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Autore: Rack12345    06/04/2021    2 recensioni
[Completa]
Questa storia è ambientata dopo Captain America: Civil War. Dopo la partenza di Bucky per il Wakanda e dopo svariati mesi, gli Avengers si sono riuniti, perchè era inevitabile che rimanessero separati: per salvare il mondo, devono farlo insieme.
Nel loro gruppo è entrata una nuova spia: Alexis Moore. Lei è la nostra protagonista.
La squadra sembra essere in un periodo pacifico, ma dovranno aspettarsi diverse rogne. Combatteranno contro diversi Villain che li proietteranno nel passato, legati alla Germania nazista della seconda guerra mondiale. Alexis verrà sottoposta a varie sfide, sia fisiche che emotive e vedremo quanto sia stratificata la sua personalità e quanto potenziale c'è in lei: non è una spia qualunque come potrebbe sembrare al primo impatto.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'New Avengers: Together Saga'
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New Avengers: Together
Capitolo IX: Follia Pura
 



-Il piano di Synthia Schmidt non è distruggere la terra. L'ha detto fin da subito.-
Spiegò Tony mentre si dirigeva a passo svelto verso la stanza dove era imprigionata Alexis.
-Il suo piano è distruggere voi due, perchè avete fatto fuori il suo paparino.-
-Cosa vuole fare a Lexie, cosa ha visto il dottore?- chiese Thor agitato, dietro di lui.
Anche Steve e Bucky camminavano al suo fianco.
-Vuole iniettarle un siero come il vostro.- fece indicando i due soldati. -In più questo siero la renderà sua schiava asservita. Le ordinerà di uccidervi, ed ha la certezza che voi non vi opporrete ad Alexis.-
Bucky fu percorso da un brivido di terrore ed anche Steve.
Si voltarono per guardarsi reciprocamente, per darsi sicurezza l'un l'altro.
Non avrebbero mai lasciato che una cosa del genere potesse accadere.
Bucky, agitato, chiuse gli occhi per qualche secondo ed inspirò profondamente. Non poteva crederci, era di nuovo la causa della sofferenza di qualcuno.
Aveva adorato Alexis fin dal primo momento in cui aveva posato i suoi occhi su di lei. Adorava tutto di lei in primis i suoi occhi color cioccolato, così profondi, che lo scrutavano sempre curiosi. Sapeva che c'era un legame con quella ragazza, un legame particolare che non aveva mai avuto con nessuno. In meno di una settimana si era fatta strada nel suo cuore, rivelandogli il suo passato ed il suo segreto più nascosto.
Ogni volta che la vedeva era come la prima volta.
Ricordò le sue mani soffici che quella mattina stessa aveva stretto tra le sue. Non avrebbe mai voluto lasciarla andare. E probabilmente se non l'avesse lasciata, Synthia non gliela avrebbe rubata da sotto il naso.
Non poteva permettersi di perdere una persona che avesse un tale effetto su di lui, una persona che stava risvegliando in lui emozioni che non provava da almeno cinquanta anni.
Doveva sopravvivere, voleva che sopravvivessero entrambi: avrebbe tanto voluto passare ancora molto tempo insieme a quella ragazza che ormai da giorni occupava fissa i suoi pensieri.
E in più non si sarebbe mai perdonato di non essere riuscito a proteggere una cara amica di Steve, l'unica persona, l'unico appiglio che Bucky aveva nel mondo moderno.
Steve aveva notato il volto dell'amico farsi ancora più scuro di quanto già non fosse.
-Buc.- lo chiamò.
James si voltò di nuovo a guardarlo.
-La salveremo.- affermò il capitano convinto.
