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Autore: Eowyn 1    28/08/2009    3 recensioni
Com'è stata l'infanzia dei protagonisti del Signore degli Anelli? Cosa succedeva nei cortili di Gondor e Rohan mentre i sovrani governavano questi regni? In che guai si cacciavano i piccoli Hobbit durante l'esplorazione di un bosco? Ho cercato di immaginarlo...
Protagonisti dei capitoli:
1. Gandalf
2. Frodo (apparizione di Merry e Pipino)
3. Boromir e Faramir
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mae govannen mellyn

Mae govannen mellyn! Ben incontrati amici!

Finalmente riesco a postare qualcosa che riguarda Il Signore degli Anelli! É dal 2001 che lo seguo, ed era ora che mi decidessi a scrivere qualcosa di serio! Ci avevo già provato ma… non avevo ottenuto grandi risultati… Beh, non che ciò che ho scritto ora sia granché, dovete dirmi voi se vi piace, ma credo sia comunque meglio di ciò che avevo provato a scrivere in passato (e che tra l’altro non ho mai finito…).

 

Passo ora a ciò che ho postato… dunque, già da tempo pensavo di scrivere brevi racconti per narrare piccoli fatti avvenuti nell’infanzia dei membri della Compagnia dell’Anello, mi sarebbe sempre piaciuto saperne di più su cosa facevano da piccoli!!

Il primo racconto, sinceramente, non avrei mai creduto di riuscire a scriverlo… insomma, proprio non riuscivo ad immaginare Gandalf da piccolo! Ma poi due sere fa mi è venuta l’ispirazione… Effettivamente non si parla proprio di quando Gandalf era piccolo ma… beh, ora vi lascio alla lettura, mica posso svelarvi tutto! A questo ci penserà il nostro caro Pipino!!! Vi dico solo che la storia è ambientata prima della Guerra dell’Anello. Spero di non essere andata OOC… Buona lettura!!!

 

 

Com’è un Mago da piccolo?

 

 

È una sera di mezza estate nella Contea. L'aria è tiepida, il sole sta salutando i verdi campi con un'ultima carezza dei suoi raggi dorati e le rondini volano leggere nell'aria, ancora lungi dal pensare al momento in cui dovranno migrare.

Mentre lo spettacolo della natura fa il suo corso, anche questa sera i giocondi Hobbit si dedicano alle normali attività di una sera di mezza estate. C'è chi passeggia per le vie, annusando i profumi provenienti dalle case altrui e cerca di indovinare cosa è stato cucinato per cena. Altri siedono fuori dall'uscio del proprio Smial (le caverne Hobbit), intenti a fumare erba pipa, oppure impegnati a bere o mangiare qualche dolcetto post-cena, offrendolo agli amici che passano per la strada. Perché si sa, l'ospitalità e la gentilezza per gli Hobbit sono tutto.

C'è chi invece, decide di andare a farsi una bella bevuta in compagnia alla famosa locanda del Drago Verde...

 

- Cosa sarebbe la Contea senza questa locanda? - domandò Pipino dopo l'ennesimo sorso di birra.

- Senza dubbio non sarebbe più la stessa! - gli rispose Merry, beatamente seduto accanto a lui, con le gambe allungate sotto al tavolo e la pipa in bocca.

- Già, non sarebbe più la stessa! - disse Sam, con lo sguardo sognante, perso oltre le spalle di Frodo, che sedeva di fronte a lui.

- Sam, guarda che loro due si riferivano alla Locanda... - commentò quest'ultimo con un sorrisino.

- Anch'io! - si difese il giardiniere, tornando alla realtà.

- Sicuro? Non è che stavi pensando a una certa Rosie Cotton, che ora sta servendo al bancone? - lo punzecchiò Merry senza pensarci due volte.

- Ma cosa dite! Sapevo perfettamente di cosa stavate parlando! - ci tenne a precisare Sam.

