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Autore: Angie_Dreyar    23/01/2021    5 recensioni
Gray è il sole che illumina le giornate di Juvia.
Laxus è il fulmine che illumina le notti di Fried.
Nessuno può capire i loro sentimenti, ma se i due ragazzi si confidassero?
Dal primo capitolo:

-Juvia vuole ricambiare il favore a Fried, Juvia può offrire qualcosa da bere?- chiese lei con un enorme sorriso. Fried fu abbastanza sorpreso a sentire quelle parole e si sentì gli occhi di Mirajane puntati addosso.
-Oh…certo- rispose quindi pensando fosse maleducato rifiutare e si alzò dalla sedia mentre la ragazza si avviava verso un tavolino in un angolo, lui la seguì e si sedette di fronte a lei. Si voltò notando che la barista lo stava davvero fissando e tenne a mente di spiegarle tutta la situazione dopo, prima che fraintendesse. Anche se era un po’ difficile fraintendere, Juvia era innamorata di Gray e tutti lo sapevano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Fried/Laxus, Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’idea di Juvia

Gray si rendeva conto di essersi comportato da stronzo in quegli ultimi giorni ma non poteva farne a meno. Juvia lo metteva continuamente in imbarazzo con quei suoi regali e quelle dimostrazioni d’affetto in pubblico. Gli dispiaceva non avere avuto il coraggio di andare da lei e scusarsi per come aveva agito. Perciò dopo tre giorni che la teneva lontano da sé, decise che sarebbe andato da lei e si sarebbe scusato. O meglio, avrebbe aspettato che la ragazza venisse da lui. Sarebbe successo, come ogni mattina. Alzò lo sguardo quando la vide entrare in gilda e notò che aveva un pacchetto tra le mani. Bene, non si ricordava più nemmeno che giorno dell’anniversario fosse, forse il 420esimo o qualcosa del genere. Si ripeté le parole nella mente, bastava solo che si scusasse e le dicesse che non voleva trattarla male. Stava aspettando che arrivasse da lui ma Juvia non arrivò. Confuso la seguì con lo sguardo e vide che la ragazza si era invece avvicinata a Fried e dava il regalo a lui. Si irrigidì di colpo a vedere la ragazza con le guance arrossate e un timido sorriso. Non riuscì a staccare gli occhi di dosso dai due ragazzi, mentre Fried apriva il pacco e tirava fuori un dipinto. Le sorrise ma quello che a Gray diede fastidio fu vedere il sorriso luminoso sul volto di Juvia e le sue guance arrossarsi a qualcosa che aveva detto Fried. Irritato si alzò dal tavolo e li raggiunse sentendo le ultime parole che la ragazza stava dicendo.

-L’ho disegnato pensando a te. Non sono proprio brava con i dipinti- Gray si innervosì per un motivo che non riuscì a spiegarsi e osservò il dipinto tra le mani di Fried. Rappresentava il mare in mezzo a una tempesta, con un fulmine che scendeva al centro. Alla ragazza si illuminarono gli occhi non appena vide Gray lì.
-Gray-sama, vuoi unirti a Juvia e Fried?- gli chiese eccitata. Lui inarcò un sopracciglio. Unirsi a loro? Che intendeva? Pensava avesse un regalo per lui o che gli proponesse di fare un giro solo loro due, come faceva solitamente. Lanciò un’occhiata a Fried, che però stava sistemando con cura il quadro all’interno della carta regalo.
-In realtà io dovrei andare- disse Fried alzandosi a quel punto e sorridendo a Juvia -Mi dispiace, avevo promesso a Laxus che sarei passato a casa sua a preparargli il pranzo. Possiamo spostare a pomeriggio- le disse e lei annuì con un enorme sorriso.
-Certamente!- esclamò e il mago delle rune si allontanò. Gray corrugò la fronte. Esattamente cosa dovevano spostare a quel pomeriggio? Non ebbe tempo di pensarci che Juvia gli propose di sedersi al tavolo con lui e il mago accettò.

