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Autore: Angie_Dreyar    30/01/2021    3 recensioni
Gray è il sole che illumina le giornate di Juvia.
Laxus è il fulmine che illumina le notti di Fried.
Nessuno può capire i loro sentimenti, ma se i due ragazzi si confidassero?
Dal primo capitolo:

-Juvia vuole ricambiare il favore a Fried, Juvia può offrire qualcosa da bere?- chiese lei con un enorme sorriso. Fried fu abbastanza sorpreso a sentire quelle parole e si sentì gli occhi di Mirajane puntati addosso.
-Oh…certo- rispose quindi pensando fosse maleducato rifiutare e si alzò dalla sedia mentre la ragazza si avviava verso un tavolino in un angolo, lui la seguì e si sedette di fronte a lei. Si voltò notando che la barista lo stava davvero fissando e tenne a mente di spiegarle tutta la situazione dopo, prima che fraintendesse. Anche se era un po’ difficile fraintendere, Juvia era innamorata di Gray e tutti lo sapevano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Fried/Laxus, Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gelosia

Gray non lo sopportava più. Ogni volta che vedeva quei lunghi capelli verdi gli veniva voglia di prendere a pugni qualcosa. Anzi, gli veniva proprio voglia di prendere a pugni Fried. Gray si rendeva conto che era un bel ragazzo e che forse poteva attrarre l’attenzione di qualcuno. Non pensava però che Juvia potesse essere interessata a lui. Aveva sentito Lucy e Natsu parlare di come li vedevano sempre pattinare assieme e Mirajane fantasticare su loro due come una felice coppietta, ma non lo aveva mai creduto possibile. Non fino al giorno in cui erano entrati in gilda assieme e l’aveva vista con un enorme sorriso sul volto. Ora però era ancora peggio. Levy stava chiacchierando con Lucy del concerto del giorno dopo, raccontandole di come sarebbe andata con Gajeel, Juvia e Fried. Solo sentire il nome di quel ragazzo lo faceva innervosire.

-Secondo te si stanno frequentando?- chiese Lucy curiosa all’amica. Gray strinse il bicchiere tra le mani, ma prima che Levy potesse rispondere il mago lo ghiacciò e lo ruppe in mille pezzi. Le due ragazze si voltarono verso di lui.
-Tutto bene?- chiese Lucy.
-Sì- fece secco lui. Stanco di ascoltare le loro discussioni si alzò e andò al bancone. Dove c’erano Laxus e Fried. Si innervosì ancora di più a vedere quel ragazzo e chiese malamente a Mirajane una bibita. La ragazza gliela porse gentilmente mentre chiacchierava con Laxus di un pranzo. A quanto pare il biondo l’indomani sarebbe andato con il Master a un pranzo con diversi maghi.

-Perché non ti porti dietro Fried?- sbottò Gray a quel punto. I tre ragazzi si voltarono verso di lui stupiti da quella sua uscita.
-Non sono stato invitato- disse Fried a quel punto -È un pranzo per soli maghi rilevanti- spiegò poi. Gray gli lanciò un’occhiataccia come se volesse picchiarlo. E in effetti, voleva farlo.
-Strano, di solito segui Laxus ovunque- gli sibilò. Laxus inarcò un sopracciglio mentre Fried arrossiva leggermente.
-Bhe, non penso sia un problema se vieni- intervenne Laxus a quel punto. Gray continuò a fissare Fried che stava arrossendo a vista d’occhio.
-Io…ehm…in ogni caso non potrei- disse quindi. Gray lo fissò con astio. Certo che non poteva, perché doveva andare con Juvia a quello stupido concerto.
-Ah, come vuoi- fece Laxus soltanto.
-È che…ho già un impegno- fece Fried evidentemente imbarazzato.
-Che impegno?- chiese Mirajane curiosa.
-Io…ehm…devo andare a un concerto- ammise a quel punto. Gray strinse il bicchiere che la barista gli passò sentendosi sempre più nervoso e ghiacciandolo al solo tocco. Non poteva sopportarlo, aveva una cotta per Juvia? Lo aveva sospettato ma ora ne aveva la certezza. La sola idea che andasse al concerto con lei gli faceva salire il sangue al cervello. Si chiese perché non avesse accettato il biglietto della ragazza, ma poi gli venne in mente che ci sarebbe stato anche Fried e forse era meglio non vederli assieme.
-Ever e Bickslow non mi avevano detto nulla- commentò Laxus.
-Vado con Gajeel, Levy e Juvia in realtà- disse Fried lanciando un’occhiata confusa a Gray. Il moro lo fissò malamente e senza dire una parola uscì dalla gilda.

