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Autore: LorasWeasley    06/02/2021    2 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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2. Quella volta del primo 3v3 della stagione

Iwaizumi era arrivato la sera prima.
Era già tardi quando mise piede in casa sua, quindi andò a letto ancora più tardi considerando il tempo di sistemare tutto e rendere un minimo vivibile quella casa.
La domenica si svegliò verso le dieci, si vestì con il costume e una maglia, prese un telo da mettere in spalla e gli occhiali da sole.
Poi si avviò al chiosco per fare colazione, non aveva ancora praticamente nulla, avrebbe dovuto fare la spesa quel pomeriggio.
Fece la strada a piedi, faceva caldo, ma era ancora un orario in cui il sole non picchiava troppo forte.
Al chiosco non c’erano troppe persone, la gente o era ancora a casa o era già a mare.
Ordinò a Kiyoko un caffè nero da portare via e un cornetto, mentre aspettava il suo ordine si guardò meglio intorno per vedere se riconosceva qualcuno di familiare.
La ragazza non poté fare a meno di notarlo e mentre gli porgeva il cibo commentò –Daichi ha montato la sua rete in spiaggia al solito posto, avevano detto che avrebbero fatto un tre contro tre.
Il ragazzo ringraziò annuendo mentre mordeva il dolce.
Dovette aspettare un altro minuto prima che la sua bevande fosse pronta e aveva praticamente finito di mangiare.
Ringraziò di nuovo lasciandole una piccola mancia e si avviò attraverso la sabbia al punto dove sapeva che i suoi amici montavano sempre la rete, sorseggiando il suo caffè amaro.
In realtà i campi da beach volley dove giocavano di solito erano dall’altro lato, ovvero quelli di Ukai che si divertiva a far giocare tutti quanti.
Era un punto vasto per quanto riguarda la spiaggia e dietro stava una parte del boschetto, quindi non davano fastidio a nessuno.
Ma anche Daichi aveva una rete che montavano di rado, come quando volevano davvero giocare e nei campi di Ukai c’era una fila infinita o, come in questo caso, quando l’estate era appena iniziata e Ukai non si era ancora organizzato.
In realtà dove montavano Daichi e i suoi amici non si poteva fare, ma loro facevano in modo di trovarsi esattamente davanti casa di Hanamaki, così che non dessero fastidio a nessuno. E infatti non ebbero mai lamentele.
Sentì le loro voci prima ancora di vederli.
C’erano abbastanza persone che si erano interessati alla partita in corso seduti tutti intorno al campo, erano per lo più bambini esaltati.
Iwaizumi scelse un posto all’ombra del muretto della casa di Hanamaki e, sistemando il suo telo sulla sabbia, si sedette su di esso interessandosi alla partita mentre finiva di sorseggiare il suo caffè.
C’erano Makki, Matsu e Oikawa da un lato, stavano attaccando proprio loro in quel momento.
Matsu aveva preso in ricezione la palla dell’altra squadra, non fu perfetto ma neanche troppo brutto, Oikawa dovette correre un po' per prenderla, ma riuscì comunque ad alzarla a Makki che schiacciò velocemente nel campo avversario.
I tre ragazzi si batterono il cinque mentre un ragazzino urlava che adesso stavano 22-23 per gli avversari e che dovevano cambiare campo perché avevano di nuovo fatto cinque punti.
Mentre si spostavano Iwaizumi si concentrò sull’altra squadra, conosceva Asahi e Daichi, ma il ragazzo dai capelli quasi bianchi era nuovo, non ricordava di averlo mai visto.
Ma per star vincendo dovevano essere bravi, quindi si concentrò su di loro.
Oikawa lanciò la palla cercando di fare punto con la sua battuta, ma Daichi si lanciò sulla sabbia pur di prenderla, la palla volò alta e fuori dal campo, mentre il diretto interessava urlava della scuse per la pessima ricezione Asahi correva a prenderla.
Riuscì a rimetterla in campo e il ragazzo nuovo l’alzò con precisione a Daichi che schiacciò nella parte avversaria.
C’è da dire che Matsu provò a bloccarla con il muro, ma la palla colpì il suo braccio e cadde nella loro parte di campo. Erano 22-24.
Fu il turno di Asahi a battere, ma lo fece troppo forte e per pochi millimetri la palla cadde fuori dalla linea.