- E dai Sam, lo sappiamo che le fai il filo fin da quando eravamo bambini! - disse ancora Merry, facendo arrossire l'amico.

- Ma cosa dici! Smettila di inventarti queste cose! - tagliò corto lo hobbit mettendo il broncio.

- A proposito di bambini... - esclamò all'improvviso Pipino, riscuotendosi dal torpore provocatogli dalla birra e dall'afa estiva - Oggi stavo pensando... –

- Davvero? - esclamò Merry interrompendolo.

- Dai Merry, lascialo parlare! - intervenne Frodo.

- Dicevo che stavo pensando... - Pipino marcò quest'ultima parola, e fece una pausa durante la quale si concesse di guardare male l'amico, poi riprese - Sì, insomma, dopo aver rivisto Gandalf dopo tutto questo tempo, chissà com'era da bambino! Voi riuscite ad immaginarlo? –

Istintivamente, gli altri tre hobbit si voltarono verso il tavolo a cui sedevano Bilbo Baggins e lo Stregone. Erano anni, se non decenni, che Gandalf non si faceva rivedere da quelle parti, ed era tornato proprio qualche giorno prima, per far visita al suo vecchio amico, nonché compagno di avventura... Bilbo Baggins.

- Mi sembrava strano che tu ti fossi messo a pensare seriamente... - commentò Merry.

- Però... Effettivamente... Chissà com'era Gandalf da piccolo! - esclamò Sam pensieroso.

- Sempre se lo è mai stato! - intervenne Frodo.

- Vuoi dire che non è mai stato bambino? - chiese poi Merry.

Era inutile. Quell'argomento in fondo li incuriosiva tutti e quattro!

- Dai, non può essere nato adulto! - esclamò Pipino.

- Perché, tu riesci ad immaginartelo da piccolo? Io no! - intervenne nuovamente Sam.

- Deve essere stato bambino per forza! - continuò Pipino sempre più convinto della sua tesi.

- Io dai discorsi che gli ho sentito fare in passato, ho capito solo che lui appartiene all'ordine degli Istari, i quali sono stati inviati dai Valar nella Terra di Mezzo, con il compito di aiutare i Popoli Liberi nella lotta contro il Male. - spiegò Frodo, dimostrando anche questa volta le sue qualità di studioso.

- Tutto questo mi ha confuso ancora di più le idee... - esclamò Pipino.

- Secondo voi, la barba l'ha sempre avuta? - domandò all'improvviso Merry.

- Dipende... - rispose Sam - Se è stato bambino non credo proprio, ma se non lo è stato... Può darsi! –

- Magari ce l'aveva anche da bambino! - esclamò Pipino come se avesse ricevuto un'illuminazione.

- Ma dai, non dire stupidaggini ancora più stupide del discorso che stiamo facendo! - esclamò Frodo.

- Non ti seguo... - fece di rimando Merry.

- Lascia stare... - gli rispose Frodo ormai senza speranze.

- Dai, non può aver avuto la barba fin da piccolo! - esclamò Sam, sconvolto.

- E allora come fa ad avere una barba così lunga? - domandò Pipino.

- Basta che non se la sia mai tagliata fin da quando ha iniziato a crescergli! - ipotizzò Merry.

- Non credi che se fosse così ce l'avrebbe ancora più lunga? - chiese nuovamente Pipino.

- Senti, io sono uno hobbit come te e, come tale, non ho nemmeno io la barba! Quindi non posso sapere con quale modalità e velocità può crescere! - esclamò esasperato Merry.

- E poi un'altra cosa! - continuò Pipino - Ve lo immaginate Gandalf da bambino che combina disastri? –

- Perché avrebbe dovuto combinare disastri? - domandò Sam esterrefatto – Mica sono tutti come te! -

Pipino lo guardò malissimo, poi riprese:

- Insomma, provate a pensarci! Tutti i bambini combinano disastri! -

- No! Non Gandalf! - esclamò ridendo Frodo.

