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Autore: thembra    17/11/2020    2 recensioni
“…non è priva di sensi Gohan…”
“Ngh…”
Lo spirito del namecciano vibrò d’agonia reagendo a quel singhiozzo, l’aura che percepiva in Gohan era pura tortura, era terrore e confusione; nemmeno quando gli aveva comunicato della morte di suo padre che lui era solo un bambino aveva reagito così.
Prese fiato facendosi forza per pronunciare le parole giuste.
“…è morta.”
Genere: Avventura, Azione, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Goku, Un po' tutti | Coppie: Chichi/Goku
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cominciavano a delinearsi, a centinaia di metri più in basso, i confini della grande città dell’Ovest. 

La tempesta della notte precedente aveva lasciato un cielo terso e tiepido ed il sole splendeva immenso. 

 

Sopprimendo uno sbadiglio, fra la storia del ritardo e la scoperta del suo alter ego, Chichi aveva davvero dormito pochissimo cominciò a scendere di quota verso il suo punto di atterraggio preferito ovvero la torre dell’orologio. 

 

Sperava solamente di riuscire, come le aveva suggerito Stillah, a mantenere la calma e un profilo basso; ora che c’era un altro frammento di anima dentro il suo spirito questi risultava ancora più lucente agli occhi dello spettro nero quindi doveva far di tutto per nasconderlo o Aghòs l’avrebbe ritrovata subito; e poi c’era la questione di come agire con Bulma, non voleva assolutamente coinvolgerla la faccenda era troppo pericolosa e neanche Vegeta e Goku se era per questo, Kami-samaMa com’era possibile che fosse addirittura sposata con quest’ultimo nell’altro universo?! Che poteva averci trovato in lui la sua controparte adulta? 

 

Come una carezza, tiepidi e fugaci, alcuni ricordi le bombardarono la mente. 

Goku in canottiera che tagliava la legna a mani nude, Goku che si voltava accettando con un sorriso la fresca limonata che gli aveva portato, Goku che combatteva sul ring, Goku che la stringeva a sé, Goku che… 

 

Distratta e super imbarazzata sbagliò i calcoli atterrando prima di raddrizzare le piante dei piedi sbilanciandosi in avanti rischiando quasi di cadere a terra. 

 

'Concentrati Chi!’ 

 

Sistemandosi bene lo zaino si diresse alle scale scendendo velocemente i gradini, una volta in basso aprì leggermente la porticina per assicurarsi che nessuno guardasse verso di lei prima di sgusciare fuori e mescolarsi alla folla mattutina che occupava la piazzetta adiacente la torre. 

Da lì in poi raggiungere la scuola sarebbe stato uno scherzo, cinque minuti al massimo e ... 

 

‘Ma che diavolo?’ 

 

Cosa stra-diamine era successo? 

 

La strada che doveva prendere era … sparita! Al suo posto una voragine profonda più di cinque metri inghiottiva l’acqua che fuoriusciva dall’idrante divelto posto all’angolo dell’incrocio dal quale si entrava nel piazzale del palazzo nella quale la sera prima aveva finto di vivere. 

 

Decine di operai stavano lavorando alacremente per sistemare i danni provocati probabilmente da un microsisma o qualcosa del genere a quanto stava sentendo da due anziane che chiacchieravano a pochi passi da lei. 

 

Scuotendo la testa deviò direzione prendendo a correre. 

Non aveva fretta ma per qualche ragione quel posto lo voleva evitare. 

Un flash le balenò in mente mostrandole un cielo cupo e piovoso, due occhi rubino dalla folle crudeltà e udì un sibilo fra i pensieri che … 

 

Aumentò la velocità allontanandosi più che poté sbattendo contro qualcuno senza preoccuparsi di chiedere scusa. 

Qualcosa cadde a terra fuoriuscendo dalla zip semiaperta della tasca laterale dello zainetto finendo ai piedi di un uomo immobile. 

