Gli Hero ancora continuavano a proteggere le città dagli attacchi dei Villain, il freddo si era fatto più intenso. Non pioveva più così tanto, ma l'odore era intenso di muschio, acqua stantia e soprattutto impregnata di risentimento. Soprattutto per un biondino che con la scusa di calibrare un nuovo attacco nel colpire simultaneamente più bersagli al volo con impeccabile precisione sfogava la sua grande rabbia.

Perché Deku avesse deciso di riprendere scuola e allenarsi lo faceva veramente incazzare. Erano trascorse un paio di settimane da quando aveva avuto il crollo e aveva rivelato il suo pesante segreto, e sembrava come se non fosse mai accaduto nulla. Certo, era più pallido, aveva perso una minima parte della sua muscolatura e spesso tossiva sangue, come All Might ma nulla! Quella scintilla di vita e desiderio era ancora nei suoi occhi smeraldini.

"Fanculo!" urlò facendo esplodere una grossa lastra di cemento armato creata da Cementos.

Non si accorse che volò dapprima verso il soffitto, per poi risucchiata dalla gravità verso il basso e pericolosamente contro un Hero dal cuore coraggioso. Si accorse in un frangente di Izuko che stava migliorando il suo Full Cowl ed era totalmente distratto. Aprì la bocca per dare l'allarme ma vide chiaramente la forza di quel giovane Quirkless.

Izuku si caricò sulle ginocchia e spiccò un violento balzo verso la lastra, arrivò addirittura a poggiarci su i piedi e con una capriola con avvitamento la disintegrò letteralmente. Si levò un boato riverberato, tutti si fermarono e videro la sua prodezza, mentre a zig zag recuperava terreno sotto una pioggia di piccole pietruzze. 

Quando atterrò la sua fiera espressione vacillò: una fitta atroce gli partì dal basso ventre convogliandosi in un attacco di tosse. Tsuyu afferrò una bottiglia d'acqua posta su una panchina con un rapido attacco di coda e gliela fece arrivare dritta alla sua mano. Fra un colpo di tosse e l'altro Izuku ringraziò con un cenno della testa e bevve. Ignorarono con un magone alla gola il rivolo scarlatto che gocciolò lungo il suo mento.

Rabbiosamente, Bakugo gli arrivò dritto alle spalle, gli afferrò una spalla e gli mollò un cazzotto in pieno viso, sotto gli occhi atterriti di tutti. Perfino di All Might, che era entrato in quel momento e aveva un'espressione indecifrabile sul viso. 

"Sei un bastardo, Nerd di Merda! Dovresti stare a riposo e vieni a metterti in mostra! Che cazzo hai nel cervello? Merda!" urlò scrollandolo duramente.

Deku si asciugò sangue e saliva mischiati all'acqua che gli si era rovesciata addosso ma non disse nulla, poggiò una mano su quella che lo bloccava e lo fissò con uno sguardo terribilmente serio, un mix di rassegnazione e rabbia cieca. Kacchan rimase del tutto pietrificato ma ancor prima che potesse apri bocca e replicare intervenne All Might.

"Giovane Midoriya, vieni con me" sussurrò, dando una pacchetta sulla spalla di un Kacchan perplesso. "Aizawa sensei, ti spiace se prendo il ragazzo un attimo con me?".

"No, fai pure" rispose Aizawa, atono, mentre li lasciava andare.

"Ma che ti è preso?!" scattò improvvisamente Tenya, muovendo una mano come avesse affettato qualcosa. "Sai le condizioni di Midoriya e sei stato troppo irruenti!".

Bakugo gli riservò uno sguardo glaciale.

"Iida-kun ha ragione!" seguitò Asui, scuotendo il capo. 

"Potevi farlo male" aggiunse subito Ochako, con lieve rabbia.

"Lo avrai ferito sicuramente nell'orgoglio. Midoriya sta cercando di non far pesare a nessuno la sua condizione. Non lo sai, ma tutte le mattine si allena, va a correre e quando è vittima dei suoi conati di tosse non si ferma, continua. E sai perché lo fa?" disse Enjirou addolorato. Bakugo lo guardò curioso, aspettando la rivelazione. "Perché sa che non ha più molto tempo…".

"Kaminari, ma che stai dicendo?!" scattò Mina, scioccata.

"Ho perso mio cugino con questa maledetta malattia. Aveva solo ventidue anni e non ho potuto fare nulla. L'ho visto spegnersi sotto ai miei occhi, ed era il più forte di tutti" raccontò con sguardo chino e un triste sorriso. Poi appoggiò una mano sulla spalla di Kacchan e continuò. "Se ci tieni davvero a lui non fargli pesare la sua condizione". Bakugo se lo scrollò di dosso e corse dritto fuori, mentre il ragazzo in rosso espirava. "Fai la cosa giusta, amico".