-Non c'è dubbio.- si intromise Tony. -Ecco, quella dovrebbe essere la porta. E' aperta, ci sta aspettando.-
Gli avengers si irrigidirono, capendo che erano vicini al loro obiettivo.
Avanzavano lentamente verso la porta dalla quale si vedeva l'inizio di una ringhiera. Capirono quindi che per accedere effettivamente alla stanza, bisognava scendere.
Si avvicinarono e si affacciarono dalla balaustra.
Bucky, Steve e Tony strabuzzarono gli occhi nel vedere Alexis dall'alto.
La trovarono in una specie di dormiveglia, legata a quel lettino, con delle strette cinghie in cuoio a tenerla ferma.
Il cuore di Bucky ebbe un tuffo. Steve rimase calmo, mentre Tony iniziò a respirare rumorosamente. E questo non giovava certo alla missione, così Steve, accucciato accanto a lui, gli toccò un braccio metallico per tentare di rassicurarlo.
Poi Steve sorrise. Quella ragazza in poco tempo era riuscita a mandare in tilt buona parte degli Avengers.
I loro pensieri furono interrotti da un rumore di tacchi che si faceva sempre più vicino.
Sotto la balconata c'era un altro ingresso alla stanza, da cui era appena entrata Synthia Schmidt.
-Strano che i tuoi amici non siano ancora arrivati!- cinguettò lei.
Alexis non le rispose, ancora stordita, mosse solo leggermente la testa in direzione della sua voce. Synthia, dopo il suo risveglio, l'aveva stordita di nuovo, per non farsi rompere troppo le scatole con le tante domande che le faceva l'agente.
La pazza si guardò intorno e sbuffò.
-Beh, tanto vale avvantaggiarsi!- esclamò.
La osservarono prendere dal tavolo una siringa contenente un liquido violaceo. James riconobbe il liquido bluastro contenuto nelle sacche sul tavolo, che Synthia aveva usato per creare la sua nuova formula, ed ebbe un altro brivido al ricordo di ciò che aveva passato lì dentro. Il pensiero che anche Alexis rischiava di passare in una situazione del genere rischiò di sgretolargli il cuore.
Quando vide che con quella siringa, Synthia si dirigeva verso la giovane, Bucky non ci vide più.
Balzò giù dalla balaustra atterrando esattamente su Synthia, facendo volare a metri di distanza quella maledetta siringa.
Alexis nello stesso istante riuscì ad aprire le palpebre e a vedere che qualcuno era finalmente lì per lei. Un lieve sorriso le si dipinse in volto.
-James.- riuscì a sussurrare.
Quel sussurro provocò nel soldato d'inverno una scarica elettrica che gli arrivò dritta al cuore.
Si voltò leggermente per osservarla, per appurare che fosse stata davvero lei a chiamarlo con quella voce dolcissima, che gli sembrava di non sentire da mesi.
Nello stesso istante Synthia riuscì a colpirlo, scagliandolo lontano da lei e da Alexis, mentre tutto il resto degli Avengers raggiungeva il piano sottostante.
Tony si piazzò di fronte alla pazza minacciandola con una mano tesa in avanti.
-Liberala!- aveva detto a Steve, indicando Alexis con la testa.
Iron Man iniziò a sferrare colpi contro la Schmidt che però riusciva prontamente ad evitare tutto con una velocità mai vista prima.
Thor e Natasha, al fianco di Tony, sferravano calci e pugni, mentre Bucky, stordito, tentava di rialzarsi, rendendosi conto che Skadi era molto più forte di un normale super soldato.
Strange e Loki si scambiarono un'occhiata d'intesa. Il dio dell'inganno alzò una barriera protettiva intorno allo stregone e quest'ultimo iniziò ad aprire l'occhio di Agamotto, con l'intento di attuare il piano iniziale di Alexis: riportare Skadi ad essere la Synthia non potenziata.


