Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Felpie    09/02/2021    4 recensioni
Come si riconosce un eroe?
Certo per i figli dei Salvatori del Mondo Magico non deve essere facile reggere il confronto.
Possono definirsi eroi?
Alle prese con la Scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo, genitori oppressivi quanto distanti, amori adolescenziali, segreti e tradimenti, anche la loro vita non è poi così facile. Però non c'è nessuna guerra, almeno non di quelle con incantesimi e morti.
Come possono trovare la loro strada senza rimanere nell'ombra dei genitori, i figli degli eroi?
[Long che fa parte della serie "I Figli degli Eroi"]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I figli degli eroi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ehh! noi parliamo spesso si
Ma è così
Siamo soli
Ehh! tu non puoi pretendere
Siamo qui
E siamo vivi
Ehh! tutto puo succedere
Ora qui
Siamo soli siamo soli
Siamo soli siamo soli
(Siamo soli - Vasco Rossi)






Halloween è sempre stata una festività molto apprezzata da Scorpius: le decorazioni lugubri, i travestimenti e i dolcetti di ogni genere e forma; non ha mai fatto i biscotti in casa, né si è mai mascherato, ma è una cosa che gli sarebbe sempre piaciuto fare e probabilmente sarà uno di quei segreti che si porterà nella tomba. Una volta Leslie, la loro elfa, lo aveva aiutato ad intagliare una zucca, ma Narcissa, venuta a cena, l’aveva sgridata per avergli insegnato una tradizione babbana tanto inutile e da quel momento Scorpius non aveva più voluto chiedere a Leslie di fare qualcosa di così “poco magico”.

Sarà questo clima che ha sempre amato o sarà il fatto che si sente libero di parlare con lei, ma vorrebbe raccontare a Lily questo suo amore per Halloween: non sa se a Sebastian piaccia effettivamente come festività, ma dopotutto ultimamente ha iniziato a mettere del suo nei bigliettini, sperando che l’amico condivida i suoi pensieri.

Non che lo abbia fatto perché volesse aprirsi con Lily Potter, niente del genere! Figurarsi se lui, il Principino delle Serpi, può pensare una cosa così sciocca. Lo fa solo per Sebastian, ovviamente. Però si diverte davvero.

Vorrebbe quindi parlarle del suo amore per Halloween, ma si ricorda che, in uno dei primi bigliettini che si sono scambiati, la Grifondoro le ha confessato di preferire il Natale, perché Halloween è un giorno triste per la sua famiglia. Chissà cosa le è successo. Potrebbe chiederlo ad Albus ma poi dovrebbe spiegare sia come l’ha saputo sia perché si stia interessando tanto alla faccenda. E poi il suo migliore amico non sembra particolarmente triste quel giorno, quindi forse non è una cosa così importante.

Però sceglie di evitare la domanda e si concentra per trovare qualcos’altro da chiederle.
 


Hai visto com’è stata addobbata la Sala Grande? Ho sentito dire che tuo cugino Fred ha dovuto dare una mano agli elfi e al professor Hagrid ad intagliare le zucche perché lo hanno sorpreso a dormire durante l’ora di Astronomia! Poverino, un po’ mi dispiace, e forse un po’ lo capisco: la professoressa Sinistra è molto brava, ma le sue lezioni sono troppo tardi… a quell’ora, io vorrei già essere a letto.
Pensando al dormire, mi è venuta in mente la domanda per questa lettera: quand’eri piccola, oltre ai musi di drago che ti descriveva tuo zio, ti leggevano le favole? Qual è la tua fiaba di Beda il Bardo preferita?
A me piaceva molto “Baba Raba e il ceppo ghignante”, mi faceva ridere e pensavo al povero re preso in giro da una vecchia signora.
Spero che tu passi una buona giornata,
X

 


Scorpius rilegge la lettera, per assicurarsi di non aver scritto cose che potrebbero infastidire la piccola Potter, e fa un semplice incantesimo per spedirla alla ragazza, prima di scendere a colazione insieme ad Albus e guardarlo abbuffarsi di toast al burro e marmellata.

“Che lezione abbiamo alla prima ora?” chiede il biondo, versandosi del latte nella ciotola.

“Mi sembra Incantesimi” biascica l’amico “Con i Grifondoro.”

“Ho proprio voglia di vedere tua cugina rispondere ad ogni domanda del professor Vitious, che non mancherà di ricordarci quanto lei sia lodevolmente brava e studiosa e perfetta e Pluffe varie.”

“Mia cugina è effettivamente lodevolmente brava e studiosa” gli fa notare Albus “Rose studia decisamente troppo.”

“E a te non dà sui nervi che sia sempre lei la più lodata?”

“No, io a molte di quelle cose non saprei nemmeno rispondere” ammette il giovane Potter “Tu forse dovresti rispondere un po’ di più.”

