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Autore: Potteriana_V    17/01/2021    4 recensioni
Sono passati quattro anni dalla fine della Seconda Guerra Magica, Hermione torna in Inghilterra dopo avere iniziato la sua vita in Francia. Tante cose sono cambiate ed è proprio il suo ritorno che le aprirà gli occhi su tanti aspetti della sua vita: nuove attrazioni, vecchie storie e tanto altro sono pronti a coinvolgere i nostri protagonisti. Gli anni di terrore sembrano ormai storia passata... ma se così non fosse?
Genere: Azione, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La tensione era nell’aria quella mattina nel Quartier Generale. La riunione mattutina era in corso e, purtroppo, non c’erano stati grandi passi avanti. Le prove che avevano raccolto il giorno precedente avevano solamente confermato ciò che pensavano. Neville aveva affermato che la foglia che avevano raccolto sulla scena del crimine dell’assassinio di Antoine corrispondesse con quelle dell’appartamento, poiché entrambe davano segni di debolezza per essere state esposte ad un ambiente diverso dal loro habitat naturale. Le restanti prove del luogo erano un buco nell’acqua, le impronte in giro erano tutte del signor Stuart e, a parte i segni di effrazione, chiunque fosse entrato non aveva lasciato nessuna traccia dietro di sé. I tomi erano rimasti da analizzare ed Hermione, Pansy ed Alexis si presero quel compito, mentre ovviamente a Draco venne affidato il compito di capire cosa contenesse e a cosa servisse quella piccola fiala che avevano trovato.

-Io dovrò andare al Manor, il mio laboratorio dell’appartamento è ancora meno fornito di quello che avevo lì.- informo Harry che annuì.

-Verranno anche le ragazze con te se non è un problema, la biblioteca del Manor è un buon posto dove lavorare.- affermò il Grifondoro attendendo un cenno di conferma che arrivò subito. Harry fece finta di non notare le gote della sua migliore amica diventare rosse in un attimo e, dal ghigno di Malfoy, capì che quella biblioteca non avesse visto solo libri ed appunti nell’ultimo periodo.

Hermione non riusciva a tranquillizzarsi, appena l’amico aveva nominato la biblioteca le era caduto uno sguardo su Draco che, come avesse dei sensori, fece scontrare i loro sguardi e ammiccò in modo impercettibile per gli altri.

-Bene.- ci pensò Harry a distrarla -Invece io e Dean andiamo a dare un’altra occhiata all’appartamento e faremo qualche domanda ai vicini, non si sa mai.- disse terminando la riunione.

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Arrivarono al Manor tramite metropolvere. Uscirono fuori dal camino di un salone immenso e bellissimo. Quei muri, quelle vetrate e quel lampadario immenso avevano sicuramente assistito a grandi feste negli anni passati.

-E’ bellissimo questa sala Malfoy.- disse Alexis studiando l’ambiente, mentre Hermione era ancora col naso all’insù catturata dal lampadario e Pansy invece si muoveva tranquilla e completamente a suo agio in un ambiente che nella sua vita aveva dovuto aver visto un centinaio di volte.

-Grazie Alexis.- la ringraziò lui tranquillo -Vi accompagno in biblioteca perché devo prendere un paio di tomi che potrebbero tornarmi utili.- disse raggiungendo la porta -Granger sei ancora tra noi o vuoi portarti il lampadario dietro?- scherzò lui girandosi per guardarla; era così buffa, sembrava una bimba in quel momento.

-Nono… arrivo.- disse lei riprendendosi e seguendoli.

Chiacchierarono tutti e quattro durante il tragitto fino alla biblioteca, avevano scoperto che anche Alexis aveva vissuto in un Manor con i genitori e che era appassionata di architettura ed arte, infatti continuava a fare domande al padrone di casa che le rispondeva, con lo stupore di Hermione, in modo interessato e pieno di sentimento… a quanto pare aveva imparato che anche lui fosse interessato ad arte ed architettura, lo si vedeva da come muoveva le mani per descrivere un dipinto su una parete o come ascoltava serio e concentrato Alexis.

Hermione riconobbe il corridoio che portava alla biblioteca qualche passo dopo averlo imboccato e, tra uno sbuffo annoiato di Pansy e l’altro, arrivarono alla loro destinazione.

Mentre loro si accomodavano intorno ad uno dei lunghi tavoli ed Hermione tirava fuori dalla sua borsa con incantesimo restringente i vari libri che avrebbero dovuto studiare, Draco si perse tra gli scaffali e ne tornò dopo qualche minuto, con sottobraccio due tomi dall’aspetto logoro e vecchio.

