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Autore: eddiefrancesco    28/01/2021    0 recensioni
Un incontro casuale tra una cameriera e un affascinante e violinista dara' vita ad una romantica storia da cui nascerà una bellissima ballerina follemente innamorata di un violoncellista; iniziando così la loro travagliata storia d'amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Isabelle incontrò ancora Leonard e davanti ad una bibita fresca parlarono di varie argomentazioni fra cui Simone, il musicista tentò ancora una volta nel persuaderla e metterla in guardia sul modo di vivere del bel musicista. - Penso che tu sia al corrente che è un uomo attorniato da bellissime donne. E pensi che lui possa fare un eccezione per te? - - E perché no! - scherzò lei ma in cuor suo non ne era affatto convinta. Verso il termine della stagione estiva, il suo caro Fabio sospese per un po' le tournée, invitandola a pranzo e a sera in qualche pub. E proprio in quello stesso pub rivide Simone con degli amici, bellissimo in un completo verde scuro notandolo appena entrata, per poi scambiarsi un intenso sguardo e fu poi Simone che sollevò appena il suo bicchiere e lei ricambiò semplicemente con un sorriso. Nei giorni seguenti Leonard, ancora un po' scettico sulle intenzioni di Isabelle verso il musicista, volle darle una chance: doveva per l'appunto incontrare il musicista in un bar per questioni di lavoro e fece in modo che la ragazza li raggiungesse poco dopo. L'arrivo della ragazza mise un po' a disagio il musicista ma Leonard la invitò al loro tavolo - Ricordi ancora di lei, Simone? Isabelle, la figliola del nostro Edmond - lui le rivolse un bellissimo sorriso - Certo, la piccola Isabelle. Come stai? - le chiese - Molto bene, grazie Simone - Poi Leonard con una banale scusa li lasciò soli. Da prima con un evidente disagio per poi iniziare a dialogare - Mi ha rattristato sapere del tuo malessere. Ma hai avuto una gran forza d'animo, non è cosa facile - - Si, sono riuscita ad andare avanti lo stesso. E tu, cosa hai provato nel dover lasciare quei vecchi musicisti? - Simone abbassò per un momento lo sguardo - Certo, fa' un po' male. Ma il mio lavoro è tutta la mia vita - Si trattennero ancora un po' poi si salutarono come due vecchi amici. La settimana successiva Rita e Dario pensarono di organizzare un party invitando i loro colleghi più intimi. Era per stare un po' insieme prima della loro ultima tournée; il party fu organizzato nel loro elegante appartamento, abitavano all'attico e disponevano di uno splendido terrazzino arredato da tavolini e poltroncine in vimini. Rita come sempre, chiese aiuto alle sue amiche Rachele e Isabelle. La ragazza per quella serata aveva scelto un semplice abito bianco ma che esaltava il suo corpo perfetto. Raccolse i capelli con un foulard di seta azzurro dietro la nuca, truccandosi appena. Dario aveva selezionato alcuni CD di musica leggera mentre Rita aveva sistemato sul terrazzino delle candele profumate dando così un tocco esotico. Infine furono preparati due carrelli per le bibite e gustosi manicaretti. In serata giunsero i primi ospiti tra cui Simone con indosso una camicia bianca e pantaloni scuri dal taglio classico. Saputo del suo arrivo Isabelle provò col comportarsi con disinvoltura, continuando ad aiutare la padrona di casa. Intanto fra gli ospiti si erano formati piccoli gruppi: alcuni preferirono l'aria fredda del terrazzino, altri sedettero comodamente nel loro elegante salotto. Simone si era avvicinato ad uno di quei gruppetti dopo aver salutato i padroni di casa per servirsi da bere; Isabelle in quel frangente preparava un altro vassoio e posarlo su di un carrello, quando uno dei loro amici lusingò Rita dell'ottima scelta nell'aver saputo trovare un 'aiutante così sensuale. Naturalmente la ragazza accettò volentieri il complimento dopo aver rivolto a Rita uno sguardo d'intesa, per poi accorgersi dello sguardo di Simone su di lei. Appena ebbe finito con i vassoi, Isabelle si concesse un po' di riposo, scambiando due parole con gli ospiti e poco dopo si diresse sul terrazzino, lì si godeva un'aria freschissima in quella splendida serata di fine estate, posandosi poi sul parapetto dove Rita aveva sistemato diversi vasi di fiori dal profumo delicato e piante rampicanti; dall'interno del salotto Simone si allontanava dai suoi amici per poi posare il suo bicchiere e raggiungerla fuori. - Non dovresti servire gli ospiti con indosso un abito simile, stravolgi chi ti è vicino! - la provocò il musicista, lei volle stare alla sua provocazione guardandosi l'abito. - Trovi? Bè, ho indossato la prima cosa che mi è capitata sotto mano - Simone la guardò con un sorrisetto sornione sulle labbra - Bugiarda - le sussurrò; Isabelle scoppiò in un'allegra risata. - Però, devo ammettere che hai fatto un ottima scelta - lei lo guardò fingendo di non aver compreso - Ti riferisci alla scelta del mio abito, suppongo. - Simone si posò di fianco il parapetto con un gesto lento e sensuale, facendole accelerare i battiti del cuore - Avresti per caso in programma qualcos'altro? - proseguendo con quel loro gioco, che a quanto pareva piaceva ad entrambi. - E se così fosse? - sussurrò subito lei, il musicista le si fece ancora più vicino - Sai, sono un uomo curioso...e, ora più che mai! - - Sta' attento. La troppa curiosità, spesso porta guai! - Simone ci stava prendendo proprio gusto con quel gioco provocatorio, divertendo Isabelle come non mai, finché non vennero interrotti da uno degli ospiti che chiamò Simone e a quanto poté notare Isabelle, il musicista ne fu un tantino seccato di doversi allontanare e questo la lusingò molto. Purtroppo la serata giunse al termine qualche ora più tardi e Simone non ebbe più modo di poterla avvicinare. Isabelle ripensò spesso a quella loro ultima serata, e quella strana complicità che iniziava a nascere fra loro. In fondo che comportava di male incontrarsi e scherzare un po' , si conoscevano da tanto e un tempo erano stati ottimi amici. Certo, si erano persi di vista ed entrambi conoscevano bene le motivazioni ma da allora erano trascorsi più di dieci anni e immaginava l'essere solo un ricordo sbiadito del passato per il musicista. E allora perché non riscoprire quella antica amicizia fra loro, o almeno lasciarlo credere.
   
 
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