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Autore: LadyOfMischief    05/12/2020    9 recensioni
SEQUEL DI "WHATEVER IT TAKES"
Rey è riuscita a riportare Ben in vita, ma la lotta per libertà della galassia non è ancora finita. Ciò che resta del Primo Ordine, ed i sistemi ancora fedeli ai loro ideali, continua a seminare distruzione e morte minacciando ciò per cui la Resistenza ha lottato.
Per Ben questa è l'occasione per rimediare ai propri errori e dimostrare a tutti quanti che non è più Kylo Ren, ma non sarà un'impresa così facile e nel frattempo lui e Rey impareranno cosa significhi stare realmente insieme.
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Poe Dameron, Rey, Rose Tico
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saving What We Love'
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Erano trascorse due settimane da quando la Resistenza si era stabilita su Oshira ed erano stati raggiunti da coloro che si erano ritirati subito dopo la battaglia di Exegol.
Definire avamposto il luogo in cui risiedevano attualmente era un eufemismo, quel posto era un villaggio in piena regola, o almeno lo era stato ai tempi dell'Impero. Quando erano arrivati lì il leader del gruppo, che come tutti avevano già intuito era Tinian Connix, aveva spiegato che si erano stabiliti nel vecchio villaggio che aveva ospitato i minatori e operai insieme alle loro famiglie. 
Il villaggio sorgeva in una valle alle pendici di una catena montuosa e attraversata da un fiume che si estendeva per diversi chilometri prima di sfociare in un lago. Gli edifici sorgevano sulla sponda occidentale del fiume, perlopiù erano singole abitazioni - un tempo occupate dagli operai con famiglia - e c'era soltanto un dormitorio in comune, capace di ospitare una trentina di persone. Sulla sponda orientale del fiume c'erano due magazzini, di cui uno adesso conteneva le poche armi portate dalla Resistenza e l'altro le razioni. Infine, a qualche metro di distanza dai magazzini, c'erano la mensa e l'infermeria, dotata persino di droidi medici.

Il quartier generale era stato allestito in quella che molti anni prima era stata la centrale da cui l'Impero supervisionava le attività, sorprendentemente quando l'altro gruppo della Resistenza era giunto lì l'anno precedente aveva scoperto che buona parte della tecnologia funzionava ancora. Tuttavia non l'avevano mai utilizzata dal momento che i canali di comunicazione e l'accesso ai computer erano criptati dai vecchi codici Imperiali. In quelle due settimane Rose e alcuni dei pochi tecnici presenti tra loro si erano messi al lavoro proprio su quei codici per cambiarli e creare canali sicuri per i Ribelli.
Nel fianco di una montagna era stata scavata una caverna, anch'essa risalente all'epoca Imperiale, e da una piattaforma di carico si poteva accedere all'hangar situato diversi metri più in alto.
Ma se da un lato tutto sembrava procedere bene per la Resistenza, dall'altro il Primo Ordine - che adesso si faceva chiamare Nuovo Impero - portava avanti la propria conquista pianeta dopo pianeta e aveva fatto qualcosa di completamente inaspettato. Arkanis [1] era stata designata come la capitale del Nuovo Impero che, contrariamente all'Impero, aveva abolito qualunque forma di Senato. Era la prima volta in secoli di storia documentata che succedeva una cosa del genere e la notizia aveva suscitato sgomento in tutta la galassia. Neppure l'Impero si era mai imposto apertamente come un governo dittatoriale, aveva mantenuto il Senato e le rispettive cariche fino alla Battaglia di Yavin [2].
Il Nuovo Impero era uscito allo scoperto e con esso la persona che aveva tirato i fili: Carise Sindian [3]. Ben aveva sentito spesso quel nome, sia in un messaggio che sua madre gli aveva mandato molti anni prima quando era ancora un allievo di Luke, sia negli anni trascorsi con il Primo Ordine. Era stata colei che aveva contribuito all'ascesa del Primo Ordine e che aveva orchestrato l'attentato al Senato su Hosnian Prime, in cui anche Leia era rimasta ferita.
Ben ricordava perfettamente il giorno in cui aveva ricevuto un messaggio da sua madre, era in viaggio da giorni con suo zio che era determinato a trovare il primo tempio Jedi. Era da poco calata la notte ed entrambi avevano avvertito un tremito nella Forza, avevano tentato di contattare prima Leia e poi Han - che si trovava su Theron - ma sua madre non aveva risposto. Soltanto quando Leia si era ripresa gli aveva inviato una trasmissione in cui aveva informato sia lui che Luke dell'attentato e che se l'era cavata con ferite superficiali. Quella volta Ben aveva provato molta paura, qualcosa che uno Jedi non avrebbe mai dovuto provare e che Luke ricordava sempre ai propri allievi durante le lezioni.