-Blinky!- esclamò alzando un po’ il tono di voce. L’elfo si smaterializzò in un attimo.

-Padron Malfoy.- disse lui sorpreso con gli occhi lucidi -Blinky non sapeva che il padron Malfoy sarebbe venuto oggi.-

-Non preoccuparti, siamo qui per lavoro.- spiegò tranquillizzando l’esserino che si era subito teso -Io sarò sotto nel laboratorio, se alle ragazze serve qualsiasi cosa sai cosa fare.- disse mentre prendeva l’uscita e faceva un cenno di saluto alle ragazze.

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Alzò lo sguardo dai calderoni dopo tempo indefinito, guardò l’orologio appeso al muro alla sua destra, strizzando gli occhi per mettere a fuoco dopo aver tenuto per tutto il tempo lo sguardo su vecchi manuali ingialliti e vari liquidi. La stanza era pregna di una leggera nebbiolina causata dai vapori dei calderoni dove stava sperimentando e studiando quella strana pozione. Le lancette segnavano l’una e mezzo e, se conosceva Blinky come credeva, tra qualche istante sarebbe comparso e gli avrebbe detto che il pranzo fosse pronto.

 Si pulì le mani con uno strofinaccio lasciato sul piano da lavoro per poi passarsele sul viso sospirando; scoprire la funzione di una pozione e capirne la ricetta e gli ingredienti era il processo più intricato e lungo che un pozionista potesse affrontare. Aveva fatto questo lavoro altre volte, anche se poche, e ogni volta gli era sembrata più pesante della precedente, ma quella volta lo era per davvero: la pozione era qualcosa di strano, complicato e sconosciuto alla sua memoria da pozionista che ne aveva viste di tante, perciò aveva iniziato con un campione il processo di scomposizione, cercando di capire almeno una parte degli ingredienti, mentre con un altro campione stava testando le reazioni con diversi elementi e, per quanto avesse potuto notare, quella pozione non era mortale ma aveva una natura malvagia. Aveva avvertito Potter che il processo avrebbe potuto impiegare giorni se non settimane ma lui, dopo Piton, era il migliore nel suo campo e a confermarlo non era solo Harry ma vari studiosi e varie riviste di settore per il mondo. Sarebbe stato un processo lungo, ma sarebbe arrivato a capo di tutto, anche se probabilmente avrebbe dovuto consultarsi con Paciock e qualche libro per vedere se si conoscesse qualcosa sugli usi della pianta: poi avrebbe dato un’occhiata nella biblioteca.

Finì di formulare quei pensieri e senti un “puff” dietro le sue spalle.

-Padron Malfoy è ora di pranzo.- squittì l’esserino facendo sorridere il biondo.

-Hai ragione Blinky, salgo subito.- disse togliendosi il camice -Apparecchia nella sala delle rose.- chiese tranquillo mentre appendeva l’indumento ad un appendipanni in ferro battuto.

-Va benissimo Padron Malfoy.- rispose inchinandosi -Vado a chiamare le signorine Parkinson, Granger e Muller.-  terminò facendo scuotere il capo a Draco, aveva avuto anche la faccia di chiedere il cognome ad Alexis.

-Non preoccuparti, vado io.- disse aprendo l’antica porca in legno.

-Il pranzo sarà pronto tra quindici minuti Signor Malfoy.- si congedò l’elfo prima di smaterializzarsi.

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Le ragazze erano immerse nella lettura, avevano studiato la metà dei libri trovati in quella camera, constatando che la gran parte fossero libri in commercio, perciò reperibili in diverse biblioteche magiche, mentre altri, che ancora non avevano esaminato, avevano l’aspetto più prezioso ed elitario. Bene o male tutti parlavano degli stessi argomenti: folletti, loro opere e loro tradizioni.

Quando il padrone di casa entrò le trovò tutte e tre concentrare sul loro lavoro: Pansy entrambe le mani a sorreggerle il capo, Alexis faceva scorrere il capo dal libro ad un blocknotes sul quale stava appuntando qualcosa ed Hermione aveva raccolto i capelli in una crocchia con una matita e reggeva il capo con la mano destra, mentre la sinistra era impiegata a sorreggere una penna che lei stava deliziosamente mordicchiando sovrappensiero.

-Se vi vedesse Potter vi darebbe un aumento.- disse palesando la sua presenza. Tutte e tre alzarono lo sguardo per puntarlo su di loro.

