spalle!”
Kushina sapeva bene i problemi che potevano comportare finanziariamente certe operazioni per una società grande come la loro… ma questo non giustificava nulla di ciò che aveva scoperto in quel documento!!
“Ma comprare materiale scadente a prezzo stracciato dalla criminalità… non ha pensato alle vite che mette in pericolo con un operazione del genere?!” era riportato anche quello sul foglio, dato che c’erano i materiali comprati.
Il membro del Concilio dei Sette, mantenendo un’aria seria, esclamò “Certe volte bisogna fare dei sacrifici per portare avanti la propria società. Oppure preferisci che falliamo e che finiamo tutti sotto un ponte, tuo figlio compreso?”
Stava giocando la carta della famiglia. Sapeva che Uzumaki teneva moltissimo a Naruto, e che quindi la prospettiva di ridurlo alla povertà l’avrebbe distrutta interiormente, in questo modo avrebbe fatto poche domande e magari avrebbe accettato la situazione.
Già, perché ora che Kushina aveva scoperto tutti i traffici illegali che sosteneva, l’unico modo che aveva per scamparla era di farle accettare quella condizione dell’azienda, in modo che non facesse ulteriori domande su quello che ci stava davvero dietro…
Ed in effetti sembrava che le sue parole avessero sortito l’effetto sperato, dato che appena ebbe nominato il figlio la rossa sgranò gli occhi ed una leggera goccia di sudore cominciò a scenderle dalla fronte per poggiarsi sulla guancia destra.
Quella prospettiva era a dir poco orribile, lei che aveva cercato di crescere il figlio come poteva, rinunciando anche ai soldi di Xehanort ad un certo punto, avrebbe potuto vedere tutti i suoi sforzi resi vani per il fallimento della società per cui lavorava.
In fondo come Vice Direttrice doveva assumersi molte responsabilità in quel caso, e quindi sarebbe stata quella maggiormente colpita insieme a Giovanni. Il solo pensiero le distruggeva il cuore e le avrebbe anche potuto far pensare di desistere…
Ed invece no! Non avrebbe desistito per nulla!!
Non c’era fallimento che teneva quando si parlava della propria integrità, e non avrebbe mai permesso che l’azienda per cui lavorava, a cui aveva sacrificato molto e che rappresentava il suo sogno lavorativo, cadesse nella spirale della malavita!
Proprio per questo, a dir poco imbufalita, poggiò ancora una volta entrambe le mani sulla scrivania parecchio violentemente, al punto che riuscì ancora una volta a spaventare il nero, facendolo davvero sobbalzare stavolta.
“LA PIANTI CON QUESTE STUPIDAGGINI!!” gridò subito dopo.
La donna lo stava osservando a dir poco imbufalita, sembrava quasi che volesse mangiarselo in un sol boccone, e forse anche per questo per la prima volta dall’inizio della discussione il figlio di Madame Boss sembrava spaventato anche esteriormente.
“Con quei materiali scadenti mettiamo in pericolo i consumatori, ed anche se per ora non si sono verificati incidenti nulla vieta di pensare che non possa accadere in futuro. In qualità di Vice Direttrice non le permetterò di infangare il nome della società!!”
Nonostante lo stesse spaventando con quell’atteggiamento, Giovanni provò a replicare, anche per cercare di difendere la sua posizione “Q-Qui non c’è nessun pericolo, si sta invent…”
“Mettiamo subito le cose in chiaro!!” specificò tuttavia Uzumaki, che arrivati a quel punto voleva arrivare direttamente al punto, quello per cui era venuta fino a lì quel giorno “Se lei non cesserà all’istante queste attività e si recherà comunque all’appuntamento di domani, io andrò alla polizia e la denuncerò!!”
… Cosa? Diceva sul serio?!
Il fatto che sapesse dello scambio che dovevano sostenere lui e Doflamingo il giorno successivo passò in secondo piano, dato che quella della donna era una minaccia in piena regola e, a quel punto, si trovava davvero nei guai.
Proprio per questo l’uomo, quasi balbettando, provò comunque a replicare “M-Ma è sciocca? Se lo facessi, Doflamingo non mi perdon…”
“Questi sono affari di cui deve occuparsi lei!!” sostenne tuttavia Kushina “Qui io devo proteggere gli interessi delle Rocket Foundation e dei suoi dipendenti, non i suoi. Quindi ha un giorno di tempo per decidere, dopodiché andrò alla polizia con le prove, e per lei sarà la fine!!”
Dopo aver detto questo, la donna raccolse immediatamente il documento che aveva recuperato e, girandosi di schiena, si allontanò all’istante dalla stanza, senza neanche dare il tempo al suo interlocutore di rispondere.
Chiuse addirittura la porta sbattendola violentemente, per dimostrare quanto fosse in collera in quel momento e che non ci fosse da scherzare. Stava dicendo sul serio e sarebbe andata alla polizia se l’avesse obbligata.
In questo modo, Giovanni rimase da solo nell’ufficio, ancora abbastanza spaventato dalla reazione a dir poco imbufalita della sua vice e con mille pensieri per la mente, a causa di una situazione che non aveva previsto e che l’aveva messo nei guai.
La conosceva, sapeva che non mentiva e sarebbe andata davvero dalla polizia. Il problema era che, se avesse beccato uno che non era uno dei loro agenti, avrebbero potuto indagare sul serio e scoprire così molto più di quanto avesse dovuto.
Si trovavano in una gran brutta situazione, ed arrivati a quel punto Giovanni non poteva agire da solo, rischiando così di incorrere nelle ire dei suoi colleghi. Doveva fare l’unica cosa che riteneva giusta a quel punto…
Rivolgersi al Gran Maestro stesso!!