 
***

Laxus osservò il proprio amico con una stretta allo stomaco. Non appena Juvia era entrata in gilda era andato da lei e i due si erano seduti a un tavolo e avevano cominciato a parlare di un libro che a quanto pare Fried le aveva regalato. Lo stavano commentando e la ragazza gli stava raccontando delle parti che le piacevano di più. Laxus sapeva che non avrebbe dovuto spiarli, ma aveva l’udito fine e se poteva sentire pezzi della loro conversazione cercando di mantenere un minimo l’attenzione perché non farlo? Non riusciva a sentire tutto, specialmente perché Fried parlava davvero a bassa voce ma ogni tanto captava qualche esclamazione della ragazza. “Questo pezzo in cui lui si dichiara è dolcissimo. Non sarebbe una bella dichiarazione da ricevere?” aveva fatto tirando una gomitata a Fried, che era arrossito e aveva sorriso gentilmente.

-Sono così carini assieme- disse Mirajane osservandoli con un sorriso enorme sul volto. Laxus si voltò verso di lei e grugnì qualcosa, non avendo una risposta da dare. -Non li vedi affiatati?- domandò. Laxus inarcò un sopracciglio.
-Non lo so- disse soltanto. Onestamente non aveva molta voglia di pensarci e Mirajane stava diventando fastidiosa.
-Vanno pure al concerto assieme, sarà così romantico- disse la ragazza sognante. Laxus non ribatté, chiedendosi poi che cazzo ci fosse di romantico in un concerto. Soprattutto, chiedendosi perché Fried non l’aveva proposto a lui. Fried sapeva che gli piaceva la musica e ci sarebbe andato volentieri. Cacciò il pensiero, perché avrebbe dovuto invitare lui se aveva una ragazza con cui andarci?
-Di che parlano?- chiese curiosa Mirajane appoggiandosi con le braccia al bancone e sporgendosi verso i due ragazzi come se potesse sentirli meglio.
-Un libro- fece secco lui. La barista sorrise.
-Stanno assieme?- chiese con gli occhi che le luccicavano dalla gioia.
-Cazzo ne so- fu la brusca risposta. Un po’ troppo brusca forse, perché la ragazza lo guardò con un cipiglio alzato.
-Qualcosa non va?- chiese indagatrice e Laxus si affrettò a cambiare discorso prima che quel demone potesse anche solo captare una minima parte dei suoi pensieri.
-Il pranzo- disse quindi. Per fortuna Mirajane sembrò credergli.
-Ti sta proprio sullo stomaco quel pranzo- commentò.
-Non mi va di andare- fece secco, pur rendendosi conto che poteva sembrare come un bambino. Però davvero non aveva voglia, quando Gray aveva proposto a Fried di accompagnarlo ci aveva quasi sperato, avrebbe reso tutto più sopportabile anche solo con la sua presenza. A quanto pare però era già occupato. Non immaginava fosse così preso da Juvia. Certo, ogni tanto li vedeva assieme ma aveva pensato fossero solo amici, in fin dei conti la ragazza era innamorata di Gray. Però sembrava proprio che Fried si fosse preso una bella cotta. Il pensiero gli fece formare un nodo in gola. L’unica cosa positiva era che Juvia non lo avrebbe ricambiato. Si sentì uno stronzo a sperare che la ragazza non si interessasse mai a lui, ma al momento era l’unico sollievo.

 
***

Fried e Juvia osservavano abbastanza divertiti i due ragazzi seduti nei posti davanti a loro. Gajeel era mezzo morto sul treno e si era disteso addosso a Levy, che rossa in volto gli passava le dita tra i capelli poggiati sulle proprie cosce. I due ragazzi si scambiarono un’occhiata e sorrisero tra loro. Dopo di che Fried tirò fuori un libro e cominciò a leggere. In fin dei conti non era male uscire con altre persone della gilda e lui si trovava a suo agio sia con Levy sia con Juvia. Gajeel era un caso a parte ma in qualche modo nemmeno lui lo infastidiva così tanto, perlomeno finché stava zitto. Il viaggio fu abbastanza tranquillo e quando arrivarono a Crocus i quattro ragazzi si avviarono subito verso l’arena.
-Ho bisogno di qualcosa da mettere sotto i denti- fece Gajeel a quel punto e lanciò un’occhiata a Fried -Vieni- disse. Il ragazzo inarcò un sopracciglio seccato da quei modi ma lo seguì. Lasciarono le ragazze a tenere il posto in fila mentre si avviavano verso una bancarella.

