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Autore: Oh_my_Darvill    14/11/2020    2 recensioni
[Deception]
Sono Cameron Black, ho un gemello Jonathan e siamo due illusionisti; mio fratello è stato colpevolizzato dalla donna misteriosa per un omicidio da lui non commesso e da allora collaboro con FBI per scagionarlo e provare la sua innocenza.
L'unico problema? Lui in questo momento è libero con la vera colpevole e io sono in prigione al posto suo, quindi devo assolutamente trovare modo di far capire la mia vera identità e fermare i piani dell' astuta donna misteriosa.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KEY'S POV
Non potevo ancora crederci che Jonathan mi avesse baciato, tutto ciò non era nemmeno mai successo con il mio collega, possibile fosse accaduto proprio con lui?
Non mi pareva ancora vero, dovevo assolutamente sfogarmi con qualcuno, qualcuno che conoscesse bene entrambi e l'unica persona che mi venne in mente fu Dina, ex ragazza di Jonathan, ex produttrice dello show dei ragazzi e membro del gruppo magico.
Questo gruppo si occupava di studiare attentamente sceneggiatura, il numero di magia affinché riuscisse bene e senza che nessuno dei due gemelli si facesse male; invece durante questo anno ci hanno aiutato nella risoluzione dei nostri casi del FBI come aveva fatto Cameron; oltre Dina il gruppo è formato dall' intelligente Jordan e del forzuto Gunter.
"Ehi ma che combinate? Non ve ne starete andando pure voi." Sembrava che quel giorno fosse il giorno dell' abbandono, dato che, trovai pure loro tre intenti a sgomberare l'edificio dove si trovavano per lavorare insieme.
"Invece hai indovinato, è inutile rimanere qui, Jonathan è tornato in prigione e Cameron ci ha abbandonato. Che potremmo mai fare ora noi tre? Voltiamo pagina e andiamo avanti con la nostra vita." Mi rispose Gunter.
"Key, tu tutto bene?" Mi domandò la ragazza.
"Già hai una faccia sconvolta!" Intervenne l'altro.
"Beh... si è successa una cosa strana. Non so spiegarmela."
A quel punto riferì ai miei amici del doloroso addio con Cameron e della vicenda al penitenziario, bacio incluso.
"Ma questa è una cosa da pazzi. Non può essere vero!" Esclamò Dina non appena finì di raccontare, "Cioè non sono gelosa, tranquilli. La mia storia con lui è finita da tempo..."
"E poi Key, ma non sei il tipo di ragazza per Jonathan!" Mi fece notare Gunter.
"È ciò che penso pure io. Per me infatti sta mentendo e cerca di spacciarsi per Cameron per uscire, chissà, magari si sono accordati."
"Ma io Cameron non l'ho mai mai visto interpretare la parte dello stronzo, avrai notato pure tu che è sempre un tenerone, non sarebbe in grado di spaccarti il cuore. Che mi dici poi di Jonathan e del suo comportamento con la guardia? Scommetto quello che vuoi che lui non avrebbe mai detto una cosa del genere, è sicuramente più da Cameron tutto questo. Suo gemello ha sempre quel aria sufficiente e quel fastidiosissimo tic: gioca in continuazione con quella monetina."
"Ehi Jordan, sai bene che quello è stato un regalo di suo padre." Lo rimproverò la ragazza con le treccine.
"Aspettate: lui non se ne separa mai giusto?" iniziai a insospettirmi; qualcosa non mi tornava, la moneta al penitenziario perché non l'aveva tra le mani?
"Si esatto." Mi rispose Gunter.
"La tiene sempre in mano, è più forte di lui non riesce proprio a non tirarla in aria o a farla passare continuamente tra un dito e l'altro."
"Come mai questa domanda? C'è per caso sfuggito qualcosa?" Replicò Jordan, il ragazzo più piccolo.
"Certo, ma perché non c'ho pensato prima? Al penitenziario non l'aveva oggi, ha sempre tenuto la mani fisse di fronte a se e..." a quel punto mi tastai nelle tasche della giacca e con enorme sorpresa in una trovai un foglio ripiegato su sé stesso.
"È ciò che pensiamo noi?"