“Io? Per farmi dire che sono bravo? No, grazie.”

“Andiamo, a tutti fa piacere sentirsi dire che si è stati bravi” ridacchia Albus, imburrando un altro toast – che Scorpius è abbastanza convinto essere il quarto “E voi ve lo meritate: io, per provare l’incantesimo Descendo, ho mandato Sebastian in Infermeria con il rischio di una frattura all’osso sacro.”

“Se non fosse che hai fatto malamente cadere Seb direi che è stata una scena fantastica” commenta Scorpius “Ad Incantesimi succede davvero di tutto, ogni volta.”

“A proposito, dov’è?”

Il biondo alza le spalle “Deve essere uscito mentre facevo la doccia perché non l’ho incrociato. Non vedo nemmeno Jodie, però.”

A quelle parole Albus arrossisce vistosamente, ma cerca di fare finta di niente concentrandosi sulla sua colazione. Cosa che, ovviamente, non passa inosservata e non sfugge all’occhio attento di Scorpius.

“Ma quindi sei uscito con Jodie alla fine?”

“No” risponde in fretta il moro.

“Come no? L’accordo non era sulla vittoria di Quidditch?”

“Sì, ma poi non ci siamo detti più nulla.”

“Sei tu che devi dirle qualcosa, Troll! Non sarà certo lei a venire a ricordarti del vostro appuntamento.”

Scorpius alza gli occhi al cielo, cercando di rimanere calmo di fronte all’ingenuità – o alla stupidità? – dell’amico.

“Lei mi sta evitando.”

“Lei non ti sta evitando.”

“La vedi qui a colazione con noi?”

“Siamo nella stessa Sala Comune e abbiamo lezione tutti i giorni insieme: perfino i corsi a scelta li avete praticamente tutti uguali. È letteralmente impossibile che non la incroci.”

“Adesso non c’è” taglia corto Albus.

“Al?”

“Sì?”

“Sei un idiota.”

Il giovane Potter sbuffa “Io non sono un idiota.”

“Sì, lo sei. Dovrebbero cambiare la definizione di idiota nell’enciclopedia Caneatreteste. Idiota, Albus Potter. Colui che invita la sua migliore amica ad un appuntamento e poi non glielo propone. Non serve nemmeno specificare che la ragazza è Jodie Parkinson e quindi è completamente impossibile che sia lei la prima a venire da te, fa già ridere così.”

“Non ti sopporto.”

“Se vi azzardate a litigare, vi assicuro che vi chiudo in una stanza finché non vi accoppiate.”

A quelle parole il quinto toast – perché ormai un’altra fetta di pane era stata catturata dalla voracità del giovane Potter – si vendica malamente per la poca grazia con cui è stato afferrato e decide di posizionarsi in orizzontale lungo la gola di Albus, facendolo tossire convulsivamente e facendo ridere di gusto Scorpius.

In quel momento, sopraggiunge la ragazza, insieme all’altro ragazzo mancante del quartetto, che guardano senza capire la scena; Albus afferra il bicchiere di succo di zucca e lo manda giù velocemente, pulendosi poi la bocca con la mano.

“Ma che è successo?” domanda Sebastian, confuso.

“Niente, niente, Albus ha deciso di sterminare la popolazione di toast del castello” risponde il biondo tra una risata e l’altra “E loro hanno deciso di fare una rivolta contro di lui.”

“Mi sembrate fuori di testa, tutti e due” commenta invece Jodie, mettendosi seduta – il più lontano possibile da Albus, nota Scorpius.

“Comunque oggi non è giorno da toast” aggiunge il giovane Malfoy “Oggi è Halloween: rubiamo i dolci della cena e li mangiamo in camera nostra come sempre?”

“Io devo finire un tema di Trasfigurazione” dichiara subito l’unica ragazza e ciò che invece sente Scorpius è: “Non voglio respirare la stessa aria di quell’idiota di Albus Severus Potter per più del tempo obbligatorio.”

“Dai, Jodie, non hai mai studiato dopocena e non ci credo che vuoi iniziare proprio stasera” prova allora a dire il suo migliore amico, fingendo di non notare l’occhiataccia che la ragazza le riserva.

“C’è sempre una prima volta. E poi da quando sei così allegro di prima mattina e vuoi festeggiare?”

“Da quando è un po’ che non passiamo una serata decente tutti insieme.”

“Le passiamo tutte insieme” ribatte l’altra.

“Sì, in Sala Comune, dove c’è Logan, dove c’è quell’idiota di Nott, quell’ochetta di Goyle e tutta l’intera Casa Serpeverde. Noi tre passiamo insieme anche la notte se è per questo, ma non la considererei tra il tempo trascorso assieme” Scorpius lancia uno sguardo di sfida alla ragazza, che si limita a bere il suo caffè senza rispondergli.