-Allora, che succede con Juvia?- chiese il Dragon Slayer. Fried inarcò un sopracciglio.
-Cosa dovrebbe succedere?- chiese.
-Vi frequentate? Perché ti avviso, ti spacco la faccia se la fai soffrire- gli disse malamente. Fried sbatté le palpebre per qualche secondo chiedendosi se quel ragazzo avesse per caso gli occhi. Come faceva a pensare che si frequentassero quando era chiaro come il sole che a Juvia piaceva Gray?
-Non ci stiamo frequentando e dubito lo faremo mai- gli disse freddamente.
-E allora perché cazzo sei qui?- sbottò Gajeel per poi ordinare del cibo alla bancarella.
-Perché Gray non ha accettato l’invito di Juvia- spiegò il ragazzo tranquillo. Gajeel lo osservava accigliato e nervoso.
-Quindi sei un sostituto?-
-Sono un amico- fece freddo Fried. Gajeel serrò la mascella.

-Bhe, forse sono stato un po’ aggressivo, ma puoi provarci con lei- fece quindi cercando di usare un tono meno brusco e più calmo, come se gli stesse dando il permesso. Fried inarcò un sopracciglio chiedendosi che volesse da lui.
-Non ci voglio provare- disse quindi e cercò di essere il più chiaro possibile -Io e Juvia siamo soltanto amici. Lei è innamorata di Gray, tutti lo sappiamo-.
-Sì ma potrebbe cambiare- fece Gajeel.
-Non penso proprio- ribatté Fried seccamente. Che non cominciasse come Mirajane, già faticava a sopportare quella ragazza. Gajeel gli lanciò un’occhiataccia.
-Sembra solo tu sia abbastanza preso da lei e se tu volessi…- cominciò ma Fried lo interruppe prima di sentire il seguito.
-Non cominciare. Non ci proverò con lei e anche se ci provassi non avrei comunque alcuna speranza. Forse non hai capito l’amore che Juvia prova per Gray, ma non è qualcosa che qualcuno può sostituire- disse quindi. Gajeel sbuffò seccato ma non avendo di che replicare prese le patatine e si avviò di nuovo verso le due ragazze.

 
***

Juvia si sentiva felice. Anche se non era con Gray era bello avere la compagnia di qualcuno con cui condividere la frittella e con cui cantare. Fried in realtà era piuttosto freddo e non si lasciava andare alle emozioni ma la ragazza riusciva a vedere ogni tanto i suoi sorrisi sinceri e il suo affetto. Sperava che anche lui si sentisse allo stesso modo con lei. Il concerto era finito e i quattro ragazzi si stavano avviando verso la stazione dei treni, anche se Fried e Juvia avevano deciso di lasciare un po’ di spazio ai due piccioncini che stavano apertamente flirtando a qualche passo da loro.

-Il concerto è stato bellissimo- disse Juvia contenta. Fried annuì, passarono davanti a delle bancarelle e la ragazza notò subito un bracciale che sarebbe potuto piacere a Gray. Prese il polso di Fried e lo trascinò con sé verso lo stand. I due si fermarono lì davanti a osservare i vari oggetti.
-Potresti prenderne uno per Laxus- gli propose la ragazza. Fried arrossì al pensiero e scosse la testa. Juvia però era tutta presa da quell’idea fantastica e gli passò un CD.
-Hai detto che a Laxus piace la musica, Juvia è sicura che gli piacerebbe- gli disse. Fried lo prese un po’ incerto come se stesse valutando qualcosa, poi però si avvicinò alla lista di CD cercandone un in particolare. Juvia invece era concentrata sui bracciali e alla fine ne scelse uno abbastanza semplice, lo pagò e lo fece incartare con un sorriso sulle labbra. Non vedeva l’ora di regalarlo a Gray. Alzò lo sguardo ma si irrigidì di colpo quando vide il mago del ghiaccio a pochi passi da loro. Per un attimo non seppe cosa pensare e non capì perché fosse lì, le aveva detto esplicitamente che non voleva andare al concerto.

-Qualcosa non va?- chiese Fried per poi seguire il suo sguardo. La ragazza sentì subito un peso al petto e tutta la sua felicità svanire in un battito di ciglia mentre osservava Gray voltarsi e andarsene in fretta. Quindi alla fine era venuto, solo non con lei. Cercò di osservarsi in giro ma non vedeva nessuna ragazza che poteva accompagnarlo. Il suo primo pensiero fu Lucy ma nessuna chioma bionda c’era lì intorno. Il suo stomaco si strinse e non notò nemmeno che Fried le aveva poggiato una mano sulla spalla finché non sentì la sua voce.
-Juvia?- la chiamò. Lei alzò lo sguardo sentendosi peggio di quando il ragazzo le aveva rifiutato l’uscita e scosse la testa.
-Andiamo a casa- disse soltanto non volendo rovinare la serata e si avviò silenziosa verso la stazione dei treni. Per fortuna Fried sembrò capire il suo stato d’animo e non disse una parola limitandosi a starle accanto.
   
 
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