Soltanto parecchi mesi dopo, quando ormai aveva assunto l'identità di Kylo Ren, Ben aveva scoperto che il mandante dell'attentato era stata proprio l'ex senatrice e che era stata lei a fare in modo che le vere origini di Leia fossero rivelate pubblicamente. Tuttavia sua madre l'aveva smascherata e la notizia si era diffusa rapidamente poiché la donna era stata privata dei suoi titoli nobiliari e della sua carica da governatrice di Birren.
E adesso era tornata con il solo scopo di distruggere tutto ciò in cui Leia aveva sempre creduto e per cui si era duramente battuta. Quella rivelazione era stata come ricevere una pugnalata ed era stata troppo per Ben, che aveva lasciato il quartier generale per prendere una boccata d'aria fresca per processare tutto. Un tempo avrebbe semplicementedistrutto tutto con la sua spada laser o lanciato qualche oggetto contro una parete usando la Forza, ma da quando aveva voltato le spalle al Lato Oscuro tutta quella rabbia era svanita.
Rey l'aveva seguito pochi minuti dopo per accertarsi che stesse bene e dargli conforto, si erano seduti sui gradini dell'edificio e lei gli aveva confessato che Leia le aveva parlato vagamente di Carise Sindian, ma che non conoscesse l'intera vicenda. Ben le aveva raccontato ogni cosa sin dal principio e Rey l'aveva ascoltato con interesse senza mai interromperlo. Parlargliene aveva in qualche modo alleviato quel peso, con lei era sempre facile aprirsi sul suo passato ed esternare tutto ciò che Ben si era tenuto dentro per anni.
Nonostante l'avanzata del Nuovo Impero la maggioranza si era dichiarata a favore del piano proposto da Poe e Finn: colpire su più fronti. L'unica cosa che potevano favore al momento era rallentare il nemico fino a quando non avessero trovato una soluzione per sbarazzarsi della loro arma principale. Se fossero riusciti a mettere le mani sulle ricerche riguardanti il dispositivo di occultamento, o persino un prototipo, avrebbero potuto trovare un modo per metterla fuori uso. C'era soltanto un posto in cui ottenere quelle ricerche, uno di cui Ben aveva già messo al corrente la Resistenza prima che lasciassero Ajan Kloss. Il centro di sviluppo per le armi su Parnassos era la loro unica possibilità, ma non avevano le coordinate e avventurarsi nelle Regioni Ignote per trovare il pianeta era troppo rischioso.
Quel giorno al piano inferiore del quartier generale si stava svolgendo un'altra riunione con un numero ristretto di persone - incluso Ben - per discutere di nuovo la questione in presenza di nuove reclute, arrivate soltanto la mattina precedente. Non erano in molti, e si trattava perlopiù di piloti e combattenti, da quando il Nuovo Impero aveva cominciato la propria espansione stava diventando sempre più difficile per i ribelli raggiungere Oshira in tutta sicurezza.
Poe aveva appena finito di fare un riepilogo per gli ultimi arrivati, era l'unico in piedi nella stanza e dava le spalle a uno schermo spento.
“Qualcuno ha idee su come possiamo procurarci quelle coordinate?” chiese al gruppo.
“A dire il vero sì” disse un pilota seduto dietro Ben, tutti si voltarono nella direzione del giovane che aveva parlato, aveva i capelli verdi e gli occhi blu tendenti il viola.
“Ti ascoltiamo volentieri” disse Poe incrociando le braccia al petto.
“Hai parlato di un deposito su Rakata Prime ancora in uso che un tempo riforniva la flotta, sicuramente riforniva anche le strutture presenti in quel settore” cominciò a spiegare “se riuscissimo a infiltrarci all'interno della sala di controllo e accedere ai computer potremmo dare uno sguardo alle rotte seguite per le consegne”
“Mi piace il tuo piano, ma potremmo non avere tutto questo tempo e l'obiettivo principale è far saltare in aria il deposito” replicò Poe.
“Potremmo copiare i dati” intervenne Ben “Basterebbero pochi secondi prima di piazzare le cariche esplosive” nelle ultime settimane lui e Poe avevano lavorato a stretto contatto tutto il tempo e adesso quest'ultimo riusciva a tollerare la sua presenza quel tanto che bastava per collaborare.