Giovanni dovette organizzare una riunione immediatamente.
Sfortunatamente il fattore tempo non era dalla loro parte, ed al tempo stesso non era neanche sicuro che potessero partecipare tutti i membri di spicco dell’organizzazione, ma doveva correre il rischio dato che il giorno dopo doveva essere tutto deciso.
Un quarto d’ora dopo che la donna se ne fu andata, l’uomo chiamò con numero privato Xehanort e gli chiese una riunione d’emergenza per quella sera, sostenendo che fosse una questione della massima urgenza e non si poteva aspettare.
L’albino, sentendo il tono preoccupato che aveva, non si spaventò più di tanto, dato che sapeva che l’uomo si terrorizzava per un nonnulla, e dato che gli altri cinque erano impegnati decise che avrebbe potuto rivolgere direttamente a lui la questione.
Il figlio di Madame Boss avrebbe preferito parlare a tutti quanti direttamente, ma rivolgersi al solo leader era sempre meglio di niente, di conseguenza accettò di sostenere la riunione solo con lui e riattaccò il telefono.
Come da programma, alle 22:45 di quella notte l’uomo d’affari si recò all’appuntamento, da solo e senza scorta come faceva ogni volta che doveva partecipare ad un incontro degli Illuminati, anche se in questo caso sarebbe stato da solo.
A quell’ora, Giovanni era già nella sala dove si svolgevano le classiche riunioni del gruppo, e lì c’era già Xehanort che lo stava osservando seduto al posto dove stava di solito durante le riunioni ufficiali.
Non essendo quella “ufficiale”, erano accese le luci normali e Giovanni, che indossava il classico soprabito marrone proprio come il suo Capo, si trovava dall’altra parte del tavolo, là dove ci sarebbe dovuta essere la sedia di capotavola che dava la schiena all’ingresso della stanza.
Dato che l’aveva dovuto scomodare molto rapidamente, il bianco gli chiese di passare subito ai fatti e di spiegargli come mai era così preoccupato. Se avesse voluto mobilitarli tutti, avrebbe dovuto esserci una ragione ben specifica.
Il nero, anche se trovava abbastanza strano che Doflamingo fosse tra quelli che non poteva partecipare alla riunione ma non ci badò comunque più di tanto, cominciò subito a raccontare quanto accaduto quel giorno.
Da quando Kushina era piombata nel suo ufficio incavolata nera fino al documento che gli aveva mostrato e che illustrava i traffici che aveva sostenuto con la malavita, senza dimenticarsi della minaccia che gli aveva lanciato.
Xehanort ascoltò molto attentamente ciò che gli stava dicendo, ed appena ebbe terminato di parlare assunse un’aria molto severa, portando entrambe le mani all’altezza del volto ed unendole con i gomiti poggiati sul tavolo.
Nel frattempo, Giovanni gli disse “Ora comprende perché sono preoccupato? Quella maledetta ha scoperto i nostri traffici, e se andasse in fondo alla questione potrebbe… potrebbe scoprire tutto quanto!!”
Il figlio di Madame Boss avanzò quell’eventualità perché sapeva che poteva essere concreta, ed al tempo stesso non mancò di mostrare preoccupazione per i prossimi movimenti della rossa, qualunque fosse la decisione che avrebbero preso.
Si sarebbe rimesso alla decisione dell’albino, ma una volta che quest’ultimo avrebbe deciso non ci avrebbe pensato due volte a mostrargli l’enorme problema che c’era e, di conseguenza, che c’erano poche soluzioni in merito…
Parlando del figlio di Ansem, quest’ultimo chiuse gli occhi e, mantenendo un’aria seria, cominciò a pensare a tutto quello che gli era stato detto, affermando pure “Hai fatto bene ad avvertirmi. Qui la faccenda è seria…”
Dannazione, era rimasta in disparte per tutta la sua vita, perché Kushina doveva impicciarsi dei suoi affari proprio ora, che mancavano solamente cinque anni prima che il suo grande piano potesse finalmente partire?!
Il leader degli Illuminati riteneva il tutto dannatamente ironico, ma al tempo stesso non poteva fare a meno di pensare per trovare una soluzione. In fondo conosceva bene Uzumaki, e sapeva che sarebbe andata fino in fondo con quei documenti…
Vedendo però che il superiore non rispondeva alle sue lamentele, Giovanni provò a dire di nuovo “Ehm, Gran Maestro mi ha sentito?”
In verità, nonostante fosse sovrappensiero, Xehanort non aveva mai smesso di tenere le orecchie ben dritte, e proprio per questo udì quello che gli stava dicendo il sottoposto e, riaprendo gli occhi, cominciò ad osservarlo.
“Cerca di non farti prendere dal panico. Lo sento dal tuo tono che sei preoccupato…” provò allora a dirgli il Capo.
L’imprenditore però, allargando entrambe le mani e sollevando i palmi verso l’alto, esclamò “Come potrei non esserlo? Da quando le Rocket Foundation sono nate sosteniamo questi traffici senza che qualcuno ci abbia mai scoperti, e proprio ora che mancano pochi anni al termine del nostro progetto qualcuno scopre tutto…”
“Lo so, è una situazione snervante e ne sono perfettamente consapevole…” replicò allora l’albino, senza mai distogliere le mani da davanti al volto e lo sguardo dal sottoposto.
