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Autore: MissGolightly    29/11/2020    1 recensioni
Qualche anno dopo la fine della guerra Hermione si ritrova di nuovo a Hogwarts, questa volta come insegnante.
Dovrà fare i conti con un mistero che aleggia tra le mura del castello, ma soprattutto dovrà collaborare con l'ultima persona che avrebbe voluto avere come collega: Draco Malfoy.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo Sette
 
 
Quando Harry aveva scoperto che era stata richiesta una squadra di Auror per indagare su un'aggressione avvenuta a Hogwarts, non ci aveva pensato due volte a chiedere al suo capo di mandare la sua squadra.
Non aveva nemmeno dovuto insistere troppo.
Harry era uno degli Auror migliori di tutto il Ministero, chiunque lavorasse con lui sapeva quanto avesse a cuore il suo lavoro e, visto che di mezzo c'era una studentessa e rischiava di diventare un caso mediatico, il Ministero sperava che la storia si concludesse in fretta.
Così quel pomeriggio Harry, Ron e un paio di colleghi avevano richiesto al Ministero una passaporta per Hogwarts.
Le pratiche erano state firmate in fretta e senza rimanere incastrate nei soliti cavilli burocratici, per una volta.
L'arrivo degli Auror era stato un problema per l'attenzione già precaria degli studenti, che vedendoli girare per il castello avevano perso totalmente interesse in qualsiasi cosa riguardasse la scuola.
Denise si era lamentata di aver dovuto annullare una verifica, consapevole che tanto in quelle condizioni nessuno avrebbe studiato e lei sarebbe stata costretta a dare una T a tutti.
Draco e Hermione invece non avevano nemmeno pensato alle verifiche, presi com'erano da ciò che aveva scoperto.
Proprio per quel motivo, gli Auror avevano deciso di parlare con loro prima che con chiunque altro.
Si erano fatti raccontare brevemente gli avvenimenti - in attesa di interrogare Gwendolyn - e poi avevano chiesto quale fosse la scoperta che tanto li aveva allarmati e per cui avevano chiesto di parlare con loro.
"Abbiamo analizzato il succo bevuto da Gwendolyn" disse Draco entrando nell'aula di Pozioni, seguito da Hermione, Harry e Ron.
Gli altri Auror stavano parlando con gli studenti in via confidenziale e avevano lasciato a Harry e Ron - i più esperti della squadra - il compito di condurre l'indagine, cosa che aveva messo a disagio Draco.
Harry e Ron lo odiavano e il sentimento era reciproco. Non era esattamente il massimo stare nella stessa stanza con loro e senza testimoni.
Certo, c'era Hermione, ma quelli erano i suoi migliori amici. Per quanto le cose tra loro andassero bene, lei non lo avrebbe mai difeso se le cose fossero andate storte.
"Sei sicuro che sia lo stesso succo che ha bevuto lei?" chiese Harry.
Draco finse di non notare che, mentre lui aveva usato il plurale coinvolgendo Hermione in ciò che aveva fatto, Harry aveva usato il singolare, come se in quella situazione Draco fosse l'unico a essere sotto esame.
"Siamo sicuri" intervenne Hermione.
Draco le rivolse uno sguardo riconoscente ed Hermione gli sorrise.
Harry fece finta di non notare quello scambio di sguardi e proseguì dicendo: "Che hai scoperto?"
Draco aprì uno dei cassetti della sua cattedra e ne tirò fuori una provetta, la stessa in cui qualche giorno prima aveva versato il succo di zucca e poi aveva aspettato pazientemente che cambiasse colore.
"Cosa sapete di filtri d'amore?" disse mostrando la provetta.
Harry e Ron si scambiarono un'occhiata, poi Ron disse: "Le hanno messo un filtro d'amore nel succo?"
"Così pare."
"I filtri d'amore non provocano una crisi come quella che ha avuto la vostra studentessa, Malfoy" fece notare Harry.
"Possono provocarla se chi lo beve è allergico a uno degli ingredienti" rispose Draco.