Steve intanto era corso da Alexis.
Lo sguardo preoccupato vagò sul corpo inerme della giovane, alla ricerca di qualche ferita, che non trovò, fortunatamente.
Le prese dolcemente il volto tra le mani tentando di svegliarla, per capire come stesse.
-Ehi, tesoro. Coraggio, svegliati, siamo qui per te.-
Alexis mosse leggermente la testa all'indietro con un gemito. Sbattè le palpebre più volte prima di riuscire a mettere a fuoco il suo interlocutore.
-Steve.- sussurrò.
-Sì,- rispose lui sorridendo. -Sono io, siamo tutti qui per te. Mio Dio, che cosa ti ha fatto per ridurti così?-
Alexis strizzò gli occhi prima di iniziare effettivamente a riprendersi del tutto.
-Credo mi abbia drogata,altrimenti sarei già fuori di qui.- rispose lei con un sorriso.
Alexis finalmente sorrise.
Si sentì sollevata nel vedere il volto del suo più grande amico lì di fronte a lei a rassicurarla. 
Steve era sempre stato una delle colonne portanti della sua nuova vita.
Anche Tony lo era, ma Tony era più come un padre.
Steve era il suo migliore amico, un fratello. Una persona con cui avrebbe condiviso tutto.
Si accorse che gli mancava terribilmente e che negli ultimi giorni erano stati molto impegnati per poter essere vicini come lo erano di solito.
-Ti libero.-  disse lui, per poi cominciare ad armeggiare con le cinghie.
Intanto Strange aveva iniziato il processo. Synthia era stata immobilizzata da Thor e stava ritornando ad essere umana.
Tuttavia nel giro di pochi secondi si sentì un trambusto metallico provenire dal portone dietro di loro.
Loki, il più vicino di tutti all'ingresso, si voltò lentamente in quella direzione.
Vide arrivare l'esercito di einherjar con tanto di occhi luminosi verdi ed armi sguainate.
-Credo che abbiamo un problema.- sentenziò con placidità il dio dell'inganno.
La sua voce attirò l'attenzione di tutti i presenti.
-Ci penso io.- disse Bucky, che intanto era riuscito a rialzarsi dopo il colpo inflittogli dalla psicopatica.
L'esercito era numeroso almeno quanto l'ultimo che Bucky aveva affrontato con Alexis e Sam, quindi sapeva che da solo non ce l'avrebbe fatta, ma per salvare la ragazza e mettere fine alle azioni di Synthia avrebbe fatto di tutto. Anche Thor lo affiancò, lasciando Iron Man e la Vedova Nera soli a trattenere la pazza. Così il dio e il super soldato iniziarono a distruggere in modo meccanico e rapido tutti quegli obbrobri che si paravano loro davanti, e lo fecero con la soddisfazione di avere come sottofondo le grida strazianti di Synthia, il cui corpo stava evidentemente soffrendo nel subire quell'atroce processo di trasformazione.
Tutto quello che avvenne in seguito fu una serie di microscopiche distrazioni che si susseguirono e che quasi mandarono in fumo il piano degli Avengers.
Un improvviso silenzio da parte della super dea fece insospettire tutti, compresi James e Thor che si voltarono per un attimo a guardarla. Questa piccola disattenzione fece sì che un ammasso di scheletri riuscì a sovrastare Thor. Ovviamente Bucky si fiondò su di essi, ma anche Loki si fece distrarre dalla condizione del fratello e lasciò che lo scudo creato intorno a Strange cadesse per alcuni secondi, per poter creare altre due illusioni di sé stesso e fermare gli altri einherjar che continuavano a fluire nella stanza.
Nel frattempo, l'improvviso silenzio di Synthia aveva fatto credere a Tony e Natasha che fosse allo stremo delle forze e fecero l'enorme errore di sottovalutarla e mollare leggermente la presa, così la donna riuscì, in preda ad una sorta di attacco isterico unito ad una forte scarica di adrenalina, a liberarsi e lanciarsi verso Steven Strange. Quest'ultimo fu costretto quindi a chiudere l'occhio di Agamotto, essendo ormai privo degli scudi magici di Loki, per mettere al sicuro la gemma.
In mezzo a tutta questa baraonda, mentre Steve cercava di far reggere in piedi Alexis che non riusciva più a muovere un singolo muscolo, uno degli scheletri-soldato era sfuggito all'attenzione degli altri avengers e si dirigeva proprio verso questi due. Se ne accorse Bucky, che si lanciò subito alla rincorsa di quest'ultimo, mentre veniva seguito da altri scheletri.
Dunque la situazione era questa: mentre Tony e Natasha cercavano allo stesso tempo di trattenere la pazza e di occuparsi degli einherjar che seguivano Bucky, Thor era ancora sotto un mucchio di scheletri, Loki era impegnato a liberarlo, e Strange si stava occupando della breccia di cui poco prima si stava occupando Bucky. E in tutto ciò Synthia non aveva completato il processo di retrogressione che gli avengers avevano immaginato: non era più una divinità, ma era ancora un super soldato.
