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Autore: VIVINENE813    11/01/2021    0 recensioni
Draco Malfoy non è più il ragazzino strafottente che tutti ricordavano e all'interno della sua famiglia le ferite della guerra sono molto profonde.
Hermione credeva che tutti avrebbero dovuto prendere la guerra come un monito per vivere una vita tranquilla e attorniata dalle persone amate.
Rispetto ad una stessa situazione le persone possono reagire in modi completamente diversi; chissà se il destino di due anime apparentemente così diverse possa intrecciarsi.
Intrighi, tradimenti e sotterfugi si susseguono in una società magica molto diversa da quella che si è soliti immaginare.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Hermione non ce la faceva davvero più.
Dopo che Ron aveva salutato tutti i suoi colleghi, c’erano Harry e Ginny che li aspettavano: la rossa la guardava con disprezzo e Harry la ignorava.
Ron le aveva detto che sarebbe andato a prendere da bere e di aspettarlo lì. Quando si trovò sola con i coniugi Potter che parlavano tra loro si sentì svenire da tanto la situazione era faticosa e opprimente.
-Scusate, devo andare in bagno. – disse andando velocemente verso la direzione della scritta “toilette”.
Respirava pesantemente e sentiva che i piedi non riuscivano a sostenerla.
Entrò in un bagno e si mise a piangere sopra la tazza del water.
 
Draco Malfoy aveva seguito tutta la scena con lo sguardo e decise che avrebbe seguito la Granger e che le avrebbe parlato.
Entrò nel bagno delle donne dove fortunatamente non si trovava nessuno. Da un bagno sentì singhiozzare.
-Granger- bussò alla porta. Quando Hermione sentì quella voce smise immediatamente di piangere e alzò lo sguardo verso la porta chiusa, infuriata.
-Che cosa vuoi? Non ti basta avermi rovinato la vita? – gli disse arrabbiata.
-Hermione, davvero non capisco…ti aspettavo, ma non sei mai venuta da me. Io ho tentato in mille modi di contattarti e quando sono venuto a casa tua credevo che avessi scelto tuo marito. – le rispose lui duramente.
-Ora apri la porta, altrimenti la apro io. Voglio vedere cosa sta succedendo con i miei occhi. – le disse lui severo. Lei si alzò e aprì la porta a testa bassa.
-Tu non mi hai detto niente…hai minacciato tutta la nostra famiglia e hai obbligato Ron a vendere droga babbana. – gli disse lei alzando lo sguardo, infuriata, cercando di spingerlo via, ma Draco non si spostò di un solo millimetro.
-Granger, sono un mucchio di cazzate…ma secondo te, ridotto male com’ero, potevo essere una grossa minaccia per la tua famiglia? È stato Weasley a volere che io gliela vendessi, dopo che mi aveva salvato da morte certa: il suo prezzo era che io dovevo procurarmi la droga babbana e dargliela, così che lui l’avrebbe smerciata nel mondo magico. Credo gli servisse per pagare dei debiti di gioco. – disse lui afferrandole le spalle ossute e obbligandola a guardarlo.
Lei lo osservò con sguardo torvo: come poteva credergli?
-Non so cosa credi ma, per il tuo bene, lascia tuo marito…il tuo matrimonio ti sta uccidendo Granger. – disse lui in tono grave.
-Ma cosa ne sai tu? Non sei mai venuto a parlarmi, hai preferito pensare solo a te stesso... ma cosa mi potevo aspettare da Draco Malfoy?! – sputò lei velenosa, divincolandosi per andarsene.
Draco la osservava preoccupato. L’aveva abbandonata ai suoi problemi e adesso se ne stava rendendo conto.
-Vado da mio marito, si starà chiedendo dove sono- disse lei abbassando lo sguardo.
Lui fu costretto a mollare la presa.
-Non sono arrendevole se è questo che pensi, Malfoy. Lo devo fare per il bene dei miei figli. – disse lei fermandosi davanti alla porta di uscita del bagno.
-E al tuo bene chi ci pensa Granger? –  chiese lui cercando di avvicinarsi.
-Sicuramente non tu. – rispose lei duramente, aprendo la porta e andandosene via veloce.
 