Nella sabbia era più facile stabilirlo rispetto che in palestra, considerando che la palla lasciava il solco come prova. 23-24.
Hanamaki andò in battuta, era una buona se non fosse stato per il vento che la spostò rovinando la ricezione, Asahi riuscì comunque a riceverla passandola subito al ragazzo nuovo.
Daichi era pronto a saltare e schiacciare, sia Oikawa che Matsukawa si erano messi pronti a muro.
Quando il ragazzo decise di non alzarla ma di fare un pallonetto con le nocche.
Iwaizumi vide la sorpresa nel volto degli avversari e si rese conto che probabilmente per tutta la partita non ne aveva fatto neanche uno.
Il ragazzo sorrise mentre Asahi e Daichi gli saltavano addosso per abbracciarlo.
Sentì dire a uno dei due –Suga sei il migliore!- e il ragazzo, che adesso aveva un nome nella mente di Hajime, si limitò a ridere.
Oikawa gonfiò le guance indispettito e stringendo i pugni si lamentò –Voglio la rivincita!
Iwaizumi alzò gli occhi al cielo mentre si alzava per andare a farsi un bagno.
Ancora nessuno si era accorto di lui, attirò l’attenzione parlando.
-Oi Shittykawa, non solo ti fai battere ma lo fai pure con quelle mutandine orribili?
Perché si, Oikawa era praticamente l’unico ragazzo che indossava il costume a mutande invece dei pantaloncini, e le aveva anche tutte una più imbarazzante dell’altra, quello che indossava in quel momento era blu con piccoli alieni sopra.
Oikawa si illuminò quando sentì la sua voce e si girò verso di lui.
-Iwa-chan!- urlò felice, poi si rese conto di quello che gli aveva appena detto e incrociò le braccia offeso –Il mio costume è bellissimo.
-Certo, certo- rispose il ragazzo avviandosi verso il mare dopo aver salutato Hanamaki e Matsukawa con qualche pacca sulla spalla e i ragazzi dall’altro lato della rete con un cenno di capo.
Com’era prevedibile Oikawa lo seguì trotterellandogli dietro e iniziando a parlare felice chiedendogli cosa avesse fatto l’inverno precedente, se si fosse allenato a pallavolo e un botto di altre domande.
Avevano già l’acqua alle ginocchia quando sentirono Makki urlare –Ma non volevi la rivincita?
Oikawa si morse un labbro portando lo sguardo da Iwaizumi ai suoi amici, poi a questi urlò –Prima il bagno, c’è trooooooppo caldo.
I suoi amici scossero la testa infastiditi mentre Asahi, Daichi e Suga attraversavano la rete e li raggiungevano.
I due in acqua erano ormai abbastanza lontani da non riuscire a sentirli, ma sembrava che Hajime stesse urlando contro Oikawa, non una grande novità in realtà.
Mattsun appoggiò il braccio sulla spalla del suo ragazzo e fissando i due in acqua gli chiese –Pensi che questo sarà l’anno in cui lo capiranno?
-Uh?- domandò a quel punto Suga curioso fissando tutti loro.
-Quel ragazzo è Iwaizumi Hajime- spiegò Hanamaki portando lo sguardo su Suga –anche lui ha casa a mare qui e lo conosciamo da tipo… una vita?- cercò con lo sguardo Daichi per avere conferma e questo annuì.
-Abbiamo sempre giocato insieme fin da piccoli- continuò Asahi.
E Matsukawa concluse –E Oikawa ha deciso che dargli fastidio è la sua missione di vita.
-In realtà- disse Hanamaki dopo qualche secondo –Siamo certi che Oikawa abbia una cotta per lui da tipo quando aveva cinque anni, ma è troppo stupido per accorgersene e continua a provarci con tutte quelle ragazze ogni estate. Mentre Iwaizumi finge di odiarlo, ma sappiamo che non è così, altrimenti l’avrebbe già investito con la sua moto.
I ragazzi risero.
Suga si rivolse al castano –Quindi credi che questo sarà l’anno buono?
Il ragazzo alzò le spalle –Era solo una domanda la mia, ormai non ci credo più, dopo così tante estati perdi la speranza.