"Quindi qualcuno ha somministrato un filtro d'amore a una studentessa senza sapere che fosse allergica a uno degli ingredienti e ne ha quasi causato la morte. Di stranezze a Hogwarts ne ho viste tante, ma questa le batte tutte" disse Ron.
Hermione gli lanciò un'occhiata di rimprovero. "Dobbiamo ricordare quando sei quasi morto perché hai mangiato una scatola di cioccolatini ripieni di filtro d'amore indirizzati a Harry?"
Ron arrossì di colpo e abbassò lo sguardo dicendo: “Non è stata colpa dei cioccolatini. È stato l’idromele avvelenato che qualcuno voleva indirizzare a Silente.”
"Ok, a quanto pare siamo tutti abbastanza esperti su questo argomento. Ora il punto è capire chi potrebbe essere il colpevole" intervenne Harry.
Draco aveva pensato a lungo a come rispondere a quel quesito. Non aveva alcuna certezza, alcun nome, solo qualche ipotesi che poteva restringere il cerchio. E non sapeva se fosse il caso di parlarne.
Aveva a che fare con degli Auror, non era più una semplice indagine interna condotta con una collega. Qualsiasi cosa detta da quel momento in poi, sarebbe stata presa in considerazione.
"È una pozione praticamente perfetta. Livello avanzato" disse a un certo punto.
"Quindi la tua ipotesi è che sia stata fatta da qualcuno particolarmente bravo nella tua materia. Hai qualche idea?" chiese Ron.
Draco rimase in silenzio.
Non erano molti gli studenti particolarmente dotati in quel campo e con le capacità di creare una pozione simile, avrebbe facilmente potuto restringere il cerchio a un paio di nomi.
Ma erano i suoi studenti, ragazzi a cui lui si era affezionato e che non voleva mettere nei guai prima di essere totalmente certo di cosa stesse dicendo.
Quindi scosse la testa e disse: "Per ora nessuna."
"Probabilmente non è un membro della sua casa. È stata male a causa di un'allergia. I suoi compagni di casa mangiano al suo stesso tavolo e praticamente vivono con lei da anni. Penso che sarebbero a conoscenza di eventuali allergie" disse Hermione.
"Non possiamo esserne certi, però forse hai ragione. Sarebbe opportuno concentrarci prima sugli altri studenti" disse Harry.
Poi si voltò verso Ron e si scambiarono un'occhiata.
Agli occhi di Draco passò inosservata, un semplice sguardo tra colleghi.
Ma Hermione li conosceva da più di quindici anni e sapeva che quello sguardo voleva dire che c'era qualcosa che non le stavano dicendo.
 
 
Harry, Ron e Hermione stavano camminando lungo il corridoio dei sotterranei, appena fuori dall'aula di Pozioni.
Draco era rimasto in classe ad attendere gli studenti che sarebbero arrivati da lì a poco, mentre Hermione aveva approfittato dell'ora buca per seguire i suoi amici.
Sembrava di essere tornati ai vecchi tempi. Loro tre, in giro per il castello a risolvere misteri.
Ma niente era come ai vecchi tempi e lo dimostrava il fatto che Harry e Ron le stessero nascondendo qualcosa.
Svoltarono l'angolo arrivando all'inizio della scalinata che portava al piano superiore ed Hermione si bloccò di colpo, costringendo anche i due ragazzi a fare lo stesso.
"Ditemi che sta succedendo" disse con il tono di una supplica.
Harry e Ron si scambiarono un'altra occhiata, poi Harry disse: "Ti fidi di Malfoy?"
Hermione rimase spiazzata da quella domanda. Non ci aveva mai pensato in realtà, ma credeva di sì. Nonostante tutto ciò che era successo in passato, credeva di potersi fidare di lui. Anche se non capiva perché Harry glielo stesse chiedendo.
"Sì, mi fido. Perché?"
"Perché credo che lo incrimineranno. Ma credo anche che non sia stato lui, quindi voglio essere certo che non affronti questa cosa da solo e che abbia qualcuno dalla sua parte."
