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Autore: Allen Glassred    29/11/2020    2 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Alice si rialza da terra, dopo l'intervento di Dimitri in sua difesa. Il giovane la guarda qualche istante, sospirando. " Ti senti bene? ". Chiede, e lei annuisce. Viktor pare essere rimasto un pò turbato da quanto la ragazza gli ha detto: vorrebbe credere che è una menzogna, ma conosce la bionda, sa benissimo che non è in grado di mentire, che se ha rivolto quelle gravi accuse a sua cognata e suo fratello è perchè sono vere. E poi, se così non fosse Boris non avrebbe perso occasione per punire la ragazza, invece se n'è andato via quasi come temesse che in fine, lui potesse crederle. " E voi? Signore, state bene? ". Chiede poi il giovane tuttofare, mentre Viktor non dice nulla per diversi momenti, per poi fare un passo in direzione dell'entrata.

" Io sto bene, sto bene... ". Commenta, ma è evidente che non è così: il tarlo del dubbio lo sta tormentando, e c'è solo una persona che lo potrebbe aiutare a dissipare qualsiasi dubbio. " Ma ho bisogno che tu faccia qualcosa per me, Dimitri ". Lo guarda, per poi guardare Alice come a dirle che anche lei dovrà dargli man forte, in caso ce ne fosse bisogno. La ragazza annuisce semplicemente: forse ha già intuito di che favore si tratta, e non è affatto contraria ad aiutare, se servirà finalmente a smascherare Boris ed i suoi intrighi. Una volta rimasta sola con Dimitri, dopo aver ascoltato quale effettivamente dovrebbe essere il ruolo di entrambi, la bionda sorride. Il bruno non riesce a capire cosa possa farla essere felice in un momento di preoccupazione come questo, ma ben presto è lei a dargli spiegazioni.

" No, Dimitri: se te lo stai chiedendo, non sono affatto contenta. Ma sono felice che tu mi abbia protetta, prima. Credevo che stavolta sarei finita male, dato lo sguardo carico di odio di Boris ". Ammette: davanti a lui ha ostentato sicurezza, tuttavia ha davvero temuto che la uccidesse. Dimitri sorride a sua volta, per poi metterle una mano sulla spalla.

" Ehi, non potevo certo permettergli di privarmi della tua compagnia, ti pare? Chi mi aiuterebbe ad assolvere ai miei obblighi come capo degli Opekun? ". Chiede, fingendosi sicuro di sè. Alice ride un pò, per poi dargli un dolce bacio sulla guancia.

" Forza, andiamo o andrà a finire che non concluderemo nulla, se stiamo qui a chiaccherare ". Svia il discorso lei, mentre lui si accorge di essere leggermente arrossito al gesto della bionda.

Christine trova finalmente il coraggio di uscire di casa, dopo un lungo periodo trascorso tra quelle quattro mura ed immersa nella depressione: sfogarsi con Alice le ha fatto bene, in oltre è riuscita anche a confidarsi con i genitori, a piangere con loro la morte del suo bambino, a tentare di superare quel difficile lutto. Certo, la strada è ancora in slaita e molto, molto difficile. Ma sa anche che, come giustamente dice la sua migliore amica, deve reagire proprio per quella creatura che ha tenuto dentro di sè e che ha tanto amato. Lasciarsi morire non è la soluzione giusta, in oltre porterebbe dolore e sofferenza a chi ancora le è rimasto e la ama. Mentre la bruna è completamente immersa nei suoi pensieri, una voce la fa ridestare di colpo seguita dal nitrito di un cavallo. La ragazza alza lo sguardo, per poi sorridere. “ Dimitri! Che sorpresa, come mai qui? “. Chiede la contadina, per poi avvicinarsi: lei e Dimitri si sono visti pochissime volte, ma le ha sempre dato una buona impressione, uno di cui ci si può fidare. In oltre, da ciò che sa in quei mesi in cui lei è rimasta prigioniera è anche diventato amico di Alice, e ciò lo rende una persona assolutamente affidabile, o la sua amica non gli sarebbe stata vicina in tutti quei mesi. Il ragazzo dai capelli mogano sorride a sua volta, abbracciandola con fare fraterno.

“ Sono contento di rivedervi, Christine ". Commenta: ormai è come se la conoscesse da molto, Alice gli ha parlato spesso di lei. La ragazza rimane un pò interdetta, per poi ricambiare l'abbraccio, che termina di li a poco. " Comunque, ecco... il motivo della mia visita in realtà è semplice: sono qui come messaggero del mio signore “. Fa il ragazzo, spiazzando la ragazza, che rimane interdetta a fissarlo qualche istante.

