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Autore: la_pazza_di_fantasy    10/11/2020    0 recensioni
Michael vuole vivere la sua vita universitaria in tranquillità e ci era anche riuscito fino a quando quella che dovrebbe essere la sua migliore amica non decide di trascinarlo ad una festa per Halloween. Sarà li che la sua vita cambierà per sempre dopo aver incontrato gli occhi rosso sangue di bellissimo ragazzo.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dieci anni, erano passati dieci anni da quando Michael se ne era andato da quella città insieme al padre. Adesso dopo tutto quel tempo erano ritornati per via di un lavoro che doveva svolgere Talon e Michael lo aveva seguito. Ormai si muovevano in simbiosi e Michael aveva imparato a conoscere suo padre e soprattutto a capire come mai Leona lo avesse amato tanto.
Michael aveva bevuto il sangue umano solo due anni dopo la sua totale trasformazione perché aveva avuto bisogno di tempo per capire che bere sangue da una persona non significava per forza ucciderla.
Ora era un diurno a tutti gli effetti e sembrava anche leggermente più grande di suo padre cosa che gli rinfacciava spesso facendo andare l’uomo in bestia visto che quando si presentavano insieme per qualche lavoro la gente prestava più attenzione a Michael che a lui.
Alla fine si presentavano come fratelli ma non erano poche le volte in cui Michael, quando erano da soli, lo chiamava papà.
Michael si era laureato ber tre volte in tre diverse archeologie facilitato soprattutto dal fatto che per passare tutti gli esami al primo colpo convinceva i suoi professori con la malia a fargli solo le domande delle quali conosceva la risposta. Talon lo aveva guardato male più volte ma Michael aveva detto che non era barare visto che lui studiava seriamente, era solo avere un aiuto in più. In quel modo era anche riuscito ad imparare ad utilizzare la malia senza parlare il che era davvero molto utile.
Ora il ragazzo era seduto in quella che era stata la sua ex casa e si stava chiedendo come mai suo padre avesse scelto proprio quella. Potevano stare in hotel tranquillamente per le due settimane che dovevano stare visto che se lo potevano permettere. Ma suo padre aveva scosso la testa dicendo che era veramente più comodo avere una casa tutta per loro.
-sei pronto?- chiese proprio Talon entrando nella stanza del figlio.
-per cosa?- chiese lui curioso. Pensava che il padre quella sera avesse un colloquio di lavoro.
-per accompagnarmi. Di certo non vado da solo- rispose Talon aprendo la valigia di Michael, che non aveva ancora sistemato, e buttandogli addosso un jeans attillato e un dolcevita nero sempre aderente. Michael guardò scettico i vestiti.
-devo fare colpo su qualcuno?- chiese poi confuso. Nel corso di quegli anni aveva rivelato tutta la sua storia con Aurelius al padre, padre che aveva cercato di fargli sentire il meno possibile la mancanza del vampiro moro e soprattutto lo aveva consolato nei suoi momenti no.
-l’incontro è in uno dei locali notturni più famosi e non puoi di certo andare vestito normalmente- rispose lui con un sorriso.
-e perché tu puoi?-
-perché io devo lavorare tu no- e così dicendo uscì dalla camera lasciando Michael da solo che decise comunque di cambiarsi per far contento il padre.
-dove andiamo di preciso?- chiese una volta che entrambi salirono in macchina per raggiungere il posto.
-al Blood- Michael sgranò gli occhi.
-ti ho detto che quel posto è…-
-si Mich lo so, ma non posso farci niente se l’incontro è li- sospirò Talon. Sinceramente anche lui avrebbe evitato quel posto come la peste, ma non poteva davvero fare altrimenti.
Michael da canto suo dopo aver scoperto il posto sperava vivamente di non trovarci Aurelius perché non sarebbe riuscito a stare fermo immobile vedendo il ragazzo e soprattutto si sarebbe sentito morire se lo avesse visto con qualcun altro.
 
Aurelius sospirò nuovamente mentre sorseggiava il suo drink al sangue all’interno del Blood. Quel giorno suo padre aveva imposto a lui e ad Auli di stare al locale per tutta la sera e al moro la cosa non stava per niente bene.
Ci aveva provato per due anni ad andare avanti con la sua vita dopo la rottura con Michael che si era fatta più concreta quando andando a casa del ragazzo l’aveva trovata completamente vuota. Ma non ci era riuscito. Ogni volta che aveva provato a divertirsi con qualcun altro o a baciare altri ragazzi in mente gli tornava solamente il suo bel bocconcino e lasciava stare.
Andava al Blood solo quando era strettamente necessario soprattutto perché quello era il posto dove aveva incontrato Michael per la prima volta. Il posto dove era iniziato tutto.
Aveva provato ad uccidersi tante altre volte dopo quella volta mancata con l’ultimo bacio, ma Auli, Melody, Julian e suo padre erano riusciti ad arrivare sempre in tempo per bloccarlo. Le bruciature di quel giorno però gli erano rimaste addosso segno indelebile di quello che aveva provato a fare senza successo.
Suo padre lo aveva rimproverato visto che era come una figura dominante all’interno del loro clan e una cosa del genere non sarebbe stata minimamente accettata da tutti. E Aurelius l’aveva visto come alcuni avevano iniziato a non portargli più il rispetto di una volta ed era dovuto ricorrere più volte alla sua malia per farsi obbedire. L’unica cosa buona in tutto quella situazione era che la sua malia era stranamente diventata ancora più potente rendendolo molto più pericoloso.
-sei troppo mogio. Vieni a ballare?- chiese proprio Auli raggiugendolo. La ragazza aveva fatto tutto quello che era in suo potere per aiutare il fratello a riprendersi ma non aveva avuto molti risultati positivi. La maggior parte delle volte riceveva dei ringhi poco umani come risposta.
-non mi va- rispose semplicemente il moro e Auli annuì era contenta che almeno gli avesse risposto.
-papà ha detto che dobbiamo controllare il locale e quale posto migliore se non la pista da ballo?- provò ancora la ragazza. Aurelius stava per risponderle di andarsi a trovare qualcun altro con cui ballare ma le parole gli morirono in bocca quando vide entrare due ragazzi dalla porta principale del Blood.
Era più che sicuro, nonostante fossero passati dieci anni, che uno dei due ragazzi era il suo Michael e iniziò proprio a fissarlo sperando di attirare la sua attenzione. Ma l’altro era troppo intento a parlare con il suo amico per potersi accorgere dello sguardo di Aurelius cosa che fece morire di gelosia il vampiro.
Chi cazzo era quel biondino che si era preso le attenzioni del suo bocconcino?

 
   
 
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