Rimase in silenzio per circa cinque secondi, e solo allora egli terminò la frase che aveva iniziato, asserendo “… Però al tempo stesso non è impossibile da risolvere. In fondo ha minacciato di andare dalla Polizia, è lì c’è Raoul che può archiviare tutto facendo finta che la denuncia non sia mai arrivata…”
Quello era vero, avere il Comandante della Polizia dalla propria parte poteva essere un vantaggio enorme in quelle circostanze… ma al tempo stesso non era la preoccupazione maggiore che stava avendo il nero in quel momento.
Difatti, cercò di fargli capire tutto esclamando “Questo è vero… ma al tempo stesso non sappiamo per certo che sarà il Comandante Raoul a raccogliere la denuncia. Se la raccogliesse qualcuno non legato a noi, potrebbe indagare troppo a fondo e scoprire così del Concilio dei Sette, e non possiamo permetterci questa eventualità!”
Già, odiava ammetterlo, ma in questo caso Giovanni aveva ragione.
Xehanort era consapevole che stesse dicendo cose giuste, difatti non andava dimenticato che al Commissariato c’erano due agenti di polizia estremamente dotati e capaci e che al tempo stesso non erano affiliati a loro.
Si trattavano del Tenente Mustang e del Sottotenente Hawkeye, due poliziotti molto bravi che si erano uniti alle forze dell’ordine per loro scelta e, senza alcun aiuto, erano riusciti a scalare i ranghi ed a raggiungere quei gradi.
Non avevano una fedina penale sporca, avevano sostenuto una vita tranquilla e non avevano mai avuto alcun problema, si poteva dire che erano felici ed immacolati… e proprio per questo erano i più pericolosi tra i poliziotti non affiliati a loro.
Riflettendo proprio su questo, il figlio di Ansem comprese che avrebbe dovuto agire molto bene per evitare che quel documento finisse tra le loro mani, e se Kushina fosse andata a denunciarli le possibilità sarebbero state molto alte…
Al tempo stesso però, stava anche pensando se, per evitare questa possibilità, potesse interrompere i traffici per l’acquisto delle armi che sarebbero poi servite in Superficie, anche alla luce di quanto era appena saltato fuori.
In fondo erano anni ed anni che quei traffici andavano avanti, ed ormai avevano talmente tante armi che bastavano per tutto il loro esercito ed anche di più, di conseguenza potevano interrompersi lì senza subire ripercussioni…
Ed in effetti, arrivati a quel punto sembrava la soluzione migliore, ed anche per questo l’albino, abbassando le mani fino a farle toccare la superficie del tavolo davanti cui era seduto, comunicò la sua decisione a Giovanni.
“Visto quanto è appena accaduto, credo sia meglio interrompere qui i traffici per l’acquisto di armi, e di conseguenza annullare l’incontro di domani!!”
… COSA? STAVA PARLANDO SERIAMENTE?!
Giovanni rimase a dir poco basito davanti alla sua uscita, al punto tale che, sempre con le mani divaricate e i palmi rivolti verso l’alto, strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca a dir poco scioccato da quella sua uscita.
“C-Come? Ma… n-non possiamo farlo, s-sono ciò che m-mantiene viva la mia società, s-senza di essi i-i costi saranno eccessivi e…”
“Non vedo altre soluzioni in questo momento. E comunque, abbiamo abbastanza armi per il gran giorno, di conseguenza possiamo permetterci di interromperli qui senza subire grosse ripercussioni tra cinque anni!”
Nonostante però quel suo intervento, l’uomo d’affari provò comunque ad insistere “E… E per la mia società? Non ci pensa?!”
“Quello è un tuo problema, devi occupartene tu e solamente tu!” era stato abbastanza cinico, ma il figlio di Ansem pensava seriamente ciò e riteneva che dei problemi delle Rocket Foundation dovesse occuparsene il suo Direttore.
Ritenendo ormai quella riunione conclusa, Xehanort concluse il tutto affermando “E con questo abbiamo finito, puoi anche andare!” agitando anche la mano destra quasi a volergli indicare di “sparire dalla sua vista”…
Ma per Giovanni quella riunione era tutt’altro che conclusa!!
Il nero, nonostante gli ordini ricevuti, non si era schiodato dal punto in cui si trovava, ed anzi aveva abbassato il volto digrignando i denti e stringendo i pugni dal furore, il tutto mentre chiudeva gli occhi.
Ciò che lo stava facendo alterare non era la decisione presa, anche se le Rocket Foundation avessero avuto dei problemi avrebbe potuto trovare una soluzione, era un buon imprenditore e poteva comunque farcela nonostante tutto…
Quello che lo faceva arrabbiare davvero era che il leader sosteneva che non ci fossero altre soluzioni!!
Sapeva benissimo che era falso, in verità un alternativa c’era eccome, e il Capo l’aveva presa in considerazione ogni singola volta che si era presentato un problema come quello, ma stavolta non ci aveva minimamente pensato, e lui sapeva perché…
Solo che stavolta, nonostante la sua natura codarda, Giovanni decise di non rimanere in silenzio, anche perché c’erano i suoi interessi in ballo e, di conseguenza, era coinvolto in prima persona in tutta quella storia.
Proprio per questo, sollevando il volto per osservare il Vice Presidente, il nero affermò “… Gran Maestro, non è vero che non ci sono alternative, e lei lo sa bene…”
Un’uscita molto strana la sua, al punto tale che Xehanort sollevò il sopracciglio destro e gli domandò incuriosito “A che cosa ti riferisci?” non stava facendo lo gnorri, per davvero non sembrava aver capito che cosa volesse dire.
Proprio per questo, senza tanti giri di parole, il Direttore batté entrambe le mani sul tavolo che aveva di fronte, senza però far spaventare neanche per un momento l’albino, e gridò la sua frustrazione in un attimo.
