“La prima doccia insieme”
Come erano arrivati fino a quel punto Lily non ne aveva idea. Lei aveva solo avvisato il suo ragazzo che aveva casa libera per tutta la serata e poi la situazione era sfuggita un tantino di mano. Avevano iniziato a baciarsi come facevano ormai sempre quando capitava che non c’era nessuno nei paraggi, solo che poi i baci erano diventati sempre più approfonditi a mano a mano che andavano avanti, le carezze non erano più dolci ma tocchi bollenti, le lingue non erano più l’una nella bocca dell’altra ma assaggiavano il corpo altrui e i vestiti non erano più addosso a loro ma per terra. E sì, era stato bello.
Non si poteva manco minimamente paragonare alle sue esperienze pregresse. Era stato beato oblio, uno scoppiare di sensi che le aveva sconquassato l’anima. Sotto il tocco delle mani esperte di Scorpius, Lily si era sentita finalmente amata.
Erano sdraiati a letto, entrambi coperti, a guardarsi negli occhi. Scorpius di tanto in tanto le carezzava una guancia spostandole qualche ciuffo ramato che poi ritornava al suo posto e non ne voleva sapere di essere sistemato.
«I capelli sbarazzini sono merito di papà» disse lei raggiante.
«Mi dispiace allora» iniziò lui. «Ma non posso stare con una ragazza che ha sempre i capelli spettinati!» Lily scoppiò a ridere contagiando anche lui che sfruttò il momento per trascinarla verso di sé e mettersi a cavalcioni su di lei.
«Scorpius no» brontolò. «Devo farmi la doccia prima che tornino i miei!»
Alle parole di Lily, gli occhi di Scorpius dardeggiarono furbetti. «La doccia, eh?» chiede mordicchiandole la linea della mascella. «Potrei volerla fare anche io. E potremmo farla insieme, sai per risparmiare acqua» continuò.
Lily rise alle giustificazioni trovate dal ragazzo e spingendolo via con una mano si alzò dal letto. «Non faremo la doccia insieme» chiarì prima d raccogliere le sue cose e chiudersi in bagno.
Peccato che Scorpius la pensasse in modo diverso: una volta che si fu infilata sotto la doccia, il ragazzo la raggiunse iniziando piano piando a baciarle le spalle, mentre una mano risaliva dalla pancia fino ad arrivare al seno. A quel punto Lily non era più capace di opporre resistenza, si girò verso di lui iniziando a baciarlo con foga. Se prima c’era stata lentezza e voglia di scoprirsi, questa volta era solo una voglia famelica di aversi. L’acqua continuava a scendere incurante di una Lily che gemeva con la schiena arcuata e di uno Scorpius che affondava in lei nel pieno dell’estasi del piacere. Una volta consumato l’amplesso, Lily sentiva le gambe tremare per lo sforzo di averle tenute sollevate e incrociate alla vita di lui, ma sorrideva felice: per la prima volta, dopo tanto tempo, si sentiva finalmente completa.
Non si poteva manco minimamente paragonare alle sue esperienze pregresse. Era stato beato oblio, uno scoppiare di sensi che le aveva sconquassato l’anima. Sotto il tocco delle mani esperte di Scorpius, Lily si era sentita finalmente amata.
Erano sdraiati a letto, entrambi coperti, a guardarsi negli occhi. Scorpius di tanto in tanto le carezzava una guancia spostandole qualche ciuffo ramato che poi ritornava al suo posto e non ne voleva sapere di essere sistemato.
«I capelli sbarazzini sono merito di papà» disse lei raggiante.
«Mi dispiace allora» iniziò lui. «Ma non posso stare con una ragazza che ha sempre i capelli spettinati!» Lily scoppiò a ridere contagiando anche lui che sfruttò il momento per trascinarla verso di sé e mettersi a cavalcioni su di lei.
«Scorpius no» brontolò. «Devo farmi la doccia prima che tornino i miei!»
Alle parole di Lily, gli occhi di Scorpius dardeggiarono furbetti. «La doccia, eh?» chiede mordicchiandole la linea della mascella. «Potrei volerla fare anche io. E potremmo farla insieme, sai per risparmiare acqua» continuò.
Lily rise alle giustificazioni trovate dal ragazzo e spingendolo via con una mano si alzò dal letto. «Non faremo la doccia insieme» chiarì prima d raccogliere le sue cose e chiudersi in bagno.
Peccato che Scorpius la pensasse in modo diverso: una volta che si fu infilata sotto la doccia, il ragazzo la raggiunse iniziando piano piando a baciarle le spalle, mentre una mano risaliva dalla pancia fino ad arrivare al seno. A quel punto Lily non era più capace di opporre resistenza, si girò verso di lui iniziando a baciarlo con foga. Se prima c’era stata lentezza e voglia di scoprirsi, questa volta era solo una voglia famelica di aversi. L’acqua continuava a scendere incurante di una Lily che gemeva con la schiena arcuata e di uno Scorpius che affondava in lei nel pieno dell’estasi del piacere. Una volta consumato l’amplesso, Lily sentiva le gambe tremare per lo sforzo di averle tenute sollevate e incrociate alla vita di lui, ma sorrideva felice: per la prima volta, dopo tanto tempo, si sentiva finalmente completa.