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Autore: Sapientona    29/03/2021    0 recensioni
Solo una raccolta di piccoli momenti Percico. Perlopiù Fluff, credo, perché loro sono troppo teneri.
#1 Mitomagia.
#2 Gelosia.
#3 Inverno, raffreddore e algebra.
#4 I semidei non prendono il covid.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola fanfiction senza pretese, calata nel contesto odierno, per sdrammatizzare un po'. Siamo tutti tesi e sicuramente stanchi di questa situazione, ma che altro si può fare se non rispettare le norme di sicurezza e tirare avanti? Non siamo mica semidei, dopotutto. 


Nico sospirò, spazientito, aspettando Percy sulla porta di camera sua. Il ragazzo era, come sempre, in ritardo.

«Percy, ti muovi? Dobbiamo andare a fare la spesa per tua madre e non voglio che si faccia troppo tardi!» lo riprese per l'ennesima volta, lanciando un'occhiata di sbieco a Sally che rise divertita davanti alla sua espressione infastidita.

Il figlio di Poseidone emerse dalla sua stanza con un sorriso smagliante, come se non lo avesse fatto aspettare per mezz'ora sprecando trenta preziosi minuti della sua giornata «Sono pronto!»

Nico lo tirò per un braccio, dandogli un pizzicotto e lanciandogli addosso una mascherina chirurgica «Dimenticavi qualcosa?»

Percy sbuffò, quasi battendo i piedi per terra come un bambino «Nii-coo, sei tu a dimenticare che noi semidei siamo immuni a questo virus! Perché mi torturi così?»

«Innanzitutto» cominciò l'altro con voce petulante, aggiustandogli la mascherina «questa va messa sul naso, ecco così. Bravo. Secondo, il fatto che siamo immuni non significa che dobbiamo girare per la città ignorando le regole sanitarie, sarebbe irrispettoso!»

Sally, che passava di lì, gli scompigliò i capelli affettuosamente rimarcando le sue parole «Hai proprio ragione, Nico! Dovresti prendere esempio da lui, Perseus Jackson! Sarai anche un semidio, ma finché vivi sotto il mio tetto bada bene a non darti delle arie inutili!»

Mentre uscivano, Percy sorrise sornione «...sono un semidio, ma dimentichi che ho salvato il mondo più volte!»

Sally chiuse loro la porta alle spalle con l'immagine del più piccolo che tirava uno schiaffo in testa a suo figlio, borbottando qualcosa su quanto fosse un pallone gonfiato. Ospitare il figlio di Ade era sempre un piacere, per lei: la preoccupava molto la sua vita senza delle figure genitoriali al suo fianco, e poi era davvero una buona forchetta, per cui poteva preparare tutto il cibo del mondo ed il ragazzino non lo avrebbe rifiutato.

I due, camminando sotto l'aria serale leggermente fresca di fine maggio a New York, continuavano a battibeccare – non perché Percy non comprendesse o condividesse quello che sosteneva il suo ragazzo, ma perché gli piaceva contraddirlo e farlo inalberare più di quanto volesse ammettere.

«...e poi, immagina! Con la tua fortuna potresti essere l'unico semidio a non essere immune a questo stupido virus. Poi cosa faresti, eh? Ti lamenteresti con me? Nossignore! Non mi vedresti neanche col cannocchiale fino alla tua guarigione!»

Percy sbiancò al solo pensiero, inconsciamente sistemandosi la mascherina sul naso, quindi lo guardò con gli occhi sgranati «No, ti prego. Questo no.»

Nico sorrise soddisfatto, dandogli la mano «Bene, allora fa' come ti dico e basta. E comunque, mancano pochi giorni e potremo finalmente andare al Campo. Lì non ci sarà bisogno di preoccuparci del resto del mondo, almeno per un po'.»

«Sempre che non spunti qualche strana impresa da dietro l'angolo» borbottò il figlio di Poseidone, roteando gli occhi «Voglio dire, amo essere un semidio ed è vero che portare a termine avventure è nel nostro sangue e tutto il resto, ma vorrei godermi una sola estate senza drammi divini di mezzo.»

Il cielo, per quanto fosse sereno, tuonò in segno di avvertimento sopra di loro facendo corrucciare qualche mortale che camminava accanto a loro; okay, Percy magari aveva salvato il mondo e gli dèi e gli era stata offerta l'immortalità – che aveva rifiutato per amore di Annabeth, sua ragazza al tempo –, ma doveva comunque mantenere un certo rispetto nei loro confronti.

A quel pensiero, Nico perse il sorriso. Quindi si girò verso il suo ragazzo, perplesso «Percy? Adesso che non stai più con Annabeth, accetteresti l'immortalità?»

Il semidio parve inizialmente confuso dalla sua domanda, come se gli stesse chiedendo qualcosa di inconcepibile, quindi si fermò e si parò davanti al suo ragazzo prendendogli il viso fra le mani «Nico di Angelo, non potrei mai pensare ad una vita che non ti includa in ogni momento della mia giornata: quindi no, non accetterei.»

Gli abbassò la mascherina, facendo lo stesso con la propria, e lo baciò facendo esplodere nello stomaco del figlio di Ade una marea di farfalle – proprio come il loro primo bacio. In quel momento, a Nico non importò molto delle disposizioni di sicurezza e della pandemia globale in corso.

«Anche se,» fece Percy strafottente «sarebbe comodo, dato che non dovrei definitivamente mettere più questa cosa sulla faccia.»

Nico roteò gli occhi, assestandogli una gomitata nelle costole ed intimandogli di metterla a posto «Sbrigati, o mio eroe, dobbiamo fare la spesa.»

  
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