Il biondo sospira “Dai, Jodie… ti prometto che ti aiuto io oggi pomeriggio con quel tema.”

“Lo hai già fatto?”

“Certo, non è mica uno stupido disegno” esclama Scorpius con un sorriso, tentando di farla ridere.

Jodie sembra soppesare l’offerta dell’amico: fa un movimento con la testa – un misto tra una scrollata di spalle e uno scatto del collo – e il biondo lo prende come un sì, così aggiunge “Vedrai che vi mettiamo poco. E tu adori i dolci di Halloween, sarà una bella serata.”

E forse Albus riuscirà a parlarti.

In tutto ciò gli altri due ragazzi non dicono una parola, immersi in pensieri che Scorpius non capisce e non immagina – ma almeno Albus ha lasciato in pace i toast – ma in quel momento si ritiene soddisfatto: una vittoria con Jodie può sempre essere considerata una cosa positiva.


 
Mi raccontavano talmente tante storie che ho una confusione immensa in testa, anche perché zia Hermione ci metteva in mezzo anche quelle babbane! Devi sapere che a volte dormivamo tutti alla Tana, che è come chiamiamo la casa di nonna, per stare tra cugini e fare colazione con le torte fatte in casa di nonna, e gli zii a turno ci tenevano d’occhio per la sera, lasciandoci poi lì per la notte con i nonni. Quindi ogni volta avevo uno zio diverso che mi raccontava le favole della buonanotte ed ognuno aveva la sua preferita!
Per quanto riguarda Beda il Bardo, a me piace molto “La fonte della buona sorte”: trovo che dia un bel messaggio, non pensi? Però anche Baba Raba mi piaceva parecchio: era la preferita di Roxanne, sentivo dalla camera che condividevo con mia cugina Rose che gliela raccontavano quasi ogni sera!
Ti piace Halloween come festa? La Sala Grande è meravigliosa, strano ma vero Fred ha fatto un ottimo lavoro (non dire che te l’ho detto, direbbe che lui fa sempre un ottimo lavoro) e non vedo l’ora di mangiare i dolci questa sera. L’anno scorso avevo mangiato tantissimi unicorni di zucchero, ma anche i ragni di gelatina erano fantastici: sono curiosissima di vedere cosa ci prepareranno gli elfi quest’anno.
Un mucchio di scintille,
Lily Luna

 


Se Scorpius avesse dovuto scommettere su quale fiaba fosse la preferita della piccola Potter, avrebbe probabilmente puntato tutti i suoi galeoni su “La fonte della buona sorta” perché, davvero, è proprio da lei.

Si ritrova quindi a ridacchiare, in maniera talmente tanto evidente che Albus lo guarda confuso e gli chiede se va tutto bene; il biondo muove la mano per minimizzare la cosa e nasconde il bigliettino: non saprebbe davvero come spiegare al suo migliore amico che sta ridendo per una cosa che ha pensato su sua sorella. Sicuramente non detto così, perché forse perfino quel cucciolo di Puffskein di Albus lo prenderebbe a pugni.

Il giovane Potter fa un cenno con la testa verso Sebastian, che sta seduto a qualche posto di distanza, mentre parla con la sorella, venuta a salutarlo al tavolo dei Serpeverde dove stanno facendo i loro compiti insieme – e sicuramente reclutata per risolvere qualche problema di Pozioni, Trasfigurazione, Antiche Rune, insomma, qualunque cosa.

“Non ti sembra che Seb sia un po’ strano, oggi?” sussurra il moro, abbassando la voce per non farsi sentire dal ragazzo in questione.

Scorpius stringe le labbra: non si è accorto di nulla. Non che di solito abbia questo occhio per certi cambi di umore, però quando Albus o Jodie hanno qualcosa che non va lo nota. Con Sebastian a quanto pare no.

“Non so che dirti, mi sembrava normale.”

“Non lo so, è più silenzioso del solito.”

“La professoressa Althea non lo ha nemmeno sgridato oggi” commenta il biondo e Albus solleva le spalle.

“Può essere che ha la luna storta. Volevo sapere se tu ne sapessi qualcosa, ma magari non è davvero nulla.”

“Io non so niente” conferma Scorpius, guardando di sottecchi Sebastian.

Quello che l’amico ha, però, lo scopre dopo poco, appena saluta Albus, che va a in Guferia a spedire una lettera ai genitori; Sebastian gli si avvicina, mentre è in sala Comune per aspettare l’orario prefissato per lo studio con Jodie.

“Scorp, ti posso parlare?”

Il biondo batte le palpebre un paio di volte, prima di annuire, mettere un segnalibro nel punto in cui è arrivato ed appoggiare il libro sul divano di pelle nera.

“Che succede?”