-Ce l’hai fatta, pensavo non venissi più.- sbuffò Pansy poggiandosi allo schienale della sedia -Stiamo morendo di fame!-

-Si mangia tra quindici minuti.- disse lui sorridendo e facendo qualche passo verso di loro, fino ad arrivare dietro di Hermione ed afferrarle le spalle a mo’ di saluto -Continuate pure, io devo vedere se ci sono altri tomi che dovrebbero servirmi.- e si scomparse nuovamente tra gli scaffali.

-Hermione scusa.- Alexis parlò cauta attirando l’attenzione delle altre due -So che non siamo molto in confidenza, ma che aspetti?- domandò maliziosa facendo cenno col capo in direzione del punto dove era scomparso Draco.

-Ben detto collega!- disse Pansy alzando il palmo della mano per battere il cinque alla bionda che, felice per non essere stata troppo impertinente, ricambiò.

-Siete delle vipere.- rispose a metà tra lo scherzoso e l’offeso Hermione mentre si alzava.

-Sisi Hermione, siamo così orrende da concederti una sveltina.- sputò Pansy ironica e leggermente invidiosa.

La riccia scomparse tra gli scaffali velocemente, non facendo vedere alle sue amiche il volto arrossato.

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-“Sezione erbologia”- Hermione citò la targhetta in oro all’iniziò della fila di scaffali dove trovò il biondo, indicando dietro di sé, ormai lontana dall’iniziò del corridoio di libri. La parte maliziosa di lei constatò che fossero quasi dalla parte opposta rispetto al punto dove aveva lasciato Alexis e Pansy.

-Granger.- la salutò lui guardandola, appoggiato agli scaffali e trascurando il libro che aveva in mano in quel momento.

Hermione si prese un attimo per ammirarlo: il ragazzo aveva i capelli arruffati dalle diverse passate con le mani che aveva dovuto fare sovrappensiero, le maniche della camicia raccolte fino ai gomiti ed i primi due bottoni del colletto sbottonati. Era semplicemente perfetto.

-Com’è andata stamattina?- domandò con una scintilla negli occhi, cacciandogli il libro dalle mani e poggiandolo in uno spazio vuoto proprio vicino a loro. Lui la lasciò fare alzando un lato delle labbra in un sorrisetto malizioso.

-E’ un procedimento lungo, ci vorrà un po’ per avere dei risultati, ma ce la farò.- si pavoneggiò lui, divaricando le labbra per farla avvicinare ancora di più. Invito che lei accetto subito, mettendo le sue piccole e delicate mani sulle sue spalle tese dalle ore passate a stare chino, mentre le mani di lui le afferrarono i fianchi prontamente. -Tu? Com’è andata?- domandò abbassando leggermente il tono della voce, risultando ancora più sensuale alle orecchie della ragazza.

Quella mattina si erano entrambi svegliati tardi, perciò avevano dovuto prepararsi in fretta e furia, senza terminare il discorso lasciato sospeso la notte precedente e, quel momento, sembrava quello più adatto per colmare quella lacuna e a sfogare quella tensione sessuale che aleggiava tra loro. Hermione sentì il basso ventre contrarsi a ciò che sarebbe potuto succedere di lì a pochi attimi.

-Bene.- disse inghiottendo la saliva -Ma anche noi niente di che per ora, abbiamo lasciato le cose più succulente per il pomeriggio.- trattenne un brivido quando un dito del ragazzo sgusciò sotto il suo golfino, iniziando a tratteggiare dei piccoli ghirigori.

Si fiondò sulle labbra di lui, cercando di spalmarsi il più possibile sulla sua figura, facendo risalire una delle mani ai suoi capelli tirandoli un po’. Ormai entrambe le mani di Draco vagavano su e giù per la sua schiena, accarezzandola in modo così delicato quanto sicuro da farla impazzire, stuzzicando leggermente l’elastico del reggiseno.

Quel bacio sapeva di passione e, quando Draco le mordicchiò leggermente il labbro inferiore, non riuscì a trattenere un piccolo gemito.

-Ssshhh Granger.- soffiò il biondo sulle sue labbra -Devo ricordarti che sei in una biblioteca?- domandò malizioso mentre faceva scivolare la mano sotto una coppa del reggiseno, iniziando a stuzzicarla mentre lei cercava di trattenere i gemiti il più possibile.

-Sai.- disse lei continuando a trattenersi mentre lui la stuzzicava guardandola con occhi languidi -Questo è uno.-

-Cosa?- domandò lui alzando un sopracciglio confuso.