Nel trambusto Synthia osservò i due reali punti di arrivo del suo folle piano: Steve e James. Riuscì ad estrarre alla velocità della luce una piccola rivoltella dalle tasche della Vedova Nera e la puntò verso di loro.
Tutto avvenne in una frazione di secondo, quasi nessuno se ne rese conto, solo Alexis, che si era voltata verso Bucky che si dirigeva verso di loro per proteggerli dagli stramaledetti scheletri. L'orrore si dipinse sul volto della ragazza quando vide cosa stava per compiere Synthia. Urlò straziata nello stesso istante in cui la pazza premette il grilletto, ma il suo istinto, per fortuna, o forse non proprio per fortuna, fu più rapido della pallottola.
Alexis tese un braccio verso Bucky e, con le lacrime agli occhi, usò l'ultimo briciolo di forza che le era rimasto per creare uno scudo di luce ambrata intorno al soldato d'inverno, il quale, capendo ciò che la ragazza stava facendo, ebbe un sussulto al cuore. La pallottola rimbalzò sullo scudo e cadde a terra.
Alexis aveva appena usato i suoi poteri mistici per proteggere James. Un sorriso amaro si dipinse sul volto della ragazza, mentre James rapidissimo si lanciò verso di lei e Steve sconvolto la fissava.
Synthia ebbe un altro attacco isterico, lanciò via la rivoltella ed urlò.
-Non è possibile!! Basta!!-
La sua follia non riusciva a trovare soddisfazione. Ogni volta qualcuno riusciva a fermare le sue idee da psicopatica. Quelle grida isteriche fecero risvegliare anche gli einherjar, che improvvisamente quasi si ricordarono di non dovere più essere asserviti a quella donna, in quanto non più una divinità. Synthia continuava ad imprecare.
-Sparite, inutili ammassi di ossa!! Andatevene all'inferno con la vostra padrona!!- urlò verso i suoi stessi soldati, i quali ancora rispondevano ai suoi comandi e fecero esattamente quello che aveva ordinato.
-Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno.- sibilò, per poi ricominciare a combattere contro gli avengers.  
Poco più in là negli stessi istanti, Alexis tossiva ed iniziava a sentire caldo in tutta la parte addominale del suo corpo.
Steve non riusciva a fiatare, né a capire cosa stesse succedendo.
James fu subito su di lei.
-Alexis.. che cosa hai fatto!?- il soldato aveva l'orrore dipinto sul volto.
La giovane sorrise senza riuscire a rispondere, mentre i suoi vestiti iniziavano ad inzupparsi di sangue che le fuoriusciva da tutte le ferite che anni prima le erano state inferte. Il suo rimpianto era che avrebbe voluto salutare tutti. E ne aveva anche un altro: non aver baciato James, tutte le volte che l'istinto l'aveva spinta a fidarsi di lui.
-Oh no,no,no!!- Bucky avrebbe preferito essere al posto di Alexis piuttosto che dover vedere quella scena. -Strange!!- chiamò urlando disperatamente.
In un secondo lo stregone fu da lui e resosi conto della situazione impiegò tutti i suoi poteri per tenere in vita Alexis, che aveva già perso però tantissimo sangue e non riusciva più ad essere cosciente.
-Apri un portale e vieni con noi.- disse rivolto al dottore, poi si rivolse a Steve. -Distruggi quella pazza, Steve.-
Gli occhi arrossati di James e di Steve emanavano lo stesso dolore.
Poco prima che scomparissero dentro un cerchio ambrato, Steve riuscì a captare  il nome del luogo verso il quale Bucky stava portando Alexis.
Wakanda.

E dentro Alexis si era fatto tutto buio.
Le ultime sensazioni che ricordava erano solo il calore all'addome, e tanta preoccupazione e tanto amore intorno a lei. 










*   *   *







Angolo Autrice
Ma ciaooo!
Ebbene sì, sono viva. 
Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto la storia nonostante fosse ferma da quasi due anni. 
Ci sono state varie cose: c'è stato il covid, c'è stato l'acquisto di una casa, c'è stato l'arrivo di una nipotina. Senza dimenticare anche la solita e banale università! 
Mi scuso, ma sono umana,e proprio per questo metto in chiaro che non garantisco la continuità di questa storia. Io ci conto, perchè amo scrivere e amo questa storia ed ho tutto nella mia testa e nei miei appunti. Cercherò di non deludere né me né voi, ma cercate di perdonarmi e capirmi in caso dovesse avvenire!
Che dire? Speriamo che Alexis non ci rimetta le penne e che Bucky abbia avuto un'ottima idea! Vi aggiorno al più presto!
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, ne avrei davvero bisogno, per capire se posso effettivamente tornare in carreggiata!
Un Abbraccio <3
Rack =)

p.s. Ma state vedendo le serie tv Marvel??? *-* 

 
  
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