Sebastian si siede accanto a lui e lo guarda serio, prima di domandare “Continui sempre a scrivere bigliettini a Lily?”

“Ogni giorno, sì. Te li sto raccogliendo tutti in una busta, lo sai.”

“E ti ha mai accennato al fatto che… si stesse sentendo con qualcuno?”

Scorpius lo guarda e scuote la testa “No. In realtà non gliel’ho mai chiesto, ma non me ne ha mai nemmeno parlato.”

L’amico annuisce e dichiara l’ultima cosa che Scorpius si sarebbe mai aspettato “Devi smettere di scriverle.”

Come?

“Che?!”

“Hai capito. Non scrivere più a Lily.”

“Come ti è venuta questa idea folle?” protesta il biondo “Prima mi hai supplicato per farlo ed ora dici che devo smettere? Ma a che stai pensando?”

“L’altro giorno le ho chiesto di uscire.”

Scorpius sgrana gli occhi “Tu che cosa?!”

“Hai capito benissimo, Scorp, smettila di ripetere ciò che dico.”

“Perché non me lo hai detto?”

“Perché Lily ha detto di no” risponde a bruciapelo Sebastian e l’amico rimane a bocca spalancata “Ha detto di no perché si sta già sentendo con qualcuno.

“Sì, un qualcuno che sei tu.”

“No, è un qualcuno che sei tu. O meglio, forse è un misto di me e te. Un te che cerchi di imitare come penserei e risponderei io.”

“E non potevi dirglielo?”

“No, non ha nemmeno preso in considerazione l’idea che potessi essere io il suo ammiratore segreto.”

Scorpius si bagna le labbra con la lingua, prima di domandare “Ma perché non me lo hai detto prima? Glielo avremmo chiesto tramite bigliettino o le avrei detto che ti saresti fatto avanti a voce. Qualsiasi cosa insomma! Immagino l’avrai anche colta alla sprovvista.”

“Non è questo il punto.”

“Qual è il punto allora?”

“Il punto è che Lily si sta sentendo con qualcuno e questo qualcuno deve smettere di sentirsi con Lily. Quindi tu devi smettere di scriverle bigliettini.”

“E credi che così accetterà il tuo invito?” chiede confuso il biondo.

“Sì.”

“Lo sai che non succederà, vero?”

“Forse sì. Cosa ne sai tu?”

Perché Lily Luna Potter è la ragazza più testarda che Scorpius abbia mai conosciuto e perché non lascerà andare l’ammiratore misterioso tanto facilmente, solo perché lui vuole interrompere qualsiasi contatto.

E perché, anche se il biondo non ha intenzione nemmeno di pensarlo, onde evitare che questa minima insignificante cosa si insinui nella sua mente, a Scorpius piace parlare con Lily e non vuole che lei possa in qualche modo soffrire o stare male per una cosa che le ha scritto lui.

“Lo so perché ho conosciuto Lily in questi ultimi due mesi e so che non è una che si butta immediatamente tra le braccia di un altro ragazzo, solo perché io smetto di scriverle.”

“Tu intanto non scriverle più, poi vedremo” ribatte Sebastian e il biondo si chiede se per caso non ha perso sul serio il Lumos della ragione.

“E cosa le dovrei dire, scusa? “Mi dispiace, Lily, non possiamo più parlare perché la vera persona che ti dovrebbe scrivere questi bigliettini è stato un idiota fin dall’inizio ed ora si è pentito di non averti chiesto prima di uscire”?”

“Quello che ti pare. Sei tanto bravo a parlarci, ti inventerai qualcosa” risponde bruscamente l’altro, scuro in viso.

“Se hai trovato il coraggio di chiederle di uscire perché non le confessi che sei tu il misterioso ammiratore?”

“Perché sarei ridicolo. Ed io non le ho mai scritto mezza lettera.”

Scorpius si deve mordere la lingua per non rispondergli che è assolutamente ridicolo, anzi, è decisamente più ridicolo adesso di quando gli ha fatto quella stupida proposta, e si trattiene solo riflettendo sul fatto che Sebastian sembra arrabbiato con lui e che una cosa del genere potrebbe scatenare molto di peggio.

Ma che Salazar c’entra lui? Lui è quello usato in tutta questa storia. E lo sapeva che la piccola Potter gli avrebbe procurato solo guai, è per lei che ora sta litigando con uno dei suoi amici più cari.

“Seb, ti prego, ragiona per cinque secondi: non posso smettere di scriverle così, di punto in bianco. Capirà che c’è qualcosa che non va, si immaginerà mille e uno cose che possono essere successe e ci starebbe male. E non sarebbe giusto.”

“Non mi interessa come lo fai, ma fallo” replica Sebastian “Inizia ad essere freddo e distaccato, inizia a mandarle meno biglietti, fai quello che ti pare. Ma interrompi al più presto questo scambio di biglietti. Dovrebbe essere facile per un tipo come te.”

