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Autore: Syerra    13/11/2020    3 recensioni
"Tsubasa respira e cerca di mantenere il controllo” gli sussurrò in un orecchio Taro, il capitano si mosse sconnessamente sulla sedia, vide che anche gli altri compagni della Nankatsu guardavano meravigliati la donna di fronte a loro. Chi si sarebbe mai immaginato che il medico sportivo sarebbe stata la loro ex compagna di scuola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L'autunno era arrivato prepotentemente, le temperature si erano abbassate drasticamente e le giornate sembravano accorciarsi sempre di più. Per la prima volta Hitomi non disdegnò il passaggio di stagione, questo voleva dire che avrebbe presto rivisto Genzo.
Arrivò un po' in anticipo alla lezione, trovò la sua amica Kamiya già seduta che le teneva un posto, mentre aspettavano l'arrivo del professore le raccontò del suo ultimo appuntamento. Il ragazzo per far colpo l'aveva portata in un bar appena aperto in centro
“Alla fine c'è scappato pure un bacio, spero di non essere sembrata troppo frettolosa”
“Di cosa parlate?”
A interromperle era stato Suo, il compagno di sedette di fianco a lei.
Kamiya si portò una mano tra i capelli e con uno sguardo malizioso rispose
“Del mio appuntamento”
Per risposta il ragazzo roteò gli occhi per poi concentrarsi sul suo quaderno.
La lezione finì con qualche minuto di ritardo, Hitomi mise tutto via velocemente e si avviò spedita alla prossima lezione, per sua fortuna l'aula non era poi tanto lontana e se si dava una mossa non sarebbe arrivata in ritardo.
“Mitsui aspetta”
Suo l'aveva fermata in mezzo al corridoio, sperò non volesse lamentarsi del nuovo gruppo di lavoro, perché non aveva proprio voglia di sorbirsi i suoi piagnistei
“Scusa ma sono di fretta”
“Sarò breve, mi chiedevo se ti andasse di prendere un caffè insieme in quel bar del centro appena aperto”
Senza volerlo sgranò gli occhi, non immaginava un invito del genere, ma forse stava correndo un po' troppo con la fantasia a causa del racconto precedente. Così con nonchalance rispose
“Per parlare insieme agli altri del progetto?”
“No,ti sto invitando a un appuntamento”
Ok doveva tirarsi fuori da quella situazione imbarazzante
“Mi spiace ma devo rifiutare”
detto ciò iniziò ad avviarsi verso l'aula, ma lui continuò a seguirla e a insistere
“Perché?”
“Perché sono già impegnata”
“A si e con chi?”
Come cavolo si permetteva di guardarla con quell'espressione strafottente?! Molto probabilmente Suo non era abituato a ricevere dei rifiuti, perché obbiettivamente era un bel ragazzo, ma se lo paragonava al suo Genzo diventava del tutto insignificante
“Con un ragazzo”
“Frequenta la nostra università?”
“No è più grande di noi. Scusa ma rischio di arrivare tardi a lezione, ci si vede”
Detto ciò aumentò il passo, ma lui le urlò
“Non mi arrendo”
Cosa diavolo aveva fatto di male per attirare l'attenzione di quell'idiota?!

Era stata una mattinata piuttosto impegnativa, appena arrivata in ospedale aveva partecipato al meeting mensile del reparto di ortopedia, poi aveva ricevuto un paio di pazienti per una visita di controllo e infine era stata chiamata per un consulto medico. Finalmente era riuscita a ritagliarsi dieci minuti per bere il caffè, con fare un po' sconsolato si sedette su una delle poltroncine della saletta ristoro allestita per i medici. Lo squillo del telefono la fece un po' irritare, insomma chiedeva solo dieci minuti di pace, ma il malumore passò alla vista del numero di telefono della federazione nazionale. A chiamarla era la segretaria di Mister Mikami, la donna l'informava della prossima partita di accesso per il campionato asiatico e se era disponibile a parteciparvi, ovviamente accettò di buon grado
“Ottimo le invierò il programma insieme al pass alla sua email. In più Mister Mikami mi ha chiesto di inviarle anche il curriculum dell'infermiera che sostituirà la Signora Misugi, vorrebbe un suo parere”
“Certo, nessun problema”
“La ringrazio dottoressa Mitsui, a presto”
La giornata aveva preso una piega interessante, non vedeva l'ora di sentire Tsubasa e dare la bella notizia a Hitomi.

Era proprio felice, Genzo le aveva dato la conferma della sua partecipazione alla prossima partita con la Nazionale, in più si sarebbe fermato altri due giorni a Tokyo per stare con lei. Senza accorgersene entrò fischiettando in aula e si sedette con un enorme sorriso di fianco all'amica
“Come mai così pimpante?”
“Ho solo ricevuto delle bellissime notizie”
Il suo buon umore continuò per tutta la mattinata, dopo aver pranzato insieme a Kamiya si trovarono in biblioteca insieme al gruppo per il progetto. Trovarono Suo e Ishida ad attenderle, i due stavano già guardando sul computer del secondo una parte della presentazione. Poi Suo si sedette di fianco a lei e senza volerlo si sentì un pochino a disagio, tentò di mascherarlo al meglio e a pensare positivo.
“Bene direi che siamo a buon punto, ci trovarci tra due giorni per finire tutto”
“Kamiya andiamo in stazione insieme?”
“Mi spiace mi vedo con Mudo per un caffè, a domani”
Senza volerlo si trovò sola col ragazzo, lo salutò e iniziò a incamminarsi verso la stazione, ma dopo pochi passe se lo trovò di fianco
“Facciamo la stessa strada”
Per fortuna Suo non fece nessun accenno alla possibilità di un altro appuntamento e continuarono a parlare del progetto
“Ho letto dell'inaugurazione della nuova mostra sugli impressionisti, ti andrebbe di andarci insieme il prossimo weekend?”
Aveva cantato vittoria troppo presto
“No, ho da fare”
“Possiamo andarci un'altra volta, la mostra rimane fino a Gennaio”
Doveva troncare quella situazione, cercò di essere chiara ma non sgarbata
“Suo non verrò mai con te alla mostra, te lo ripeto non c'è trippa per gatti. Sono felicemente impegnata, perciò ti consiglio di lasciar perdere”
Si aspettava delle scuse o di essere mandata al diavolo, invece il ragazzo la fissava con un sorrisino di scherno e mentre saliva sul treno disse “Vedremo”
Lasciandola lì con un'espressione allibita.