 

Una mano raccolse l’oggetto che si rivelò essere un portadocumenti rigido.  

Col colpo si era aperto e all’interno, poste dentro i piccoli alloggi trasparenti decine di tessere mostravano la foto di Chichi. 

Carta d’identità, tessera studentesca, badge per i trasporti, carta di credito e ... 

 

‘Questa poi ...’ 

 

Levando appena il mento Vegeta seguì con lo sguardo la traiettoria di Chichi lasciandosi sfuggire uno sbuffo divertito. 

 

‘Che hai intenzione di fare Kakaarot?’ 

 

Accanto a lui, perfettamente camuffato con abiti poco appariscenti un giaccone slacciato a coprire la t-shirt col logo della C.C. ed un cappello con visiera in testa, Goku rimase un attimo in silenzio. 

 

Aveva, mentre Chichi sbatteva la propria spalla contro quella di Vegeta, incrociato per un’istante lo sguardo di lei e non seppe proprio spiegarsi cosa l’avesse trattenuto dall’acchiapparla e portarla via. 

Aveva un disperato bisogno di parlare con lei, di vedere bene quei suoi meravigliosi occhi aperti e vivi, di sentire la sua voce di … sentire lei ma non poteva rischiare di spaventarla, doveva avere pazienza. 

 

Se quello che l’altro Goku gli aveva detto era vero, la questione era davvero delicata e andava trattata con riguardo e calma.  

Dovevano capire bene come approcciare Chichi e visto che era evidente che non avesse molta simpatia né per Goku né per Vegeta avrebbero dovuto trovare qualcun’altro ma chi? Nemmeno Bulma era un’opzione valida dal momento che Chichi non l’avrebbe mai coinvolta quindi erano punto e a capo. 

 

‘Non ne ho idea ami- ...’ 

 

Vide, nel pronunciare quella frase, ciò che Vegeta gli stava mostrando ovvero la tessera di iscrizione al 24° Torneo Tenkaichi in qualità di campionessa in carica contenuta nel portadocumenti smarrito dalla ragazzina ed un paio di idee gli balenarono in mente. 

 

 

 

…................... 

 

 

Seduta al suo posto Chichi osservava il banco vuoto di Bulma non sapendo se essere grata o delusa dell’assenza della sua amica. 

Osservando il cellulare notò che non le aveva scritto alcun messaggio, strano, di solito se mancava la avvertiva. 

 

Sbuffò spostando lo sguardo fuori dalla finestra distraendosi a guardare le bianchissime nuvole dentro al cielo blu. 

In un paio di esse vide delle buffe forme che somigliavano alle cose più strane, un coccodrillo, col lungo muso dalle fauci semiaperte con tanto di denti aguzzi in bella mostra occupava quasi mezzo orizzonte e non poté fare a mano di chiedersi lei, se davvero quelle forme fossero casuali o se qualche Kami, annoiato quanto lei, si divertisse a dipingere il cielo con le nuvole, così, tanto per passarsi ilo tempo … erano troppo somiglianti tropOh quest’altra sembrava una palma, ritta sopra una … nuvola, hah! Per una volta una nuvola aveva davvero l a forma di una nuvola … però era strana … il sole la incendiava dando solamente a lei un colore dorato e la palma piantataci sopra adesso nel tronco mutava, e … e le parve, per un’istante, di vederci Goku sopra quella nuvola d’oro e … 

Chiuse gli occhi quando per davvero la nuvola e la palma smisero di essere nubi mutandosi in ricordi. 

 

Sentiva sé stessa volgere lo sguardo al cielo infuocato dal tramonto, sentiva la fresca brezza scivolarle lungo le guance e cercavano i suoi occhi, cercavano nel blu una nuvola sola, fra le migliaia presenti quella sera finché la trovarono i suoi neri occhi seguendone la scia fino a quando essa discese come una cometa portandole colui che la guidava che guardandola col sorriso più bello di sempre saltava giù mostrandole mentre lei gli correva incontro felice il bottino del mattino. 