-Uno dei miei sogni.- disse lei mordicchiandosi il labbro a disagio -Uno dei miei sogni su di noi.- spiegò. Vide gli occhi del ragazzo passare dal confuso, al chiaro e poi li vide accendersi di passione ed in un attimo fu lei a trovarsi con le spalle poggiate allo scaffale, mentre lui continuava a stuzzicarla riprendendo a baciarla.

Con uno schiocco di dita lui fece arrivare accanto a loro uno di quei tavolini che si trovavano tra gli scaffali per concedere agli ospiti di poggiare lì i libri durante le loro ricerche di altri tomi a cui attingere. Facendo pressione sulle sue cosce la alzò in un istante posizionandola sopra il mobile e lei iniziò a togliere via la sua camicia dai pantaloni e a far scattare la fibbia della cintura.

-Menomale che hai indossato una gonna stamattina Granger.- ridacchiò lui mentre faceva vagare le mani sotto la stoffa a contatto con la pelle morbida della sua coscia. Sfilarle le mutandine fu un gesto così automatico per entrambi tanto che Hermione alzò i fianchi per aiutarlo ancora prima che le sue mani raggiungessero l’indumento.

Erano già pronti, non avevano bisogno di aspettare ulteriormente, perciò fu un attimo e lui si ritrovò dentro di lei e posò le mani sulle mensole all’altezza della testa di Hermione per reggersi. Entrambi diedero da subito un ritmo rude e selvaggio che faceva trasparire l’urgenza di quel contatto. Un gemito uscì dalla bocca di Hermione che aveva cercato di trattenersi per tutto quel tempo ed il biondo, quasi lo avesse previsto, le posò delicatamente una mano sulla bocca soffocando il suono.

-Sei proprio una sfacciata Granger.- disse lui eccitato non riuscendo a far uscire un tono scherzoso in quella situazione -Vuoi che ti sentano mentre ti faccio mia?- domandò intensificando le spinte mentre lei si aggrappava a lui. Lei scosse la testa e tirò con urgenza una delle maniche della camicia del ragazzo per portarla sul suo seno.

Lui sorrise ed accettò l’invito, felice che fossero in un livello di confidenza in cui lei non aveva vergogna a chiedergli ciò che voleva, e così le alzò il golf e, spostando la coppa del reggiseno con la mano libera, si fiondò con le labbra sul suo capezzolo.

Quel gesto fece raggiungere il culmine alla riccia e subito dopo anche al biondo. Rimasero in quella posizione per un po’, con i respiri che si rincorrevano veloci.

Si separarono ed iniziarono a darsi una sistemata guardandosi e ridacchiando come degli scemi.

-Questo dovrebbe servirti- disse Hermione afferrando il libro che gli aveva sfilato dalle mani poco prima.

-Spero di sì, se non funziona questo mi toccherà andare nell’unica biblioteca al pari livello di questa.- rispose sbuffando annoiato mentre si abbottonava i pantaloni.

-Hogwarts?- domandò lei raggiante con gli occhi pieni di gioia.

-Sì e sì- la interruppe prima che potesse proporre qualcosa -In caso verrai con me a fare il topo da biblioteca.- scherzò. Lei gli rifilò un colpo sul capo col libro ridendo.

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Appena erano tornati da Alexis e Pansy la comparsa di Blinky li aveva salvati da ogni tipo di battuta ma non dai loro sguardi maliziosissimi ed ammiccanti. Il pranzo era andato bene, gli elfi avevano cucinato per molto più di quattro persone, ma era tutto buonissimo.

Erano tornati subito a lavoro e il tempo era passato così velocemente che si era ormai fatta sera. Avevano concordato con gli altri che si sarebbero incontrati lì, perché Draco avrebbe dovuto tenere sotto occhio la pozione.

Hermione stava sfogliando l’ennesimo libro con ormai la voglia di fare pari a 0, non avevano trovato nulla che già non sapessero o che non potessero reperire da un qualunque libro presente a Diagon Alley.

-Ragazze ma questo non è lo stemma della vostra scuola?- domandò Alexis con la voce roca di chi non ha detto una parola in un lungo arco di tempo.

-Fai vedere.- disse Pansy alzandosi, sfruttando quell’occasione per sgranchirsi un po’ le gambe -Sì è lo stemma di Hogwarts, qualcuno ha cercato di eliminarlo.- constatò turbata.

Hermione le raggiunse confusa, constatando che quello davanti a lei, storpiato da diversi incantesimi, era effettivamente lo stemma della scuola.

-Concedono di portare fuori dai confini i libri?- domandò Alexis scettica.

