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Autore: Anmo    23/11/2020    0 recensioni
"Era solo un cane che mi ha cambiato la vita" è un libro scritto dalla sottoscritta, pubblicato il 26 ottobre 2020. L'acquisto del suddetto libro aiuterà economicamente un'associazione no profit che si occupa del recupero di cani abbandonati in strada, per curarli e ricollocarli in nuove famiglie pronte a riceverli. Ovviamente vi sono dei costi di gestione (alimentazione, sterilizzazioni, cure mediche) abbastanza elevati. Con l'acquisto di questo libro perciò aiuterete a ricoprire i vari costi e aiuterete tanti pelosi a riavere una nuova vita!
Il libro è in vendita su tutti i principali Store online Amazon IBS Mondadori Store Feltrinelli, ecc. e ordinabile anche in tutte le librerie. Troverete il link Amazon all'inizio di ogni capitolo.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

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Avete presente quando nasce un bambino e lo si fa vedere a tutti? Ecco, stessa cosa. Vennero i vicini, gli aprimmo la porta e trovarono lei seduta per terra che li guardava, con la codina che scodinzolava allegramente sul pavimento. Poi toccò alla nonna. Be’, gliela facemmo conoscere nel modo più bello del mondo. La mettemmo dentro uno zainetto (lei se ne stava tranquilla e beata), entrammo a casa della mia nonna materna e, dopo i soliti saluti, dicemmo:
            –Nonna, me lo prendi il succo di frutta che c’è dentro lo zaino?
Mise le mani lì dentro, ma non trovò un succo, ma una piccola palla pelosa e morbida. Fece un gridolino di felicità, la prese in braccio e cominciò a coccolarla subito, era diventato amore a prima vista. Mia nonna ha sempre amato gli animali, ma non ne voleva in casa, soprattutto cani, per via di un trauma vissuto da piccola. Nel periodo della sua preadolescenza ne aveva adottato uno, un barboncino. Lo avevano abbandonato sotto casa sua. Da quando lo prese, lo trattò come un figlio, lo lavava, lo portava a spasso, ci giocava… finché un giorno non fu investito. Il dolore per la perdita di quel cagnolino l’aveva segnata profondamente. Ma questo non le impediva di amare Kyra. Tutti la volevano vedere, tutti la volevano accarezzare, lei ne era sempre felice.
Fino al 3° mese d’età non la uscimmo mai da casa, al massimo la tenevamo dentro uno zainetto, la portavamo anche al supermercato e nessuno se ne accorgeva. Avevamo paura che potesse prendere qualche malattia, prima di lasciarla girovagare tranquillamente doveva finire tutti i vaccini. Ricordo quando la portavamo dal veterinario, ci diceva sempre:
            –È veramente una bellissima cucciola, un bellissimo esemplare. Complimenti!
Come se l’avessimo partorita noi. Aveva solo un piccolo difetto: la dermatite. Perdeva continuamente pelo, la pelle le si sfogliava e aveva crosticine per tutto il corpicino. Pensammo fosse rogna rossa, qualcosa di simile, perciò dovemmo fare i test.
In cosa consiste? Bisogna grattare la cute, a sangue, per prenderne un campione e analizzarlo al microscopio. Da come piangeva doveva essere sicuramente doloroso. Il bello è che dopo tante torture, non era rogna.
A dirvi la verità, non ricordo perfettamente di cosa si trattasse precisamente, ma come ho detto prima, era una forma di dermatite, forse la seborrea secca, tipica proprio di questa razza. La curammo con una puntura apposita, molto rischiosa per i cani di piccola taglia, veniva usualmente somministrata ai cavalli. Su internet molti se ne lamentavano, c’erano stati casi di morte, probabilmente per non aver azzeccato il giusto dosaggio. Per fortuna non successe nulla, anzi, sistemò il problema e continuammo a casa con un medicinale schiumoso che dovevamo spargerle per tutto il corpo. Odiava la schiuma, la rendeva bagnata, scappava sempre.
Per i primi mesi tenevamo un separé nella porta finestra, per paura che Kyra uscisse fuori e si sporgesse troppo dal balcone. Non potevamo far ripetere la medesima storia di quel cucciolo citato poco fa. Un giorno però, non riuscii trovarla, la cercai ovunque. Era riuscita a scavalcare il divisorio, la trovai sul balcone mentre fissava il sole, godendosi i suoi raggi.
Nonostante non avesse ancora completato i vaccini, cominciammo a portarla in villetta, anche per via del basso rischio di ammalarsi, non vivevano cani lì da anni ormai, la tenevamo comunque sempre sott’occhio, cercando di non farla avvicinare al terreno.


 
ATTENZIONE!
Il libro essendo sotto copyright e sotto contratto con la casa editrice, non può essere divulgato interamente. Perciò la pubblicazione in questa piattaforma ha il solo scopo di divulgare l'estratto del libro stesso. Perciò ti invitiamo ad acquistarlo su tutti i principali Store online Amazon IBS Mondadori Store Feltrinelli, ecc. o ordinarlo in tutte le librerie. Ti ricordiamo che la percentuale delle vendite spettante alla scrittrice, andrà in beneficenza ad un'associazione NO PROFIT intenta a salvare i cani dalla strada e dargli una nuova vita.
 
   
 
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