“Mi riferisco al fatto che di solito uccideva chi arrivava molto vicino a scoprire della nostra esistenza, ma stavolta non ha preso neanche in considerazione questa eventualità!!”
Era stato abbastanza chiaro affinché potesse capire, e sembrava che effettivamente il figlio di Ansem avesse compreso cosa stesse cercando di dirgli e, assumendo un’aria molto severa, rispose “Fai attenzione a come ti rivolgi a me, o devo per caso ricordarti la mia posizione?”
“È proprio per la sua posizione che mi sto lamentando!!” asserì tuttavia Giovanni, in uno sprazzo di coraggio che non aveva mai avuto e che non avrebbe mai più avuto “Lei come Gran Maestro si è sempre definito imparziale, ma stavolta sta facendo dei favoritismi per non uccidere la sua vecchia fiamma, lo ammetta!!”
… Come? Lui… favoritismi?!
Nonostante tecnicamente dovesse essere in collera per quella dichiarazione del suo sottoposto, il bianco finché per strabuzzare gli occhi mantenendo la stessa espressione di prima… e questo perché non ci aveva neppure pensato!
Sembrava incredibile, ma forse non era andato troppo lontano dalla verità. Mentre prima pensava non aveva preso in considerazione di uccidere Kushina, quindi forse non era andato molto lontano dalla verit…
Aspetta un momento!
L’uomo aveva notato due paroline nella frase che aveva pronunciato il subordinato, e per questo preferì chiarire subito per salvare le apparenze “Vecchia fiamma?! Non so di cosa tu stia parlando…”
A dispetto però di quanto avrebbe potuto pensare, ecco che il figlio di Madame Boss rivelò una tremenda verità “Non faccia il finto tonto. Io e i miei cinque colleghi sappiamo della brevissima relazione che ha avuto con Kushina, ed anche delle “origini” di Naruto…”
… Come? Sapevano tutto?!
Appena il suo interlocutore ebbe pronunciato quelle parole, l’albino strabuzzò ancora di più gli occhi dalla perplessità. Non aveva mai fatto parola con nessuno di quanto successo quella notte, come diavolo facevano a saperlo?!
La risposta fu presto data, visto che l’uomo specificò subito “Non si sorprenda, lei non è l’unico a sfruttare i mezzi a disposizione del Concilio dei Sette. Anche noi ne siamo in grado…”
Già, in effetti avrebbe dovuto pensarci sul momento che avevano ottenuto quell’informazione tramite i loro mezzi, ma lì su due piedi non gli era passato neanche per l’anticamera del cervello quella possibilità, anche per via dello shock.
Giovanni, nel frattempo, andò avanti sostenendo “Però se crede che la giudicheremo per questo si sbaglia. Anche Doflamingo ha avuto un figlio, senza contare che mia madre prima di me mi aveva partorito quando era già un membro di spicco dell’organizzazione. Avere un figlio è normale, non la condanneremo per questo…”
Non che avesse paura di essere giudicato dai suoi sottoposti per l’unico momento di debolezza che ebbe in passato, anche perché se ci avessero anche solamente provato non avrebbe esitato ad ucciderli ed a trovare dei sostituti.
L’ultima cosa che voleva era perdere la fiducia ed il rispetto dei subordinati proprio ora che mancavano pochi anni alla realizzazione del suo grande progetto, ed avrebbe fatto dei tagli al personale se fosse stato necessario.
Mentre Xehanort pensava tutto questo, il nero intanto andò avanti spiegando “Ciò per cui la sto rimproverando adesso è che sta mostrando dei favoritismi nei confronti di Kushina. Non ci ha pensato neanche per un momento di eliminarla dopo quanto le ho detto, e questo perché è ancora legato sentimentalmente a lei, non è vero?”
“Queste sono solo assurdità!” specificò tuttavia il figlio di Ansem, provando a ritrovare la compostezza che lo contraddistingueva durante le riunioni “Non ho mai fatto favoritismi per nessuno, neanche per gli assassini migliori della nostra organizzazione, e dovresti saperlo molto bene!”
Sì, lo sapeva benissimo che non faceva sconti… eppure in quella circostanza lo stava facendo, quindi non si stava mostrando il Capo imparziale ed indefesso che aveva dichiarato di voler essere quando era salito al potere oltre trent’anni prima.
Proprio per questo, il figlio di Madame Boss specificò “E allora lo dimostri!”
Un’uscita abbastanza strana la sua. Sotto un certo punto di vista poteva addirittura suonare come una minaccia, proprio per questo Xehanort lo guardò molto severamente pronto anche a reagire se fosse stato necessario…
Ma non lo fu, dato che poggiando entrambe le mani sulla scrivania l’uomo d’affari si fece più chiaro, ed il tutto con un’espressione molto severa che non ammetteva repliche, qualcosa di davvero assurdo considerando il soggetto di cui si parlava.
“Ordini l’omicidio di Kushina Uzumaki!!”
… C-Cosa? L-L’omicidio?!
Nonostante esternamente non cambiò di un millimetro, l’uomo non poté fare a meno di rimanere parecchio sconvolto internamente, al punto che per un momento il suo cuore smise anche di battere, anche se solo per un secondo al massimo.
Da quando la rossa gli aveva comunicato che intendeva crescere Naruto da sola senza sobbarcarlo di responsabilità che non erano sue, aveva sempre cercato un modo per dimenticarla e di andare avanti con il suo piano, ed era convinto di esserci riuscito…
Eppure, solo allora il Gran Maestro si accorse che in verità non l’aveva mai dimenticata. Quella sera gli rimbombava continuamente nella mente come un martello pneumatico, gli risultava difficile scordarsi una serata come quella.
