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Autore: la_pazza_di_fantasy    11/11/2020    0 recensioni
Michael vuole vivere la sua vita universitaria in tranquillità e ci era anche riuscito fino a quando quella che dovrebbe essere la sua migliore amica non decide di trascinarlo ad una festa per Halloween. Sarà li che la sua vita cambierà per sempre dopo aver incontrato gli occhi rosso sangue di bellissimo ragazzo.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-come mai ha scelto proprio questo posto il tizio? E come vi siete messi d’accordo?- chiese Michael urlando una volta entrati ne locale. Odiava i posti così tanto affollati e quella musica assordante. No, il Blood non gli era mancato per niente.
-per telefono e non so. Ha detto solo che per lui era più comodo qui- gli rispose Talon facendo segno al figlio di seguirlo ed entrambi arrivarono sani e salvi al bancone dove la confusione era quasi assente e dove entrambi poterono sedersi.
-cosa vi porto?- chiese prontamente il barista avvicinandoli e osservandoli curioso.
-a me niente- rispose subito Talon. Non poteva bere niente anche se in quel momento aveva voglia di sangue visto che ne sentiva troppo l’odore.
-qualcosa di fortemente alcolico- rispose invece Michael. Uno dei suoi vantaggi da mezzosangue era proprio quello di poter bere e mangiare tranquillamente quindi perché privarsi di ciò?
Vide il padre guardarlo con un sopracciglio alzato ma lui scosse le spalle. Non sarebbe resistito in quel posto senza bere qualcosa.
-avete anche qualcosa da mangiare?- chiese poi. Anche lui aveva avvertito il forte odore di sangue e con gli anni aveva imparato che per placare la sua sete di sangue doveva ingozzarsi di cibo.
-certo-
Poco dopo il barista tornò con il cibo e anche un bicchiere con dentro del liquido verde che Michael mandò giù quasi tutto d’un sorso. Poi, visto che la testa stava iniziando a girargli parecchio, decise di dedicarsi al cibo che aveva davanti. Ovviamente tutto sotto lo sguardo attento del padre.
-c’è una ragione precisa per la quale stai facendo tutte queste sceneggiate?- chiese l’uomo parecchio preoccupato.
-no. Ne avevo voglia- disse il biondo che con il suo sguardo dorato, ora coperto da lenti a contatto castane, stava cercando di sua spontanea volontà Aurelius. Perché Michael se lo sentiva che il moro era li.
-si certo- rispose l’uomo alzando gli occhi al cielo e capendo perfettamente a cosa stesse pensando il figlio. Orami lo conosceva bene.
-dove vi dovete incontrare precisamente con quel tizio?- chiese Michael per sviare l’attenzione da se.
-ha detto che si sarebbe fatto vivo lui al bancone quindi l’unica cosa che posso fare è aspettarlo qui- e così dicendo Talon iniziò a guardarsi intorno cercando di capire chi potesse essere la persona che doveva incontrare, soprattutto perché gli sembrava davvero strano che conoscesse il suo aspetto fisico.
Gli era venuto il dubbio che fosse una trappola? Certo che si, anzi ne era quasi certo. Era per quello che si era portato il figlio appresso. In questo modo avrebbe avuto un aiuto in più. Non aveva detto niente dei suoi dubbi al figlio per non spaventarlo.
-oh merda- sussurrò Talon vedendo che era in grossi guai. Non sapeva se era perché quello che stava andando spedito verso di lui era il suo ex amico, vampiro ovviamente, che lo aveva riconosciuto per puro caso, o se era veramente il suo datore di lavoro.
-cosa-
-non parlarmi, stai pronto a scappare- sussurrò il più grande per non farsi sentire dal vampiro che stava palesemente verso di lui.
-Talon- furono le prime parole che disse il vampiro non degnando di uno sguardo Michael che aveva ascoltato le parole del padre e si stava facendo i fatti suoi mangiando e bevendo.
-Jarvan, eri tu al telefono allora- disse il biondo alzandosi dallo sgabello e guardando l’ex amico negli occhi.
-ovvio. Non credevo che non saresti riuscito a riconoscere la mia voce- disse Jarvan con un sorriso che andava ad aprirsi sulle labbra cosa che spaventò non poco Talon.
-cosa vuoi?-
-basta scappare-
-io scappo perché volete uccidermi per qualcosa che non ho scelto. Non sono stato io a decidere di camminare alla luce del sole- si arrabbiò Talon. Jarvan era stato l’unico a stargli affianco quando ancora non aveva scoperto di essere un diurno. Lo aveva scoperto solo dopo aver bevuto sangue umano direttamente da una persona. Ed era stata la sua fine.
-io non voglio ucciderti!- disse Jarvan incrociando le braccia al petto. Michael stava ascoltando tranquillamente la conversazione mentre addentava il suo tramezzino.
-oh per favore. Tutti quanti avete iniziato a cercarmi per uccidermi fatico a credere alle tue parole- Talon non capiva come mai Jarvan volesse convincerlo del contrario.
-dovevamo farlo altrimenti saremmo stati ripudiati anche noi. Adesso le cose sono diverse perché sono finalmente riuscito a prendere il potere e credimi non ti farei mai del male- Jarvan sembrava veramente sincero ma Talon aveva davvero paura a fidarsi soprattutto perché non ci sarebbe andato di mezzo solo lui ma anche suo figlio.
-potevate ribellarvi all’epoca e non dopo secoli- lo sfidò Talon infuriato con quello che era stato il tuo migliore amico.
-ringrazia il fatto che ci siamo riusciti! ora puoi smetterla di scappare e vivere insieme a noi come doveva essere- disse Jarvan sospirando. -ti prego torna a casa- tentò di convincerlo.
-tanto lo so che appena rimetto piede nella cripta tu mi fai fuori.-
-no, hai la mia parola che non succederà- Jarvan con quelle parole fece definitivamente sospirare sconfitto. A quel punto doveva assolutamente fare una prova soprattutto per la felicità del figlio. Se mai le parole di Jarvan fossero state vere come voleva far credere allora Michael sarebbe potuto tornare dal suo ragazzo, ovviamente sempre se era tutto vero e se il suo ragazzo lo avesse accettato per quello che era: un mezzosangue diurno.
Talon camminò allontanandosi dal figlio facendo cenno a Jarvan di fare lo stesso. Una volta che furono abbastanza lontani da poter parlare senza farsi sentire da Michael Talon parò.
-in quanti sono d’accordo con te?- chiese Michael. Non aveva dubbi sulle buone intenzioni di Jarvan ma se era solo lui era problematico.
-sono io il nuovo capo Talon, sarai sotto la mia protezione. Ma perché ci siamo allontanati?- chiese confuso il vampiro.
-non volevo dare false speranze ad una persona-
 

 
   
 
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