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Autore: eddiefrancesco    11/02/2021    1 recensioni
Inghilterra 1863 sebbene di aspetto piuttosto insignificante, lady Hester Pimblett possiede una viva intelligenza che le consente di scorgere l'uomo disperatamente solo che si cela dietro la maschera cinica di Adrian Fitzwalter, duca di Barroughby e di provare per lui un attrazione che non tarda a diventare amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Storico
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- Non vedo perché. Se sono in grado di sedurre un sasso, riuscirò certo a sedurre lei - - Non è una frivola, sventata ragazza in cerca di emozioni forti. È una brava, tranquilla, responsabile giovane donna che conserverà la sua virtù per suo marito.- - Significa che devo aspettarmi una processione di buoni partiti attraverso Barroughby Hall? - - Non siate insolente.- - Sembrava in rapporti piuttosto amichevoli con il reverendo McKenna.- - State cercando di fare lo spiritoso? Lady Hester non è tanto stupida da sposare un prete di campagna, anche se lui appartiene a una famiglia benestante. Gente che si è arricchita con il commercio.- - Oh, naturalmente in tal caso non è neanche da prendere in considerazione. E sir Douglas? È vedovo da anni.- - Come dite? La figlia di lord Edgar Pimblett e quell'uomo? - - Sarebbe un buon matrimonio per lei.- La sua matrigna lo guardò con qualcosa di molto simile al rispetto. - Può darsi che abbiate ragione, Adrian. Hester è già in là con gli anni ed è tutt'altro che bella.- Adrian si disse che avrebbe dovuto immaginare che se la sua matrigna avesse approvato una sua idea, lui non avrebbe tardato a trovarla pessima. Infatti, in quello stesso momento l'idea di lady Hester sposata a sir Douglas gli parve assolutamente ridicola, pur non sapendosene spiegare la ragione. L'unica cosa su cui non aveva dubbi era che ne aveva abbastanza di quella conversazione e più che abbastanza della sua matrigna, per quel giorno. - Se volete scusarmi, salirò nella mia stanza. La gamba mi fa un male del diavolo.- Si inchinò e si diresse alla porta. - Fatemi il favore di non usare termini tanto volgari in mia presenza, Adrian. E no, non vi scuso.- Ma il duca era già scomparso al di là della soglia. Sentendosi non dissimile dal Pifferaio Magico, Hester precedette la piccola comitiva lungo il sentiero che portava al roseto. Poco dopo il reverendo McKenna le si affiancò e anche Damaris non tardò a raggiungerla, mettendosi alla sua sinistra. - Bè, non è un uomo terribile?- bisbiglio', gettandosi un'occhiata nervosa di sopra la spalla, quasi si aspettasse che il duca la stesse inseguendo. - Papà sostiene che è soltanto uno scavezzacollo... scavezzacollo! Ho sentito delle cose talmente orrende su di lui.- Che Adrian Fitzwalter avesse un che di perverso appariva fin troppo chiaro, si disse Hester nel ricordare le sue parole di poco prima. Doveva essere stato sveglio quando lei era entrata nella sua stanza, aveva realizzato al colmo dell'umiliazione. Eppure, se fosse stato dissoluto quanto affermavano la duchessa e chiunque altro all'infuori di sir Douglas, non avrebbe continuato a fingersi addormentato. Avrebbe fatto qualcosa di spaventoso, per esempio saltare giù dal letto e baciarla muovendo le labbra piene che si curvavano in quei sorrisi segreti sulle sue. Lentamente. In una carezza sensuale. Premendo il corpo atletico contro il suo. Abbracciandola con sfrenata passione, forse persino sollevandola fra le braccia e depositandola sul letto... - Oh, mio Dio, stiamo camminando troppo in fretta?- si allarmò Damaris. - Sembrate senza fiato, lady Hester.- - No, no, sto benissimo - la rassicurò lei sforzandosi di ricomporsi. Da quando in qua possedeva una fantasia così sbrigliata? - Dobbiamo mostrarci caritatevoli - azzardò il reverendo McKenna, pur lasciando intuire che non sarebbe stato facile. Lanciò a Damaris un'occhiata di sottecchi e Hester avrebbe potuto giurare di sentirlo sospirare. - È molto attraente - dichiarò. - Sì, ma in modo subdolo, sgradevole - ribatté Damaris. - E ho saputo da fonte sicura che non si dedica alle disgustose occupazioni solo a Londra. La figlia del macellaio ha raccontato alla mia cameriera di averlo visto con i suoi occhi uscire da quella casa di Stamford Street, una volta che è stato qui.