 

Sbuffò per l’ennesima volta scacciando quei pensieri assurdi … che noia. 

 

 

‘… signorina Gyumao se trova la mia lezione così tediosa perché non si accomoda in corridoio, là nessuno disturberà il suo daydreaming ...’ 

‘Eh? No, ma io ...’ 

 

L’inflessibile volto del suo insegnante di inglese annuì verso la porta e lei, rossa in viso più di un pomodoro si diresse mortificata all’uscita; non le era mai successo di finire in punizione … accidenti! 

Sbattendo la porta si diresse allo stanzino dei secchi. Com'era da prassi nelle punizioni ne avrebbe riempiti un paio e sarebbe stata immobile accanto alle ante in attesa del suono della campanella.  

Lanciò uno sguardo all’orologio appeso in corridoio, mancavano ancora tre quarti d’ora. 

Sperava solo che non fosse passato nessun professore, non voleva macchiare il suo impeccabile curriculum scolastico solamente perché a causa di quell’imbecille di un Goku si era fatta beccare a …  

 

Grrrr diamine!’ 

 

-zzzzz trrz- 

 

In quell’istante le vibrò il cellulare che sapientemente aveva imboscato nella tasca interna della gonna. 

Posando un secchio dinnanzi ai propri piedi si guardò intorno accertandosi di non poter essere vista. 

Premendo il pollice sul sensore di riconoscimento sbloccò l’apparecchio andando sull’icona della chat strapiena di messaggi aprendo quella che aveva in comune con Bulma, che strano lì di messaggi ce n’erano solamente due, e gli altri? Ebbe presto la risposta. 

La turchese le aveva scritto che si era addormentata ma che era in arrivo e l’avvisava di averla inclusa in una chat a quattro con lei Vegeta Goku. 

Ecco cos’erano tutti gli altri. 

Riluttante toccò l’immagine del gruppo scelto da Bulma, ovvero un quartetto di verdure, rispettivamente una carota dall’espressione ebete, un ceppo di cavolo cinese dallo sguardo acuto, una patata blu dagli occhi turchesi e una melanzana che faceva l’occhiolino che, tenendosi a braccetto alzavano una sottilissima gambetta in aria in un accenno di can can. 

 

Le scappò un sorriso involontario. La scelta degli ortaggi era tutto fuorché casuale ne era certa, però pareva azzeccatissima. 

 

Aprì la chat e a parte un paio di messaggi di Pata-Bulma, moderatrice del gruppo, che salutava e spiegava il perché li avesse convocati a sé, uno di Vegeta che accanto all’icona del cavolo spiegava di essere lui e salutava brevemente, gli altri 19 erano tutti della carota-Goku. 

Salutava.  

Si palesava.  

Raccontava quello che stava facendo in classe. 

Sbagliava tre parole ogni due. 

Nel messaggio successivo, seguite da un cancelletto riscriveva le parole errate sbagliandone di nuovo. 

Mandava un paio di meme scemi. 

Scriveva qualcosa di scemo. 

Si rendeva conto che anche nei messaggi di correzione c’erano errori e riprendeva la solfa dei cancelletti. 

Mandava una foto scattata di nascosto in classe in cui Vegeta si infilava le dita nel naso annoiato. 

Vegeta a questo punto gli manda un paio di insulti intimandogli di cancellarla. 

Goku manda lo sticker di un bassotto con la goccia al naso che fa spallucce a mò di me ne frego. 

Bulma manda lo sticker di un chihuahua con gli occhi a cuore. 

Goku manda un’altra foto di Vegeta dove stavolta si gratta il pacco. 

Vegeta gliene dice di ogni. 

Bulma ride attraverso le giuste emoticon. 

Goku posta l’ennesima foto di Vegeta, stavolta in asciugamano intento a uscire dalla docc- 

 

E mentre Chichi arrossisce fino alle orecchie, timore o meno quel nanetto ha un fisico da urlo, un paio di piani più in alto scoppia il finimondo. 