“ Come? Ci deve essere un errore, Dimitri: io non rimetterò mai più piede a palazzo, e questo lo dovrebbe sapere anche lui “. Sussurra lei, ma il giovane scuote il capo.

“ Mi ha mandato proprio da voi, Christine. E vuole vedervi, e detto tra noi: entrambi sappiamo quale sia il reale motivo, no? “. Chiede, mentre lei abbassa lo sguardo. " Ciò che vi ha fatto Lord Boris, ciò che avete passato è una cosa orribile. Vi avrà segnata profondamente, ma credetemi: anche il mio signore è stato e sta male tutt'ora. Senza di voi non riusciva nemmeno a reagire, non voleva occuparsi più di nulla. Abbiamo passato tempi veramente difficili ". Le racconta, mentre lei sente una stretta al cuore: se prima la lontananza da Viktor le faceva male, adesso che sa tutto questo, che si sta rendendo conto di quanto la ami... oh Cielo, le sarà molto dura riuscire a non correre a palazzo, abbracciarlo, dirgli che lo ama e restare con lui a dispetto di tutto.

“  Devo essere sincera preferirei non tornare a palazzo “. Sospira pesantemente la bruna, ben sapendo che più sta lontana da lui e meglio è. Dimitri le mette una mano sulla spalla senza dire nulla, ed in fine la ragazza sospira, quasi arresa: non può certo compromettere quel ragazzo, e sa bene che se tornerà senza di lei, stavolta Viktor si arrabbierà parecchio e potrebbe anche punire il suo fedele assistente. “ E quando mi vorrebbe vedere? “. Chiede in fine lei, mentre il giovane riflette un momento, mettendosi una mano sotto il mento.

“ Mi ha detto: avverti Christine Petrova di presentarsi immediatamente a palazzo. Per ciò non credo ci siano dubbi “. Christine sussulta, sorpresa: non si aspettava che fosse così presto, credeva almeno di avere qualche giorno per decidere se accettare o meno l'invito.

“ Adesso? Ma… “. Cerca di dire, ma Dimitri sospira, scuotendo le spalle.

“ Ordini del conte, signorina. E voi sapete, per me i suoi ordini sono legge“. Ammette in tutta calma il bruno, mentre Christine si rassegna: non ha alternative se non accettare l'inaspettato invito.

Dopo aver seguito Dimitri ed aver accettato quell'invito inaspettato, Christine si aggira solitaria nei corridoi di palazzo Meekhiv. Riflette, e pensa che probabilmente sarà l'ultima volta che entrerà in quel luogo: è combattuta. Da un lato vorrebbe restare e chiarire la situazione, e dall'altro invece vorrebbe solamente fuggire. Ma sa che così facendo metterebbe nei pasticci Dimitri, e lei non ha proprio cuore di farlo. Eppure ha paura: e se davanti a Viktor non riuscisse a mantenere il sangue freddo? E se non riuscisse a recitare il suo ruolo, e dovesse finire con il fargli capire i suoi reali sentimenti? Che lo ama da morire, ma ha una paura folle di Boris? Cosa succederebbe a quel punto non solo a lei, ma anche tra i due fratelli? La ragazza arresta il suo passo: Dimitri sa benissimo che conosce quel corridoio a memoria, e l'ha voluta lasciare sola per poterle permettere di prepararsi a quell'incontro in tutta calma e tranquillità. E' un bravo ragazzo, pensa la giovane. E non solo: lo vedrebbe molto bene accanto ad Alice. Sta per riprendere il cammino, ma improvvisamente qualcuno la afferra da dietro, per poi metterle una mano sulla bocca impedendole di gridare. La ragazza sbianca di colpo, ma chi è? E che cosa vorrà? Che sia di nuovo Boris? No. No, quel tocco è diverso dal suo, lo percepisce. Stavolta chi l'ha afferrata non pare avere cattive intenzioni, tutt'altro. Un brivido freddo le percorre tutto il corpo nel sentire un tocco sul suo ventre, ma è impossibilitata sia alla fuga che a dire qualunque cosa. “ Allora sei tornata da me… mi chiedevo quanto ci avresti messo “. Sussurra qualcuno, proprio vicino al suo orecchio per poi baciarle leggermente il collo. È un momento, ma a lei tornano i brividi in tutto il corpo, e stavolta potrebbe giurare che non è il freddo. E potrebbe anche giurare di non aver mai provato una sensazione del genere, è disagio misto a qualcosa che a lei è ancora totalmente sconosciuto. Anzi, si corregge: la seconda sensazione, quella la conosce bene. E c'è un solo uomo al mondo che possa fargliela provare. Ora ha riconosciuto quella voce, e non è più certa di volere che la lasci andare. La giovane si sente cingere per la vita in una stretta decisamente salda, mentre finalmente quella mano si sposta dalla sua bocca, permettendole di parlare.
“ Santo Cielo! Signor conte, ma cosa fate? “. Chiede sconcertata, mentre lui non accenna a lasciarla andare. E' tornata al voi, pensa. E questa cosa non gli piace affatto, ed allo stesso tempo rafforza la tesi di Alice: è stata minacciata. Infatti la sua voce trema leggermente, anche se lei ostenta sicurezza.