"Che... che vuol dire che lo incrimineranno? Non hanno nessuna prova!" disse Hermione sconvolta e indignata.
Harry sospirò. "Il Ministero vuole chiudere il caso in fretta. Se la cosa andasse per le lunghe, l'intero mondo magico inizierebbe a pensare che Hogwarts non è un posto sicuro, ci sarebbero conseguenze gravissime."
"Hogwarts non è mai stato un posto sicuro. Devo ricordarti cosa abbiamo passato?" fece notare Hermione.
Harry la ignorò e continuò dicendo: "Ci hanno dato tre giorni, dopodiché se noi non diamo un nome lo faranno loro sulla base del nostro rapporto. E in questo momento, Malfoy sarebbe il nome più gettonato."
"Non ha senso, non incriminerebbero mai un insegnante senza prove certe" replicò Hermione.
"Hermione, non capisci! Vogliono solo un nome! Non interessa a nessuno che sia quello giusto, voglio solo mettere a tacere questa storia il prima possibile. E al Ministero farebbe comodo incriminare un ex Mangiamorte, piuttosto che uno studente. Farebbe meno scalpore" disse Ron.
Hermione sospirò appoggiando la schiena contro il muro.
Quindi le cose stavano così. Senza il vero colpevole, avrebbero puntato il dito su qualcun altro senza pensarci troppo.
"Cosa avete contro di lui?" chiese con un filo di voce.
"Le sue stesse parole, il fatto che quella pozione sia di livello avanzato e difficile da fare per uno studente. Il Ministero si attaccherà a questo dettaglio."
"Se davvero fosse colpevole, avrebbe evitato di dirvelo. Non credete?" replicò Hermione con tono saccente.
Harry annuì. "Lo sappiamo. Ma se si finisce davanti al Wizengamot, in un vero processo, l'accusa si giustificherà dicendo che era solo un patetico tentativo di allontanare i dubbi da lui."
"Tutto questo è assurdo. E sentiamo, quando l'avrebbe fatto? Gwendolyn si è sentita male a colazione, Malfoy era seduto accanto a me in quel momento! E poi per quale motivo avrebbe dovuto rifilare un filtro d'amore a una studentessa?"
"Implicheranno che Malfoy si sia introdotto nei dormitori di Tassorosso la sera precedente, che abbia contaminato la borraccia mentre Gwendolyn dormiva e che le abbia somministrato il filtro perché è innamorato di lei" disse Harry.
"O peggio" aggiunse Ron.
"Oh, ma dai! Cosa può esserci di peggio dell'accusare un insegnante di aver dato un filtro d'amore a una studentessa?" disse Hermione scocciata.
Quella faccenda stava diventando sempre più assurda.
"Non lo so, Hermione. Ma so come ragionano il Ministero e il Wizengamot in queste situazioni. Non si mette bene per Draco" rispose Harry riprendendo a camminare.
Gli studenti avevano iniziato a spostarsi lungo i corridoi, non era saggio rimanere lì a parlare.
"Se Malfoy avesse un alibi aiuterebbe" disse Ron lanciando un'ultima occhiata a Hermione poi seguendo l'amico.
Hermione rimase qualche passo più indietro, ragionando su ciò che i suoi amici le avevano appena detto.
Continuavano a girarsi di tanto in tanto e a lanciarle occhiate, come per assicurarsi che lei avesse recepito il messaggio.
Ma quale messaggio?
E poi all'improvviso l'ultima frase di Ron le rimbombò nella testa.
Draco doveva avere un alibi. E qualcuno che lo confermasse.
E quel qualcuno doveva essere lei perché si fidava abbastanza di Draco da mentire per lui, e il Ministero si fidava abbastanza di lei quindi le avrebbe creduto.
"Non potete davvero pensare che sia la soluzione" disse accelerando il passo e infilandosi tra loro.
"Vuoi mettere il vero colpevole dietro le sbarre?" chiese Harry.
