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Autore: Liioisjustchemical    18/03/2021    0 recensioni
Nori Yikeda possiede il quirk Magnete ed è capace di attirare a sé i metalli che la circondano.
C'è un compagno di classe per cui prova sentimenti diversi da quelli che prova per gli altri: Shoto Todoroki, e proprio con lui sarà costretta a condividere... beh... molto poco spazio.
Forse, però, la vicenda le farà aprire gli occhi sui veri sentimenti del ragazzo.
Forse amare perdutamente senza mai farsi avanti non è la chiave per una storia a lieto fine. Soprattutto quando la tua migliore amica condivide i tuoi stessi sentimenti, soprattutto quando lei, a differenza tua, è ricambiata dal ragazzo in questione.
C'è una luce alla fine del tunnel o Todoroki e Nori erano fatti per stare assieme? E soprattutto, se c'è davvero quella luce, che nome porta?
[Todoroki // Bakugo x OC] [accenni di TodoMomo]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katsuki Bakugou, Momo Yaoyorozu, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina mi sarei fatta tirare un pugno nello stomaco da Midoriya piuttosto che entrare in aula a seguire la lezione di Aizawa. Ero al quarto caffè della giornata e non erano ancora le 9 del mattino. Yaoyorozu mi aveva già minacciata di farmi tappare la bocca da Sero se non la smettevo di bere caffè. In effetti, non sapevo nemmeno io perché continuavo a ficcare monete nella macchinetta se quello che stavo comprando non sortiva l’effetto desiderato e io continuavo a sentirmi come se potessi ripiombare nel più profondo dei sonni da un momento all’altro.
 
Quel giorno sarei potuta passare benissimo per la figlia illegittima di Aizawa, con le occhiaie che mi arrivavano alle spalle e la voglia di vivere di uno che sta per buttarsi sotto ad un treno in corsa. Bakugo mi aveva già preso a sufficienza per il culo con la storia della faccia da morto che cammina e Yaoyorozu mi si stava pericolosamente avvicinando, così decisi di raccogliere da terra il mio zaino, pieno di cartacce e chiuso solo a metà, e alzarmi da quel dannato muretto per entrare alla Yuei.
 
Non appena misi piede nell’ingresso la campanella proprio sopra la mia testa prese a suonare con quel suo trillo iperirritante. Se non altro, per svegliarmi, aveva fatto di più quel suono malefico che non quei 1200 yen di caffè. Ingoiai un’imprecazione perché, si sa, nel dubbio è sempre bene non lasciarsi sfuggire l’occasione di tirare un elegantissimo porca puttana e mi trascinai fino alla mia classe.
 
Lanciai lo zaino sul mio banco e mi lasciai cadere sulla sedia con una grazia pari a quella di un rinoceronte. Dietro di me arrivarono gli altri, prima di tutti Yaoyorozu che si sedette accanto a me. Sembrava che per lei la giornata fosse cominciata meravigliosamente e portava con orgoglio un sorriso smagliante. Sospirai poggiando la testa al banco.
 
“Eddai Nori adesso esageri” Kirishima, seduto di fronte a me, si era voltato lasciando penzolare un braccio dallo schienale della sedia e mi guardava poco convinto.
 
“Non so” bofonchiai senza alzare la testa di troppo la testa, ma sforzandomi quanto bastava per guardarlo in faccia “ho un brutto presentimento, temo che la lezione di oggi sarà una palla coloss….”
 
“Datevi una mossa che devo fare un annuncio importante prima di cominciare la lezione” tuonò Aizawa ed io sprofondai ancora di più la fronte sul banco. Ci mancava solo che fosse di cattivo umore.
 
I miei compagni si sistemarono rapidamente ognuno al proprio posto e io mi tirai su dritta prima che Aizawa mi lanciasse un’altra occhiata fulminante.
 
