Era un ragazzo, ma non si sentiva tale.
Voleva essere soltanto accettato per quello che era.
Sentiva la pressione delle discriminazioni costanti che subivano quelli come lui.
Si armò contro le persone che con lui non avevano problemi.
Fece della propaganda la sua bandiera.
Della sua comunità uno scudo.
E della sua identità una condanna.
Dal testo di un capitolo: "Una macchina in fiamme, le camionette dei pompieri che bloccavano la strada, un’ambulanza si allontanava velocemente. Lo stupore del ragazzo venne sostituito dal terrore nel notare la scritta “OMOFOBA DI M...” interrotta da un veloce movimento di camera."
Prima di leggere, offro a tutti questa definizione: "Iperbole: Riferimento metaforico volutamente alterato sul piano della quantità sia per eccesso (è un secolo che aspetto) sia per difetto (berrei un goccio di vino); estens., esagerazione."