Hermione annuì con un cenno.
"Allora è l'unico modo. Teniamo Malfoy fuori dai casini e voi potrete continuare a indagare. Conoscete gli studenti meglio di noi, è più probabile che qualcuno si faccia sfuggire qualcosa con voi piuttosto che con una squadra di Auror."
"Harry, se ci scoprono..." disse Hermione lasciando volutamente la frase in sospeso.
Sarebbe potuta finire ad Azkaban se avessero scoperto che aveva giurato il falso.
"Allora trova un modo per non farti scoprire."
 
 
Le previsioni di Harry si erano rivelate esatte.
Al termine dei tre giorni di indagine concessi dal Ministero non avevano nessun sospettato e ai piani alti - dopo aver letto fin troppo velocemente la relazione sul caso inviata dagli Auror - avevano deciso di emettere un mandato di arresto per Draco Malfoy.
Hermione si era spremuta le meningi per giorni cercando di trovare un alibi decente per Draco, ma senza successo.
A lui non aveva detto nulla, convinta che se lo avesse fatto Draco avrebbe fatto saltare ogni piano pur di proteggerla. Non riusciva a capire perché, ma sembrava preoccuparsi più per lei che per sé stesso.
Quindi non aveva detto nulla e aveva cercato di trovare una soluzione da sola, senza riuscirci.
Così quando quel giorno, al termine del pranzo, gli Auror si erano avvicinati al tavolo degli insegnanti e Harry le aveva lanciato un'occhiata eloquente, Hermione aveva dovuto inventarsi qualcosa su due piedi.
"Draco Malfoy, devo chiederle di seguirci" disse un ragazzo con i capelli biondi e la mascella squadrata.
Era il più giovane della squadra, Harry lo stava addestrando e probabilmente era per quello che gli aveva concesso di fare quell'arresto.
Soprattutto visto che era consapevole che, se Hermione avesse parlato, quell'arresto non sarebbe avvenuto.
"Per quale motivo?" rispose Draco.
"È sospettato di aver messo una pozione nella borraccia della signorina Dawlish."
"Cosa? È una sciocchezza. Avanti Potter, diglielo anche tu. Sono stato fin troppo collaborativo per essere colpevole."
"Mi dispiace, Malfoy. Ho le mani legate" disse Harry voltandosi per un attimo verso Hermione.
La ragazza era pietrificata, completamente sconvolta dalla situazione e non aveva la minima idea di cosa dire.
Poi, quando vide Draco alzarsi, parve riscuotersi e disse: "State arrestando la persona sbagliata. Non può essere stato lui."
"Le prove portano a lui" disse ancora l'Auror.
Colpita improvvisamente dalla rabbia verso un Auror che evidentemente non stava svolgendo bene il suo lavoro, Hermione si alzò in piedi e lo fronteggiò dicendo: "Oh, e sentiamo: quando lo avrebbe fatto? Durante la colazione in Sala Grande, mentre era seduto al tavolo degli insegnanti a oltre dieci metri dalla vittima? Oppure nei giorni precedenti, mentre era a lezione insieme a decine di studenti che possono confermarlo? O forse durante la notte, mentre stava a letto con me?"
L'intera Sala Grande si ammutolì ed Hermione arrossì vistosamente.
Forse implicare che lei e Malfoy avessero una relazione non era stato il modo migliore per fornirgli un alibi.












Spazio autrice:
E siamo arrivati a una prima svolta. Hermione, pur di difendere Draco, si è inventata che hanno una relazione e ora dovrà fare i conti con questa decisione. 
So che può sembrare un clichè, ma io adoro le ff con le fake relationship, quindi dovevo per forza metterla in mezzo. 
Intanto si è scoperto che Gwendolyn ha avuto una reazione allergica a un ingrediente di un filtro d'amore, quindi ora bisognerà scoprire chi glielo ha somministrato. 
A mercoledì con il prossimo capitolo :) 
   
 
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