Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Biohazard    21/03/2021    1 recensioni
La leggenda narra che molto tempo fa Dei e Demoni vivessero lontani, senza possibilità di entrare in contatto gli uni con gli altri, tranne che in determinati momenti temporali e sempre sotto l’occhio vigilie dei due sovrani. Tutti erano a conoscenza della ferrea legge divina e i due mondi non entrarono mai in contatto al di fuori dei tempi prestabiliti, almeno fino a quando il demone scimmia della guerra Oozaru e la dea della luna Blutz non s’innamorarono e dal loro amore nacque un bambino, un bambino bellissimo e dannato, dai capelli biondi e la coda di scimmia.
[FantasyAu!] [Goku/Vegeta]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Goku, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
             Il mattino seguente si rimisero in viaggio molto presto, ma Goku aveva dormito pochissimo, ripensando al popolo da cui proveniva e alla sua famiglia; ed era convinto che neanche Vegeta avesse dormito poi molto. Camminarono per circa un’ora, avvolti dalla foschia fino a che giunsero nei pressi del Lago Tartaruga. Non si vedeva quasi nulla oltra la coltre di nebbia e ciò era un bene.
“E adesso?”
“Vieni,”
Il lago si trovava all’interno di una vallata, che lo circondava con una spessa catena rocciosa. Il posto era facilmente difendibile, poiché vi erano solo due ingressi e anche piuttosto stretti.
“Sei davvero sicuro che ci sia qualcosa in mezzo al lago?” domandò Vegeta dubbioso.
“Più che sicuro!”
C’era un’altra caverna, nella quale stava nascosta una barca piuttosto grande, con una zattera, che poteva tranquillamente trasportare i cavalli.
Il Principe dei Sayian parve sorpreso, ma non disse nulla e Goku sorrise senza farsi notare. Spinsero la barca in acqua.
“Il Genio delle Tartarughe è stato il mio maestro, sono sicuro che ti piacerà,”
“Mpf,”
Goku fece finta nulla.
“Io e il mio amico Crilin ci siamo sottoposti a duri allenamenti qui,”
“La testa pelata?”
“Sì, Crilin è un guerriero molto promettente, ma è stato scartato per via della sua altezza,”
“Che sciocchi,”
Goku lo guardò di sottecchi mentre remava e Vegeta fissava il vuoto oltre a sé, con le braccia incrociate e il mantello nero sul capo.
Anche se leggermente più basso di lui, Vegeta non aveva nulla da invidiare a nessuno, sia in combattimento né nella regalità del suo portamento; benché non avesse un regno era chiaro che il retaggio di erede al trono fosse bene radicato in lui.
“Che hai da fissare terza classe?”
Goku sobbalzò.
“N-niente,”
Il sole stava sorgendo quando finalmente giunsero sull’isolotto dove abitava il Genio delle Tartarughe, al cui centro svettava una casa piuttosto grande, con un recinto per i cavalli e verso cui Goku corse subito non appena vide il fidato Speedy. Il cavallo nitrì rumorosamente iniziando a saltare e scalciare con energia, per poi lasciarsi accarezzare dal proprio padrone.
“Goku!”
Crilin si era affacciato sulla soglia di casa e fissava l’amico di una vita con le lacrime agli occhi, dietro di lui comparvero Yamcha e Bulma, che adesso aveva misure e sembianze umane. Crilin gli corse incontro, abbracciandolo.
“Sono così felice che tu stia bene!”
“Tranquillo, non sono così facile da uccidere,”
Yamcha e Bulma gli si avvicinarono, seguiti dall’anziano Genio delle Tartarughe.
“Goku, ragazzo mio, mi hanno detto cos’è successo, non solo al regno, ma anche al mio amico Gohan. Mi dispiace tanto,”
Era stato così preso nella fuga che non aveva più ripensato a suo padre e avvertì la morsa del senso di colpa.
“Che ne dici di entrare, raccontarci cos’è successo e di presentarci il tuo amico?”
Il gruppo sussultò, rendendosi conto solo in quel momento di quel guerriero che era rimasto in disparte, vicino al proprio cavallo.
“Bulma mi aveva detto che eri in sua compagnia, ma non ho ancora capito il perché?! Lui non è dei nostri ed è un assassino!”
“Mi ha aiutato a scappare Crilin e ha voltato le spalle a Freezer,”
“Hai mai pensato che potesse averti raccontato delle fandonie?”
“Ehi, zucca pelata, sono un uomo d’onore io, non un lurido parassita!”
“Vegeta ha scoperto delle cose molte importanti e vorrei anche un parere del Genio,”
“Tutto quello che vuoi ragazzo mio, entrate pure, parleremo meglio davanti ad un pasto caldo,”
“È proprio quello di cui abbiamo bisogno, grazie maestro."