Appena tornò da suo marito lui le mise in mano un bicchiere di whiskey incendiario, mettendole un braccio intorno alle spalle. Lei se lo bevve tutto d’un sorso, così veloce da tossicchiare e provocando una risata in suo marito. Lei sorrise e lasciò che il bicchiere si riempisse magicamente e ne bevve altri due, tanto che la testa iniziava a girarle pericolosamente.
Anche suo marito non si era certamente risparmiato con l’alcool e ora l’aveva lasciata seduta su un tavolo, da sola, mentre scherzava con i colleghi.
Hermione si alzò e improvvisamente tutto intorno a lei iniziò a vorticare pericolosamente. Non seppe mai come fece, ma riuscì ad arrivare al bagno, sicura che di lì a poco avrebbe vomitato.
Tutte le donne che c’erano la guardarono male e velocemente si dileguarono: un uomo alto e dai capelli biondo platino era entrato e ora la stava sorreggendo.
-Sai che sembri tuo padre Malfoy?! Se non fosse per i capelli! – disse lei ridendo e scompigliandogli i capelli. Hermione si divincolò e si sedette a terra. Draco la imitò, prese una sigaretta da un portasigarette argentato e gliene offrì una a Hermione, che la accettò, lasciandolo perplesso.
Accese le due sigarette con un colpo di bacchetta e rimasero a fumarle in silenzio.
-Sai, speravo che qualcuno mi venisse a salvare…odio la mia vita. – disse Hermione guardandolo con gli occhi che luccicavano. Draco non seppe cosa dire.
Iniziò a piangere appoggiandosi alla spalla di Draco.
-Portami via, ti prego. – disse tra i singhiozzi. Era ancora annebbiata dall’alcool e ciò che diceva lo biascicava.
Draco non poteva stare lì ad ascoltare senza fare niente, non poteva lasciarla di nuovo tra le braccia di quel marito assente e bugiardo: aveva già fatto troppi sbagli nella sua vita e non avrebbe lasciato che la Granger vivesse un’esistenza del genere.
-Ti porto via Granger, alzati. – la aiutò ad alzarsi senza fatica. Le mise il suo mantello nero intorno alle spalle e la portò fuori dal bagno.

Molti li guardavano incuriositi: perché Hermione Granger veniva tenuta per un fianco da Draco Malfoy?
Quando si trovarono nel salone in cui si svolgeva la festa c’era molta confusione, ma tutti ammutolirono nel vederli.
Ron si accorse immediatamente di ciò che stava succedendo e puntò la bacchetta contro Draco.
-Lascia subito mia moglie, schifoso mangiamorte. – lo minacciò. Malfoy, scattante, impugnò la bacchetta e la rivolse contro Ron a sua volta.
-Non ti lascio rovinarle la vita ancora! Le hai raccontato un mucchio di sciocchezze! – urlò infuriato Malfoy.
Tutti si strinsero a cerchio per osservare quella curiosa scena.
-Non credo che mia moglie ti crederà! – disse Ron, ma era in difficoltà: le bugie che aveva raccontato alla moglie stavano venendo a galla.
-Lasciami andare Ron. – disse stancamente Hermione.
-Te ne vai con questo qui?! – chiese Ron sull’orlo di una crisi nervosa.
-Perché non raccontiamo a tutti che cosa ha fatto il nostro caro Auror Ronald Weasley per pagare i suoi debiti?! – disse Draco malevolo. Tutti si guardavano, chiedendosi di cosa stesse parlando il biondo.
Nessuno intervenne e stettero tutti in religioso silenzio per sentire cosa avrebbe risposto il rosso, che tuttavia non disse nulla.
-Stupeficium! – dalla bacchetta di Ron l’incantesimo rivolto a Draco venne immediatamente fermato: -Protego! – urlò Hermione mettendosi davanti a Malfoy.
-Cosa stai facendo Hermione? – chiese Ron sconvolto.
-Me ne vado via da te! – afferrò la mano di Draco e si avviò con lui, che si lasciava condurre, verso il camino per la metropolvere.
Conosceva Ron meglio di se stessa e l’espressione che aveva fatto, quando il biondo gli aveva rivolto quelle accuse così gravi, era di pura consapevolezza. Si rese conto di quanto il rosso l’avesse presa in giro per oltre un anno e decise che non meritava da lei nessun’altra parola: l’aveva fatta sentire colpevole e sbagliata e le aveva fatto vivere un’esistenza fondata su una marea di bugie.
-Sei una puttana! – le urlò infuriato Ron. I mormorii dei presenti coprirono altre urla del marito, che la minacciava di non farle più vedere i figli: lei non sembrò sentirlo e il fuoco verde del camino portò via lei e Draco.
Tutti i presenti erano così tanto rimasti sconvolti dalla scena che finì in prima pagina nella Gazzetta del Profeta per oltre una settimana.
 
  
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