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Autore: Manto    17/12/2020    1 recensioni
♦ Raccolta ideata per il BSD Writober 2020 (ci ho provato, la porto avanti comunque!)
♦ Possibili riferimenti a Dead Apple e alle light novel
Trentuno prompt per trentuno o più personaggi, relazioni e sogni diversi. Alte dosi di angst, fluff e hurt/comfort, a seconda dell'umore dell'autrice.
Essendo questa in pari con le uscite online del manga, alcune vicende/personaggi citati saranno spoiler per gli anime only.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Akiko Yosano, Altri, Osamu Dazai, Ranpo Edogawa
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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11# — Legame; 12# — Memoria

 

Personaggi: Arthur Rimbaud, Paul Verlaine, Chuuya Nakahara
Canzoni: Waiting for Love ~ Avicii + The Messenger ~ Linking Park
Numero parole: 615

 

Dove c’è volontà, c’è una strada, qualcosa di bello
E ogni notte ha i suoi giorni, è così magico
E se c’è amore in questa vita, non c’è ostacolo
Che non possa essere sconfitto.

«Io e te, allora?»
Il tramonto si abbassa sopra Montmartre1, oppure è questi che si leva in piedi, verso le nubi che si srotolano tra loro e il fantasma della luna. Luce e oscurità si rincorrono tra le vie e si riflettono negli occhi di una coppia di figure che, appoggiate alla ringhiera di un elegante balcone, osservano l’orizzonte in fiamme — lo potranno vedere ancora per pochi mesi; poi, per quanto ne dovranno serbare solo il ricordo?
L’adulto tra i due2 si stringe nel proprio cappotto, sentendo i morsi del freddo farsi più forti sulla pelle e nel cuore. Da quando, poche ore prima, il governo ha contattato entrambi per affidare loro una delle missioni più difficili che si siano mai trovati tra le mani3, ha iniziato a percepire la presenza di un’ombra; e questa lo segue, gli rimane al fianco, soffia tra i suoi capelli, preme sulle spalle come se avesse trovato in lui un compagno di giochi e facesse di tutto per ricordargli quanto sia alta la posta.
A pochissima distanza, la sua esatta metà dell’anima si gira a guardarlo, attendendo una risposta che fatica ad arrivare, e come sempre lo sente e comprende; quindi, allunga piano una mano e stringe quella guantata del tormentato, senza parlare oltre — non ce n’è bisogno — gli rinnova la promessa che si sono scambiati ormai anni fa, quando ancora non sapevano quanto strada avrebbero fatto insieme né le stelle che avrebbero contato nelle notti insonni.
La Grande Guerra li ha colti entrambi ma non divisi, le missioni di spionaggio messi alla prova rendendoli solamente più vicini: che cos’hanno da temere, quando si bastano l’un l’altro e lo sanno, lo sanno così bene?
«Io e te, sì», mormora allora Arthur. E dopo lunghe ore spezza infine il silenzio, sorride; l’ombra scivola via da lui come una coperta, lo lascia respirare. Nel mondo esistono ancora certezze e speranze, neanche troppo lontane da loro. «Oggi, e sempre.»

 

Quando la vita ci acceca,
L’amore ci mantiene gentili.

«Sei comunque fortunato: hai sempre l’oceano davanti a te.»
Chuuya fa un bel respiro e si siede sul terreno erboso e intriso di rugiada, appoggiando la schiena contro la lapide che guarda alle onde.
Da regioni al di là dell’orizzonte giunge una brezza gentile, carica di sale e profumi, e le distese di fiori socchiudono i loro occhi per guardare la luce nascente; immerso nella medesima quiete, il rosso si toglie il cappello e lascia che l’aria gli scompigli i capelli, rilassandosi completamente: è uno di quei giorni che non richiede di pensare, ma solo di sentire. L’avrebbe mai sognato, anni fa e nel silenzio di un’esistenza inerte, di vivere tutto questo? E anche dopo, ormai nato nella consapevolezza ma incapace di reputarsi umano, quante volte lo ha immaginato?
La disperazione gli ha donato la vita, insieme all’amore è poi tornato a cercarlo; e per quanto la Morte abbia portato via l’uomo al quale deve ancora molto, non ha lasciato dietro di sé solamente il vuoto. Non è Rimbaud che non lo abbandona mai; è lui per primo che lo tiene sempre accanto a sé.
«Anche se sei il solito silenzioso, lo so che sei felice di vedermi…» Una pausa, un accenno di sorriso. «… Lo sono anche io.»
Seduto al suo fianco, Arthur gli appoggia una mano sul capo e sorride a propria volta, assentisce e attende l’alba; quando questa arriva, scompare nell’ombra del rosso, divenendone la sua parte più leggera.
Sarà un’altra splendida giornata da vivere in due.

 

 

 

NOTE

1 I suoceri del vero Verlaine avevano una casa a Montmartre, e qui venne ospitato Rimbaud.

2 In Fifteen (nella light novel, non mi ricordo se anche nell’anime), Rimbaud viene espressamente definito come un uomo pienamente adulto, mentre Verlaine (che compare in un breve sipario solo alla fine della novel) come “ragazzo”. L’età degli autori reali è stata quindi invertita: infatti, il vero Verlaine era più grande di Rimbaud di dieci anni.

3 Ovviamente, la missione in questione è quella che li porterà in Giappone, dritti da Arahabaki.

 

 

ANGOLO DI MANTO

Questa shot me la dedico tutta, perché amo tanto Rimbaud e continuo a sperare per lui una serena eternità nell’Aldilà: se la merita. Condivido il pensiero dei molti — non di tutti — che considerano Arthur e Chuuya paragonabili sotto vari aspetti a un padre e un figlio, visto come (specialmente nella light novel) si struttura il loro rapporto e quanto il primo lascia nel cuore del secondo, e ogni volta che vedo o ripenso alle scene finali tra loro due vado letteralmente in pappa, senza vergogna.
Ringrazio tutti coloro che continuano a seguirmi, nonostante la lentezza degli aggiornamenti! ♥
Un grande abbraccio,

Manto

   
 
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