 
***
 
 
                  Goku raccontò cos’era successo per filo e per segno: erano seduti tutti davanti al fuoco e il vecchio Genio aveva ascoltato tutto con molta attenzione, mentre Vegeta era stato in un angolo della stanza, mangiando in silenzio.
“La situazione è veramente molto grave, l’aura maligna di Freezer si sta espandendo in tutte le terre del Nord e non ci vorrà molto prima che la stessa cosa capiti anche alle tre regioni. Inoltre il suo potere malvagio sta creando una spaccatura nel mondo delle creature magiche, come può testimoniare la nostra amica: finora elfi boschivi, fate e altre creature sono sempre rimaste nascoste al nostro mondo, ma adesso tutto si sta sfaldando. A questo punto occorre un potere dello stesso livello dalla nostra parte, dovete recuperare le Sfere del Drago e fare in modo che i quattro regni si uniscano per combattere la minaccia,”
“Cosa?” esclamò Bulma, mentre gli altri si scambiavano sguardi interrogativi “Come fai ad esserne a conoscenza?”
“Perché, se ricorderai bene, sono state utilizzate già una volta, molto molto tempo fa, contro il demone Al Satan. Il mio maestro lo distrusse grazie anche all’aiuto del drago Shenron.”
“Di che cosa si tratta Genio? Cosa sono le sfere del Drago?”
“Sono oggetti magici, che, se riuniti, possono evocare il drago Shenron, un’entità benevola in grado di esaudire un desiderio”
“Sì, ma dove si trovano queste sfere e come fai ad essere sicuro che il Drago abbia il potere di esaudire qualunque desiderio?”
“Lo ha già fatto una volta Crilin, non vedo perché non dovrebbe farlo di nuovo e, per quanto riguarda le sfere, quattro sono in possesso dei Re Kaioh, le altre sono state nascoste, ma la nostra amica Bulma sono sicuro saprà aiutarci,”
Il gruppo si girò verso la fata dai capelli turchini,
“Sì, beh, su questo potete stare tranquilli, le sfere sono strumenti magici e come tali hanno una traccia, che può essere percepita proprio dalle creature magiche e, non credo ci sarà bisogno poi molto per trovare la prima, non è vero Goku?”
Il guerriero rimase interdetto qualche istante, mentre tutti gli occhi erano puntati su di lui, compresi quelli di Vegeta, che nonostante il silenzio non si era perso neanche una sillaba.
“Cosa stai dicendo Bulma?”
“Ti conosco da sempre Goku e beh, tuo padre sapeva della mia esistenza, ecco perché prima che i soldati attaccassero mi ha consegnato questa…”
In un bagliore rosso e oro comparve una piccola sfera arancione con quattro stelle, lasciando tutti a bocca aperta.
“Che mi venga un colpo! Ma allora il maestro l’aveva affidata a lui!”
“Ma è il portafortuna di papà,” esclamò il ragazzo, afferrando la sfera. “Quindi, lui sapeva di te e delle Sfere?”
Bulma annuì.
Goku sentì il dolore percuotergli le viscere ripensando a suo padre.
“Non tutto è andato perso Goku, lui vive ancora, dentro di te,”
E a quelle parole tutta la sofferenza e la tensione si sciolsero come neve al sole, mentre Goku iniziava a piangere calde lacrime sulla spalla del Genio. Erano tutti concentrati su Goku e nessuno si accorse della figura scura che scivolava in silenzio fuori dalla porta.
 