- Ma, Pipino, rifletti un attimo! Non tutti i bambini lo fanno! Ci sono quelli più vivaci che ne combinano una al giorno, se non di più, e altri che invece sono più tranquilli! - spiegò Sam.

- E Gandalf di sicuro apparteneva a quest'ultima categoria! - disse Merry.

- Volete dire che non ha mai incenerito nessuno per sbaglio mentre provava una nuova magia? - domandò Pipino con gli occhi fuori dalle orbite.

- Credo proprio di no! Ma se hai ancora qualche dubbio, perché non vai a chiederglielo? - suggerì Frodo, indicando il tavolo alle sue spalle dove erano ancora seduti Gandalf e Bilbo.

- Io... Io... Non so se è una buona idea. - balbettò Pipino.

- Cosa c'è? Hai paura di essere incenerito? - lo prese in giro Merry.

- Merry, non lo stuzzicare! O finisce che ci va davvero e ne combina una delle sue! - esclamò Sam.

- Sai che ti dico Merry? Io non ho paura di un Mago! E ora guarda l'impresa del grande Peregrino Tuc! - lo hobbit si batté un pugno sul cuore e, dicendo questo, si alzò e si diresse verso il tavolo dove si trovava Gandalf.

Più si avvicinava allo Stregone, e più si sentiva le gambe molli e rallentava il passo.

" Forza Pipino! Che vuoi che sia? È amico di Bilbo e Frodo! Di sicuro non ti incenerisce! " pensava intanto il giovane Hobbit.

Si voltò verso i suoi amici, che lo guardavano divertiti e che gli fecero un cenno di incoraggiamento.

" Ormai il disastro l'hai fatto... Vai... " deglutì, si fece forza, e arrivò di fronte al Mago.

 

Gandalf stava sorseggiando la sua birra, quando si accorse che un giovane hobbit era fermo di fronte a lui.

Posò il bicchiere sul tavolo, aspirò profondamente dalla sua pipa, poi sbuffò il fumo creando enormi anelli concentrici che andarono ad incastrarsi uno dentro l'altro, tutto questo osservando Pipino con un'aria divertita e gli occhi socchiusi sotto le sue folte sopracciglia grigie. Lo hobbit sembrava quasi terrorizzato.

- Tu dovresti essere... - finalmente si decise a parlare - Uhm... Peregrino Tuc, dico bene? -

Sentendo il suo nome pronunciato da quella voce antica e profonda, il ragazzo sussultò.

- Sì, vossignoria... - fu l'unica cosa che riuscì a dire Pipino, mentre desiderava diventare ancora più piccolo di quanto già non fosse e scomparire dalla vista dello Stregone.

- Perdonami, ma sono passati molti anni da quando sono stato l'ultima volta qui nella Contea, e voi giovani hobbit siete cambiati molto! - in fondo la sua voce era amichevole. Forse Pipino stava tremando senza un motivo.

- Sei un Tuc, dunque? - continuò il Mago con aria divertita - Ho avuto modo di conoscere molti Tuc! Tutta gente straordinaria e fuori dal comune! O forse sarebbe più corretto dire straordinariamente fuori dal comune! - Gandalf si interruppe e scoppiò a ridere. Bilbo con lui.

Pipino intanto li guardava con aria confusa. Aveva già visto Gandalf girare per la Contea, anni addietro, quando lui era ancora un piccolo hobbit e si divertiva ad ascoltare le strane storie che raccontava lo Stregone. Nonostante questo però, non gli aveva mai parlato assieme.

- Io invece, devo ringraziare la mia ostinata parte Tuc! Se non fosse stato per lei, non credo che sarei mai uscito dai confini della Contea! - disse Bilbo.

- Già, lo credo anch'io! - commentò Gandalf, poi si rivolse al giovane hobbit che gli stava di fronte - Dunque tu sei Peregrino Tuc... - aspirò dalla sua pipa - Sì, mi ricordo di te... - gli occhi dello stregone erano ridotti a fessure, come se questo lo aiutasse a ricordare meglio.