 

Riesce benissimo a sentire le grida di Vegeta inveire contro Goku e questi ridere mentre si dilegua, a sentire dallo stridere di banchi e sedie, dalla traiettoria del piccoletto. 

Si aprono le porte, si ode la voce esasperata della professoressa che li caccia dall’aula e poi passi e insulti e salti giù per le scale e di nuovo insulti e le risate di Goku ad ogni minaccia di Vegeta, e lo stridere delle suole di gomma sul lucido pavimento, il sommesso grido dell’inserviente che li intima di non correre ma la corsa continua, i passi e le voci si avvicinano e … 

 

Diamine le stanno andando incontro! 

La sua sezione infatti è a pochi metri dall’uscita. 

 

Fa appena in tempo a voltarsi che i due fanno capolino da dietro l’angolo ma non la vedono o se la vedono lo fanno troppo tardi quando un piede di Goku oramai finisce nel secchio posato a terra che lo fa scivolare in avanti andandole addosso sbilanciandola facendole cadere l’altro secchio e … 

 

La porta della sua sezione si apre e ciò che il professore si trova davanti è ridicolo … assurdo … 

 

Chichi, completamente fradicia è sovrastata da Goku, zuppo completo il quale a sua volta è assalito da un incazzatissimo quanto egualmente bagnato Vegeta che non finisce di insultarlo e … solo allora pare accorgersi di Chichi, arrossisce e si allontana mentre il professore li manda di corsa dal Preside nell’esatto instante in cui Bulma apre le porte d’entrata. 

 

Heilà ragazzi, che mi sono persa?’ 

 

 

….................. 

 

 

Da dietro la scrivania il preside Satan li fissava severo reggendo l’enorme doppio mento sul dorso delle proprie mani intrecciate. 

Sconvolta Chichi a malapena riusciva a sostenere il suo sguardo, era zuppa d’acqua gelida e incavolata marcia. 

Mordendosi il labbro si strinse nelle spalle sopprimendo uno starnuto. Se si ammalava li stecchiva quei due imbecilli. Rivolse ai due un’occhiata omicida e, se non fosse che li aveva già sparati in aria, Vegeta si sarebbero rizzati i capelli in testa dalla paura, Goku stranamente rimase impassibile limitandosi a metterle attorno alle spalle la sua enorme giubba della divisa. 

 

‘Cinque giorni di punizione per voi due scapestrati e uno per te miss Gyumao che … 

‘Non centro niente!!!’ 

 

Le parole le uscirono di bocca prima che riuscisse a ragionare.  

Aveva il torneo da lì a pochi giorni, non poteva tardare ulteriormente o non sarebbe riuscita ad allenarsi a dovere! 

Schiudendo gli occhi il preside continuò imperturbato. 

 

‘ … come dicevo, due per te Gyumao Chichi mentre alla nostra Brief un bel richiamo per essere arrivata in ritardo senza giustificazione … può andare Miss Brief, anche lei Chichi e voialtri scimmioni ma vi aspetto ogni giorno dopo la fine delle lezioni per la vostra punizione … a partire da oggi wahha hah ah!’ 

‘Ma ho il club di kendo e karate e ...’ 

‘Allora è deciso! Aspetterò anche te per i prossimi cinque giorni miss Gyumao, faremo grandi cose insieme!’ 

 

E ridendo di una voce rauca e odiosa li congedò. 

Chichi, esterrefatta, non riusciva a muoversi dallo shock e dalla rabbia tanto che Bulma dovette trascinarla letteralmente via dall’ufficio o a detta dell’espressione omicida che questa aveva in viso, del povero Mr. Satan sarebbe rimasto ben poco. 

 

‘Bel lavoro coglione … adesso non ci guarderà neanche più in faccia ...’ 

 

Veramente incazzato Vegeta superò Goku per far ritorno in classe ma quest’ultimo sentì a malapena il commento dell’amico, i suoi pensieri erano rimasti fossilizzati su quello che era successo pochi minuti prima. 

