Un sorriso malinconico gli incurva le labbra ogni volta che lei si affaccia nei suoi pensieri.

Rodolphus ha smesso di domandargli perché sorride. Non lo vuole sapere. Vuole dimenticare e andare avanti, costruire con Alex la vita che Bellatrix gli ha negato.

Rabastan, allora, raggiunge Delphini, le porta giochi e pasticcini francesi.

“Perché lo fai?”

“Perché era la mia migliore amica, e lei lo avrebbe fatto con i miei figli.”

Pucine appoggia la testa alla sua spalla, la mano sfiora il ventre mentre osservano Delphini giocare sulla spiaggia.

“Allora, anche tu sei un sentimentale, Lestrange,” riderebbe Bellatrix.

Forse lo è diventato, proprio come lei, alla fine di tutto.


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Note:
 
Il prompt dell’ultima drabble è “Amicizia” e la brotp Bellatrix/Rabastan è una delle cose più belle che abbia approfondito nell’ultimo anno.

Il legame che ho immaginato tra loro due è molto forte, fatto da un’affinità di spirito che tende a escludere Rodolphus, più serio, responsabile, consapevole dei doveri che richiede il nome dei Lestrange. Anzi, proprio l’alleanza contro Rodolphus è la base su cui si cementa l’amicizia tra Bella e Rabastan.

Nel mio universo narrativo, loro due sono sfrontati, pettegoli, irriverenti e scomposti. Rabastan fa sentire a Bellatrix lo spirito cameratesco con battute a doppio senso e di dubbio gusto che ogni tanto gli attirano i rimproveri di Rodolphus e di Voldemort.

Ho immaginato un legame così forte da sopravvivere alla morte di lei, al punto che Rabastan, senza farlo sapere al fratello, continua a mantenere un legame con Delphini, in omaggio alla memoria della sua migliore amica.

Pucine Lestrange è una delle cugine del ramo francese della famiglia Lestrange che compare verso la fine di Kintsugi, ma fa capolino anche in altre storie. Si trova con Rabastan durante la latitanza in Francia, dopo la morte di Voldemort nel 1998 e da lì iniziano a costruire la loro relazione. La prima figlia, Philomène Lestrange, nasce nel 2004, quindi la Delphini che osservano giocare in spiaggia è una bimba di sei anni.

Il titolo vuole chiudere l'arco narrativo di Rabastan. Lo troviamo nel dopoguerra che deve venire a patti con l'eredità di Bellatrix, mentre la vita va avanti.