Suga fissò il mare dove Oikawa era appena saltato sulla schiena di Iwaizumi, fece un sorrisetto e commentò –Chissà…
Infine tornò a fissare tutti loro e chiese con un sorriso dolce –Bè? Andiamo anche noi a fare il bagno!
E afferrando Daichi per un braccio iniziò a correre verso il bagnasciuga, gli altri li seguirono, aveva davvero iniziato a fare troppo caldo per continuare la partita.
 
-Oh?- Bokuto aprì la porta della sua stanza con il naso in aria annusando il buon odore.
Scese al piano di sotto dopo una rapida fermata in bagno.
In cucina trovò Akaashi con dei semplici pantaloncini di pigiama, era davanti ai fornelli mentre creava dei perfetti dischi rotondi dei pancake nella padella.
-Stai facendo la colazione- disse meravigliato.
Akaashi si girò quasi colto sul fatto, ma il suo solito cipiglio indifferente non l’abbandonò mai, rispose tornando a concentrarsi sul suo lavoro –Considerando che sono stato ospitato, mi sembra giusto fare cose del genere.
E se Bokuto non fosse stato troppo preso dal cibo e dal suo stomaco che brontolava si sarebbe accorto della leggera accusa che c’era in quel tono.
Si avvicinò per prenderne uno di quelli pronti dal piatto che il ragazzo aveva li accanto, ma prima di riuscirci il corvino gli diede uno schiaffo alla mano.
Bokuto mise il broncio, si strinse la parte lesa al petto e piagnucolò –Così cattivo Agaaashi…
Akaashi si infastidì ancora di più quando si rese conto che quel ragazzo non solo era totalmente diverso di lui, ma non si degnava neanche di conoscere il suo cognome.
Lo sguardo che gli lanciò non fu quindi quello di qualcuno che si era di certo impietosito, sospirando commentò –Potresti apparecchiare prima di avventarti sul cibo, e dovremmo aspettare Kenma e Kuro.
L’espressione sul volto di Bokuto cambiò nuovamente all’istante, Akaashi si chiese come potesse cambiare il suo umore così tanto in così poco tempo.
Il ragazzo dai capelli tinti apparecchiò in fretta e corse di sopra per svegliare gli altri due.
Aprì la porta della loro camera da letto senza neanche bussare, urlò un –EHY, EHY, EHY, SVEGLIATEVI, AGAAASHI HA FATTO LA COLAZIONE!
Kuro stava dormendo con solo i boxer, era straiato sulla schiena, gli arti aperti nella posizione della stella marina che prendevano quasi tutto il letto.
Kenma aveva una larga maglietta che doveva essere del suo ragazzo, dormiva praticamente nella stessa posizione dell’altro ma a pancia in giù e per metà sopra Kuro.
Quello che stupì più Bokuto furono i gatti.
Quello dal pelo marrone scuro, Kai, stava dormendo sul sedere di Kenma. Quello arancione chiaro, Yaku, dormiva direttamente sulla faccia di Kuro. Mentre quello grigio, Lev, era già sveglio sopra lo stomaco di Kuro mentre si leccava per lavarsi.
In risposta dai due ragazzi ricevette solo dei mormorii bassi.
Bokuto tornò di sotto capendo che probabilmente era più semplice convincere Akaashi a dargli da mangiare piuttosto che convincere quei due ad alzarsi dal letto.
Aveva però lasciato la porta aperta e con i suoi urli sarebbe stato impossibile per la coppia tornare a dormire.
Kuro si lamentò mentre cercava di spostare Yaku dalla sua faccia.
Kenma borbottò mentre continuava a tenere gli occhi chiusi –Inutile che ti lamenti- fece uno sbadiglio –l’hai invitato tu.
Quando il moro riuscì a liberarsi di Yaku, notò Lev sul suo stomaco e fece una smorfia –Lev… potresti evitare di leccarti le palle su di me?
Kenma fece un sorriso non visto –Non prendertela con i bambini- disse poi.
Kuro sospirò –Comunque… andrà meglio quando inizieranno a scopare.
Kenma aprì un occhio e spostò il viso per guardarlo –I gatti?
-No, Akaashi e Bokuto- ci pensò qualche secondo in silenzio –Anche se penso che pure Yaku e Lev siano sulla stessa strada.
Kenma ridacchiò piano.
  
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