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Autore: Icee    15/03/2021    0 recensioni
Non solo i maghi di Hogwarts hanno affrontato grosse sfide.
Mi chiamo Asia e vi racconterò cosa significa essere una strega a Milano nel 2020.
-Devo raccontarti una miriade di novità-
-Hanno trovato un aroma più sopportabile per la pozione pollisucco?-
-no-
-mi hai regalato un mini platano picchiatore??-
-assolutamente no-
-ci rinuncio-
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Nuova generazione
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Asia D’Angelo.
Una ragazzina così giovane e solare, con due bellissimi occhi azzurri colmi di meraviglia.
Asia, con la sua figura esile, i suoi capelli insolitamente bianchi come la neve correva su per una collina al di fuori dalla città piena di caos e smog.
<< Asia stai attenta a non cadere>> le incitava la madre mentre non la perdeva di vista un attimo.
 
Il paesaggio era così silenzioso, avvolto da quei monti così immensi e allo stesso tempo solitari, l’aria era così pulita e Asia correva senza nessun pensiero in testa con il suo cappotto marroncino appoggiato sulle spalle e il maglione che le faceva sempre prudere il collo.
 
Finalmente giunge in cima alla “sua” collina, denominata da lei come “casa”, dove si poggiava quel triste e anziano salice piangente che per lei era il suo migliore amico.
Lo abbracciò entusiasta di vederlo e posò un flebile bacio sulla corteccia fredda della pianta.
 
<< mi sei mancato >> confessa al suo amico.
 
Dopodiché si slega le stringhe delle scarpe, per poi lasciarle sul prato, in un attimo la ragazzina si trova sui rami del suo amico mentre osserva il mondo attraverso quell’oceano espresso dai suoi occhi.
 
<< in che avventura vuoi andare oggi?>> 
 
L’albero non rispose a parole.
 
<< va bene, per oggi possiamo anche starcene tranquilli ad osservare il tramonto, ma domenica prossima affronteremo il pirata Barba Viola! Ho sentito i suoi scagnozzi parlare e dicono che ancora si aggira da queste parti, AAARRRGHH>> urlò infine Asia poggiandosi una manina sull’occhio destro simil bandana e utilizzando l’indice sinistro come uncino.
 
L’albero era oramai troppo anziano per continuare a giocare con la bambina, sono anni che sorvegliava quella collina, ma nessuno gli fece mai tanta compagnia e ricevette così tanto amore come da quel piccolo cucciolo d’uomo.
 
Il vecchio e ormai stanco salice piangente allungò i suoi rami, cullando la giovane in un lungo e docile abbraccio.
 
<< va tutto bene? Sembri più triste del solito>> fece notare la bambina 
 
L’albero il suo amico oramai più che silenzioso non proferì altro, poggiò in un attimo la ragazzina sul soffice prato verde e fece un debole inchino, giusto un attimo prima di porle un dono.
 
Asia era confusa e non capiva cosa stesse per succedere.
 
Un vento caldo ma deciso fece volare in un piccolo turbine tutte le poche foglie rimaste su quel triste salice piangente, avvolgendo il piccolo cucciolo d’uomo in un canto della natura docile e premuroso.
L’albero in fine si girò su se stesso, stringendo il suo stesso tronco al fine di far emergere la goccia della sua intera essenza, la sua unica lacrima.
 
Asia lo guardava meravigliata da tale meraviglia e da quel mondo pieno di magia, finchè il vecchio salice non posò tra le sue deboli mani un suo ramo, colmo di quell’unica goccia.
 
Ad Asia fu donata la sua bacchetta, una di quelle rare che non si trovano in negozio, ma che la natura stessa decide di donarti.
 
11 pollici, legno di salice piangente, al suo interno come nucleo ha una lacrime di natura.
 
La giovane ragazza guarda incredula il suo amico, che piano piano si lascia andare al suo destino, seccandosi al calore dal flebile sole del tramonto.
 
<< perfavore, non lasciarmi >> sussura Asia tra le lacrime 
 
<< io non so se sarò capace senza di te >> 
 
L’albero si commosse a queste parole, decidendo così infine di porre alla ragazza un piccolo fiore blu che posò tra i suoi capelli, come suo ultimo addio.
 
<< ti porterò sempre con me, mio amico piangente>>
   
 
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