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Autore: rose07    27/08/2009    4 recensioni
10 Agosto. La magica notte in cui cadono le stelle. Una notte incentrata sull'amore che lega Sora e Matt, Mimi e Tai. Alcuni accenni a Takari, Keniyako e Izzy/Nuovo Personaggio, Joe/Nuovo Personaggio.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mimi Tachikawa, Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Stay together in the end ( ? )'
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Sora rise. Cavolo, Narciso era uno spasso!
Come faceva Matt ad odiarlo così tanto? Ah già, era il suo ex ragazzo.
Insomma, sembrava abbastanza sbandato, non per altro aveva una bottiglia di birra in mano; ma era divertente come al solito.
Le sue battutine erano sempre spassose.
Adesso le aveva passato un braccio intorno alla vita. Lei arrossì un tantino.
Non era abituata a questi improvvisi gesti d’ affetto da parte sua.
«Ti trovo in splendida forma, Sora» diceva lui «Le tue forme non sono niente male»
Narciso le strizzò l’occhio ammiccando. Lei fece lo stesso, ignorando gli sguardi preoccupati e perplessi di Mimi. Non poteva fare la gatta morta con lui, aveva Matt a due passi!
«Ti ringrazio, Cisso» ridacchiò la ramata, senza togliere il braccio del ragazzo dai suoi fianchi.
«E di che» avvicinando le labbra al suo orecchio, le sussurrò sensualmente «Sei sempre bellissima»
Okay. Era il suo ex con cui aveva avuto la sua prima storia, questo ci poteva stare.
Ma forse stava un po’ esagerando. Anche Mimi tentò di farglielo capire tossicchiando.
Non notando alcun attenzione da parte dell’amica, afferrò Frankie e la trascinò da un’ altra parte; se voleva fare la gattina con quello che la facesse fuori dalla sua vista.
Narciso, intanto, sorrise a Sora che divenne sempre più imbarazzata. La strinse ancora, facendo aderire il suo seno contro il proprio petto muscoloso.
Oddio, e adesso? Cosa stava facendo? No, no, non poteva starci come un salame!
Pensò a Matt. Era il suo ragazzo, cavolo!
Non poteva starci, non poteva starci... Lei amava solo Yamato Ishida!
Non riusciva neanche a muoversi, tanto la serrava stretta.
  