 
 
***
 
 
 
                   Vegeta si sentiva estremamente a disagio, persino arrabbiato. Quello sciocco di una terza classe come poteva mostrare tutta quella debolezza, di fronte ad altre persone per giunta? Il Principe dei Sayian non riusciva a capire, ma del resto come avrebbe potuto, non aveva legami, non aveva amici, aveva vissuto contando solo su sé stesso e la sua forza. L’unico essere con cui aveva un legame era Thunder, il suo cavallo. Lo stallone stava quieto nella stalla e lui gli andò vicino, carezzandolo sul muso.
Ripensò a quello che si erano detti nella stanza: le sfere, il drago, chiedere l’aiuto dei quattro regni. Non era assolutamente una passeggiata dietro l’angolo, non con soldati e spie di Freezer che imperversavano nelle terre. Sarebbe stato un lungo viaggio, di questo era certo, ma avrebbe fatto qualunque cosa per spodestare il tiranno e ottenere il potere. Una volta risvegliato il super sayian grazie alla luna rossa, avrebbe avuto la sua vendetta per tutti gli anni di umiliazioni che aveva dovuto subire e avrebbe avuto a disposizione un desiderio da esaudire. La terza classe poteva essere un problema, non aveva ancora deciso come e quando, ma lo avrebbe schiacciato sul campo di battaglia.
“Ehi, sei qui”
L’oggetto dei suoi pensieri si era appena materializzato sull’uscio della stalla. “Perché sei andato via?”
“Non sopporto tutte quelle smancerie. Non provi vergogna? Sei un guerriero per la miseria!”
Sperava in una qualche reazione d’orgoglio, ma un sorriso comparve sul volto dell’altro.
“Mio padre mi ha insegnato che la vera forza di un guerriero viene dal suo cuore e mostra la sua vera potenza quando lotta con tutte le sue per qualcosa di prezioso da proteggere,”
“Mph, quante sciocchezze,”
“Non mi aspettavo che tu capissi,”
No, Vegeta non riusciva e non poteva capire, per il Principe dei Saiyan gli amici e le persone potevano renderti solo più debole e vulnerabile. In ogni caso a lui non interessavano quelle sciocchezze.
“Domani mattina partirò con Bulma e Crilin per raggiungere Re Kaioh del Nord, pensi di unirti a noi? Yamcha è ancora troppo debole per partire,”
“Che mezza tacca,” Ghignò compiaciuto, ripensando al fatto che era stato lui stesso ad infliggergli quella ferita. “Sei davvero sicuro di voler partire con quel manipolo di smidollati?”  La terza classe ignorò le sue parole di scherno.
“Puoi fare quello che più ti aggrada, la cosa non mi interessa, ma conosci Freezer e i suoi scagnozzi e ci saresti di grande aiuto.
“Spero che il tuo amico sia davvero in gamba come dici.”
Ci fu un movimento fulmineo, ma Vegeta non si lasciò sorprendere, alzò il braccio pronto a colpire, ma Kaharot lo bloccò afferrandolo per il polso e per un momento il Principe vide il Saiyan nascosto negli occhi dell’altro.
“Ti sto dando una possibilità, se ci tradisci o dovessi fare del male ai miei amici, non esiterò a sguainare la spada,”
“È una minaccia?” domandò freddamente.
“Sai come si dice – il nemico del mio nemico, è mio amico – il mio istinto mi dice che tu sia molto meglio di quanto in realtà mostri. Non è una minaccia, ma combatterò per le persone a cui tengo.”
Kaharot mollò la presa e la tensione nell’aria svanì così com’era arrivata.
“Partiamo domani mattina all’alba, prepariamo armi e equipaggiamento.”
 
 
 