-No, li hanno portati via senza che qualcuno se ne accorgesse.- disse Hermioen sicura, sapeva quanto Madama Pince, la bibliotecaria, ci tenesse ai vari tomi e non avrebbe mai permesso che qualcuno li portasse via sotto il suo occhio.

-Come hanno fatto?- domandò Pansy scioccata, anche lei consapevole di come la bibliotecaria fosse rigida a riguardo.

-Meglio controllare se questi che ci mancano siano marcati a loro volta.- disse Alexis indicando la ventina di libri che erano rimasti.

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Draco stava fissando uno dei suoi esperimenti da almeno un quarto d’ora bollire e sbuffare all’interno del calderone. Il liquido era di un blu petrolio, cattivo segno, perché con il procedimento che stava effettuando quel colore voleva dire che la pozione fosse troppo avanzata e complicata per usare quel metodo reversivo. Non aveva mai sperato che il metodo più semplice funzionasse, ma aveva avuto un barlume di speranza, invece doveva andare avanti con i mezzi forti. A mali estremi, estremi rimedi.

Con un colpo di bacchetta ripulì il tegame e cominciò con uno dei procedimenti più avanzati. Appena finito con un puff comparve sul tavolo da lavoro una copia della Gazzetta del Profeta e di altri giornali e riviste magiche; aveva chiesto a Blinky di portarglieli lì per ammazzare i lunghi tempi di attesa senza disturbare le ragazze in biblioteca.

La mente gli andò un attimo a quello che era successo con Hermione in biblioteca. Inspirò forte e chiuse gli occhi, cercando di non fare crescere l’eccitazione che solo quei pensieri gli recavano.

Afferrò la Gazzetta e si trovò parato davanti un articolo con titolo “Malfoy e Granger, la coppia che ha sconvolto il mondo magico” con una foto del ricevimento all’ambasciata, di lui e lei che sfilavano avvolti dai flash delle varie fotocamere mentre Hermione teneva il suo braccio cercando di mascherare la tensione con dei sorrisi e dei cenni di saluto, cosa che, doveva ammettere, le riusciva anche abbastanza bene mentre la seconda foto rappresentava solo lui la mattina precedente alla conferenza stampa. Prima di leggere il contenuto dell’articolo scese in fondo alla pagina per leggere il nome dell’autore e fu così che lesse, con un font completamente diverso dall’articolo, ma più intricato e pesante, “Rita Skeeter”. Alzò gli occhi al cielo, pensando ai mille giri di ipotesi e di parole che la donna avesse potuto tirare su e iniziò a leggere.

Come immaginava l’articolo era tanto frivolo e pieno di frecciatine che avrebbe fatto vomitare chiunque, chissà come faceva la donna ad avere ancora un posto di rilievo in quel giornale. Anche le accuse e le offese non andavano sul leggero, ma niente che potesse scalfirlo, come se non fosse mai stato chiamato “Mangiamorte” o “pentito” e come se non si aspettasse che qualcuno pensasse che Hermione non potesse provare interesse per lui perciò per forza lui avrebbe creato qualche “filtro d’amore da pozionista esperto” e l’avrebbe drogata. Gli venne quasi da ridere per quanto quelle accuse gli scivolassero addosso. Anche con Hermione non era andata leggera perché l’articolo metteva avanti che, se lui si fosse comportato bene, sarebbe stata lei quella a sedurlo per il suo denaro ed il nome che bene o male ancora aveva potere nel loro mondo.

Controllò l’orologio: avrebbe dovuto aspettare ancora un bel po’, perciò poso il giornale per dedicarsi agli altri rimanenti. Come sempre bene o male seguivano tutti le idee della Gazzetta, alcuni proponendo dei sondaggi riguardo la durata della relazione, altri raccogliendo le testimonianze di alcune che erano state con lui e che reclamavano attenzioni come sempre ed altri ancora proponendo scommesse su quando sarebbero usciti nuovamente allo scoperto e come fosse la loro relazione sessuale (anche per questo le testimonianze delle sue ex avevano avuto un ottimo scopo). Dopo averli letti quasi tutti con un colpo di bacchetta li fece smaterializzare nella sua vecchia camera; purtroppo con quegli esperimenti in atto doveva cercare di essere il più vicino possibile anche quando questi avevano bisogno di riposare.

Continuò a seguire il procedimento e si perse nuovamente in quell’arte che gli faceva dimenticare l’avanzare dei minuti.

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Harry e Dean alle 8 di sera si presentarono ai cancelli di Malfoy Manor che, come previsto, li lasciarono passare senza intralci.