A quelle parole Scorpius si irrigidisce e mormora “Perché, che tipo è uno come me?”

“Un degno Principe delle Serpi, no? Sei quello intelligente, razionale, algido e poco empatico. Quello che tiene a sé stesso e a pochi altri. Com’è che ti aveva detto quella tipa con cui eri uscito?”

“Che ho il cuore freddo come i Sotterranei…” sussurra il biondo.

“Ecco, quello volevo dire.”

In quel momento Scorpius vorrebbe urlare contro Sebastian, anche se non sa nemmeno che cosa dirgli. Però vorrebbe urlare. Anche se lui non è uno che urla e, anzi, detesta le persone che quando litigano urlano e fanno scenate.

Vorrebbe dirgli che lui non ha il cuore freddo come i Sotterranei se una cosa gli importa sul serio. Vorrebbe ricordargli che è stato lui a chiedergli quel favore così ridicolo. Vorrebbe ricordargli che aveva anche insistito mentre Scorpius se lo sentiva che sarebbe stata una pessima idea. Vorrebbe fargli notare che ora non è carino che se la prenda con lui, solo perché Lily gli ha detto che si sta sentendo con qualcuno – che poi sarebbe sempre lui stesso.

Vorrebbe urlargli che lui non è un mostro senza sentimenti.

“Lo farai?” domanda Sebastian, dopo qualche minuto di silenzio e Scorpius annuisce.

“Sì, lo farò. Ma non subito, deve essere una cosa… graduale. Non voglio smettere di botto di scrivere a Lily, mi sembra una cattiveria che non si merita.”

“Come ti pare, però non far passare troppo tempo.”

“Ho capito, ho capito.”

“Certo che ti sei proprio affezionato, se te lo avessi chiesto un mese fa avresti smesso senza pensarci due volte.”

“È la sorella di Albus ed è una brava ragazza, in fondo” minimizza il biondo.

“Vedi che facevo bene ad aver paura che ti innamorassi di lei?”

“Io non sono innamorato di Lily, puoi stare tranquillo, Seb” sbuffa Scorpius, alquanto provato da tutta quella conversazione – e anche un po’ infastidito – mentre l’amico sembra improvvisamente di buon umore.

“Meglio così.”

Lui non è innamorato di Lily Potter. Pensa solo che la cattiveria non se la merita una ragazza tanto dolce.

Scorpius annuisce, più per ingannare il tempo che per altro, prima di ricordarsi l’appuntamento con l’amica e salutare Sebastian “Devo andare, Jodie mi aspetta in biblioteca.”

“Ci vediamo a cena dopo?”

“Sì.”

“Ruberò qualche dolcetto per stasera per aspettarvi.”

All’improvviso, però, Scorpius non ha tutta questa voglia di festeggiare Halloween e di stare con i suoi amici; anzi, sarebbe più corretto dire che la voglia gli è passata proprio del tutto e che sta andando in Biblioteca solo per non far studiare l’amica di sera – visto che sa che è una cosa che odia – altrimenti potrebbero passare tranquillamente la serata ognuno per conto suo.

Jodie non parla con Albus, Albus non parla con Jodie e lui ha parlato con Sebastian pure troppo per quella giornata: la prospettiva di loro quattro in una sola stanza non è poi così allettante.
 


Per Morgana, deve essere stato divertente passare le notti così, tutti i cugini insieme. A me le favole della buonanotte le hanno lette per poco tempo, nonna la trovava una cosa un po’ sciocca, quindi da quando ho sei anni ho preso l’abitudine di leggere io, prima di addormentarmi. Credo che, ancora adesso, se non leggo almeno tre pagine non riesco a dormire! Il che è alquanto fastidioso quando magari c’è una festa in Sala Comune e torniamo in stanza tardi: sicuramente i miei compagni di stanza non lo apprezzano! Però poi gli do i miei compiti di Pozioni, quindi mi perdonano facilmente.
Te lo confesso: io adoro Halloween. E adoro anche gli unicorni di zucchero, ma questa cosa non dovrà mai saperlo nessun altro a parte te, perché penso che mi rovinerei la reputazione. Ma sono… calamitosi! Cioè come fai a vedere quel bellissimo unicorno bianco e spesso e non mangiarlo? Impossibile. E poi mi piacciono molto i fantasmi di meringa e cioccolato, ma quelli mi sembrano un classico che non tramonta mai.
Avevo un po’ paura a parlarti di Hallooween, avevo capito che non è un bel periodo per la tua famiglia, però da come ne parli sembra piacerti molto! Ti auguro di trovare la nocciola nella torta Cercanoce, in ogni caso: io non la trovo mai. Come sai, si dice che porti fortuna, ma io credo che una torta al cioccolato sia già una bella fortuna anche se non trovi la minuscola nocciola sparsa da qualche parte nell’impasto. Magari ti rompi anche un dente mordendola per sbaglio!
Ho sentito dire che questa sera ci sarà una festa clandestina organizzata dai Grifondoro nella Stanza delle Necessità: dovreste stare più attenti o la McGranitt lo scoprirà. Ha orecchie dappertutto quella donna. Lo sai che può diventare un gatto?
Andrai alla festa? E se sì, da cosa ti maschererai?
Uno spaventoso Halloween per te,
X