E ciononostante, ora aveva davanti un bivio molto duro, che avrebbe fatto valutare tra l’altro a Giovanni, e di conseguenza anche al Concilio stesso, se era ancora in grado di essere il loro leader dopo tutti quegli anni.
Una risposta che non piacesse all’imprenditore avrebbe potuto scatenare non pochi problemi, e non poteva neppure sbarazzarsene per via delle telecamere, tutto era registrato negli uffici di Raoul, avrebbero scoperto che l’aveva ammazzato per un segreto.
Giovanni intanto andò avanti a spiegare “Questo è il momento della verità. Qua dovrà dimostrare di essere il Gran Maestro che ha sempre cercato di essere. Kushina rappresenta una seria minaccia per tutti noi se andasse a fondo, anche nel caso stoppassimo i traffici tra le Rocket Foundation e la malavita, di conseguenza dobbiamo farla fuori adesso, finché siamo in tempo e non ci sono ancora danni troppo gravi…”
Sotto questo punto di vista il figlio di Madame Boss aveva ragione e Xehanort lo sapeva bene, dovevano agire subito per evitare grosse ripercussioni… ma ne avrebbe avuto davvero la forza? Questo era il suo dubbio…
Nel frattempo, il suo interlocutore concluse il suo discorso in quel momento, affermando “A lei la scelta Gran Maestro. O noi… o lei!!”
In pratica, gli stava ponendo la stessa scelta che all’epoca fu obbligato a prendere quando seppe dalla ragazza che aspettava un bambino, solamente che all’epoca non ebbe dubbi su cosa fosse la cosa migliore per lui…
Stavolta però, la questione era ben diversa!!
Qui non si trattava di lasciare che Uzumaki vivesse la sua vita normalmente senza di lui, qua c’era in gioco la sua stessa vita, ed era per questo che interiormente il bianco aveva non pochi dubbi su cosa andasse fatto.
Certo che si stava davvero dimostrando patetico. Lui, che sosteneva non dovessero esserci legami con gente al di fuori del Concilio, aveva finito per affezionarsi ad una donna che non era mai stata affiliata a loro, che ironia…
Doveva prendere rapidamente una decisione e ne era consapevole… tuttavia, la verità era che la scelta l’aveva già fatta da prima, quando il membro del Concilio aveva da poco finito di parlare, sapeva già cosa andasse fatto.
Il problema era che non sapeva se avesse avuto la forza per riuscirci, visto che si trattava di un’azione esemplare e definitiva che, una volta pronunciata, avrebbe cambiato per sempre la vita sua e di Naruto…
Ma il bene degli Illuminati veniva prima di qualunque altra cosa, era ciò che continuava ad esternare e non voleva essere un ipocrita proprio lui, che doveva dare il buon esempio, e proprio per questo non c’era altra scelta.
Così, calmandosi sia interiormente che esternamente, il Capo poggiò entrambe le mani sui braccioli della sedia sopra cui era seduto e, osservando severamente l’uomo d’affari, pronunciò la sua decisione definitiva.
“… D’accordo, hai ragione. Non bisogna fare favoritismi, è ciò che ho sempre detto e non posso permettermi di rimangiarmi la parola proprio io, di conseguenza fai ciò che è necessario. Se come morte naturale o malattia è una tua decisione, l’importante è che nessuno venga colpevolizzato per la sua morte, non è necessario stavolta…”
Bene, era quello il Gran Maestro che si ricordava, quello cinico e spietato che serviva in un momento come quello!!
Giovanni poté dirsi estremamente soddisfatto dalla sentenza finale che era stata emessa dal suo leader, e proprio per questo finì per sorridere, contento che aveva deciso di fare ciò che era giusto per tutti gli Illuminati.
Così, con un leggero inchino dopo aver portato la mano destra all’altezza del cuore, il figlio di Madame Boss rispose “Come desidera, Gran Maestro…”
Xehanort però aveva una postilla finale, e difatti con un’espressione seria specificò subito “Però voglio essere subito chiaro: i traffici tra le Rocket Foundation e la malavita si interromperanno comunque. Abbiamo già abbastanza armi, ed è inutile continuare a correre dei rischi stupidi se siamo a posto così!”
Ecco, quello fu già meno apprezzato da Giovanni, che interiormente non fu per nulla felice della scelta visto che avrebbe significato grossi problemi per la sua azienda, dato che avrebbe avuto difficoltà economiche…
Ma va beh, alla fine era sempre meglio di niente e, almeno sotto quel punto di vista, non poteva neanche controbattere dato che l’albino aveva ragione e qualsiasi parola contro avrebbe potuto vederla come una sorta di ribellione.
Proprio per questo, pur con malavoglia, il nero dovette dire “D’accordo, come preferisce…”
“Ora vai, ed esegui l’ordine che ti è stato dato!” lo liquidò allora il Gran Maestro, agitando anche la mano destra come prima a segnalare che doveva andarsene.
Arrivati a quel punto l’imprenditore non aveva più motivo per rimanere, e proprio per questo decise di eseguire la sua richiesta e di andarsene, girando i tacchi ed uscendo dalla stanza, chiudendo anche la porta dietro di sé.
In questo modo, Xehanort rimase da solo nella stanza, dove c’era talmente tanto silenzio che si potevano addirittura sentire i passi del figlio di Madame Boss mentre si allontanava per il corridoio, imboccava le scale ed usciva dalla Vecchia Villa.