-Juvia ha ordinato due cioccolate calde. A Gray-sama va bene?- gli chiese la maga. Gray annuì osservandola un po’ confuso e dimenticandosi che le doveva delle scuse. Ciò che lo confondeva era che quel giorno non aveva alcun regalo per lui. Non che fosse obbligata a fargliene, però era strano. La cosa lo preoccupava un po’.
-Gray-sama è così bello oggi- trillò la maga a un certo punto e Gray si calmò all’istante, si stava preoccupando per nulla.
-Tsk. Non cominciare a rompere- borbottò un po’ imbarazzato.

 
***

Laxus osservò Fried avvicinarsi al loro tavolo, sembrava più rilassato rispetto al solito. Non gli era sfuggito il sorriso che aveva rivolto a Juvia quando aveva aperto il regalo e soprattutto non gli era sfuggito il fatto che dovessero vedersi quel pomeriggio. Non che ci fosse qualcosa di male, semplicemente era sorpreso perché pensava che avrebbero passato il pomeriggio assieme come ogni volta che Fried veniva a pranzare da lui. Effettivamente però, non avevano mai parlato di passare il pomeriggio assieme. Solo il pranzo. Quando Fried li raggiunse Bickslow curioso si protese verso di lui.

-Posso vedere?- chiese indicando il pacco. Fried arrossì leggermente.
-È solo un dipinto- ribatté mettendolo in borsa.
-Come mai Juvia ti ha fatto un regalo?- gli chiese il mago Seith.
-Oh, forse per sdebitarsi dell’ombrello che le ho regalato- disse quindi tranquillamente sedendosi al tavolo. Laxus corrugò la fronte chiedendosi perché mai Fried avrebbe dovuto regalare qualcosa a Juvia. Ma in fin dei conti, non erano affari suoi.
-Perché le hai regalato un ombrello?- chiese Bickslow invece confuso.
-Il suo era rotto- fece Fried e poi si voltò verso Laxus.

-Avevo pensato a preparare dei ravioli per pranzo. Ti va bene?-
-Sì- rispose soltanto e osservò come il ragazzo lanciava continue occhiate a Juvia. Non poté fare a meno di chiedersi se per caso l’amico si fosse preso una cotta. Era comprensibile, Juvia era una bella ragazza, gli pareva solo strano dato che lei era completamente persa di Gray. Decise che in ogni caso non erano affari suoi e si alzò dal tavolo. Fried lo seguì subito e i due si avviarono verso casa del Dragon Slayer. Quando furono lì Laxus si sedette sul divano mentre aspettava che Fried cucinasse e quando iniziò a sentire un buon profumo lo raggiunse in cucina.

-Pronto a tavola- disse Fried con un sorriso posando i piatti pieni di ravioli. In realtà aveva preparato anche tre piatti pieni di antipasti. Il solito esagerato, pensò Laxus, ma si sedette e cominciò a mangiare. Sembrava che non ci fosse una cosa che Fried non sapesse fare, ogni volta lo stupiva con qualcosa di nuovo.
-Come sono?- chiese il mago delle rune.
-Molto buoni- fece Laxus a quel punto. Il pranzo passò velocemente, in effetti molto più veloce rispetto al solito. Era abituato al fatto che Fried poi si proponesse a rimanere lì per sistemare la casa e pulire, o per badare alle piante che gli aveva comprato. Ogni tanto si sedeva accanto a lui sul divano e si metteva a leggere mentre lui ascoltava musica o parlavano tra di loro della gilda o di nuovi allenamenti. Perciò vederlo alzarsi subito dopo che finì di lavare i piatti e salutarlo gli fece strano.
-Io ora devo andare, ci vediamo domani- lo salutò lui. Laxus si limitò ad annuire e lo lasciò andare, ben sapendo, con una certa sensazione di disagio, che aveva un impegno con Juvia.

 
***

Fried raggiunse la ragazza sperando di non essere in ritardo, ma quando la vide seduta sulla panca vicino alla pista da ghiaccio la vide scura in volto mentre si rigirava i pattini tra le mani. Le si sedette accanto.
-Tutto bene?- le chiese ma lei gli sorrise.
-Tutto bene, Juvia ti stava aspettando- rispose un po’ mogia.
-Lo sai che con me puoi parlare. Qualunque cosa tu dica, ti ascolterò e se posso fare qualcosa ti aiuterò- le disse sinceramente preoccupato. Poteva immaginare che fosse successo qualcosa con Gray. La maga però scosse la testa.