“Mmh...può funzionare, andrò a parlare con Finn e con il Consiglio dei Senatori, se approveranno agiremo oggi stesso” annunciò prima di lasciare la stanza e salire al piano superiore, dove in quel momento Finn e alcuni membri del Consiglio stavano discutendo di un'altra faccenda.
“Hey, grazie per aver fatto cambiare idea al Generale” lo ringraziò il pilota.
“Dubito sia merito mio, il tuo è un buon piano” rispose Ben lievemente a disagio, era ancora strano per lui essere ringraziato dalle stesse persone che aveva fatto soffrire - sia in maniera diretta che indiretta -
“Capisco, non vai a genio al Generale eh?” chiese l'altro curioso.
“Direi proprio di no”
Svariati minuti dopo Poe fece ritorno nella sala in cui si erano riuniti e prese di nuovo posto davanti lo schermo, aveva un'espressione soddisfatta stampata sul volto e ciò poteva significare soltanto che la missione era stata approvata.
“Il Consiglio ha preso la sua decisione, una piccola squadra partirà immediatamente per Rakata Prime” riferì al gruppo “Dal momento che l'idea è di Syndulla e Solo, saranno loro a condurre questa missione e potranno scegliere di portare altre due persone” proseguì Poe, per una frazione di secondo Ben pensò di aver frainteso le sue parole, l'aveva appena scelto per quella missione?
“Non la deluderemo Generale!” si apprestò a dire il pilota, che adesso Ben era sicuro fosse Jacen Syndulla [4], figlio di eroi della Ribellione esattamente come lui.
“Ottimo, perché è la nostra unica possibilità e non possiamo fallire” replicò Poe “La riunione è conclusa, potete andare tutti”.
Lentamente i presenti lasciarono la sala chiacchierando sommessamente e gli ultimi a uscire furono proprio Ben, Jacen e Poe.
“Vi suggerisco di portare Rose con voi, ci sa davvero fare con i computer” disse Poe rivolto a entrambi mentre si dirigevano verso l'uscita dell'edificio.
“Chi è Rose?” chiese Jacen “Sono arrivato qui ieri e non conosco quasi nessuno”
“Rose è il nostro meccanico e ingegnere, ma ci sa fare anche con i computer” gli spiegò Poe.
“Lo faremo sicuramente” gli assicurò Ben, che era dello stesso parere dal momento che Rose sembrava saper fare qualunque cosa riguardasse la tecnologia. Inoltre in quelle settimane aveva instaurato un buon rapporto con lei, era la persona più amichevole che avesse conosciuto ed era una gran chiacchierona, ma Ben la trovava davvero simpatica. L'altra persona che avrebbe voluto coinvolgere in quella missione era ovviamente Rey, insieme erano una bella squadra e ne aveva avuto la dimostrazione quando si erano alleati contro le guardie pretoriane di Snoke. Tuttavia tenne quel pensiero per sé perché non voleva dare l'impressione di fare favoritismi o di agire per ragioni personali.
“Farete meglio a partire prima che si scateni una tormenta” suggerì loro Poe indicando fuori da una finestra, detto ciò imboccò le scale che conducevano al piano superiore.
Fuori aveva da poco ricominciato a nevicare, su Oshira era già inverno inoltrato da un po' e non erano rare le occasioni in cui nevicava. A Ben ricordava molto Ilum [5], il pianeta che era stato trasformato nella base Starkiller, che era perennemente ricoperto di neve e spessi strati di ghiaccio. L'intero villaggio era ricoperto da una fitta coltre di neve, nei giorni precedenti c'erano state nevicate piuttosto intense e la temperatura si era abbassata notevolmente. Dopo mesi trascorsi su Ilum il freddo non infastidiva Ben più di tanto, si era abituato e tutto sommato l'inverno gli piaceva.
“Dovremmo andare da questa Rose per chiederle di venire con noi” disse Jacen fermandosi davanti alla porta principale.
“So dove possiamo trovarla, andiamo” lo esortò Ben “Hai già in mente chi altro potremmo portare?”
“Beh...so che ti sei addestrato con Skywalker, ma potrebbe farci comodo avere anche un altro Jedi con noi...tu conosci la Jedi?” Ben non poté fare a meno di sorridere per quella domanda.
“Oh, la conosco molto bene e credo proprio che accetterà” rispose.