 


Scorpius rilegge la lettera almeno due volte: forse ha parlato – scritto – di cose un po’ troppo personali e, soprattutto, più sue che di Sebastian. Ma tanto non dovranno più parlare a breve, no? Può comportarsi come gli pare – e come gli riesce più naturale, soprattutto.

“Che cosa scrivi?” esclama Jodie, comparsa all’improvviso davanti a lui, cogliendolo totalmente di sorpresa; è arrivato presto in Biblioteca, in modo da avere il tempo per rispondere alla lettera di Lily e non si aspettava di metterci così tanto – o è Jodie che è arrivata prima? – quindi si affretta a nascondere il bigliettino tra i libri e fare finta di niente, pregando Merlino che l’inchiostro si sia asciugato e non sporchi la pergamena.

Scorpius detesta che le sue pergamene siano sporche di inchiostro.

“Niente, niente.”

“Dai, fammi leggere” insiste la ragazza, sedendosi accanto all’amico.

“No.”

“Hai un’ammiratrice? O sei tu ad avere una cotta per qualcuno?” commenta maliziosa Jodie, guardandolo con un sorriso furbetto.

“Hai sbagliato camino, non ho una cotta per nessuno.”

“Se ce l’avessi me lo diresti?”

“No.”

“E allora come potrei saperlo io?”

“Lo sapresti perché sarebbe la fidanzata di Scorpius Malfoy.”

“Ti credi così irresistibile?”

Scorpius ghigna “Non lo sono?”

L’amica lo guarda, prima di scoppiare a ridere e scompigliargli i capelli “Alcune potrebbero trovarti affascinante, Malfoy, lo ammetto.”

“Tu no?”

“Io no. Ti ricordo che ti ho visto indossare delle mutande con un pupazzo di neve e un pigiama con uno Snaso.”

“Avevo sei anni.”

“Sette ed è un ricordo che non andrà mai via dalla mia mente.”

“Quel pigiama era meraviglioso.”

“Quello forse sì, le mutande decisamente no” sogghigna la ragazza, prima di dargli una gomitata “Allora me lo vuoi dire chi è la ragazza misteriosa?”

“Non c’è nessuna ragazza misteriosa. E noi dobbiamo studiare Trasfigurazione o ci staremo tutta la sera.”

“Sei noioso.”

Scorpius sta per risponderle che, se proprio vuole parlare di ragazzi, amori e fidanzamenti vari, potrebbe raccontarle di Albus e di che razza di Troll siano entrambi. Ma si trattiene, in primis perché non è carino dare del Troll ad una ragazza – mentre con Albus non si farebbe nessuno problema – e in secundis perché Jodie potrebbe picchiarlo e fargli molto male.

Chi è che ha detto che le ragazze non fanno del male ad una mosca non ha mai conosciuto Jodie Parkinson.

“Lo faccio per te e per mangiare dei dolci in santa pace.”

“Non puoi scriverlo tu?”

“No, perché quest’anno abbiamo i G. U. F. O.”

“Sembri mia madre” sbuffa Jodie “Dice sempre che devo studiare ora o finirò come lei a fare quattro lavori per avere uno stipendio finale decente.”

“Tu non finirai così. Però devi studiare perché altrimenti a Magisprudenza non ci entrerai mai.”

“Dicevo di volerci entrare quando avevo dieci anni.”

“Non abbiamo più parlato del nostro futuro circa da quel momento” le fa notare l’amico.

“E forse preferisco così” taglia corto la ragazza “Forza, allora, concentriamoci su questo dannato tema, che ho già fame.”

Scorpius sorride, fiero di aver vinto la discussione, prima di aprire il libro e guardare la ragazza prendere pergamena e calamaio.

Non ha alcuna voglia ancora di fare quella piccola festicciola tra loro che lui stesso ha proposto, però, quando Jodie si appoggia esausta sulla sedia, ma con un sorriso soddisfatto in viso, Scorpius è proprio contento.

“Abbiamo finito, eh…” commenta la ragazza “Certo che studiare è faticoso.”

“Però non ti senti meglio, ora?”

Jodie lo guarda, prima di sogghignare “Mi sento meglio ora al pensiero che ci aspetta un ottimo banchetto. Andiamo?”