Quando le era caduto addosso aveva sentito qualcosa scuoterlo fin nel profondo; guardando dentro gli occhi di lei aveva visto un mondo immenso e puro ma anche tanta, tanta tristezza e … capì. 

Tuttavia, se quel dannato professore non li avesse interrotti avrebbe scoperto di più ne era sicuro. 

Stranamente serio seguì Chichi con lo sguardo incrociando quello preoccupato di Bulma al quale rispose con un breve sorriso ed un cenno a proseguire. 

 

‘Perché indugi ragazzo?’ 

‘V-vado, la saluto Preside, e grazie.’ 

 

 

…...................... 

 

 

‘Kyaaaaaaaaaaaaaaah!’ 

‘Kyaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah’ 

‘KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH!!!’ 

La notte era scesa da ore ma lei non accennava a fermarsi anzi, in ogni colpo sembrava trovare nuova grinta e forza. 

 

‘ Ha una stamina infinita...’ 

 

Vegeta, il vero Vegeta, appoggiato ad un masso vicino a Junior assisteva allo sfogo col quale Chichi stava scaricando tutta la sua rabbia contro un gasatissimo Goku. 

 

‘Dev’essere incavolata forte ...’ 

‘Uh?’ 

‘Senti che picchi emana la sua aura?’ 

 

Concentrandosi Vegeta annuì trovando esatte le parole di Junior. 

  

La ragazzina era forte, mirava in punti precisi, sapeva dosare la forza e combatteva con l’unico scopo di vincere, senza risparmiarsi, senza distrazioni. 

Il suo stile era perfetto e, dall’espressione compiaciuta di Goku poteva dire con certezza che anch’egli la pensasse così; Goku che, grazie alla magia di Junior era stato camuffato a puntino in modo che nessuno lo potesse riconoscere. 

  

Il mondo stava davvero per finire se nell’arco di neanche dodici ore a quel cretino di uno scimmione erano venute non una ma ben due idee geniali, tre se si teneva conto di quella scartata per via dell’indisposizione di Stillah, ma era comunque un record per quel babbeo che ora tutto contento si faceva menare dall’isterica ragazzina nascosto sotto finti capelli biondo oro e una barbetta hipster. 

 

A lui il namecciano aveva riservato un trattamento più rispettoso modificando con un incantesimo solo le fattezze del suo viso e cambiandogli taglio e colore di capelli mutando il nero verso un castano ricco. 

 

Si erano presentati al castello del grande Gyumao come maestri erranti di antiche e potenti arti marziali e non ci aveva messo molto il buon vecchio Juma ad accoglierli in casa sua e offrire loro vitto alloggio e una lauta ricompensa se avessero allenato la sua adorata figlia in vista dell’imminente torneo. 

In questo modo l’avrebbero tenuta d’occhio durante la notte mentre ai due bambocci sarebbe toccato il turno giornaliero. 

Sperava solo di potersi fidare di quei due. Erano forti non c’era dubbio visto che erano riusciti a imprigionarli entrambi e gonfiarli di botte, ma sembravano inesperti, acerbi e istintivi, l’unica su cui si poteva contare pareva proprio essere Bulma che nonostante la bomba ricevuta aveva retto il colpo egregiamente. 

 

 

 

 

…........... flashback............ 

 

 

 

FSSSSTH 
Un’ombra si materializzò a pochi passi da loro rivelando le sagome di … Junior Goku, un altro Goku ed un altro Vegeta (non troppo contento della situazione a quanto pareva) la stavano fissando alquanto in imbarazzo, forse perché indossava solamente una leggerissima vestaglia vedo non vedo che a malapena le arrivava a metà coscia? Ma non era questo il punto, il punto era … 
  
Waaaargh che diavolo!?” 
Bulma presto dammi un paio di Senzu!” 

