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Autore: lestoargento    09/04/2021    2 recensioni
Buona Gruvia Week a tutti i seguaci di Gray e Juvia e godetevi senza troppo pretendere se vi va, questo mio esperimento, nato dal fatto che non avevo tempo per scrivere one-shot troppo lunghe.
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray/Juvia
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“ Tears-Lacrime”

 

Era stata una pura coincidenza a condurmi li, ed era stato più forte di me l'istinto che mi aveva portata poi ad entrare in quel posto.

Conclusa la missione che stavo svolgendo, il richiedente dopo aver pagato il mio compenso, mi aveva offerto anche un extra, se solo gli avessi fatto il favore di consegnare il plico da me recuperato, a sua figlia che guarda caso abitava nel centro del piccolo villaggio di Rainfall come era stato ribattezzato dai suoi abitanti... e si, proprio quel Rainfall, il luogo dove io e Gray avevamo abitato insieme dopo che il Master aveva sciolto la nostra Gilda. Svolto il mio compito, non avevo potuto trattenermi dal visitare la casetta che per un anno era stata la nostra abitazione. Vista da fuori sembrava in disuso ormai da tempo, rampicanti selvatici si erano ormai impossessati dei muri esterni e si vedevano dei buchi tra i fasci di paglia che ne ricoprivano il tetto. Ed ora eccomi qui, ferma in mezzo a quella stanza, mentre osservavo il pulviscolo illuminato da un raggio di luce solare, danzare in quell'ambiente desolato e in rovina. Nell'aria permeava un persistente odore di muffa e qualcuno si era introdotto sfondando i vetri di una delle finestre, forse in cerca di un momentaneo riparo, infatti nel piccolo camino giacevano i resti mezzi bruciacchiati di sedie e piccoli pezzi di mobilio che non avevano preso bene fuoco a causa forse dell'umidità e delle infiltrazioni d'acqua. I mie occhi si posarono sul piccolo tavolino, dove c'era ancora appoggiato un bicchiere, mentre della bottiglia di vino che era stata vicino ad esso non rimanevano altro che pezzi di vetro sparsi sulle polverose e macchiate assi di legno. Era un disastro, un completo disastro... perché ero andata li, perché lo avevo fatto, mi chiesi per l'ennesima volta, ma la risposta già la conoscevo. Mi mancava da morire.

Non sapevo se stava bene, non sapevo se sarebbe tornato, non ero al corrente di nulla su dove si trovassero lui e gli altri in quel momento, sapevo solo che si erano imbarcati in una missione pericolosissima e più cercavo di non pensarci e più la paura che gli succedesse qualcosa mi schiacciava. Avevo sperato che entrare in quella casa, mi avrebbe aiutata a sentirlo un po' più vicino, li dove per qualche mese ero stata la ragazza più felice del mondo, almeno fino a quando lui non se ne era andato senza dire niente, ma forse mi ero sbagliata, mi ammonii mentalmente osservando lo sfacelo di quel posto. Poi dal pavimento raccolsi un libro, forse uno di quelli che ogni tanto leggevo nell'attesa del suo ritorno, tra le sue pagine era infilato un pezzo di carta a mo' di segnalibro, inserii l'unghia proprio in quel punto e lo aprii.

 - Ma tu mi ami? - Chiese Alice.

- No, non ti amo - Rispose il Bianconiglio.

Alice corrugò la fronte e iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.

- Ecco vedi? - Disse il Bianconiglio - Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesca a volerti almeno un po' di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò.

Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po', se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno.

La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò Alice no, non ti amo. Non posso farlo. 

( Tratto da Alice nel paese delle meraviglie )

Improvvise le lacrime mi salirono agli occhi, anche adesso come allora, lui era andato avanti, mentre io ero rimasta bloccata nel passato. Questo posto per me aveva significato felicità, e anche lacrime, tante lacrime, ma non erano state forse quelle stesse lacrime, mie e sue a condurci li, quando per la prima volta si era aperto completamente con me e solo con me, mostrandomi il suo lato più intimo? 

Allora basta con i rimpianti, basta commiserarsi, sarebbe tornato vittorioso, lo sapevo, mi fidavo di lui e le cose al suo ritorno sarebbero cambiate, dovevo solo avere pazienza, lasciarmi il passato alle spalle e continuare ad andare avanti.

" La verità è che il cappellaio e Alice erano innamorati, ma erano di due mondi completamente diversi, eppure nessuno si dimenticherà mai dell'altro e si sono promessi che un giorno si rincontreranno "

( Alice nel paese delle meraviglie )


 

§ La Tana di Lestoargento §

Devo ammettere che questa mi ha dato un po' di filo da torcere, poiché ultimamente non è  che si siano viste molte lacrime da parte dei due anzi ? 😅 Mashima in questa 100 year quest, la sta un po' girando a tarallucci e vino per quanto mi riguarda, poi vabbè sono punti di vista . Spero che comunque venga apprezzata, almeno per lo sforzo 😓 ?


 

   
 
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