"All Might…" chiamò debolmente Midoriya, fermandosi dalla sua camminata per sbollire la rabbia. L'altro gli si fermò a pochi passi più avanti, in attesa. "Sai che non mi rimane molto tempo ed io ho pensato che l'One for All non può morire con me. Vorrei passarlo, scegliere un altro tuo degno erede".

"Giovane Midoriya" riuscì a spiccicare Toshinori, abbracciandolo piano. "Non devi perdere le speranze. Alcuni miei amici hanno affrontato medesime malattie ma ce l'hanno fatta".

"Grazie, All Might. Ma i dottori sono stati chiari. Il mio fisico non potrebbe sopportare il Quirk della forza, sto andando in pezzi sotto ai miei stessi occhi" mormorò, staccandosi leggermente. Iniziò a sfilarsi i guanti della tuta, arrotolò la manica lungo il braccio e mostrò ampie zone scure, livide e bucherellate da una miriade di aghi. "I muscoli stanno attraversando una profonda crisi, ci sono delle metastasi sparse in tutto il mio corpo e non manca molto alla mia morte".

Di nuovo All Might lo abbracciò, inspirando un respiro tremante che sapeva di amare lacrime. Era straziante che un giovane tanto brillante parlasse della sua morte con tanta chiarezza, come se si fosse già preparato. Gli accarezzò i capelli, ignorò sentirli spezzarsi sulle sue dita. Le chemio avevano questa controindicazione. In quel momento, per Izuku c'era bisogno di una figura paterna, un padre come lui ne aveva sempre sofferto. Si era affezionato a quel giovane piagnucolone che era diventato il nuovo simbolo della Pace.

"Vorrei scegliere Kacchan come nuovo portatore di One for All" mormorò nella sua giacca color mostarda. "E' già successo in passato, per sconfiggere Nine, e anche se non se lo ricorda è stato veramente bravo".

"Midoriya…" All Might non riuscì a continuare la frase, lo vide con uno sguardo stravolto e tremante da una moltitudine di emozioni contrastanti. Strinse dolcemente la presa sulle spalle di Deku e lo invitò silenziosamente a voltarsi. "Parlane con lui, non con me, Giovane Midoriya. So che prenderai la decisione giusta".

"Beh, Kacchan, hai sentito, no?" sorrise Deku, quando l'altro fece due passi avanti con lo sguardo basso. "Che ti piaccia o no diventerai il nuovo simbolo della Pace, il Number One Hero".

"Ti sbagli" negò Kacchan, alzando gli occhi infuocati. "Diventerò il Number One Hero con le mie forze e il mio Quirk!".

Amaramente Toshinori sorrise, quel giovane ragazzo era veramente guidato da sentimenti contrastanti ma mai aveva perso di vista l'obiettivo più nobile, andando contro tutti i pregiudizi possibili. Vide, però, Deku scuotere piano la testa facendo un passo avanti. Lo vide traballare un poco, mal celando un colpetto di tosse dietro un pugno e stringersi il petto. 

"Kacchan, sono serio: guardami! Come sono messo io neanche un trattamento da parte di Recovery Girl potrebbe salvarmi" ripetè.

"Non capisci! All Might ha scelto te come suo erede, non me! Ci sarà una spiegazione, no? Perciò, pezzo di cretino, ascolta me una buona volta e non seppellirti ancor prima di essere m-" replicò deciso l'altro ma sull'ultima parola si ammutolì, ritornatogli in mente le parole meste di Enjirou. 

"Cosa? Katsuki, dillo ad alta voce!" gracchiò Izuku, prendendolo per le spalle. "Dimmelo in faccia che vuoi che One for All muoia insieme a me!".

"Sei tanto intelligente eppure tanto stronzo da non capire che per me c'è ben altro?!" scattò, facendo un passo indietro. 

"E allora dimmelo".

All Might assottigliò lo sguardo, Bakugou non poteva parlare in sua presenza, ma ancor prima di avere il buon senso di allontanarsi il biondo lo fece per primo. 

"Tanto non capiresti" mormorò, scappando via.

Deku protese una mano per fermarlo ma gli costò un violento capogiro: se non fosse stato per l'ex Number One Hero avrebbe battuto forte la testa. Lo prese in stile sposa e si rese conto di quanto fosse leggero. La situazione era davvero gravissima.