Il tutto durò circa un minuto, durante il quale l’albino rimase fermo dov’era senza neanche muovere un muscolo, mantenendo comunque un’espressione severa come se si fosse pietrificato all’improvviso.
Solo quando Giovanni ebbe chiuso la porta della Vecchia Villa e si fu allontanato dalla casa del tutto avvenne qualcosa. Freezer e Madara si trovavano all’esterno ad allenarsi, motivo per cui non avevano partecipato alla riunione… e soprattutto non potevano sentire…
Improvvisamente, la telecamera posta all’interno della sala delle riunioni subì come una sorta di pressione, che si esercitò sopra di essa e la fece crollare a terra con un leggero tonfo, spaccandosi così di conseguenza.
Probabilmente era stato il potere della gravità di cui disponeva Xehanort a distruggere lo strumento, e l’albino l’aveva rovinato intenzionalmente perché voleva fare qualcosa che le telecamere non dovessero vedere…
All’improvviso, le mani dell’uomo cominciarono a tremare e da lui provennero dei singhiozzi molto strani, che sembravano addirittura un pianto… anzi no, erano decisamente un pianto, visto che le lacrime cominciarono ad uscire dai suoi occhi!!
Nonostante cercasse di mordersi il labbro inferiore per non commettere tale azione, Xehanort non resistette e, alla fine, iniziò rilasciare una quantità enorme di lacrime, che scesero dalla sua guancia e finirono per poggiarsi sul suo petto.
Stava addirittura piangendo rumorosamente, dato che singhiozzava, e si riteneva molto fortunato che nessuno lo stesse vedendo, anche se Freezer e Madara sarebbero stati lì a breve dopo aver visto Giovanni uscire dalla struttura.
Era incredibile. Lui aveva giurato a sé stesso il giorno in cui aveva ucciso suo padre che non avrebbe più pianto, le lacrime versate per Ansem sarebbero state le sue ultime… ed invece eccolo lì, ad infrangere una promessa così importante per lui.
Tuttavia, non ce la stava facendo, anche se aveva cercato di sedare l’affetto che provava per Kushina, nonostante fosse stata un'unica notte, stava emergendo tutto in un colpo solo, e non riusciva a fermarsi.
Stava soffrendo moltissimo nell’aver dato quell’ordine, avrebbe voluto che Uzumaki morisse per fame dopo che se ne fossero andati, non avrebbe mai voluto vederla morire prima del tempo, ma purtroppo così non sarà…
*Dannazione Kushina, perché?* pensò nel frattempo Xehanort, mentre con gli occhi chiusi e il pugno destro poggiato sul suddetto occhio, stava continuando a piangere sonoramente come non faceva da una vita.
*Perché mi hai dovuto costringere ad ucciderti prima del tempo?! Accidenti a te!!*
Sembrava veramente distrutto emotivamente parlando, la scorza dura che aveva mostrato per trentatré anni era stata demolita, per lasciare posto a quel bambino che aveva pianto sonoramente mentre uccideva il padre.
Pareva regredito a quando era piccolo, e questo perché adesso così come allora stava per perdere qualcuno a cui era molto affezionato per il bene superiore. Gli Illuminati venivano prima di tutto, e lui non poteva fare preferenze…
Anche se questo significava uccidere una persona molto cara a lui!!

Casa di Kushina, Fantacity, Comunità, 19 Aprile 1943:
Due giorni erano passati da quando Xehanort aveva dato l’ordine.
Kushina aveva mantenuto la parola data ed aveva aspettato una giornata intera, per vedere se Giovanni alla fine avrebbe rinunciato ai traffici illegali con la malavita di Doflamingo oppure se andare a denunciare il tutto alla polizia.
Dovette attendere le 12:00 del giorno successivo alla sua minaccia per recarsi nell’ufficio del suo superiore e vedere in questo modo se era ancora intenzionato a fare affari con Donquijote o meno, il tutto anche con tono parecchio minaccioso.
Fortuna volle che, proprio allora, il nero la avvisò che aveva vinto lei e che, di conseguenza, avrebbe stoppato di fare affari con le gang criminali, avanzando anche la sua preoccupazione per la situazione economica in cui sarebbe potuta finire l’azienda.
La rossa però, che si poté ritenere molto soddisfatta al punto da abbozzare un dolce sorriso sulle labbra, lo rassicurò avvertendolo che se ne sarebbe occupata lei, in fondo da quando era Vice Direttrice si occupava del settore finanziario continuamente.
Con questa consapevolezza, la donna abbandonò l’ufficio del suo superiore molto contenta, perché era riuscita a vincere una battaglia molto dura ed aveva convinto il suo Capo a fare qualcosa che probabilmente per molti era impossibile…
Staccarsi dalle gang criminali che si trovavano nella Comunità!
Sapeva che Doflamingo era un tipo vendicativo, probabilmente quando avrebbero comunicato a lui la notizia non l’avrebbe presa molto bene ed avrebbe giurato vendetta, ma nel caso avrebbero sempre potuto assumere qualche allievo della Scuola di Hokuto.
Con loro al loro fianco non avrebbero dovuto temere ripercussioni dal biondo. Nel caso c’era anche la possibilità di assumere proprio una guardia del corpo a tempo indeterminato, ma erano eventualità da prendere in considerazione solo se si fosse manifestata l’ipotesi peggiore.
L’importante era aver convinto il Direttore, e per questo la donna tornò nel suo ufficio contenta e soddisfatta, oltre che con il sorriso sulle labbra. Si era comportata da brava Vice Direttrice, aveva pensato prima alla società ed al suo benessere che agli affari.