Trovarono il portone del maniero aperto, con il piccolo elfo ad aspettarli.

-Buonasera Signori Potter e Thomas.- disse allegramente l’esserino facendosi di lato per farli passare -Il signor Malfoy stava aspettando i signori.- continuò parlando più con se stesso che con gli ospiti che lo seguirono a ruota.

L’elfo li portò in un salottino dall’aspetto caldo ed ospitale, con divani imbottiti color crema ed i muri pieni di quadri rappresentanti paesaggi di mare. Il padrone di casa era ad una delle finestre intento a leggere un pezzo di carta.

-Buonasera Draco.- salutò Harry attirando l’attenzione del biondo che alzò lo sguardo in loro direzione.

-Benvenuti. Posso offrirvi qualcosa da bere?- domandò indicando con un cenno del capo un piano bar in un angolo della sala.

-Per me scotch con ghiaccio.- disse Dean sedendosi su una poltrona, testandone la comodezza. Avevano passato tutto il giorno ad interrogare gente e mettere sottosopra l’appartamento del signor Stuart, perciò erano entrambi distrutti.

-Per me lo stesso.- disse Harry prendendo anche lui posto.

Il biondo poggiò il foglio sul piano per dedicarsi ai loro bicchieri.

-Uno scotch con ghiaccio per voi.- disse facendo volare su di loro i bicchieri sul tavolino centrale ai due divani e alle due poltrone della sala -ed uno liscio per me.- concluse versandosi il liquido ambrato per poi raggiungere i colleghi e posizionarsi sull’altra poltrona rimasta libera.

-Cos’era quel pezzo di carta?- domandò Harry dopo aver alzato il bicchiere a mo’ di brindisi.

-Viva la privacy Potter.- scherzò lui, facendo arrossare leggermente le gote del capo -Scherzavo, comunque è una lettera della mamma di Blaise che mi ha detto di andare quando siamo comodi e che ha già disposto un camino collegato con quello di camera mia qui al Manor. Lo usavo sempre quando passavo le vacanze estive con Blaise.- spiegò.

-Bene, allora che ne dici di domani? Vengo pure io, non ne posso più di perlustrazioni e di vicini spocchiosi.- disse.

-Va bene per me, le rispondo che andremo lì domani per l’aperitivo prima di pranzo. In Italia sono fissati e sinceramente lo apprezzo molto.- scherzò alzandosi per rispondere alla missiva.

-Ok quindi rimaniamo domani per le 11.30 qui.-

-Perfetto.-

-Dove sono le ragazze?- chiese Dean dopo aver finito il suo bicchiere che Draco riempì con uno schiocco di dita ottenendo un sorriso di ringraziamento dal Grifondoro.

-Dovrebbero essere qui a momenti, ho mandato a dire tramite Blinky che sareste arrivati qui intorno alle otto.- rispose guardando l’orologio appeso dietro il piano bar -Perciò dovrebbero arrivare a momenti.-.

Appena finita quella frase sentirono i passi delle tre ragazze riecheggiare per il corridoio adiacente al salone farsi sempre più vicini.

-Buonasera.- fu Pansy ad entrare per prima e dare il benvenuto ai nuovi arrivati con tono sì cordiale ma non caloroso come ci si sarebbe aspettati. Hermion e Draco si scambiarono uno sguardo confuso, cercando di capire se uno dei due sapesse cosa fosse successo alla coppia.

-Ciao ragazzi.- disse Alexis sorridendo e sedendosi sul divano di fronte quello di Harry. L’altro posto venne subito occupato da Pansy, che si era capito non avesse intenzione di stare vicino al ragazzo sopravvissuto. Cercando di evitare discussioni Hermione prese posto nel posto accanto all’amico velocemente, a metà tra lui e Draco che era seduto su una poltrona e le dedicò un sorriso furtivo.

-Bene, iniziamo.- incalzò Harry strofinandosi le mani in un gesto che Hermione ricordò essere uno dei suoi modi di sfogare il nervosismo -Draco abbiamo novità sulla pozione?- domandò aprendo un fascicolo con il riassunto del caso fino a quel punto.

-Ancora niente, ho provato il procedimento standard di reversione ma non funziona con pozioni più intricate e complesse, perciò ho iniziato due procedure più avanzate, ma per avere risultati ci vorrà qualche giorno.- spiegò facendo vagare lo sguardo a tutti i componenti della squadra -Per quanto riguarda l’uso di quella pianta nelle pozioni nella biblioteca non ho trovato nulla che potesse aiutarmi. Domani vedrò di contattare Paciock, sicuramente ne saprà più di me.- disse alzando le spalle leggermente sconfortato.