“ Hai paura? Eppure non è la prima volta che ci troviamo così vicini, no? “. Le domanda semplicemente il suo signore, con un pizzico di impertinenza e mettendola in imbarazzo. La ragazza ritrova immediatamente l'autocontrollo, per poi rispondere a sua volta cercando di mantenere un tono neutrale: ah, è così difficile non voltarsi e baciarlo, dirgli che le è mancato da morire in quei mesi infernali. Ma non può, è pericoloso. Troppo pericoloso, anche se lo sa: di questo passo, finirà con il farle perdere il controllo. Quel tono, il suo tocco... sembrano quasi avere il potere di mandarla a fuoco.

“ E'stato molto tempo fa, signore. Le cose sono cambiate, forse avrete saputo della lettera che ho scritto prima della mia partenza: mi sono resa conto che il nostro amore... è impossibile “. La presa sul suo ventre quasi si fa dolorosa, e lei non può fare a meno di mordersi il labbro per evitare che le sfugga un qualsiasi suono: deve resistere. Deve portare avanti questa dolorosa commedia, anche se dentro si sente morire.

“ Odio quando qualcuno mi mente, e tu lo stai facendo e anche male, Christine Petrova...“. le scosta i capelli dal collo, scoprendolo ed avvicinandosi al suo orecchio per terminare la frase. “… ma credimi se ti giuro che smaschererò questa menzogna, e scoprirò il vero motivo della tua fuga. Ci siamo fatti una promessa, quella notte. E so che eri sincera tanto quanto me, che eri pronta a fuggire da Mosca con me. Quindi non sforzarti di convincermi del contrario “. E' serio, senza ombra di dubbio. Christine trema un istante, ma in seguito recupera il suo autocontrollo.

“ Non è da signore dare della bugiarda ad una dama, non vi pare?“. Sussurra la giovane contadina, rabbrividendo sentendolo così vicino a sé. Le sensazioni sono molto più forti della ragione e di ogni parola pronunciata con la testa. Il suo cuore non mente, e tanto meno il suo corpo.

“ Te l'ho già detto, ricordi? Io voglio che tu sia mia, e solamente mia “. Risponde lui in tono deciso, guardandola. “ Io ti amo. Sei nei miei pensieri da quel giorno, quando Dimitri ti ha investita con la carrozza. Non ce la faccio più a restare senza di te, in questi dieci mesi mi è sembrato di impazzire. Ho mandato al diavolo tutti i miei affari, e se Alice non mi avesse convinto a reagire sarei molto probabilmente senza tenuta nè patrimonio, considerando come andavano le cose. Poi ho saputo la verità: Alice me lo ha detto, ma lo voglio sentire dalla tua bocca. Voglio sapere se ciò che mi ha detto è vero oppure no “. Le accarezza i capelli lui, sentendo il profumo della ragazza per la quale ha ormai perso la testa. Che gli importa di essere nobile e del prestigio, se non può essere felice? Alla ragazza sfugge un leggero sospiro: adesso anche lei sente una sorta di fuoco dentro di sé, sente che ciò che ha provato e che prova per lui non è una semplice cotta, ma amore. Un amore che va al di là di tutto, di ogni parola o menzogna, di ogni minaccia da parte di chiunque. Le è bastato rivederlo una volta per capirlo. Si volta e lo guarda intensamente, mentre lui ricambia lo sguardo. “ Baciami “. Fa ad un certo punto lui, per poi metterla spalle al muro e baciandola intensamente, con passione. Da prima quel bacio fa sgranare gli occhi a Christine per la sorpresa, ma dopo alcuni secondi di imbarazzo anche lei ricambia il bacio, chiudendo gli occhi per godersi quel momento. Porta una mano tra i capelli di lui, senza interrompere quel bacio. Dopo poco tempo tuttavia, è lei a recuperare il controllo ed a staccarsi.