L’unico problema fu che, mentre si trovava nel suo ufficio a lavorare da sola, non seppe neanche lei il motivo, ma improvvisamente crollò sulla scrivania, stanca e sfinita, addormentandosi di botto come se non dormisse da secoli.
Si risvegliò solamente dopo qualche ora, tre per la precisione, non sapendo neanche lei che cosa fosse accaduto, dato che tecnicamente non aveva sonno e non aveva neppure motivo per averne visto che aveva dormito beatamente quei giorni.
Alla fine, Uzumaki decise di passarci sopra, dando la colpa allo stress accumulato a causa delle ultime scoperte ed archiviando la cosa come un nonnulla, in fondo non era successo il finimondo… beh, a parte per l’ora tarda.
Difatti si era addormentata di colpo alle 16:00, e si era risvegliata alle 19:00, proprio per questo appena si fu resa conto dell’ora si sbrigò a terminare quello che stava facendo per andarsene di corsa a casa.
Fortuna voleva che quel giorno avesse ben poco lavoro da svolgere e che il grosso l’aveva già terminato, così intorno alle 19:30 la rossa era fuori dall’edificio diretta verso la propria abitazione.
Tuttavia, la donna era ignara che, nel frattempo, Giovanni era nell’ufficio del Direttore che sorrideva malignamente con entrambe le mani unite all’altezza del volto ed un’espressione quasi terrificante.
Tutto era stato portato a termine, ora doveva solamente attendere lo svolgersi degli eventi…

Passò un ulteriore giornata, in cui Kushina andò al lavoro, svolse le sue mansioni e poi tornò a casa come se niente fosse, senza preoccupazioni…
Beh, a parte una, uno strano problema respiratorio.
Non sapeva bene neanche lei come mai, ma da quando si era risvegliata quella mattina aveva iniziato a respirare male, affannosamente quasi, e quando provava a fare lunghi respiri sentiva un leggero male al petto.
Non capiva di che cosa si potesse trattare, ma dato che le era sbucato fuori all’improvviso quella mattina la rossa preferì non correre rischi e, poco prima di recarsi al lavoro, chiamò Bulma per poter avere un parere da lei.
L’azzurra dall’altra parte, dopo aver sentito i sintomi della donna, non comprese bene di che cosa si potesse trattare, anche perché aveva insufficienza respiratoria e basta, di conseguenza poteva essere una semplice bronchite così come una polmonite acuta.
Andavano vagliate tutte le possibilità, per questo la madre di Trunks decise di fissarle un appuntamento per la mattina successiva, dato che quel giorno sarebbe stata tremendamente piena e non avrebbe potuto darle retta.
Per la madre di Naruto non c’erano problemi, in fondo sapeva che la vedova di Vegeta era molto occupata come Direttrice dell’Evangelion Hospital, e di conseguenza accettò di farsi visitare la mattina del giorno dopo.
Una volta al lavoro poi, chiese a Giovanni la giornata successiva libera in modo da poter andare all’ospedale, e Giovanni gliela concesse senza problemi, dicendo anche che si sarebbe potuta occupare dei problemi finanziari dell’azienda anche dopodomani.
Continuava a buttarla sul tragico per via della cessazione degli affari con Doflamingo, ma Kushina c’era ormai abituata e non ci badava più di tanto. L’importante per lei era solamente che avesse interrotto i traffici con Donquijote, null’altro.
Alla fine, terminata la giornata lavorativa, Kushina tornò a casa sua continuando ad accusare sempre gli stessi problemi, anche se cercava di non pensarci dato che il giorno dopo si sarebbe fatta vedere ed avrebbe così scoperto di cosa si trattava.
Una volta nella sua abitazione, provò a non riflettere su quella giornata ed a passare una serata tranquillamente insieme a suo figlio. I due mangiarono e videro anche un film insieme, prima che ognuno si dedicasse ad altro.
La casa Uzumaki era situata nell’appartamento di un condominio, ed era strutturata in maniera molto semplice, dato che una volta entrati c’era un’anticamera che conduceva a destra dell’ingresso in cucina, e qualche metro più avanti si diramava in altre tre porte d’ingresso.
Quella a sinistra conduceva alle due stanze da letto, che erano separate unicamente da un muro nonostante l’ingresso fosse quasi condiviso pur avendo le porte separate, quella centrale al bagno e quella a destra alla sala da pranzo.
In quest’ultima stanza si trovava Kushina alle 23:00 di notte, mentre leggeva un giornale seduta sul divano color rosso sangue che era posizionato sul muro a sinistra rispetto all’ingresso.
A destra c’era un immenso mobile marrone dove c’erano diverse ante e c’era pure posto per il televisore al centro di esso, in fondo si trovava la finestra che dava al balcone e, a sinistra e quindi vicino all’ingresso, una poltrona sempre color rosso sangue.
La donna aveva le gambe accavallate mentre leggeva il quotidiano che aveva in mano, per tutta la serata aveva cercato di non far notare al figlio il problema respiratorio che aveva, anche per evitare che soffrisse per nulla.
In fondo se il giorno dopo Bulma le avesse detto che era una semplice bronchite non ci sarebbero stati problemi, ed avrebbe rischiato di allarmarlo per nulla. Di conseguenza, voleva avvertirlo solo quando avrebbe saputo cos’aveva nello specifico.
L’unico problema fu che, proprio in quel momento, sentì come una forte fitta all’altezza del polmone sinistro, e mentre leggeva si bloccò all’improvviso strabuzzando gli occhi ed aprendo anche la bocca a dir poco scioccata.