-Va bene, prenditi tutto il tempo che ti serve.- annuì -Sean, vuoi spiegare a tutti come sono andate le nostre ricerche?- chiese cercando di evitare lo sguardo della Serpeverde.

-Abbiamo parlato con i vicini, controllato le persone che incontrava abitualmente, ma nessuno ha saputo dirci niente, alcuni avevano notato che fosse più freddo negli ultimi 14 giorni, che fosse più schivo nel fare discorso, ma niente di che.-

-14 giorni corrisponde con poco prima degli inizi degli omicidi, dopotutto il primo corpo è stato circa 10 giorni fa.- constatò Alexis facendo annuire tutti gli altri nella sala.

-Sì, abbiamo richiesto un mandato per controllare il suo fondo alla Gringott e, dopo aver dato un’altra occhiata nell’appartamento abbiamo trovato questa.- disse sfilando dalla tasca interna della giacca una piccola agenda in cuoio.

-Controlleremo gli incontri negli ultimo 15 giorni e inizieremo a fare delle ricerche da domani.- terminò Harry per lui -Ragazze voi? Quei libri vi hanno portato da qualche parte?-

-I primi tomi non erano niente di che, cose che si potevano trovare in una qualsiasi libreria o biblioteca.- iniziò Hermione guardando le colleghe.

-A parte per cinque tomi che hanno lo stemma di Hogwarts stampato sopra.- continuò Alexis.

-Lo stemma di Hogwarts?!- domandarono i tre ragazzi all’unisono.

-E’ impossibile.- disse Harry.

-Come hanno fatto a fregare Madama Pince?- chiese confuso Sean con la faccia irritata di chi non era riuscito in quella missione.

-Non sappiamo come ci siano riusciti ma dobbiamo parlare con la McGrannitt- continuò Hermione notando come i tre fossero ancora traumatizzati da quella notizia.

-Sì certo, domani le scriverò per lasciarci il permesso di entrare ad Hogwarts.- annuì convinto Harry -Per domani mattina io e Malfoy andremo in Italia per parlare con la madre di Zabini, voi inizierete a spulciare l’agenda per vedere se riusciamo a venire a capo in questa cosa. Ok?- domandò a tutti che annuirono. Così la riunione poteva ritenersi finita.

-Vi va di cenare qui?- domandò Draco -Io devo restare qui per controllare la pozione, gli elfi saranno felici di avere compagnia.- tutti confermarono la loro presenza e, quando il biondo si alzò per scendere nelle cucine Hermione lo raggiunse.

-Ehi.- gli disse allegra.

-Granger.- la salutò lui fermandosi agli inizi della scalinata.

-Quindi rimani qui stanotte?- chiese carezzandogli leggermente il petto.

-Sì, devo controllare la pozione spesso, non vale la pena allontanarsi.- spiegò scocciato, avrebbe preferito tornare al suo appartamento.

-Se vuoi rimango qui con te.- propose un po’ spaventata di ricevere una porta chiusa. L’unica risposta di lui fu un bacio lento e pieno di passione

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Gli altri erano andati via e loro erano appena entrati in una camera da letto.

-Ehi, ma questa è- domandò Hermione appena entrata guardandosi intorno -la camera dove…?- lasciò in sospeso la domanda ricordando la loro prima volta.

-Sì, la stanza dove.- la prese in giro lui avvicinandosi.

-Ma è la tua camera di sempre?- domandò lei sgusciando via da lui e notando delle foto appese alle pareti. Foto che ritraevano un Draco più giovane, ad Hogwarts, sulla scopa, con Pansy, Blaise, Daphne e Theo.

-Sì è la mia stanza di sempre.- disse lasciandola esplorare ed andando in bagno per farsi una doccia.

Hermione continuò a studiare l’ambiente. La stanza era abbastanza grande, con un matrimonale a due piazze, una robusta scrivania con ancora sopra dei vecchi libri di Hogwarts ed un grande armadio in legno scuro. In un angolo c’erano il baule e diversi gadget di Serpeverde. C’era una portafinestra che dava su un piccolo terrazzino ed una parete era occupata interamente da una libreria ed un angolo lettura formato da un tavolino ed una poltrona in pelle. Tutto era rigorosamente sui toni del verde. Storse il naso e si avvicinò alla libreria per vedere quali fossero le letture del giovane Principe dei Serpeverde, ma notò che sul tavolino vi fossero dei giornali ed alcune riviste; riconobbe la Gazzetta del Profeta ed iniziò a leggere quello che era il titolo della prima pagina. Inutile dire che tutta la sua attenzione venne catturata da ciò che stava leggendo, infatti non sentì né lo scrosciare dell’acqua della doccia, né il rumore finire e nemmeno Draco uscire poco dopo.