- L'ultima volta che sono stato qui eri ancora un bambino. Mi ricordo di un giorno in cui ti vidi correre per i campi, cercando di sfuggire alla povera maestra che voleva riportarti a scuola. Ah, voi giovani hobbit! Più avvezzi ad andare a caccia di nidi di uccelli ed esplorare boschi, piuttosto che stare a scuola a studiare! Quel giorno, vedendoti scappare da scuola a quel modo, sono stato certo che tu fossi un Tuc fatto e finito! - Gandalf scoppiò nuovamente a ridere.

Poi, parve ricordarsi di non aver ancora chiesto a Pipino come mai si fosse recato da lui.

- Ma dimmi, Peregrino... –

- Pipino... Potete chiamarmi Pipino, vossignoria, se lo desiderate... - azzardò lo hobbit. Preferiva essere chiamato col suo nomignolo, piuttosto che col suo nome per intero.

- Certo! Allora dicevamo, Pipino, come mai sei qui? Hai bisogno di qualcosa? -

Il giovane si fece forza, tirando fuori tutto ciò che di Tuc vi era in lui, e cominciò:

- In effetti, vossignoria, ero fino a poco fa con i miei amici, e stavamo discutendo di una cosa. - a mano a mano che parlava, si sentiva sempre più sicuro di stesso, sempre più... Tuc?

- Si tratta di una questione che non riusciamo a risolvere e che solo voi potete spiegarci... –

- Certo, e dimmi, di cosa si tratta? - domandò curioso Gandalf, sedendosi meglio sullo sgabello.

- Vedete, ci siamo domandati... Ma voi, siete mai stato bambino? Insomma, nel vedervi come siete ora, non riusciamo proprio ad immaginare come avreste potuto essere da piccolo; per questo alcuni di noi sostengono che voi non siete mai stato bambino, e che non avete mai combinato i pasticci che sono soliti combinare i bambini. C'è chi inoltre ritiene che abbiate sempre avuto la barba, proprio perché non siete mai stato piccolo. –

- Dunque vorreste sapere, se io sono stato bambino? - domandò Gandalf pensieroso, come se lui stesso faticasse a trovare una risposta a quella domanda.

- Esatto! - esclamò esultante Pipino.

Al che, Gandalf rimase pensieroso per alcuni secondi, in silenzio, accarezzandosi la lunga barba grigia. Infine, scoppiò in una fragorosa e alquanto inaspettata risata.

- Ho sempre saputo che a voi Tuc piacesse bere! Ma non pensavo che le nuove generazioni si fossero affezionate così tanto all'alcool! –

- C... Come? - domandò Pipino con gli occhi spalancati.

- Hai bevuto, non è vero? E ora non sei più consapevole di ciò che dici! Ma non preoccuparti! Domattina, dopo una bella dormita, ti sarà passato tutto! - disse lo Stregone ridendo bonariamente.

- Ma... Ma io non ho bevuto, almeno, non tanto da essere ubriaco! Stavo parlando seriamente! –

- Mio caro Pipino! Sei proprio un tipo simpatico, sai? Magari quando sarai sobrio ci faremo una bella chiacchierata! Ma ora ti conviene tornare dai tuoi amici, non so se sei in grado di sostenere una conversazione! –

Il Mago continuò a ridere insieme a Bilbo, mentre Pipino rimase di fronte a loro in silenzio, non capendo perché, anche quella volta in cui parlava sul serio, stessero comunque ridendo di lui.

Infastidito, si voltò e tornò dai suoi amici scuro in volto.

 

- Che faccia... Allora, cosa ti ha detto? - chiese curioso Merry.

- Vorrei vedere te, se andassi lì a fare una domanda seria e venissi accusato di essere ubriaco! - reclamò Pipino.

- Come? - domandò Sam, non capendo cosa intendesse l'amico.