“Vai, ti raggiungo là, passo ad appoggiare i libri in dormitorio. Vuoi che porti anche i tuoi?”

“Sei fantastico” esclama la ragazza, schioccandogli un bacio sulla guancia ed alzandosi senza aggiungere altro; però, quando sta per oltrepassare la libreria che li separa dal resto della stanza, si ferma e sussurra “Grazie, Scorp.”

Scorpius sorride, ma non aggiunge altro e non si preoccupa che Jodie lo veda; dopo cinque minuti da quando l’amica ha lasciato la stanza, il biondo si alza e va verso il primo piano: in realtà vuole vedere se Lily ha risposto alla lettera che le ha inviato mentre la Serpeverde era concentrata sul tema. Se proprio deve concludere questa cosa, vuole che la piccola Potter si diverta ancora per un po’.

Perché? Perché lui è educato e gli hanno insegnato così, mica per altro.
 


Se ti può consolare anche le mie compagne di stanza mi copiano sempre i compiti di Pozioni, però è uno scambio equo perché Irene fa quelli di Erbologia e Danielle quelli di Divinazione.
E tranquillo, manterrò il segreto, non dirò a nessuno questo tuo amore per gli unicorni di zucchero che, come ti ho detto, ricambio in pieno.
Io non so che status di sangue tu abbia (anche perché non mi importa per niente), ma immagino che tu sia un Mezzosangue o un Purosangue: non puoi essere un Nato Babbano e non conoscere alcuni oggetti dell’aula di Babbanologia! Comunque immagino saprai chi era Voldemort e della guerra magica in cui molti dei nostri parenti hanno dovuto combattere: devi sapere che i miei nonni sono stati degli eroi perché lo hanno sfidato personalmente (tre volte a quanto mi ha raccontato nonno Arthur, mentre nonna Molly non sentiva – non vuole che sappiamo queste cose, non so perché) e hanno protetto mio padre quando era piccolo. Voldemort è andato da loro nel giorno di Halloween di tanti anni fa e quindi papà è sempre un po’ giù in questo giorno. Ma anche a me piace molto come festa e se è vero che mia nonna e mio nonno sono stati degli eroi penso che sia giusto festeggiarli. Avrei davvero voluto conoscerli: dicono che mio nonno assomigliasse molto a James e che io assomigli molto a nonna. Ho visto una foto e abbiamo gli stessi capelli rossi! Però gli occhi verdi li ha presi Albus, quel ladro.
Io, invece, trovo sempre la nocciola! Albus dice che sono troppo fortunata e che secondo lui imbroglio, ma secondo me lo dice solo perché vorrebbe trovarla lui, ogni tanto. Ma non succede mai, quindi quand’era piccolo mamma gliene dava uno per evitare crisi familiari. Però sì, bisogna stare sempre attenti o ci si fa davvero male mordendola per sbaglio. Mia cugina Rose (sono abituata a specificare quando parlo di una cugina perché se no non si capisce a chi mi riferisco) mi ha raccontato che alcuni Babbani, per chiedere alle proprie fidanzate di sposarsi, mettono l’anello in una torta. La mia domanda è: ma non si fanno male? Cioè pensa mordere un anello di metallo! Quello sì che fa male, mica una nocciola.
Le voci girano a quanto pare: sì, andrò alla festa e mi vestirò da Banshee. Sono sicura che sarà divertente – anche perché credo ci sia lo zampino di mio fratello. Che strano, ha trovato un altro modo di finire in punizione. Tu come passerai la serata?
Un mucchio di unicorni di zucchero,
Lily Luna

 


Scorpius ghigna, mentre legge la lettera andando in direzione della sua Sala Comune; i corridoi sono deserti, tutti saranno al banchetto e lui deve affrettarsi o quel divoratore-di-toast-che-poi-sarebbe-il-suo-migliore-amico finirà tutte le patate arrosto.

Però “un mucchio di unicorni di zucchero” l’ha fatto davvero ridere: all’inizio non se ne era nemmeno accorto, poi guardando meglio ha notato che la ragazza ha cambiato il suo strambo modo di rispondere solo per lui.

Appoggia la lettera sopra i libri che lancia malamente sul letto e va verso la Sala Grande, dove Albus gli ha tenuto un posto accanto a lui e – incredibilmente – anche delle patate arrosto.

“Ci hai messo una vita!” esclama il moro, tra un boccone e l’altro.

“Scusatemi, sono tornato in dormitorio ad appoggiare i libri” si scusa il ragazzo “Pensavo Jodie ve lo avesse detto.”

“Io l’ho detto, ma i tuoi amici erano più interessati al cibo che a te.”

“Non far finta di averlo aspettato” interviene Sebastian “In pratica sei stata la prima ad iniziare a mangiare.”