-Cosa leggi?- domandò lui che, uscito con addosso solo i pantaloni del pigiama, frizionava i capelli ancora gocciolanti con un asciugamano.

-Mi hanno dato dell’arrampicatrice sociale?- domandò oltraggiata -Secondo loro sto con te per i soldi e ti ho rifilato un filtro d’amore? Ma queste sono idiozie!- esclamò irritata. Il biondo la guardò alzando le sopracciglia: sicuramente non si era aspettato una reazione così accesa.

-Beh, vedi il lato positivo, a me hanno dato del Mangiamorte che vuole rifarsi con te al fianco.- tentò di alleggerire l’aria scherzando.

-Vabbe ma quello è diverso. Queste sono falsità!- esclamò lei, subito pentendosi di quello che aveva detto e che, soprattutto, non pensava.

-Come scusa?- domandò lui lasciando cadere l’asciugamano per terra.

-Draco non volevo dire quello che pensi.- disse Hermione cauta, consapevole di avere sbagliato.

-Invece sì Granger.- rispose lui facendo un passo indietro dopo aver notato che lei si stesse avvicinando. Hermione notando ciò si fermò.

-No, mi sono espressa male. Non penso quello che credi ovviamente.- continuò lei cercando di spiegarsi.

-Invece ti sei espressa benissimo.- disse lui indossando la felpa che aveva lasciato sul letto poco prima di lavarsi -Sai che c’è Granger? Sei come tutte le altre.- sputò con freddezza -Vado a controllare la pozione, tu dormi pure io troverò un’altra camera.- disse uscendo via senza darle modo di spiegarsi e sbattendo la porta così forte da farla sobbalzare.

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Dopo qualche minuto in cui aveva preso coscienza di quanto fosse stata scema e di quanto lo avesse deluso decise di andarlo a cercare. Per quanto ne sapeva il laboratorio doveva essere nei sotterranei, perciò iniziò a scendere al piano inferiore.

Dopo diversi piani e diverse porte aperte inutilmente trovò una rampa di scale più antica, formata da grosse pietre grigie. In basso Hermione poteva vedere che vi fosse una sorgente di luce che illuminava la fine della scalinata, perciò scese. Dopo un piccolo pianerottolo vi era una spessa porta in legno, lasciata aperta e attraverso la quale vide il ragazzo lavorare. Si prese qualche attimo per guardarlo. I suoi movimenti erano decisi e calibrati come sempre, ma vi era un ritmo nervoso in tutto quello che faceva. Dopo che il biondo lasciò cadere nelle pozioni degli ingredienti a lei sconosciuti, poggiò i palmi delle mani sul bancone da lavoro e chiuse gli occhi. Era tesissimo e si vedeva. La riccia prese coraggio ed entrò e, subito, lo abbracciò da dietro, posando la guancia sulla schiena ampia di lui.

Lo sentì irrigidirsi per un attimo e subito rilassarsi, ma rimanendo sempre cauto, senza lasciarsi andare completamente.

-Scusa.- disse in un soffio, sentendolo rilassarsi completamente alla sua stretta.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Ciao a tutti! Mi faccio schifo da sola per il ritardo, ma la prima stesura del capitolo non era soddisfacente perciò ho deciso di ricominciare il capitolo completamente da capo per consegnarvi qualcosa che valesse la pena leggere… sperò vi piacerà! L’ho appena finito, è l’una di notte ed io sono qui a scrivere da un bel po’ perché mi ero prefissata di finirlo e pubblicarlo prima di lunedì! Ahahahhahahahahaha

Spero vi piaccia! Cosa ne pensate delle indagini, chissà dove e soprattutto a chi ci porteranno! Per quanto riguarda i giornali, vi avevo detto che ovviamente ci sarebbero stati dei movimenti nel mondo magico dopo l’uscita in pubblico della coppia…. E questo è solo l’inizio! Per la lite finale, so che il chiarimento può sembrare troppo “semplice”, ma alla fine entrambi avevano capito nel loro di avere esagerato, perciò non valeva la pena fare una lite grossa e pesante.

Aspetto vostri riscontri e vi ringrazio come sempre per seguire, ricordare, preferire e recensire la storia! Un bacio <3

  
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