I coniugi Mitsui soggiornavano al solito Hotel tutte le volte che passavano a Yokohama. Più volte Sanae li aveva invitati a casa sua, dopotutto lo spazio non mancava, ma la suocera rifiutava ogni volta. Con sarcasmo Hitomi le ricordava “Shizuka non è in grado di accendersi un bollitore, te la immagini a preparasi la colazione da sola?!” effettivamente non ce la vedeva proprio.
All'ora prevista arrivarono al ristorante dell'albergo, Soichiro si fermò ad ammirare i pesci dell'acquario marino, erano così colorati e alcuni li trovava proprio buffi. Sentì la voce del nonno chiamarlo,così con un enorme sorriso corse altavolo. Il bimbo venne abbracciato con affetto dal nonno, mentre la donna lo salutò con un sorriso. Hitomi notò subito lo sguardo polemico della madre che la stava squadrando, pronta a trovare il minimo difetto, di fatto non riuscì a reprimere una polemica sul suo maglione, a suo dire, poco appropriato. Per evitare una scenata, la ragazza contò mentalmente fino a dieci, mentre suo padre le sorrise bonariamente stringendola un po' a sé. Anche durante la cena sua madre continuò a pungolarla, raccontandole quanto fossero meravigliosi i figli delle sue amiche, tutti così intelligenti e cordiali, tentò di non cadere nella tela del ragno e le rispose sempre a modo. Quella sera non poteva permettersi di litigare con Shizuka, doveva dare tutto il suo appoggio a Sanae, capì che stava per sganciare la notizia quando iniziò a torturare il tovagliolo appoggiato al grembo
“Volevo informarvi della mia frequentazione con un uomo, il suo nome è Tsubasa Ozora”
La donna più anziana smise di mangiare, con eleganza appoggiò le posate sul bordo del piatto e si pulì delicatamente la bocca per poi rivolgere uno sguardo indagatore alla nuora
“Chi sarebbe?”
“ È il capitano della nazionale di calcio cara, è conosciuto anche all'estero per la sua bravura”
A quelle parole parole Shizuka assunse un'aria contrariata e uno sguardo indignato sentenziò
“Un calciatore, mio dio cara pensavo avessi più buon gusto”
“Già Sanae perché mai dovresti frequentarti con uomo così importante, simpatico, talentuoso e amato da tutto il Giappone e gran parte del mondo?!”
Senza volerlo Keiichi a scappò una risatina, mentre Shizuka scoccò uno sguardo infuocato alla figlia che già si stava pregustando la discussione, ma l'uomo bloccò tutto sul nascere
“Ti ringrazio Sanae per averci informato, questo indica quanto tu sia una donna intelligente e rispettosa, perché non eri tenuta a dirci nulla. Siamo lieti della tua frequentazione e spero di poter conoscere Ozora in futuro”
Dicendo ciò posò una mano su quella della nuora per farle sentire il suo sostegno
“La ringrazio”
Capendo di non poter interferire la moglie si dipinse un sorriso falso e continuò a mangiare.

Stavano per tornare a casa, quando Hitomi con la scusa di aver dimenticato di dare un foglio da firmare dell'università al papà tornò indietro. Arrivò alla stanza dei suoi genitori e non si sorprese dalla faccia stupita della donna quando se la trovò davanti, poi con aria annoiata le disse che se aveva bisogno di suo padre lo avrebbe trovato al piano bar
“Non ho bisogno di papà, devo parlare con te”
Lo stupore di Shizuka aumentò, la fece entrare e le chiese cosa volesse
“Volevo chiarire un paio di cose, non provare neanche a pensare di fare del male a Sanae o di portarle via Soichiro”
“Sei impazzita?!”
“No, so solo come ragiona la tua mente malata. Soichiro non è solo l'erede dei Mitsui,è prima di tutto il figlio di Sanae e Hideaki. Ti avviso mammina, se proverai a separarli o a screditare Sanae giuro che te la farò pagare cara. Chissà come sguazzerebbe la stampa a sapere dov'eri quando tuo figlio ha esalato l'ultimo respiro nel letto d'ospedale”
Le due donne si fissarono con astio, nessuna delle due sembrava voler cedere con lo sguardo, Hitomi sapeva di aver toccato il punto giusto e di averla in pugno
“Perché sei sempre dalla sua parte?!”
“Lei mi ha salvato nel momento più buio, c'è sempre stata senza chiedere nulla in cambio. È stata più lei mia madre che tu”
Detto ciò la lasciò lì chiudendosi dietro la porta, con la consapevolezza di aver messo al suo posto la donna.


Ed ecco che è arrivata prepotentemente Shizuka,di certo non è un personaggio positivo, crea "involontariamente" delle tensioni e il suo rapporto con la figlia è proprio complicato. Spero vi sia piaciuto questo capitolo, ringrazio tutti coloro che leggono recensiscono la mia storia. Ci si vede al prossimo capitolo
   
 
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