Annuì per quanto potesse sembrare strano Jonathan ci aveva consegnato ciò che la Donna Misteriosa stava cercando disperatamente da tantissimo tempo.
"Jonathan non ti lascerebbe mai la mappa, piuttosto andrebbe a cercare la sua ricchezza da solo." Mi rispose Jordan.
A quel punto ci scambiammo un'occhiata e non avemmo più dubbio su chi si trovasse in carcere:
"Cameron è in prigione al posto di Jonathan!" Esclamammo all' unisono.
"Adesso come facciamo a farlo uscire da lì?" Domandai.
"Oddio non posso credere che un agente del FBI abbia voglia di far evadere un detenuto."
"Gunter sai bene che sia Jonathan che Cameron, soprattutto quest'ultimo ... cioè... ok...entrambi sono innocenti. Quindi è giusto farlo. Avete idee?"
Ci pensammo per diversi minuti finché Jordan in men che non si dica elaborò un piano che non era male, anzi era perfetto e tutti quanti noi buttammo giù altre idee affinché il piano non potesse far acqua in nessun fronte, a quel punto tornai dal mio amico al penitenziario, avevo delle domande da porgli.
"Ehi!" Esclamai.
"Ehi di nuovo qui? Ti manco così tanto mia bellissima assistente? Spero che ora mi crederai, non ho mai detto a nessuno che una volta ti avevo chiamata così... anche perché se ti ricordi bene... tu mi avevi proibito di chiamarti in questo modo, anche se non so' che ci sia di male in questo bel nomignolo."
"Cameron... Cameron... ti credo! Ma dimmi questa che cos'è?"
"È la mappa del tesoro. La possiamo chiamare così? Cioè è la mappa dei miei avi..." continuò a spiegarmi ma lo interruppi.
"Si, si ho capito. Ho capito! Cosa dovremmo fare?"
"Seguirla e rintracciare i due pazzoidi. Così io potrò uscire da qui. Ma ora te la faccio io una domanda: come mai hai cambiato idea e ora credi che sono Cameron e non Jonathan?"
"Lo vuoi proprio sapere?"
"Certo!"
"Ciò che mi ha fatto credere che sei realmente tu è stato questo gesto! Il tuo gemello non lo avrebbe mai fatto con me."
Gli presi il viso in modo tenero ed affettuoso e mi avvicinai rendendogli il bacio di prima.
"Kay... ma?!" Farfugliò ma dopo qualche secondo si lasciò trasportare.
Qualche minuto dopo si sentì il rumore di una sbarra aprirsi ed un urlo stridulo ci fece sussultare e staccare.
Chi poteva essere? Chi ci aveva disturbati?

JONATHAN'S POV
La vidi davanti al bancone del bar mentre stava sorseggiando il suo cocktail nel suo bel vestito rosso che la fasciava nei punti giusti; avvertì la stessa identica scossa che mi aveva pervaso la prima volta che la incontrai, possibile che provassi ancora attrazione per lei dopo tutto quello che mi aveva fatto?
Mi sedetti nel posto accanto al suo.
"Un margarita!" Ordinai.
"Ehi bellezza come ti senti da uomo libero?"
"Benissimo, a te devo dare tutto il merito. Brindiamo?"
"Jonathan Black in versione umile. Ma che onore. Quindi il nostro piano è filato bene?"
Il cameriere appoggiò il mio ordine davanti a me, lo presi tra le mani e a quel punto D.M. fece tintinnare il suo bicchiere contro il mio.
"A meraviglia Cameron è in carcere al mio posto, per il momento nessuno si accorgerà del cambio e in più ho questo per te!"
"Ma che soldatino ho plasmato. Cameron se lo è meritato, se mi avesse dato ciò che gli avevo chiesto, il diamante Lince, tu saresti potuto uscire prima di prigione."
"O magari sia io che lui saremmo entrambi in carcere: io per il tuo finto omicidio e lui per aver rubato il diamante."
"E lo difendi pure?" Mi chiese.
"È pur sempre mio fratello. Comunque ora prima di avere la mappa mi devi una cosa: ancora non mi hai detto come ti chiami."
   
 
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