Quando Narciso affondò la testa sul collo della ragazza facendola deglutire, qualcosa di brusco lo fece scansare immediatamente con poca gentilezza.
Matt lo aveva visto e lo aveva appena spinto con un’ espressione adirata in viso. Niente di buono.
Narciso percorse con lo sguardo prima Matt, poi Tai che gli stava dietro e infine Sora.
«Che cazzo ci fai tu qui con la mia ragazza, Shigetaka?! Chi ti ha dato il permesso di avvicinarti a lei?!» Matt era livido di rabbia e da un momento all’altro sarebbe scoppiato in peggio.
Sora si portò una mano sulla bocca incapace di proferire parola.
Cavolo, questa non ci voleva!
Narciso rise. «Ishida, sempre a rompere le palle? La stavo solo salutando»
«Ah sì?!» Matt gli si avvicinò pericolosamente vicino. Le tempie pulsavano da morire e voleva solo pestarlo. Solo quello. «Strusciandotela addosso?!»
«Che cazzo vuoi, Ishida? Sora voleva altrettanto salutarmi. Devi dare libertà alla tua fidanzata, no?»
«Libertà, di che? Brutto stronzo, ti meno, sai? Prima ci freghi i legni del falò e poi ci provi anche con la mia donna?» esclamò il biondo, mentre l’altro sogghignava.
Sora gettò uno sguardo d’ aiuto a Tai che però non la guardava. Piuttosto, osservava ogni mossa dei due. Avrebbe dovuto intervenire se ce ne fosse stato bisogno.
«Non male come idea» diceva intanto Narciso «Toglimi un curiosità, Ishida. Perché non eri con lei? Avevi altro da fare, suppongo. E la tua donna, come tanto dici di essere, non era forse quel da fare
Per un attimo, colpito e affondato, Matt volse lo sguardo verso Sora che lo fissava con un’ espressione supplice. Allora quel cretino aveva ragione.
Era lui stesso, la causa del loro poco tempo...
Se n’era accorto pure Narciso Shigetaka, mentre lui.. Lui era solo un idiota.
«Shigetaka, io...» strinse i pugni «Te la faccio pagare. Non puoi permetterti di giudicare i fatti nostri!»
«Ti dirò, neanche io accetto volentieri la rude verità. Ma com’ è che dice sempre la prof di giapponese? Occhio esterno vede qualunque cosa» E ghignò odiosamente.
D’ accordo, aveva ragione. Ma chi era lui per fare il cascamorto con Sora? Era solo un suo ex ragazzo con cui aveva rotto parecchio tempo fa.
Non aveva nessun diritto. Non doveva azzardarsi, non doveva...
Senza rendersene conto, aveva afferrato pericolosamente Narciso dalla canottiera bianca.
Tai, allarmato, strinse una mano al polso dell’amico, trattenendolo.
«Non fare cazzate, Matt. Lascia perdere» Gli sussurrò all’orecchio.
«Giusto, Yagami ha ragione. Ritirati» Lo prese in giro l’altro.
«E se adesso ti rompo il naso come la metti?!» Matt, non sentendo più ragioni, gli mollò un pugno facendolo cascare nella sabbia.
«BASTA! Basta, Matt!» urlò Sora, mettendogli una mano sul braccio «Stavamo solo discutendo, non mi ha toccata, te lo giuro!»
«E allora com’ è che ti era addosso?! Possibile che devi sempre difenderti quest’ idiota?!» gridò lui, rude «Hai dimenticato che tu hai un uomo, Sora? E che quest’ uomo sono io?!»
Lei rimase perplessa. «Ma io... non credevo che...»
«Non credevi cosa, Sora? Che ti avrei vista flirtare con Narciso?!»
Questo, sentendosi nominato, fece per rialzarsi e intromettersi tra i due, ma Taichi fu più svelto e lo bloccò con una gamba. «Non sono affari che ti riguardano, Shigetaka. Sta’ al tuo posto!»
«Io non ho flirtato con nessuno. Matt, lo sai che...»
«Cosa? Che cosa so?!» Matt la guardò con un’ espressione che non prometteva niente di buono.
A Sora le si strinse il cuore. Il suo fidanzato era arrabbiato con lei.
Si tenne il petto con le mani ed in breve parecchie lacrime solcarono il suo viso.
«Tu lo sai... lo sai... Lo sai che amo te. Lo sai» singhiozzò.
Il biondo rimase attonito per un paio di secondi. No, perché piangeva? Non voleva vederla piangere, non era sua minima intenzione.
Anche lui l’ amava, per favore, lo sapeva anche lei.
«Sora» tentò di levarle le mani dalla faccia, ma lei si dimenò.
Narciso rideva istericamente, mentre il castano lo teneva ancora per terra.
Oh no, e adesso?
«Sory, non piangere!» esclamò Tai, lanciando uno sguardo di rimprovero al biondo.
Non se la sarebbe dovuta prendere con lei! Quell’ imbecille di Narciso non sembrava nemmeno in sé, per di più!
«Ehi»  sussurrò Matt incapace di fare altro. Tolse le mani che le coprivano il viso e le strinse tra le sue
«Guardami, per favore. Guardami, o faccio una sciocchezza»
«Questo ci manca» borbottò l’amico scotendo la testa.
Tutte lui le doveva sentire! Prima pesta il rivale, poi s’ ammazza.
Matt gli fece segno bruscamente di zittirsi, visto che Sora aveva appena alzato i suoi bei occhi nocciola e lo guardava. Lui gli fece un sorriso incerto e le accarezzò una guancia, cancellando con un dito quella brutta riga di lacrime.
Prima di poter proferir parola, una ragazza alta con degli scuri capelli ondeggianti, si avvicinò alla combriccola scrutandone affondo i componenti.
Un sospiro grato e si avvicinò a Narciso, prendendolo da un braccio.
«Ecco dov’ eri finito, Cisso!» esclamò la ragazza, mentre Tai le gettava uno sguardo disorientato.
«Scusatelo, ragazzi. Ha avuto una giornataccia. Pensate che ha trovato la legna per il falò in soli dieci minuti! Straordinario, eh?»
Sora e Matt si voltarono verso la loro compagna di classe che sorrideva con Shigetaka appoggiato sopra di lei. Era sbronzo, e solo adesso Matt concepì l’ idea.
«Miya» la chiamò la ramata, asciugandosi per bene le lacrime «Non preoccuparti»
«Ehi, Miya!» fece Tai, venendole di dietro. Doveva ammettere che era alta quanto lui!
«Quest’ idiota ha rubato la nostra legna! Ecco perché se l’è procurata in soli dieci minuti!» incrociò le braccia, mentre Miya spostava lo sguardo sconsolata da Narciso agli altri due.
«Mi dispiace, ragazzi. Non capisco, cos’ abbia. Da un paio di giorni, ha assunto un atteggiamento ostile» spiegò, sospirando «E’ sempre nervoso e a volte parla anche da solo. E’ diventato di una suscettibilità fuori dal comune. Ah, molla la birra, Cisso! Torniamo al falò» la moretta scacciò di mano al biondo la lattina di birra.
«Scusate se ha combinato qualche danno» disse ancora, notando il volto bagnato di Sora e lo sguardo vacuo di Matt «Lo porto via subito»
«Miya mia» si lamentò Narciso con il braccio intorno all’ amica per reggersi meglio «Me lo compri un preservativo alla banana
Miya impallidì, mentre Tai sbatteva la testa con un ghigno. «Vuoi che te lo regali io, Shig? Purtroppo ce l’ ho alla fragola. Se ti accontenti di un gusto qualsiasi»
Narciso gli concesse una smorfia irritata. Miya, invece, alzò le spalle verso il castano.
«Non lo badare, Tai. Ormai ci sono abituata, conoscerlo da quasi sedici anni, impara qualcosa. Ma... Ehi, Sora, tutt’ apposto?» chiese alla ragazza che tirava su col naso.
«Sì, è okay»
Miya annuì poco convinta. «Beh, vi saluto. Ci vedremo a settembre tra i banchi della V B, ennesimo ed ultimo anno di liceo. Beh, ciao, e scusate ancora per la legna!»
«Ciao, Sora!» agitò la mano Narciso, mentre Matt alzava lo sguardo furioso «Sei un vero schianto!»
«Cammina, Shig! Sei proprio un cretino!» e così, a fatica, Miya Panagachi levò le tende insieme al suo caro amichetto che lanciava ancora frecciatine all’ Ishida.
Rimasti in tre, quest’ ultimo non rivolse sguardo a nessuno; piuttosto, girò i tacchi e si allontanò lentamente.
Basta, doveva pensare. Stava rovinando la vita a Sora, così. E non voleva rovinare la vita alla donna che amava.
Tai si avvicinò alla sua migliore amica e le posò un braccio intorno alle spalle.
«Sta’ tranquilla, Sory. L’ ha fatto per te. Ti ama e lo sai»







 
   
 
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