Non sapeva cosa stesse accadendo, ma sentiva un male terribile ed aveva paura di che cosa potesse essere, al punto che mollò il giornale, che cadde di conseguenza a terra, e si toccò rapidamente all’altezza del cuore con la mano.
*C-Cosa… cosa sta succedendo?!* si domandò la rossa, iniziando ad essere seriamente preoccupata.
Provò addirittura ad alzarsi, ma appena ci provò sentì un'ulteriore fitta che, arrivata all’improvviso, la fece addirittura cadere a terra sul fianco destro tanto era forte, e sempre nello stesso identico punto.
Il tonfo che fece cadendo fu abbastanza rumoroso, al punto che anche Naruto, che ormai aveva vent’anni e possedeva lo stesso aspetto che avrebbe avuto poi da qualche giorno a quella parte, uscì dalla sua stanza con un’aria abbastanza stranita.
“Ma che succede? Ho sentito un tonf…”
Neanche il tempo di terminare la frase che vide oltre l’anticamera la madre a terra sofferente nella sala da pranzo, al punto che preoccupato si catapultò all’istante al suo capezzale, cercando di assicurarsi che stesse bene.
“Mamma! Mamma! Che diavolo succede?! Stai bene?! Mamma!!” iniziò a gridare il biondo, in preda al panico e non sapendo cosa fare.
Kushina, nel pieno della sua sofferenza, era girata dall’altra parte e non riusciva a vedere il figlio, ma cercò comunque di dirgli debolmente “C-Chiama q-qualcuno. P-Presto…”
Non sapeva se l’aveva sentito e le avrebbe dato retta, ma il tempo stringeva e non c’era un minuto da perdere. Arrivati a quel punto doveva andare in ospedale, doveva capire che cosa le stesse succedendo…
Sperando che non si fosse verificato il peggio…


Dopo che Nami è riuscita a superare il test del Palazzo Presidenziale ed a divenire la segretaria del Presidente, Kushina ha scoperto i traffici illegali del suo superiore e, con fermezza, l’ha costretto ad interromperli immediatamente… segnando così la sua condanna a morte. Tuttavia, il giorno in cui Kushina morì accadde qualcosa che avrebbe sconvolto per sempre la Comunità, quindi non sarà che…


Vi è piaciuto questo ventiquattresimo Capitolo della fic prequel?
Come avete potuto vedere, la vicenda principale del Capitolo non si è ancora del tutto conclusa, e questa è stata una scelta voluta perché voglio che si concluda all’interno del prossimo Capitolo… ed il motivo lo scoprirete quando lo pubblicherò ;).
A livello di nuovi personaggi e di nuove opere, in questa fic prequel sono ufficialmente conclusi gli “ingressi”, e di conseguenza la lista rimane invariata così come vedete qui sotto:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto);
- Adolf Hitler (44 Anni);
- Franz Gurtner (61 Anni);
- Franz Von Papen (62 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni);
- Obito Uchiha (32 Anni, Deceduto).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni);
- Abraham Erskine (62 Anni, Deceduto).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (20 Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (3 Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (3 Anni).

34) The Promised Neverland:
- Isabella (63 Anni);
- Emma (13 Anni);
- Ray (13 Anni);
- Norman (13 Anni).

35) I Simpson:
- Robert Underdunk Terwilliger “Telespalla Bob” (39 Anni).

Nel prossimo Capitolo questa lista sarà tolta totalmente, dato che non servirà più e sarà utile unicamente nella fic principale dove mancano ancora dei pg da comparire ;).
Parlando di questo Capitolo, all’inizio ho voluto chiudere la vicenda legata a Nami segretaria del Presidente perché l’avevo volutamente lasciata aperta alla fine dello scorso chap. Almeno adesso sapete perché è stata scelta da Goku e Xehanort ;).
Il resto del Capitolo invece si è incentrato completamente sull’ultima vicenda che mancava da trattare, ossia come Kushina è morta!!
Bene o male Giovanni aveva già raccontato tutto quello che c’era da sapere nella palestra del Palazzo Presidenziale, e di conseguenza non c’è nulla di veramente nuovo in questo chap, a parte alcuni dettagli ed il fatto che il figlio di Madame Boss aveva ragione a dire che era stato lui a fare pressione a Xehanort per uccidere la donna ;).
Inoltre, confesso di aver nascosto un ENORME indizio per risolvere un mistero della fic che ci portiamo dietro da davvero tantissimo tempo, vediamo in quanti riusciranno a localizzarlo prima che esso venga rivelato ;).
Come ultima cosa, vi informo che se avete letto le note finali del Capitolo 66 della fic principale saprete già che per l’ultimo Capitolo di questa fic prequel dovrete attendere ancora un po’!!
Lo pubblicherò ad inizio Gennaio, poco dopo la fine delle vacanze natalizie che mi prenderò, e sarà anche il primo Capitolo del nuovo anno, di conseguenza potremmo dire che inizierà con stile u.u XD… sperando che sia un anno migliore del 2020 ovviamente T_T.
So che vi sto chiedendo di aspettare più di due mesi per l’epilogo della fic, ma fidatevi se vi dico che sarà molto lungo come Capitolo, ed ho bisogno di tempo per scriverlo correttamente e come desidero, di conseguenza abbiate ancora qualche settimana di pazienza e vedrete come si concluderà questa fic prequel ;).
Ma credo di aver detto tutto ormai, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per tutto il vostro supporto alle mie due fic finali, e ci risentiamo martedì 12 Gennaio per il nuovo Capitolo della Fan Fiction Prequel, che sarà anche l’ultimo e chiuderà definitivamente The Community – Tales of a Past History!!! :)
   
 
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