“ Per favore, non è il caso di continuare questo discorso già concluso...vi ho già detto come la penso in proposito, non avrei dovuto lasciarmi andare di nuovo. E… “. Ma ancora una volta è lui ad interromperla, tirandola maggiormente a sé. Christine rimane spiazzata, poi cerca di liberarsi da quella presa quasi possessiva, come a volerle far capire che non la lascerà andare, che è solo sua. Ma non ci mette nemmeno tutta la forza che dovrebbe, perchè il suo cuore desidera solamente che lui la stringa ancora più forte, risentire il brivido dato da quel bacio a lungo aspettato. “ Signor conte, per favore non continuate.. “. Tenta poi di dire lei, facendo per girarsi ed andarsene. Riesce a liberarsi dopo alcuni secondi, e dopo aver abbozzato un inchino si congeda, mentre lui la fissa, interdetto: l'ha capito. ha capito che anche lei lo vuole, ha desiderato quel bacio tanto quanto lo ha desiderato lui, che ancora sente il sapore della ragazza sulle sue labbra. Ne vuole ancora, ne ha bisogno. Le è stato lontano per troppo tempo per poterla nuovamente lasciare andare via. Lei ovviamente, ignara dei pensieri di Viktor riprende il discorso, per congedarsi prima di cadere in tentazione, prima che ogni sua maschera venga tolta ed i suoi sentimenti si palesino ulteriormente. “ Suppongo che non ci sia altro da aggiungere, a questo punto è meglio che torni a casa: i miei genitori saranno preoccupati “. Conclude la contadina, che per un attimo dimentica la buona educazione e non aspetta che sia lui a congedarla. Si gira e si avvia verso l'uscita, lasciando Viktor per qualche istante completamente interdetto. Quello stato non dura più di qualche minuto, il tempo che serve a Christine per raggiungere l'uscita. Innervosito dal rifiuto della giovane e ben sapendo che invece lo ama anche lei, Viktor decide di seguirla correndo dietro di lei quasi come una furia, mandando al diavolo le buone maniere ed urtando una cameriera.

“ Christine! Torna subito indietro, non abbiamo finito! “. Grida, ordinandole di tornare indietro. La ragazza non accenna a fermarsi, mentre la servitù osserva stranita e sbigottita la scena. “ Ti ho detto di fermarti! “. Grida nuovamente lui. La ragazza non si ferma, ben decisa ad andarsene.

“ Questa conversazione è finita! Ci stiamo solo facendo del male a vicenda, per favore! Lasciatemi andare “. Risponde lei, fermandosi qualche istante e parlando con tono più basso rispetto a quello del suo signore.

“ Credi davvero che ti lascerò andare senza sapere la verità? Si? “. Chiede, mentre Christine annuisce: certo che lo pensa, e come potrebbe essere diversamente? È ovvio che la lascerà libera di andarsene, anche se lei non gli ha confermato ciò che lui già sa: che Boris l'ha tenuta prigioniera e minacciata, e che è solo a causa sua se ora si comporta così. La ragazza riprende a camminare, ma una presa sul suo polso le fa arrestare bruscamente il cammino. “ Adesso vedrai se gioco o meno! “. Inizia a gridare ad un certo punto Viktor, mentre le domestiche si affacciano alle finestre allarmate.

“ Ma cosa fate? Per favore, smettetela! State dando spettacolo “. Sibila la ragazza, ma in tutta risposta lui la tira a sé, afferrandola e non lasciandola andare. La bacia senza preavviso, incurante dello sguardo di tutta la servitù. Christine si stacca subito, shoccata.

“ Avete visto tutti?! Lo dovete sapere! Io la amo! “. Ricomincia a gridare lui, mentre lei prova a calmarlo.

“ Signor conte, state urlando! Per favore, smettetela “. Cerca di dire, ma lui non pare volerla lasciare.