 

 

 

La neve era diventata una delle cose preferite di Rey, la prima volta che l'aveva vista era stata alla base Starkiller ma, con tutto il trambusto che c'era stato, non era riuscita a godersi quello spettacolo come avrebbe voluto. La seconda volta era stata su Kijimi, con le sue cime innevate e le strade imbiancate dal nevischio. Perciò la prima volta che aveva visto nevicare su Oshira ne era rimasta completamente affascinata, come quando aveva visto per la prima volta la foresta su Takodana e l'oceano su Ahch-To.
Quando due settimane prima erano arrivati al villaggio, dopo otto lunghe ore di viaggio, la prima cosa che Rey aveva notato era stato il freddo che sembrava entrarle nelle ossa. Non aveva l'abbigliamento adeguato per affrontare un inverno rigido -come gran parte dei Ribelli provenienti da Ajan Kloss- e gli unici che sembravano non avere problemi erano Chewbecca e Ben.
Dopo essersi ricongiunti al resto del gruppo Poe aveva riferito loro che il Consiglio era curioso d'incontrare la Jedi di cui avevano tanto sentito parlare, e che da sola aveva sconfitto l'Imperatore. Con un certo indugio Rey aveva acconsentito a incontrarli subito, sicuramente avrebbero voluto ascoltare l'intera storia direttamente da lei. Tremante di freddo - nonostante stesse indossando ancora la giacca di Ben - aveva seguito Poe fino al quartier generale dove erano riuniti i Senatori.
Rey si era sentita a disagio tra quelle persone di prestigio e sulle prime non era riuscita a trovare le parole adatte per raccontare quello che era successo su Exegol - un giorno che ormai le sembrava lontano anni luce -. Aveva preso un respiro profondo, fatto ordine tra i suoi pensieri e aveva cominciato a raccontare la verità, man mano che aveva proseguito nel suo racconto era diventato sempre più facile parlare. Aveva spiegato che lei e Ben fossero una Diade, che lui aveva avuto intenzione di tradire Palpatine dal principio e che alla fine era accorso in suo aiuto, salvandola persino dalla morte.
Rey aveva persino trovato il coraggio di rivelare le sue vere origini, dopotutto quelle persone non avevano voltato le spalle a Leia pur sapendo chi fosse suo padre, perché si era stancata di nascondersi e mentire. Inoltre continuare a fingere che l'Imperatore non fosse suo nonno non avrebbe cambiato la realtà dei fatti, era qualcosa che avrebbe dovuto accettare. Le azioni di quell'essere non avevano nulla a che vedere con lei, non si poteva condannare qualcuno per le azioni di una famiglia che non aveva mai conosciuto.
Quando aveva finito di raccontare l'intera vicenda era calato il silenzio e tutti l'avevano guardata sconcertati, dopo qualche secondo però erano cominciate le domande. Le avevano chiesto come facesse a sapere che l'Imperatore non le aveva mentito per manipolarla e non era stato facile per Rey spiegare che aveva percepito qualcosa di familiare attraverso la Forza. Le avevano chiesto della morte di Snoke, di cui i dettagli diffusi erano stati confusionari, e Rey aveva risposto con sincerità confessando che non era stata lei a ucciderlo, ma Ben. Ai presenti non era sfuggito che in entrambi i casi non aveva agito da sola, ma che era stato tutto frutto di un'insolita alleanza tra i due ragazzi e così le avevano posto l'unica domanda a cui Rey avrebbe fatto volentieri a meno di rispondere. Le avevano chiesto che tipo di rapporto ci fosse tra loro, quella domanda l'aveva messa a disagio perché sebbene non fosse un segreto che stessero insieme l'idea di parlarne a degli sconosciuti l'aveva fatta sentire in imbarazzo. Tuttavia aveva risposto con sincerità - seppur con discrezione - ammettendo che avessero una relazione, ma ciò non influiva sul motivo per cui lui fosse lì. Aveva spiegato che Ben fosse realmente intenzionato ad aiutarli e che volesse rimediare ai propri errori, quella risposta aveva convinto il Consiglio, che era intenzionato a rispettare le ultime volontà di Leia.
Dopo quell'incontro Rey aveva lasciato l'edificio accompagnata da Poe, insieme avevano raggiunto gli altri che erano rimasti ad attenderli nell'hangar. Poe aveva spiegato loro che sarebbero stati collocati nelle case più piccole, dal momento che i posti nel dormitorio erano già stati reclamati dai piloti, meccanici e qualche ribelle che preferiva quella sistemazione. I pochi altri rimasti si erano già sistemati nelle abitazioni scegliendo con chi condividerle, era tutto così diverso dalla base di Ajan Kloss, dove per un anno avevano dormito tutti ammassati e avevano avuto poco spazio personale.
Ovviamente Finn aveva scelto di essere il coinquilino di Poe, che si era sistemato non molto lontano dal quartier generale per ragioni pratiche, se avessero avuto un urgente bisogno di lui sarebbe arrivato in poco tempo. Rose invece aveva preferito sistemarsi con Kaydel Connix e Zay Versio, con cui aveva sempre avuto un buon rapporto. Perciò Rey, Ben e Chewbecca sarebbero stati coinquilini, nulla di così diverso dai giorni in cui erano stati via ed era la soluzione migliore per tutti, il wookie aveva la tendenza a russare profondamente e dubitava che qualcun altro avrebbe voluto Ben come coinquilino.
Si erano sistemati nei pressi del fiume, in una delle case più piccole che disponeva di due stanze, un bagno condiviso e persino una minuscola cucina. Per Rey era il posto più grande in cui avesse mai vissuto e Ben e Chewbecca avevano insistito affinché occupasse lei la camera più grande, mentre loro avrebbero condiviso l'altra più piccola. Un tempo la sua stanza doveva essere stata occupata da una coppia perché c'era un solo letto grande abbastanza per due persone, dal lato opposto della stanza c'era un armadio e una scrivania con dei cassetti. Una finestra - provvista di tende - affacciava direttamente sul fiume e forniva gran parte dell'illuminazione della stanza.

