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Autore: MalfoyAmalia    13/11/2020    2 recensioni
Hermione, dopo la guerra, perde parte della sua memoria, quella riguardante i suoi affetti, le amicizie e i nemici che durante i 7 anni scolastici si era creata. Ripartendo da zero, la sua vita rimarrà la stessa o avrà qualche cambiamento?
La storia la si può trovare anche su un'altra piattaforma, wattpad. Ci tengo a precisare che la scrittrice sono sempre io.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 7: Bad end?
Una persona era Blaise Zabini, l’altra era Luna. Il mulatto avrebbe tanto voluto ammazzare il suo migliore amico in quel momento per ciò che stava facendo, ma si trattenne. “Ma cosa cavolo gli passa per quella mente bucata?” fu ciò che si chiese rimanendo in silenzio. Domanda seguita da una serie di epiteti poco carini nei riguardi del suo amico che si tenne per sé stesso. Voleva intervenire, eccome se lo desiderava,  ma era consapevole che così facendo avrebbe solo peggiorato la situazione. Draco, inoltre, non gli avrebbe perdonato facilmente il suo intervenire sulla sua vita privata senza il suo consenso. Per quanto, dunque, avrebbe avuto tutte le ragioni per intromettersi, optò per il silenzio: ne avrebbero discusso in un secondo momento. L’unica cosa che fece fu chiamarlo, preparandosi psicologicamente a raccogliere i cocci che sarebbero rimasti di lui sulla torre,sperando romanticamente che Hermione comprendesse cosa si celava dietro le sue parole, la sua maschera di freddezza e arroganza. Sperava si battesse per rimanergli accanto. Ma ciò non avvenne. In quel momento lei era così accecata dal litigio con i suoi compagni e dai vecchi ricordi che, con le maligne parole della serpe stavano tornando a galla,che non prestò caso alla serpe in sé, ma solo alle sue parole, e questo fu un errore gigantesco poiché in un litigio a parlare non è solo la voce, ma anche la gestualità, la mimica facciale, ma Hermione, ormai piangente, non si accorse di nulla. “Eri tra le poche che non avevo ancora tastato ed approfittando della perdita di memoria ho risolto il problema” continuò. Come se le voci che per anni erano circolate che lo mostravano sempre con una ragazza diversa fossero veritiere. Era stato maligno a dirle ciò, seppure gli occhi e la voce tremante lo tradissero. “Non è stato neppure tanto difficile: sei stata tu ad avvicinarti a me, non potevo mica farmi sfuggire un’ occasione servita su di un piatto così dorato, o sbaglio?” le chiese retorico.
“Io ti odio Draco!Come hai potuto approfittarti di me? Non ti vergogni di te stesso?” chiese lei tra le lacrime avvicinandosi a Harry per essere abbracciata da quello che lei considerava un fratello.
Draco non le rispose, non ci sarebbe riuscito. Luna avrebbe desiderato intervenire a quel punto, ma fu preceduta da Ron di qualche secondo.
“Non le rispondi,eh? Hermione, mi dispiace non averti mai parlato di lui. È stata una nostra mancanza ed è anche colpa nostra quello che è accaduto. Se lo avessimo fatto non avresti ceduto al suo gioco”
Draco strinse i pugni, ma li distese alle parole di Hermione, che ancora stretta al corvino parlò a voce bassa, ma ben udibile nel silenzio della stanza. “Eppure gli devo molto Ron. Lui mi ha anche ridato la memoria” non poteva avercela con lui. Doveva. L’aveva usata,per quanto ne sapeva, ma lui le aveva parlato dell’Hermione che lei ignorava e pensava lui non considerasse. Ridato la vita che per un anno aveva cercato senza successo di ricordare. Qualcosa doveva sicuramente significare. Sarebbe avvenuto ugualmente, non lo metteva in dubbio, ma il solo fatto che era stato grazie a lui non la faceva stare tranquilla.
“Per quanto mi faccia male, ti devo ringraziare. Fingiamo che ho realizzato il tuo sogno di aggiungermi alla lista come segno di gratitudine”.
Entrambi si guardarono per poi volgere lo sguardo verso terra. Lui deglutì per poi annuire. Lei dimostrava forza e fierezza nonostante il contesto schifoso in cui si trovavano. C’era da immaginarlo:infondo era pur sempre la guerriera ed eroina Hermione Jean Granger. Pian piano, vedendo che Malfoy non rispondeva più, cominciarono uno per uno a lasciare la Torre.
“Ti auguro un posto sicuro... e qualcuno che ti aiuti a pelare i gatti meglio di me”.
La Granger, stretta ora tra le braccia dell’amica rossa, si fermò un attimo sul posto, si voltò verso la serpe per poi rivoltarsi e lasciare la stanza, mentre Ginevra le sussurrava parole che Draco non avrebbe mai potuto sentire.
L’unica persona che rimase nella stanza, oltre Blaise, fu Luna, che dovendo parlargli si intrattenne più del necessario. “Sei un totale idiota Draco Malfoy” esordì così la bionda di corvonero fissando il soggetto del suo monologo negli occhi e inclinando leggermente verso sinistra il volto.