-Juvia non vuole pensarci adesso. Vorrebbe pattinare e passare un bel pomeriggio- disse. Fried annuì finendo di legarsi i pattini e si alzò tendendole la mano.
-Bene, andiamo allora- le disse. Lei sorrise e gli afferrò la mano alzandosi a sua volta, seguendolo poi nella pista di ghiaccio e cominciando subito a pattinare.
-Com’è andato il pranzo con Laxus?- chiese lei curiosa. Fried scrollò le spalle.
-Il solito. Gli ho preparato i ravioli e qualche antipasto. Sembrava gli piacessero- disse.
-Fried è così fortunato, può passare molto tempo in compagnia con l’amore della sua vita- disse, a quelle parole Fried arrossì violentemente. Non riuscì però a risponderle male, non era Bicklsow che lo prendeva in giro, si trattava di Juvia ed era evidente che lo pensasse davvero e che non avesse alcuna cattiva intenzione.
-Hai ragione- disse quindi, pensando però in cuor suo che avrebbe preferito stargli accanto in altro modo.

-Juvia ha pensato che Fried potrebbe fare un regalo a Laxus- gli disse.
-Dovrei avere un motivo per farglielo- replicò il ragazzo.
-Per fargli una sorpresa- fu la semplice risposta di Juvia e Fried sorrise a quella spontaneità. Forse avrebbe dovuto avere il coraggio della ragazza e rivelare i propri sentimenti a Laxus. La sola idea però lo metteva in agitazione e inoltre sapeva che non sarebbe mai stato possibile essere ricambiato. A Laxus piacevano le donne, non aveva nemmeno una minima speranza. Oltretutto aveva il terrore che se glielo avesse detto sarebbe stato allontanato perfino come amico. Non voleva rischiare.
-Cosa piace a Laxus?- gli chiese lei.
-Magia, musica, concerti, armi, anche qualche libro ogni tanto- cominciò a elencare Fried e la maga dell’acqua lo interruppe subito.

-Potresti regalargli il biglietto per il concerto del ghiaccio a Crocus!- esclamò a quel punto raggiante. Fried ci pensò su, in fin dei conti non era una cattiva idea. Juvia sembrava tutta entusiasta e con un passo veloce si posizionò davanti a lui ma nell’agitazione gli cadde addosso e si aggrappò alle sue spalle. Lui la afferrò per le braccia per tenerla in piedi ed entrambi arrossirono a quella vicinanza.
-Scusa- fece lei senza però staccarsi -È che Juvia stava pensando a portarci Gray. In fin dei conti è il concerto del ghiaccio, deve piacergli per forza- fece mentre i suoi occhi le luccicavano dall’emozione e le sue guance si facevano sempre più rosse. Fried ridacchiò a quell’espressione.
-Direi che è una buona idea- le fece improvvisamente di buon umore. A Laxus sicuramente sarebbe piaciuto. Il volto di Juvia si aprì in un sorriso enorme e a quel punto si staccò dalle braccia del ragazzo.

-Tu dici?- gli chiese emozionata portandosi le mani sulle guance.
-Penso che gli piacerà. Possiamo andare a prendere assieme i biglietti- le propose. La maga annuì raggiante e i due in fretta uscirono dalla pista mentre Natsu e Lucy entravano salutandoli.
-Dove state andando così di fretta?- chiese la biondina.
-A prendere i biglietti per il concerto del ghiaccio!- esclamò Juvia esagitata, mentre Fried la seguiva con un leggero sorriso sul volto. Lucy li osservò un po’ sorpresa.
-Pensi che escano assieme?- chiese mentre li osservava parlottare tra di loro. Natsu però era verde in volto mentre si teneva appeso alla ringhiera.
-Penso che vomiterò- fece quello e Lucy si affrettò ad andare ad aiutarlo.
   
 
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