- Dopo che gli ho chiesto di dirmi se è mai stato bambino, è scoppiato a ridere e ha detto che noi Tuc siamo sempre stati amici dell'alcool, ma che questa volta io dovevo proprio aver esagerato! –

Silenzio... Frodo, Sam e Merry rimasero per qualche secondo a fissarlo senza dire nulla, ma un attimo dopo scoppiarono a ridere come dei matti.

- È tipico di Gandalf! - spiegò Frodo fra le risa - Si vede che per lui non è un'informazione da rivelare! –

- Ma allora non sarebbe stato più semplice dirmi che non sono affari che mi riguardano, invece di prendermi in giro così? –

- Non prendertela Pip! Gandalf è fatto così! Ma non era sua intenzione offenderti! - cercò di tranquillizzarlo Frodo.

Il suo tentativo però non funzionò. Pipino rimase imbronciato, con le braccia incrociate sul petto.

- Uno di voi ha qualche idea per tirarlo su di morale? - domandò poi Sam, vedendo in che stato era il suo amico.

- Io ho un'idea... E in questo modo tiriamo su di morale sia lui che te! - esclamò Merry con un sorrisino che non diceva nulla di buono.

- Cosa vuoi dire? - chiese ingenuamente Sam.

- Rosie! Ci porteresti, per favore, un'altra pinta di birra a testa? - urlò lo hobbit, poi aggiunse, rivolto a Sam - Così Pipino si consola con la birra, e tu ti consoli vedendo Rosie... –

- Tu sei tutto scemo! Io adesso cambio tavolo! Non... Non ce la faccio se viene qui, capito? Ma che cosa ti è saltato in testa?! - sbraitò Sam, arrossendo come un pomodoro.

Tutti scoppiarono a ridere, Pipino compreso. L'idea della birra gli aveva fatto tornare il buon umore.

- Suvvia Sam! Questa volta puoi provare a ringraziarla! Almeno potrai dire di averle finalmente parlato! - gli disse Frodo, cercando di fargli coraggio.

 

Intanto, a un tavolo poco distante da loro, Gandalf e Bilbo avevano appena finito di ridere...

- Povero Pipino! Questa volta sembrava proprio che parlasse seriamente! - commentò Bilbo, poi aggiunse - Non volevi proprio dirgli la verità, eh? –

- Sono discorsi troppo lunghi e complicati, che un giovane hobbit, senza molta esperienza, faticherebbe a comprendere! - spiegò Gandalf, in tono serio.

- Però effettivamente è una cosa che mi sono sempre domandato anch'io! - disse Bilbo aspirando dalla sua pipa - Voi Stregoni siete mai stati bambini? –

- Uhm... Forse sì, forse no! Dipende dai punti di vista! - fu la risposta di Gandalf, che tornò a ridere come prima.

- Bah, i Maghi... Valli a capire! Vado a prendere un'altra birra! Mi stai facendo venire mal di testa con tutti questi tuoi enigmi! - dicendo questo, Bilbo si alzò e si diresse al bancone della locanda.

 

Intanto, Gandalf prese a scrutare i quattro giovani hobbit che, poco distanti da lui, parlavano e ridevano, prendendosi in giro e tirandosi pacche sulle spalle.

“ Quei quattro! Che tipi! Sarebbero adatti per una delle mie avventure... “ pensò Gandalf, ma poi si corresse “ Ah, ma cosa dico! In tempi come questi sarebbe troppo pericoloso intraprendere un'avventura come fece Bilbo anni addietro. Però quei quattro hanno lo spirito giusto! Sì, credo proprio che sarebbero capaci di grandi cose... “

 

 

 

 

Ok, ok… siete svenuti per lo schifo, vero? Mi fate sapere cosa ne pensate?

Ora vi lascio, spero di tornare presto per raccontarvi qualcos’altro sull’infanzia dei nostri cari amici! A presto!! Namárië!

   
 
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