“Perché lo hai fatto? Perché le hai detto quelle cose? So che non le pensi quindi non riesco a capirti. Posso comprendere la paura, sai? Ma non questo” il tono era calmo,tranquillo. Davvero le interessava comprendere le motivazioni che avevano spinto il suo compagno di scuola. Essendo da sempre soggetta alle prese in giro (Luna sapeva, infatti, di essere chiamata Luna Lovegood) aveva imparato a guardare oltre agli epiteti che venivano affibbiati e in quell’anno scolastico in particolare, durante il quale la serpe veniva additata come traditore e mangia morte fallito, escluso dai buoni e dai cattivi, lei aveva notato come quella che indossava con il mondo non fosse altro che una maschera. Negli anni precedenti si prendeva per pazza quando credeva che lui ci rimanesse male ad insultare  la sua amica, ma quel giorno si dovette ricredere sulla sua sanità mentale, che non era minimamente intaccata. Aveva prestato attenzione a ogni minimo dettaglio in quella mattina e notato che chi ci rimaneva scottato, nonostante tutte le brutte parole che erano state sputate volta per volta, nonostante quelle stilettate all'orgoglio di lei, era lui. Lei era forte, si sarebbe ripresa con facilità. Malfoy, e questo Luna poteva tuttavia solo ipotizzarlo con cognizione di causa, sarebbe rimasto squartato al cuore per molto più tempo.
"Ho visto come ad ogni parola che pronunciavi, qualcosa dentro di te si rompeva. Tu ti autoferivi Malfoy..." Disse piano.
"Non potevo stare con lei Lovegood. Odiandomi lei soffrirà di meno. L'ho voluto fare per lei, ma l'ho fatto anche per me stesso. Quando ho saputo che non aveva parlato di me con nessuno mi sono sentito morire. Io desidero solo qualcuno che mi ami, un amore alla luce del sole. Il nostro non doveva essere segreto e neppure lo era a dirla tutta. Blaise ne era a conoscenza, Pansy lo sapeva, seppur credeva fosse una cosa passeggera. E noi non ci vedevamo di nascosto. Solo:non eravamo visti dagli altri, che è cosa ben diversa. Era la cosa migliore per entrambi finirla così. So di aver agito per il bene, di aver agito bene. Solo questo non sempre rende felici." Svelò Draco. Lo avrebbe fatto comunque con Blaise quindi fu una fortuna che fosse lì, almeno non si sarebbe dovuto ripetere e rivivere ancora e ancora quella scena dolorosa 
"Sai, infondo sei una brava persona Draco Malfoy. Non tutti lo avrebbero fatto" disse L'una sorridendogli prima di lasciarlo con il castano. Non sapeva cosa l'avesse spinto a parlare con lei. Poteva mentirle, ma non aveva voluto farlo. 
Quella sera perse Hermione come amante, come donna, ma la rivide davvero solo mesi dopo. Era a Diagon Halley, quando orami entrambi avevano conseguito i MAGO. Lei era mano nella mano con Victor Krum con cui aveva riallacciato i rapporti e con cui era da poco fidanzata. Inaspettatamente lo salutò e lui ricambiò il gesto. Divennero semplici ex-compagni. Meno di amici, ma più di nemesi o peggio, sconosciuti.
Tutto il passato venne buttato alle spalle. Quasi come una nuova amnesia, questa volta volontaria, di gratitudine. Lei, in quella giornata, gli disse anche un semplice "Grazie" prima di riprendere per la sua strada.
Ciò avvenne perché Luna le aveva parlato. Quella ragazza! In lei trovò una buona amica. Dopo la mattinata sulla Torre avevano cominciato a parlare più spesso, abbattendo pregiudizi di ogni sorta. Dopo la guerra e ciò che in prima persona avevano vissuto continuare non aveva più un senso. Il giorno in cui incontrò Hermione, lui era con lei, Blaise, Cormac, Rolf e Pansy. Rolf era il ragazzo di Luna. Si erano conosciuti durante una delle ricerche della ragazza sui ricciocorno schiattosi. Pansy, Messi da parte i sentimenti per il biondo, si ritrovò ad essere attratta da un altro componente della squadra di quidditch. Un portiere di grifondoro che fino a qualche mese prima professava amore per Hermione e che odiava le serpi, ma messi da parte i dissapori, si ritrovò ad essere innamorato proprio di una di loro. Blaise e lui erano ancora gli unici single del gruppo.
Per quanto riguarda sé stesso nello specifico, lui non aveva ancora superato davvero il tutto, sebbene dei passi avanti li aveva fatti in quei mesi. Spesso, però, gli capitava di perdersi ancora a ripensare agli ultimi giorni di settembre e alle passeggiate che aveva fatto con Hermione sulle sponde del Lago Nero. Probabilmente non gli sarebbe mai davvero passata, ma c'era speranza. Speranza che avrebbe ripreso a vivere e sapeva si sarebbe innamorato ancora. Un amore certamente diverso, ma sempre e comunque amore. Infondo anche lui era fatto per amare e la ragazza che gli avrebbe scaldato nuovamente il cuore sarebbe stata coetanea della corvonero che stava ridendo ad una battuta che aveva appena fatto e appartenente alla casata di serpeverde, ma ancora non lo sapeva dato che l'avrebbe conosciuta solo mesi dopo al compleanno di Daphne Greengrass.
Anche in quel momento che stava vivendo, però, andava tutto bene.
Camminavano tra i sassi
Sotto il sole, contro il vento
In un giorno senza tempo
Il gigante e la bambina


Note  dell'autrice:
Siamo giunti al termine di questa piccola Dramione che spero vi sia piaciuta. Sono stata combattuta fino alla fine se pubblicare questa versione del finale o quella felice, ma alla fine l'altra ai miei occhi risultava troppo banale quindi spero che non vi dispiaccia la mia scelta. Ringrazio Ladyathena che ha recensito tutti i quasi capitoli e anche chi l'ha letta silenziosamente, chi l'ha inserita fra le seguite, ricordate e le preferite. Ci vediamo ad una prossima storia, un bacio, Amalia ♥ 
  
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