Scorpius ridacchia, vedendo la faccia indispettita dell’amica, e prende del pollo da accompagnare alle patate, mettendosi ad ascoltare Albus che chiacchiera di qualcuno visto in Guferia e Sebastian che racconta di un torneo clandestino di Gobbiglie che si vocifera esserci nella Sala Comune dei Tassorosso. Guarda Jodie ridere e Albus rischiare di strozzarsi, trovandosi costretto ad intervenire dandogli dei colpetti sulla schiena.

Lancia poi uno sguardo agli altri tavoli: si sofferma poco su quello dei Tassorosso dove, a parte Luke, l’altra Prefetto, Molly Weasley e l’altro Caposcuola, incontrati alle riunioni, non conosce nessuno, né su quello dei Corvonero – motivi simili – ma invece i suoi occhi vagano molto sul tavolo dei Grifondoro.

Lily è seduta accanto alle sue amiche e al suo fedele cugino, ha la forchetta con un po’ di spinaci – o comunque una cosa verde – in aria e sta ridendo di qualcosa; da dove è seduto, Scorpius la vede perfettamente: mangia con appetito, chiacchiera e, soprattutto, non smette un attimo di sorridere.

Ha un sorriso contagioso, la piccola Potter. Anche Albus ce l’ha, anche se fino a quel momento il Serpeverde non ci ha mai pensato; ora è pronto a scommettere che anche il maggiore dei tre lo abbia ereditato. La sua amica Danielle deve averle fatto la treccia perché è molto precisa e tenuta ben ferma e il nodo della cravatta è perfetto – altro che quello di Albus.

Pensa al fatto che sta aspettando un messaggio dal suo ammiratore segreto, al fatto che sia in attesa di un appuntamento con questo ragazzo del mistero, al fatto che dovrà subire una delusione. E, soprattutto, che a fare questa cattiveria sarà proprio lui. Anche se Lily la cattiveria non se la merita: è troppo innocente per soffrire per amore.

La guarda, mentre scoppia a ridere di nuovo; poco dopo Lily alza lo sguardo ed incrocia gli occhi grigi del ragazzo: strizza le palpebre, come per essere sicura che Scorpius stia guardando proprio lei, prima di sorridergli e muovere la mano in cenno di saluto.

Scorpius è preso alla sprovvista, fa un rapido sorriso cercando di non risultare ridicolo ed alza la mano per rispondere; un attimo dopo la ragazza è richiamata alla conversazione da suo cugino e il biondo rimane a guardarla per qualche istante, prima di darsi dell’idiota e mangiare un unicorno di zucchero.

No, Lily Luna Potter la cattiveria non se la merita proprio per niente.






Felpie's Corner
Insomma, buon Halloween, gente! (Halloween? Ma che Halloween, Felpie è pazza, qui è quasi San Valentino). Forse la canzone che ho scelto per questo capitolo non ci sta molto, ma ehi, domenica è San Valentino e volevo essere vicina ai single come me che si vedranno sommersi da immagini di amore per tutta la settimana (com'è che si dice? Ridere del proprio problema è il primo passo per superarlo? Si dica come si dica, insomma, mettiamo anche un po' di Vasco a questa storia, che comunque male non fa).
Spero che vi siano piaciute le lettere di questa settimana e il contrasto interiore di Scorpius che no, non si sta per niente affezionando. Sì, certo, come no. Raccontiamo a tutti il nostro amore per gli unicorni di zucchero e per le favole della buonanotte.
La torta Cercanoce me la sono inventata di sana pianta, ma immaginatevela come una torta al cioccolato con dentro una nocciola: chi trova la nocciola è il fortunato vincitore.
Insulti a Sebastian tra tre, due, uno... sì, sicuramente sta dando il meglio di sé e sta coinvolgendo Scorpius che, poverino, non c'entra nulla (sì, più o meno). Però l'invito non poteva rimanere così nell'aria e non avere un seguito: seguito negativo, a quanto pare, soprattutto per Scorpius e per i bigliettini. Ma non temete non spariranno tanto presto! (Si sa, Scorpius ci tiene ad essere educato).
Mi piace l'idea che Pansy dica alla figlia di studiare per non finire come lei (non l'ho mai particolarmente apprezzata, ma, ehi, diamo a tutti una seconda possibilità) e vedo molto Jodie come una che può voler entrare a Magisprudenza, un po' contagiata dal desiderio di Elizabeth (me le vedo amiche quelle due) e un po' anche lei per far valere la giustizia.
Auguro un buon San Valentino (anche se Halloween mi piace decisamente di più come festività) a tutti gli innamorati e a tutti gli altri di mangiare tanta cioccolata e dolci di Carnevale (cosa che ho intenzione di fare io).
A presto,
Felpie

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Felpie