Rey aveva colto l'occasione per restituire a Ben le spade appartenute alla sua famiglia, aveva ritenuto più che giusto che ad averle fosse l'ultimo discendente degli Skywalker, ma lui le aveva detto che preferiva fosse lei a custodirle finché non avrebbe deciso cosa farne. Le aveva riavvolte nello stesso panno morbido in cui le aveva tenute per tutto quel tempo e risposte su un ripiano dell'armadio insieme alle poche cose che possedeva. 
I primi giorni i tre coinquilini avevano faticato a trovare un ritmo adatto, Chewbecca era quello che andava a letto più tardi, ma paradossalmente era sempre il primo ad alzarsi facendo molto trambusto. Rey invece era l'ultima ad alzarsi, la notte faceva ancora fatica a prendere sonno, quando le capitava di avere un incubo Ben si precipitava immediatamente in camera sua per tranquillizzarla e per restare con lei. Inoltre non era abituata a dormire in un letto vero e le prime notti le aveva trascorse a rigirarsi di continuo tra le lenzuola, il materasso le risultava fin troppo morbido e non era abituata neppure ai cuscini altrettanto soffici.
Erano trascorsi appena quattro giorni quando la notizia della proclamazione di Arkanis come capitale del Nuovo Impero era giunta alle orecchie della Resistenza attraverso HoloNet [6]. A peggiorare le cose era stato il fatto che dietro a tutto ciò ci fosse la stessa donna che aveva rovinato la reputazione di Leia con i suoi intrighi. Ben non l'aveva presa bene, quella rivelazione l'aveva sconvolto e l'unica cosa che Rey aveva potuto fare era stata dargli conforto.
Rey si trovava nell'hangar e stava aiutando Rose a rifornire di carburante tutte le navi, alcune erano tornate di recente da Takodana per fare rifornimento di provviste e qualunque cosa mancasse in infermeria. Con l'ascesa del Nuovo Impero diventava sempre più rischioso ma non c'era altra scelta, nessun luogo era sicuro e potevano contare soltanto sul fatto che Oshira fosse un pianeta dimenticato in quanto privo di risorse utili.
Il vento proveniente dall'esterno era pungente e Rey si era tirata su il cappuccio della giacca nera che le avevano procurato giorni dopo il suo arrivo, così come avevano fatto per tutti i suoi compagni. A ognuno di loro erano stati forniti due cambi di abiti invernali, un'altra gentile concessione di Maz Kanata che glieli aveva procurati dopo una chiamata da parte di Finn e Poe.
Quel giorno indossava una maglia bianca di un materiale simile a lana con un leggero scollo a v, una giacca nera con il cappuccio e con la zip - che aveva tirato su - e un paio di pantaloni grigio chiaro con delle tasche. Aveva persino un nuovo paio di stivali, adatti proprio per la neve alta e che le avrebbero impedito di scivolare, cosa che le era già capitata la prima sera e se non fosse stato per Ben che l'aveva afferrata in tempo avrebbe battuto la testa a terra. Rose indossava una tenuta simile alla sua, fatta eccezione per la giacca e i pantaloni marrone scuro.
“Mancano ancora due navi e abbiamo finito” annunciò l'amica sfregandosi le mani per il freddo.
“Sarà meglio sbrigarci, oggi fa più freddo del solito” commentò Rey imitando il gesto di Rose, nonostante le piacesse la neve doveva ancora abituarsi a quelle temperature così basse.
“Così poi potrai andare a farti scaldare dal tuo ragazzo?” la prese in giro Rose, Rey arrossì lievemente e scosse la testa “A proposito, è qui” le disse indicando un punto alle sue spalle.
Dalla piattaforma di carico - nonché unico ascensore - era appena arrivato Ben, che indossava di nuovo i suoi soliti abiti neri e una giacca molto simile alla sua. Non era da solo, era seguito da un pilota -Rey lo capì dalla tipica tuta arancione- ed entrambi si stavano dirigendo nella loro direzione.
Le due ragazze gli andarono incontro, se erano lì doveva essere successo qualcosa d'importante di cui volevano metterle al corrente.
“Hey ragazzi!” li salutò Rose “Come mai qui?” chiese andando dritta al punto.
“Ciao ragazze” le salutò di rimando Ben.
“Salve, io sono Jacen” si presentò timidamente il pilota dai capelli verdi.
“Io sono Rose” disse la ragazza porgendogli la mano.
“Oh, quindi sei tu la Rose di cui ho sentito parlare” disse l'altro stringendole la mano “E tu devi essere Rey” proseguì rivolgendosi a lei
“Proprio così” rispose “Come fai a sapere il mio nome?”
“Ben mi ha parlato di te strada facendo”
“Tranquilla, gli ho detto solo cose positive” intervenne Ben ironico “E siamo qui perché abbiamo bisogno di voi” aggiunse rispondendo alla precedente domanda di Rose.
“Il Consiglio ha approvato la missione per Rakata Prime, dobbiamo recuperare dei dati dai computer prima che facciamo saltare in aria tutto” spiegò Jacen “E ci serve qualcuno che ci sappia fare con la tecnologia”
“Contate pure su di me!” disse Rose entusiasta, aveva preso parte a poche missioni della Resistenza e passava tutto il suo tempo a trafficare con cavi, pezzi di ricambio e componenti per varie apparecchiature.
“Vogliamo che venga anche tu, ho bisogno del mio co-pilota”disse Ben a Rey rivolgendole un sorriso beffardo.
“Quindi adesso sarei io il co-pilota?” chiese Rey sarcastica “Va bene, verrò con voi” aggiunse tornando seria, non aveva neppure bisogno di rifletterci, quella sarebbe stata la loro prima missione insieme e non poteva negare che anche lei fosse entusiasta quanto Rose.