 

 

Gli erano capitati in camera grazie al teletrasporto di Goku per essere rimessi in sesto dai fagioli che Bulma possedeva e dopo aver spiegato tutto alla turchese avevano chiesto il suo aiuto per poter risalire all’anima dispersa e proteggere la Chichi di quel mondo. 

 

L’entusiasmo con cui aveva accettato tartassandoli di domande era tipico di lei e non sembrava minimamente turbata d’avere a che fare con una versione più adulta e scorbutica del suo fidanzato anzi, sebbene lui non le avessedato  motivo alcuno di pensarlo o confermato nulla, Bulma gli aveva chiesto se anche nell’altro universo loro due … ci dessero dentro. 

 

Rosso più di un peperone l’aveva sgridata per la sfrontatezza ricevendo in tutta risposta una limpida risata, poi si era fatta seria ed aveva chiesto quanto era in pericolo la vita di Chichi al che si era messa a pensare a qualcosa che potesse tenerla sotto controllo in maniera discreta e silenziosa, qualcosa che potesse portare sempre con sé senza sospetto e cosa c’era di meglio del proprio smartphone? 

Presto fatto! E si era messa all’opera per studiare un’applicazione spia da spacciare per chat. 

 

 

…........... fine flashback............ 

 

 

 

Trrrrrr trrrrrz 

 

Vibrò il cellulare che le aveva dato la turchese, in cui era installata la chat nella quale, grazie ai numeri clonati dei due ragazzini, erano presenti anche loro. 

Strinse gli occhi rileggendo i messaggi della chat chiedendosi come facesse il suo alter ego ad essere così infantile e scemo. 

Gli era stata raccontata da Bulma, l’avventura di quel pomeriggio che aveva visto Chichi essere messa in punizione e quindi arrivare in ritardo a casa per l’allenamento coi suoi due nuovi maestri. 

 

‘Sai, a differenza di te che sei finito sulla terra da adulto e per tutt’altre circostanze in questo universo sia tu che Goku vivete qui da sempre ...’ 

 

Junior, intuiti i pensieri di vegeta si permise di dire la sua. 

 

‘Che vuoi dire?’ 

‘Sia Goku che Vegeta sono nati qui, e sono cresciuti da Terrestri, coi loro ideali le loro pecche e le scemenze come qualsiasi altro ragazzino adolescente … non dubitare di loro, hanno un grande potenziale. Sono anni che tengono Star city al sicuro mantenendo un profilo bassissimo... ’ 

‘Sono nati qui?’ 

‘Sono molti i sayan venuti sulla Terra. Il re e la regina fuggirono qui circa vent’anni fa, ancora prima di concepire l’erede del loro regno decaduto per mano di ’ 

‘Freezer?’ 

Nah, ha cercato di aiutarvi da quel che so anche se di lui si sono perse le tracce da anni, colui che ha distrutto il pianeta Vegeta è estremamente più avido potente pericoloso e maligno di Freezer … pensa che ha raso al suolo un mondo intero solamente perché non è riuscito a trovare quello che cercava ...’ 

‘Arriverà anche qui?’ 

‘È già arrivato … e ce lo avete portato voi, o per l’esattezza, lei.’ 

 

Girando il pollice verso destra Junior indicò Chichi e sbarrando gli occhi Vegeta capì. 

 

Proprio in quel momento Goku riuscì a mettere Chichi al tappeto e s’innalzò in aria la frizzante felice e appagata risata di lei mentre i pensieri di Vegeta si tingevano di nero. 

 

Erano finiti dentro qualcosa di enormemente più grande di loro. 

 

 

 

Eccomi qua. 

Un pre aggiornamento dai, un pasticcino ripieno di mistero e ironia in attesa di ciò che verrà … prima o poi, si spera non fra altri due anni …. 

Doh... 

Ovviamente scusatemi ma sul serio … stare a sto mondo mi uccide XD XD XD 

 

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Grazie infinite anche a chi commenta, prometto che risponderò presto!!! 

Un bacio 

 

TH 

  
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