***
 
 
            Il mattino seguente si misero in marcia molto presto, Bulma e Yamcha avevano indugiato un po’ di più prima di salutarsi e Goku non aveva capito molto bene il perché del disappunto di Vegeta, che aveva detto loro di muoversi e il risolino di Crilin.
In quel momento viaggiavano compatti, i cavalli spronati verso le terre del Nord. Bulma viaggiava nelle sue dimensioni da fata, nascosta nella sacca allacciata al busto di Goku.
Il castello di Re Kaioh del Nord era ad almeno una settimana di cavallo, cercavano di evitare le strade e i villaggi dove era possibile, accampandosi la notte nel folto del bosco, nascosti dagli incantesimi di Bulma. Goku stava facendo amicizia molto velocemente con la fata, così come Crilin, mentre con Vegeta era tutta un’altra storia. L’altro guerriero saiyan parlava pochissimo e spesso rispondeva con semplici monosillabi, eppure Goku non poteva fare a meno avvertire un legame con lui. Una mattina si era svegliato con l’impellente bisogno di fare pipì, ma aveva scoperto che Vegeta era già in piedi da almeno un’ora e si stava allenando. L’aveva osservato in silenzio mentre faceva flessioni, trazioni ed esercizi con la spada. Si era sentito fuori luogo per la prima volta in vita sua; lui non aveva più pensato all’allenamento dopo quello che era successo a Ravenwald ed era stato un grosso errore. Il giorno successivo si era alzato e aveva raggiunto Vegeta.
“Che vuoi terza classe?” il guerriero non aveva distolto l’attenzione dai suoi esercizi.
“Voglio allenarmi con te.”
Era già pronto ad un secco “no”, ma la risposta lo aveva sorpreso oltre ogni aspettativa.
“Credi di riuscire a stare al passo Kaharot?”
Goku aveva sorriso.
Ogni mattino si allenavano almeno due ore ed era un’esperienza estremamente soddisfacente. Combattevano, correvano e Vegeta era un avversario instancabile, oltre ad essere un esperto cacciatore.
“Spesso affrontavo viaggi molto lunghi per ordine di Freezer e le scorte dovevano durare il più a lungo possibile, per tanto la caccia e il saper trovare fonti d’acqua è diventato indispensabile per me”
Goku aveva deciso di sua iniziativa di imparare da Vegeta il saper seguire le tracce. Aveva implorato per tre giorni, dandogli il tormento, alla fine, Vegeta, preso da un evidente attacco di nervi aveva acconsentito, purché stesse zitto. L’altro saiyan era un ottimo insegnante e Goku si sentiva felice e quasi geloso dei momenti che passava da solo con Vegeta. Nonostante parlasse poco, a Goku non importava, perché lui chiacchierava abbastanza per entrambi. L’indifferenza iniziale aveva lasciato spazio a un mutuo rispetto, o almeno così sperava.
Riuscirono ad arrivare al castello di Re Kaioh del Nord senza particolari intoppi, alle guardie mostrarono il messaggio che il Genio delle Tartarughe aveva stilato per ogni sovrano, sigillato dal simbolo del suo casato. Nel frattempo Bulma aveva assunto di nuovo sembianze da essere umano.
Furono ricevuti dal Re, un ometto buffo e tarchiato dall’espressione estremamente benevola. Goku fu subito rapito dal suo animale da compagnia, una scimmia delle terre del sud di nome Bubbles.
“Giovani viaggiatori, per quale motivo chiedete udienza?”
“Vostra Maestà” dissero Goku e Crilin inchinandosi “Abbiamo un messaggio da parte del Genio delle Tartarughe, io, Son Goku e il mio amico Crilin siamo stati suoi allievi, veniamo da Revanwald,”
“È passato davvero molto tempo dall’ultima volta che ho visto il vecchio Genio, spero sia sempre in salute,”
“Sì, vostra maestà,”
“Le sue gesta e quelle si Sir Gohan sono leggenda,”
Goku trasalì.
“Tutto bene ragazzo?”
“Sir Gohan era mio padre,”
Re Kaioh strabuzzò gli occhi, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
“Davvero ragazzo mio? Credevo che non avesse avuto prole per proseguire il suo casato,” domandò dubbioso.
“Sono un trovatello vostra maestà, l’ho scoperto solo pochi giorni orsono, mio padre me l’ha rivelato poco prima di morire,”
“Cosa?” l’uomo sobbalzò sul trono.
“È per questo che siamo qui,”
Goku consegnò il messaggio e mentre Re Kaioh scorreva le parole in esso contenuto, la sua espressione si fece sempre più cupa.
“Porti notizie orribili ragazzo mio, abbiamo molte cose di cui parlare, ma non qui.”
I suoi occhi erano svettati velocissimamente da Bulma a Vegeta ed era chiaro che stava elaborando tutte le informazioni contenute nel messaggio.
“Vi saranno assegnate delle stanze, potrete lavarvi e rifocillarvi, quando sarete pronti, fatelo sapere al mio consigliere, vi guiderà alla biblioteca.”
Il gruppo annuì, seguendo un servitore fuori dalla sala del trono.
 
 
 
 
 
 
 
NDA: Il capitolo non è betato, abbiate pazienza. Le mie long sono piuttosto lente e non so, forse hanno una trama talmente intricata che mi sembra di non arrivare mai a nulla, forse anche per questo fatico a scrivere dei seguiti. Mi chiedo spesso se le miei storie fanno emozionare e stare in attesa come quelle di alcuni autori e autrici che seguo. Grazie se ancora seguite questa fanfiction.
Un saluto a tutti.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Biohazard