“ Io amo questa donna! Io amo Christine Petrova, una contadina! Se qualcuno ha dei problemi che venga a dirmelo in faccia! “. Continua a gridare Viktor, e chiaramente questa è una sfida a Boris: se ha dei problemi, è tempo che glielo dica in faccia, e risolveranno la cosa una volta per tutte. Dimitri sopraggiunge in quel momento: a quanto pare quella del suo sigore non era una semplice infatuazione, ma vero e proprio amore. Da parte sua, nemmeno Christine sa che fare: forse è vero, dovrebbe semplicemente cedere e raccontargli la verità. Ma a cosa porterà tutto ciò? Una nuova voce fa sussultare sia lei che Dimitri, ed il secondo ne riconosce il proprietario, che pare decisamente arrabbiato.

“ Viktor! Cosa diavolo stai facendo?! “, Si altera subito, mentre Dimitri si inchina rispettoso.

“ Lord Boris… “. Sussurra. Il fratello del suo signore è ritornato da poco a palazzo dopo essere uscito con la moglie e la figlia, e sicuramente non prenderà bene questa scenata da parte del maggiore. Una volta passati alcuni secondi in cui ha cercato di recuperare la calma, il minore prende finalmente parola.

“ Si può sapere cosa ti passa per la testa?! Stai gridando come uno straccivendolo, di fronte a tutti i domestici! hai baciato questa... questa donnaccia, una sporca plebea! Vuoi proprio gettarci tutti nel fango, vero?!“. grida, incapace di trattenere la sua collera. In tutta risposta il maggiore tira la ragazza accanto a sé, per poi cingerle la vita con un braccio.

“ E a me pare di averti già spiegato che non mi importa niente delle convinzioni sociali! È tempo che anche tu lo sappia, fratello: io e Christine ci siamo finalmente dichiarati. Molto presto sarà mia moglie, e sia tu che la tua sposa le porterete il rispetto che merita “. Non ammette la minima replica, ma il minore pare alterarsi.

“ Come puoi disonorare così il nome della nostra famiglia?! Tu sei l'erede dei Meekhiv, Santo Cielo! Devi portare avanti la nostra stirpe, non perderti dietro alle gonne di una popolana! “. Sbrocca irritato, mentre il maggiore cerca di mantenere la calma per non prenderlo a schiaffi, mentre il fratello prosegue la frase. “ Se nostro padre fosse ancora vivo, allora… “. Ma viene bruscamente interrotto dalle parole del maggiore, che lo fulmina con lo sguardo nel solo sentir pronunciare la parola “ padre “.

“ Parli di stirpe, fratello? ". Chiede, lasciando Christine ed avvicinandosi di un passo al minore, mentre il suo sguardo pare bruciare di rabbia. " Non ti azzardare mai più a nominare i miei figli, tu che sicuramente sei il responsabile della morte di uno di loro ". E Guarda Christine, cercando una conferma. La ragazza prende finalmente coraggio, ed annuisce.

" E' vero: è stato Lord Boris a segregarmi per quasi dieci mesi in una cella, a farmi partorire mio figlio in quel posto e rischiando di farmi morire dissanguata. E'solo colpa sua e della sua crudeltà se il mio bambino è morto ". Fa, trattenendosi dallo scoppiare in lacrime. " Alice ha detto la verità ". Commenta, avvicinandosi poi a Viktor e tenendogli la mano: lo sente irrigidirsi, per poi tremare di rabbia. La giovane lo guarda, per poi mettergli una mano sul viso e facendolo voltare verso di lei. " Ti amo. Non ho mai amato nessuno come ho amato te. Ma temevo la reazione di tuo fratello, solo per questo ho cercato di allontanarmi. Ma ti prego, non cercare la rissa con lui: la punizione peggiore sarà fare i conti con la sua coscienza, e con il mio perdono. Sarà ben peggior cosa che essere sbattuto fuori da palazzo ". Commenta la bruna, e per la prima volta in vita sua, Boris Meekhiv non sa cosa rispondere: lei lo sta perdonando. Lui le ha fatto del male, e lei lo perdona. Viktor cerca di calmarsi, abbracciando la ragazza che ama e tirandola a sè: lo sapeva. Sapeva che lo amava ancora. In seguito guarda il fratello, sempre con quell'ira negli occhi che lui non gli ha mai visto prima d'ora.