- Hester sapeva a quale casa si riferisse la ragazza in quel tono sprezzante. Perfino il piccolo villaggio di Barroughby aveva un postribolo. - Era proprio sicura che fosse lui? - le domandò, trovando difficile credere che un uomo come il duca fosse costretto a pagare per quel tipo di prestazioni. - Bè, lo ha visto di spalle... ma aveva la sua statura ed era molto ben vestito. E quando lui ha augurato la buonanotte, ha riconosciuto la sua voce.- Hester non rispose, il reverendo McKenna si limitò a fissare il suolo. - Come mai è tornato qui? - volle sapere Damaris. - Non corre buon sangue fra lui e la duchessa.- - È stato ferito.- - Come? - - In un duello, o così mi è parso di capire.- - Oh, Gesù. Non fa meraviglia che la duchessa lo detesti. E pensare che mio padre...- Damaris si interruppe e arrossì. - È illegale battersi a duello! - - Ho l'impressione che molte delle cose che vengono attribuite al duca siano contro la legge.- - Avete intenzione di restare a Barroughby Hall?- Hester si fermò per guardarla. - Perché non dovrei?- - Ma a causa della sua reputazione, mia cara. Nessuna donna è al sicuro con lui.- Lei riprese a camminare. - Forse non una bella donna - precisò, sperando che Damaris mangiasse la foglia. - Io non lo indurrò certo in tentazione.- - Tuttavia sarebbe prudente consigliare alla duchessa di suggerirgli di andarsene - dichiarò il reverendo con insolita audacia. Hester riusciva benissimo a immaginare come avrebbe reagito la duchessa ai consigli di Hamish McKenna, prete o non prete. - Sono convinta che si annoierà presto e se ne tornerà a Londra, quindi cerchiamo di non creare altri dissensi in famiglia.- - Ma...- - Oh, lasciamo perdere questo spiacevole argomento - gli ordinò Damaris con un piccolo broncio. Il reverendo McKenna tacque di colpo. I tre giovani svoltarono in direzione del roseto, lasciando indietro i due uomini più anziani. A giudicare dai brani di conversazione che Hester riuscì a cogliere, stavano parlando della situazione economica del duca, come meglio erano in grado di fare delle persone senza una vera cognizione di causa. Se solo Douglas fosse stato un po' più consapevole del pericolo che correva. Doveva essere un ingenuo se si illudeva che il duca potesse considerare sua figlia soltanto come una ragazza da marito e non come oggetto di desiderio, eppure da quanto stava dicendo appariva chiaro che lui non pensava che al titolo e alle ricchezze che sarebbero appartenute alla moglie del duca di Barroughby. Scandali e chiacchiere non sembravano avere alcun valore per lui. Pur giudicando sincere le accuse che gli aveva rivolto Damaris, lei non aveva il benché minimo dubbio che Adrian Fitzwalter possedesse una capacità di persuasione sufficiente a far vacillare l'onore della più virtuosa delle donne, qualora si fosse preso la briga di ricorrervi, cosa che avrebbe potuto decidersi a fare con una bella ragazza come quella. Se alla capacità di persuasione si aggiungevano il suo fascino e il suo aspetto... bè, quale donna non sarebbe stata tentata di sorvolare su molte altre cose? Una situazione che non presagiva nulla di buono per Damaris né per il reverendo McKenna, pensò Hester, sorprendendolo a lanciarle un'alta occhiata. Non era necessario un grande intuito per accorgersi che era cotto di lei ed estremamente preoccupato a causa della presenza del duca. Povera ragazzo. Il suo amore era condannato al fallimento poiché, anche supponendo che non riuscisse a rifilare la figlia al duca di Barroughby, sir Douglas si sarebbe dato da fare per cercarle un partito altrettanto vantaggioso. Hester soffocò un sospiro. I suoi genitori non avevano simili ambizioni per lei. Dopo che Helena aveva sposato il figlio di un facoltoso industriale e Henrietta un pastore che godeva della protezione di un ricchissimo lord, sembravano convinti di aver ormai compiuto il loro dovere. Dopotutto, lei non costituiva una preda ambita, o così lasciavano capire. Quel pensiero le bruciò come sempre, sapendo che la sua situazione sarebbe potuta essere diversa. Possedeva una mente pronta e intelligente. Se avesse potuto ricevere un'istruzione migliore, avrebbe almeno trovato conforto nello studio.
   
 
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