“Bene” affermò appena fu soddisfatto della nostra attenzione “oggi faremo un’esercitazione pratica” affermò con il solito poco entusiasmo che lo contraddistingue indipendentemente dal contesto in cui si trova.
 
Tra i commenti generali percepii distintissimo il ruggito di Bakugo che se la prendeva con la sottoscritta.
 
“È tutta colpa tua, Capelli da melanzana, ce l’hai tirata tu questa sfiga” immancabile il nomignolo che mi aveva appioppato il primo giorno d’accademia quando si era accorto del colore prugna dei miei capelli. Strano che, però, non si lasciasse mai sfuggire un commento del genere su Aizawa.
 
“E come farebbe ad essere colpa mia, sentiamo, razza di imbecille?!” Bakugo riusciva sempre a tirare fuori la parte più elegante di me.
 
“L’hai tirata con il tuo sesto senso del cazzo. Sbaglio o hai appena detto a Kirishima che avevi un brutto presentimento”
 
Ero sconvolta, come si poteva essere così idioti.
 
“Ma sei completamente scemo??” chiesi attivando il mio quirk. Bakugo fu attirato verso di me con uno strattone che partiva dalla catenina con la medaglietta militare che portava al collo. Prima che perdesse l’equilibrio, però, sentii la forza magnetica che controllavo attenuarsi e poi scomparire di botto.
 
D’istinto lanciai uno sguardo allarmato ad Aizawa.
 
Oh cazzo.
 
--
 
Mi trovavo legata alla mia sedia, intrappolata dalle bende del professor Aizawa con Yaomomo a cui per poco non veniva un infarto a furia di trattenere le risate. Dal canto mio, non ci vedevo più dalla rabbia. Se Aizawa avesse avuto il coraggio di liberarmi, e cazzo, prima o poi avrebbe pure dovuto farlo, avrei strangolato quel coglione di Bakugo.
 
Era stata colpa sua, ma ora chi è che si trovava legata come un salame? Io. Lo sapevo che quella mattina dovevo starmene sotto le coperte.
 
“Come dicevo prima della spiacevole interruzione” le parole taglienti di Aizawa interruppero il mio flusso di pensieri e io smisi di guardare Bakugo-di-merda in cagnesco per tornare ad ascoltare il professore “oggi vi farò fare una simulazione. Verrete divisi in gruppi da 4 o 6 persone e simuleremo un caso con ostaggi. Ovviamente saranno prove a tempo”.
 
Io voglio fare l’ostaggio, ma se qualcuno prova a salvarmi giuro che mi incazzo.
 
“Le squadre le estrarrò io a sorte” disse prima di tirare fuori una scatola con dentro tanti piccoli foglietti.
 
“Ma guarda un po’, la prima sei tu Yikeda” disse rivolgendomi un sorriso oserei dire divertito. Comunque non mi liberò.
 
“Vediamo vediamo chi sarà in squadra con te” continuò ricacciando la mano in mezzo a tutti quei pezzettini di carta.
 
“Mina”
 
Ottimo, mi sta simpatica.
 
“Todoroki”
 
E anche fin qui tutto bene.
 
“Bakugo”
 
MA PORCA PUTTANA.












Buonasera!
Scusate, non potevo fare a meno di pubblicarla (anche se non è ancora conclusa e la sto tutt'ora scrivendo), ma mi è venuta un'idea. Una MEGA IDEA e non ho resistito. Ho dovuto pubblicare almeno questo breve capitolo introduttivo.
Ovviamente trovate il mio OC: Nori che spunta spesso fuori in mezzo alle mie storie quando ho bisogno di una protagonista femminile che non faccia parte del manga in cui ambiento la storia.
Se non avete letto altre mie storie vi assiuro che la conoscerete (e spero la amerete quanto la amo io) con questo capitolo e, soprattutto, nei prossimi.


ps: raga aiuto volevo scrivere una storia OCxTodoroki ma sta venendo fuori una OCxBakugo che faccio?????

Aiutatemi, please
Un bacio
Leo
  
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