"Non ti preoccupare, Boris: sarà Christine a darmi i miei eredi, e sarà mia moglie. Se non ti sta bene conosci la strada per tornare a San Pietroburgo “. Sembra veramente arrabbiato, ormai sembra esserci una rottura non indifferente tra lui ed il fratello, se non un definitivo allontanamento: gli ha fattot roppo male. Ha imprigionato la sua amata, ha ucciso seppur indirettamente suo figlio. “ In oltre, non ti azzardare più a nominare nostro padre davanti a me, capito? Mai più “. Fa in tono determinato il maggiore, mentre persino Alexandria rimane un po' shoccata: veramente quella contadina è tanto importante per Viktor? Tanto da metterlo contro suo fratello? Le due donne si guardano qualche istante: la nobile con un ghigno stampato in faccia, come a dire che non finirà certo così. Christine adotta invece uno sguardo freddo, che solo per un istante mette in soggezione l'altra, che prende il marito per un braccio cercando di scuoterlo, mentre lui ha ancora lo sguardo fisso su Viktor, che conclude il discorso. " Ma lascia che ti dica una cosa: per me sei una delusione totale. Mi fidavo di te, invece ti sei dimostrato più simile a nostro zio di quanto pensassi, anche a distanza di anni. Dicevi di aver mantenuto le tue idee, io invece vedo solamente il ragazzino di qualche anno fa che era ancora succube di un uomo acciecato dall'odio verso persone che non gli avevano fatto nulla di male ". A quelle parole Boris pare scattare: sembra voler ribattere, ma non ci riesce. E cosa diavolo dire, di fronte alla verità? E'vero: si è spinto ad un punto di non ritorno. L'odio ed il rancore. le idee che suo zio gli ha inculcato gli hanno fatto smarrire il vero sè stesso. Ha ragionato con la mente di colui che l'ha cresciuto, ma lui? Lui come la pensa, in realtà? Le parole di Christine lo hanno scosso profondamente, sono state inaspettate, lo deve ammettere. E'la moglie a riportarlo alla realtà, tirando il suo braccio.

“ Boris, andiamo ti prego. Non litigare con tuo fratello. Non vorrete dare spettacolo qui, davanti a tutti... “. Gli sussurra, mentre suo marito si libera dalla sua presa, per poi guardare sia Viktor che Christine.

“ Si, ma non finisce qui. Te lo assicuro “. Conclude, per poi girarsi ed andarsene, mentre Alexandria lancia un'ultima occhiata a Christine per poi seguirlo. La castana rimane in silenzio qualche istante, mentre Viktor sospira.

“ Perdona la scenata di mio fratello. Per lui non sarà facile accettare la nostra unione, ma prima o poi finirà per cedere “. Fa, ma notando lo sguardo assorto di Christine le mette una mano sulla spalla. “ Christine? Tutto bene? “. Le chiede, mentre lei si riscuote dai suoi pensieri e lo guarda.

“ Quella donna… non mi piace affatto “. Parla di Alexandria: ha avvertito in lei qualcosa di strano, quasi di maligno. Ma cosa potrebbe mai essere, si chiede? In oltre ha capito che le sue parole hanno scosso Boris, che nell'andarsene ha preso una direzione diversa da quella di Alexandria. In seguito la bruna guarda Viktor, sorridendo un pò. " Grazie di aver creduto in me e nel nostro amore. E perdonami se... ". Ma lui le mette un dito sulla bocca, per farla tacere. sorridendo appena.

" Ti perdono solo se giuri di non lasciarmi più, mai più. Qualunque cosa accada, io ti voglio accanto a me tutta la vita, Christine Petrova ". Lei riflette un momento: questa dichiarazione ha il suono di una proposta. Lei non può fare altro che annuire, mettendo una mano sul viso di lui.

" Contaci, Viktor Meekhiv: ora che mi hai ripresa, non ti libererai più di me ". Ammette, mentre lui la stringe a sè, dandole un bacio: finalmente si sono riuniti. Anche se qualcuno ha osservato di nascosto la scena, e non ne pare affatto felice. E quel qualcuno, di certo non è Boris.


Ciao a tutti! Ed ecco il capitolo nuovo, con l'attesissima reunion di Viktor e Christine. Boris pare essere scosso, dopo l'inaspettato perdono di Christine. Dove sarà andato, così di fretta? In oltre, Alexandria sembra aver lanciato una sfida a Christine, sarà effettivamente così? Qualcuno ha spiato la scena, qualcuno di voi ha idea di chi possa essere? Coraggio! Mentre vado a scrivere il nuovo capitolo, esponete pure le vostre teorie, mi piace sapere il parere dei miei lettori. Baci, alla prossima!
   
 
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