 

 

Spazio Autrice:

Siamo arrivati al primo salto temporale di questa storia e ce ne sarà qualcun altro in futuro. Come avrete notato ho scritto parte I perché ho preferito suddividere il capitolo in due parti perché è abbastanza lungo.

P.S. Scusate per le tante note

 

Note:

[1] Arkanis è il pianeta d'origine di Carise Sindian e il Generale Armitage Hux.
[2] La Battaglia di Yavin è la battaglia in cui viene distrutta la prima Morte Nera in A New Hope.
[3] Carise Sindian è un personaggio apparso nella novel canonica Bloodline, ambientata sei anni prima di The Force Awakens. La Senatrice, e nobile, agisce per conto del Primo Ordine per permettergli di uscire allo scoperto. Inoltre è proprio lei a scoprire che Leia e Luke sono i figli di Darth Vader.
[4] Jacen Syndulla è un personaggio che appare nel finale di Rebels quando è solo un bambino, è un ibrido umano- twi'lek figlio del Jedi Kanan Jarrus (sopravvissuto all'Ordine 66) e il Generale Hera Syndulla.
[5] Ilum oltre a essere il pianeta convertito nella base Starkiller un tempo ospitava un tempio Jedi che conduceva a una serie di caverne contenenti i cristalli di kyber (apparsa sia in The Clone Wars che in Jedi Fallen Order)
[6] HoloNet è la rete utilizzata in tutta la galassia, ma trasmette anche notiziari e programmi.

   
 
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